Indietro

F 3291 Hydrìa apula a figure rosse

Hydrìa apula a figure rosse

 Hydrìa apula a figure rosse

Funzione: Vaso per contenere e versare acqua.
Datazione: 340-330 a.C.
Attribuzione: Pittore di Chamay.
Misure: altezza: cm 55,5.
Provenienza: Ceglie del Campo
Epoca del rinvenimento: XIX secolo.
Luogo di conservazione: Antikensammlung, Staatliche Museen zu Berlin (F 3291).

 

Descrizione

Decorazione principale: Eracle e Onfale. Nel mito di Eracle, Onfale è la regina di Lidia presso la quale l’eroe presta servizio dopo aver consultato l’oracolo di Delfi. Nel racconto mitico Eracle e Onfale ebbero uno o più figli, dai quali si fece poi discendere la dinastia dei re di Lidia. Nella scena, Eracle è rappresentato come un giovane imberbe, riconoscibile dall’attributo costituito dalla pelle del leone nemeo (leontè). La regina di Lidia è invece rappresentata ammantata, seduta sul trono al centro del campo figurativo, con lo scettro appoggiato sulla spalla sinistra. Tra i due protagonisti Eros, in volo, simboleggia l’unione amorosa. La scena è poi completata da figure femminili secondarie e, in particolare, dalla presenza di un bambino con il suo carrettino: allusione, forse, alla prole generata dai protagonisti principali della scena

Insieme a F 3290, il vaso è stato restaurato negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso presso l'Antikensammlung di Berlino. Entrambi i vasi sono ricondotti alla produzione della bottega del cd. Pittore di Chamay, importante ceramografo dotato di uno stile elegante e individuale, tardo seguace degli artisti formatisi nella bottega del cd. Pittore di Licurgo. La produzione di questo ceramografo si riconosce nel trattamento ben disegnato e insolitamente particolareggiato riservato alla decorazione a palmette accompagnato dal motivo della campitura a scacchiera che corre lungo l’intero margine inferiore delle scene figurate, avvolgendo l’intero corpo ceramico. Come F 3290, anche questo reperto è accostato a un’idria del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (inv. 82419) nella quale è riproposto, in una versione leggermente più elaborata, la scena del giudizio di Paride.

La forma ceramica dell’idria associata alla scena di intimità familiare di Eracle e Onfale richiama il tema della famiglia e del matrimonio, spesso argomenti messi in relazione alla sfera femminile del rito funebre.

 

Bibliografia

  • Kästner E., Saunders D., Gefährliche Perfektion: antike Grabvasen aus Apulien. Kurzführer durch die Ausstellung, Berlin: Antikensammlung, Staatliche Museen zu Berlin, 2016, pp. 29-31.
  • Trendall A. D., Cambitoglou A., The red-figured vases of Apulia, Oxford 1978, p. 426, nn. 58; 60.
  • Furtwängler A., Beschreibung der Vasenammlung im Antiquarium I-II, Berlin 1885, pp. 925-925.
 Hydrìa apula a figure rosse