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Ieri l’assessora Bottalico e la nuova console della Romania Gheorghias in visita al campo Rom di Japigia per il monitoraggio dei progetti socio-educativi promossi dall’assessorato al Welfare

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Ieri l’assessora Bottalico e la nuova console della Romania Gheorghias in visita al campo Rom di Japigia per il monitoraggio dei progetti socio-educativi promossi dall’assessorato al Welfare

L’assessora al Welfare Francesca Bottalico nella giornata di ieri si è recata, assieme alla nuova console della Romania Ioana Gheorghias, in visita presso il campo Rom di Santa Teresa, a Japigia, per monitorare l’andamento del progetto educativo rivolto ai minori e le loro condizioni socio-sanitarie. Al sopralluogo hanno partecipato anche gli educatori del progetto destinato alle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti a cura della fondazione Giovanni Paolo II, Don Felice, parroco della chiesa San Marco, e i volontari dell’associazione afferenti alla parrocchia.

“La visita di ieri si è svolta in un clima di grande cordialità e di responsabilità condivisa con le famiglie - ha dichiarato Ioana Gheorghias - e ha dimostrato quanto sia importante il lavoro congiunto di una rete territoriale di cui, ormai da anni, fa parte il consolato generale di Romania a Bari, accanto a varie istituzioni e associazioni di volontariato, laico e religioso. Abbiamo avuto modo di ribadire l’apprezzamento per l’impegno dell’assessorato al Welfare, che coordina il progetto, e degli operatori qualificati presenti, nonché di confermare la bontà di questo modello di gestione solidale, con notevoli ricadute positive sull’integrazione multietnica”.

“Fin dal 2013 l’assessorato al Welfare è impegnato all’interno nel campo con un importante progetto socio-educativo e socio-sanitario e con il lavoro costante di un’equipe di educatori qualificati - ha commentato Francesca Bottalico -. Si tratta di un’azione importante, che è riuscita a creare un’area studio e una sportiva che funge da ponte tra la comunità Rom, la scuola e i Centri servizi per le famiglie del territorio. Grazie a questa collaborazione riusciamo a monitorare i bisogni degli ospiti del campo: in questi anni, ad esempio, è cresciuta molto l’iscrizione e la frequenza a scuola dei minori, con una partecipazione attiva dei genitori alle attività scolastiche, così come è più alta la prevenzione grazie al lavoro di un pediatra e all’avvio di screening periodici per gli adulti. La proficua collaborazione con il consolato, con cui abbiamo tenuto diversi incontri prima del sopralluogo di ieri, ci consentirà di pianificare al meglio, nell’ambito del nuovo programma ministeriale, gli interventi di co-progettazione che nei prossimi mesi riguarderanno gli ospiti del campo”.