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BIS - Bari Innovazione Sociale Libertà: sabato in piazza Garibaldi l’inaugurazione della mostra di Monica Taverna “Tra noi e il Libertà” e la presentazione del libro di Valeria Patruno “Io sono Libertà”

Cultura e Turismo Comunicati stampa

BIS - Bari Innovazione Sociale Libertà: sabato in piazza Garibaldi l’inaugurazione della mostra di Monica Taverna “Tra noi e il Libertà” e la presentazione del libro di Valeria Patruno “Io sono Libertà”

Nell’ambito del progetto BIS - Bari innovazione sociale Libertà, sabato 9 dicembre, alle ore 18, in piazza Garibaldi, l’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano inaugurerà la mostra fotografica “Tra noi e il Libertà”, realizzata da Monica Taverna nell’ambito della residenza artistica “Panorami contemporanei e luoghi in trasformazione” promossa dal GAI (Giovani Artisti Italiani) con il sostegno del MiBAC - Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane.

“Tra Noi e il Libertà” è il titolo che l’autrice attribuisce a un lavoro di ricerca fotografica condotto sulle aporie di uno dei quartieri più stratificati e complessi della città di Bari. Una ricerca che l’autrice conduce attraverso lo sguardo e la relazione con i residenti, indagando le attese e le aspettative sociali di un contesto in profondo cambiamento.

La mostra si compone di 27 scatti, disposti su pannelli outdoor ed è organizzata in 4 sezioni tematiche: i confini, i giovani e la legalità, il commercio, il futuro.

A seguire, alle ore 19, nell’Officina degli Esordi, sarà presentato il libro di Valeria Patruno “Io sono Libertà”, edito da Scatole Parlanti, in cui l’autrice, nata e cresciuta al Libertà, racconta la storia di una giovane donna e del suo rapporto controverso con il quartiere, attraverso una saga familiare che si svolge tra la fine degli anni ‘90 e gli inizi del 2000, in un rapporto indissolubile con il Libertà e le sue strade principali.

A discuterne con l’autrice saranno Calogero Montalbano, professore associato in Progettazione architettonica del Politecnico di Bari, e Paola Romano.

Entrambi gli eventi si collocano nel solco del percorso formativo del progetto BIS, sostenuto dal Fondo Innovazione Sociale (FIS) del dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio, che vede come partner, accanto al Comune di Bari, l’Università degli studi Aldo Moro di Bari, il Politecnico di Bari, l’Agenzia Regionale Tecnologia e Innovazione, il Ciheam Bari, il Teatro Pubblico Pugliese, il CNR, la Rete Civica Libertà e Banca Etica.

Il progetto, giunto al termine della sua seconda fase di sperimentazione, intende proporre un nuovo modello di empowerment giovanile, attraverso la formazione e il lavoro, collegato ai percorsi di rigenerazione urbana e di rilancio economico e sociale che attualmente interessano il quartiere.

Il FIS sostiene, infatti, azioni di innovazione ad alto impatto sociale, promosse da dodici città italiane, in grado di generare nuove soluzioni, modelli e approcci sui contesti urbani utili a soddisfare nuovi bisogni sociali, con il coinvolgimento attivo del partenariato pubblico-privato.

In coerenza con gli indirizzi programmatici del FIS, BIS mira a favorire una trasformazione del Libertà attraverso il protagonismo giovanile, rafforzando le competenze personali e, di conseguenza, l’occupabilità nella fascia d’età tra i 18 e i 29 anni esercitando, al tempo stesso, un solido investimento nella costruzione di una community in grado di praticare un attivismo civico sul quartiere attraverso l’elaborazione di proposte di cambiamento dal basso e di strategie di rinnovamento in favore della stessa amministrazione.

“La mostra fotografica di Monica Taverna e il libro di Valeria Patruno - dichiara Paola Romano - rappresentano non solo un’opportunità di riflessione per gli attuali beneficiari del progetto BIS ma anche un’occasione di dibattito e di confronto con la cittadinanza sulle prospettive del quartiere Libertà e sulla sua attuale transizione, vista da due giovani donne.

Il Libertà è un centro periferico che manifesta, sia nel lavoro della Taverna sia nel libro della Patruno, ancora un profondo grado di introversione ma che, al contempo, matura al suo interno delle solide speranze per il futuro. Un futuro che già in parte si sta avverando, grazie ai numerosi investimenti in corso sul quartiere, come il parco Maria Maugeri, il cantiere del CNR nella ex Manifattura dei Tabacchi, la moltiplicazione di presidi culturali e sociali come Spazio13, NEST, la Biblioteca del Redentore, l’Officina degli Esordi, Porta Futuro, e all’instancabile impegno del Redentore sulla formazione e il coinvolgimento giovanile.

Un corso di rigenerazione urbana che proseguirà nei prossimi mesi e in cui vogliamo che i giovani del quartiere esprimano un maggiore protagonismo, attraverso le loro idee, il loro portato di competenze, la loro voglia di scommettere sul futuro.

Se è vero, infatti, che il problema giovanile, specie dopo la pandemia, è identitario, ancor prima che professionale, e che spesso l’inattività professionale alimenta inadeguatezza ed esclusione sociale, si ritiene di dover agire contestualmente su entrambe le dimensioni e operare non solo sull’upskilling dei giovani ma anche sul loro senso di appartenenza e partecipazione democratica alla vita della città, all’interno di una logica di costruzione di una cittadinanza attiva, consapevole e critica”.

La mostra sarà esposta per un mese ed è stata realizzata nell’ambito del progetto “BARI Community HUB” finanziato con Sub-Azione 3.2.b “Messa a disposizione di spazi fisici per lo svolgimento di attività imprenditoriali di interesse sociale” – POR PUGLIA 2014-2020 - Asse III – Competitività delle piccole e medie imprese, Azione 3.2 “Interventi di diffusione e rafforzamento delle attività economiche a contenuto sociale”.

 

Monica Taverna
Nata a Feltre nel 1986, si è laureata in Architettura all’Università degli Studi di Firenze e nel 2016 è stata tra i fotografi selezionati dalla Fondazione Studio Marangoni nella masterclass condotta dall’artista e fotografo Jay Wolke, professore alla Columbia University; è stata vincitrice del bando Mibact “Panorami Contemporanei e Luoghi in Trasformazione_Residenze di Fotografia in Italia” (2017) e nel novembre 2018 ha ricevuto la menzione d’onore al concorso “UP_URBAN PEOPLE” organizzato dall’associazione internazionale BJCEM -Biennale des Jeunes Créateurs de l’Europe et Méditerranée.

Utilizza video e fotografia come strumenti per indagare l’habitat umano e la coscienza collettiva.

Il suo lavoro di riflessione sul rapporto uomo-natura Metamorphosis è stato esposto nella rassegna Sistematica Vegetale in occasione del Festival La democrazia del corpo, a cura di Virgilio Sieni.

 

Valeria Patruno
Nata a Bari nel 1975, si è laureata in Scienze politiche all’Università “Cattolica” di Milano e ha svolto attività di formazione e cooperazione internazionale in Paesi ad alto rischio di violazione dei diritti umani. Attualmente si occupa di cooperazione territoriale europea. Ha pubblicato “La macchina per cucire” (Giazira Scritture, 2017), “Il giallo è un colore neutro” (Giazira Scritture, 2019) e “Il colore dell’essere” (Progedit, 2020). Negli ultimi anni ha partecipato a varie mostre collettive e collaborato con La Galleria Il Triangolo di Cremona.