Piano Sociale di Zona 2014-2016

Il 2 aprile 2014 il Consiglio comunale ha discusso e approvato all'unanimità la delibera presentata dall'assessore al Welfare Ludovico Abbaticchio relativa al Piano Sociale di Zona dell'ambito di Bari per il triennio 2014-16.
Il documento, frutto di un lungo lavoro di confronto e concertazione tra le istituzioni e il partenariato sociale, individua le priorità strategiche e gli obiettivi da realizzare nell'ambito dei servizi sociali e sociosanitari sul territorio cittadino.
La spesa totale prevista per l'attuazione del Piano Sociale di Zona per triennio 2014-16 è pari a poco meno di 70 milioni di euro, dei quali quasi 32 milioni del civico bilancio.
Le principali linee seguite per la realizzazione del piano sono: il rafforzamento degli interventi di contrasto alla povertà, delle azioni di inclusione lavorativa e degli interventi a sostegno delle persone disabili, mentre resta alta l'attenzione all'infanzia ai minori e agli anziani, e viene confermato l'impegno a contrato della violenza di genere.
Con l'approvazione del Piano Sociale di Zona per la prima volta nella storia della città di Bari viene introdotta la misura del reddito di cittadinanza, e sono previste risorse da destinare alle famiglie colpite da sfratto esecutivo.

PIANO SOCIALE DI ZONA 2014-2016

Ai sensi dell'art. l9 della legge n. 328/2000 i Comuni, singoli o associati negli ambiti territoriali, d'intesa con le aziende unità sanitarie locali, provvedono, secondo le indicazioni del Piano regionale, a definire il Piano di zona, che individua: 
gli obiettivi strategici e le priorità di intervento nonché gli strumenti e i mezzi per la relativa realizzazione; 
le modalità :organizzative dei servizi, le risorse finanziarie, strutturali e professionali, i requisiti di qualità in relazione alle disposizioni regionali adottate ai sensi dell'articolo 8, comma 3, lettera h); 
le forme di rilevazione dei dati nell'ambito del sistema informativo di cui all'articolo 21 ; 
le modalità per garantire l'integrazione tra servizi e prestazioni; 
le modalità per realizzare il coordinamento con gli organi periferici delle amministrazioni statali, con particolare riferimento all'amministrazione penitenziaria e della giustizia; 
le modalità per la collaborazione dei servizi territoriali con i soggetti operanti nell'ambito della solidarietà sociale a livello locale e con le altre risorse della comunità; 
le forme di concertazione con l'azienda unità sanitaria locale e con i soggetti di cui all'articolo 1 , comma 4.

Da settembre del 2013 all'11 marzo del 2014 si sono svolte tutte le fasi della concertazione che hanno visto l'assessore competente e i responsabili degli uffici comunali della ripartizione Solidarietà sociale confrontarsi con i soggetti istituzionali, il partenariato sociale e le associazioni di cittadini per individuare in modo condiviso le esigenze e gli interessi da soddisfare, e dunque gli interventi da porre in essere con la nuova programmazione del Piano Sociale di Zona.
A seguito di tutte le proposte d'intervento emerse, e nel rispetto delle indicazioni e prescrizioni di cui al Piano Regionale delle Politiche Sociali 2014-16, il Comune ha poi individuato le priorità strategiche e gli obiettivi di servizio del Piano sociale di Zona dell'ambito di Bari per il triennio 2014-16.
La spesa totale prevista per l'attuazione del Piano Sociale di Zona 2014-16 è pari per quest'anno a € 69.520.123,64, dei quali 31.824.780,86 (il 45,78% circa) a carico del Comune di Bari.

Di seguito, in estrema sintesi, le principali linee seguite per la realizzazione del Piano Sociale di Zona 2014-16:

 Rafforzamento degli interventi di contrasto alla povertà ed alle nuove povertà:

  • interventi in favore dei senza fissa dimora (oltre 1.700.000€)
  • minimo vitale (€ 450.000);
  • contributo alle ragazze madri (€ 400.000); -contributi economici mirati (€ 560.000);
  • contributo alloggiativo (oltre € 2.000.000); -contributo mense e dormitori (€ 200.000);
  • reddito di cittadinanza (€ 2.000.000);
  • sostegno al reddito per le famiglie che hanno subito uno sfratto esecutivo (quasi €400.000 per un totale previsto di oltre 7,5 milioni di euro

La novità assoluta in questo ambito è rappresentata dalla sperimentazione del reddito di cittadinanza e dal sostegno alle famiglie che hanno subito uno sfratto esecutivo.

 

Rafforzamento interventi di inclusione lavorativa:

  • tirocini formativi per donne vittime di violenza (€ 150.000);
  • tirocini formativi per minori e giovani adulti (€ 150.000);
  • tirocini formativi per soggetti transitati nel circuito delle dipendenze (€ 150.000);
  • tirocini formativi per in favore di soggetti in disagio psichico (€ 150.000);
  • progetto NEBSOC (€ 384.000 circa)

per un totale previsto di quasi un milione di euro.
In quest'ambito il progetto NEBSOC, attivato con fondi del programma Grecia-Italia, rappresenta un intervento innovativo e sperimentale caratterizzato dall'attivazione di percorsi sperimentali per il contrasto delle nuove povertà anche attraverso l'utilizzo di sistemi informatici georeferenziati.

 

Rafforzamento interventi in favore delle persone con disabilità:

  • incremento risorse per i centri diurni disabili attraverso i buoni servizio;
  • incremento disponibilità nei centri Alzheimer attraverso utilizzo delle risorse regionali (buoni servizio);
  • attivazione di grande collaborazione con la ASL BARI per gli interventi domiciliari (ADI e SAD) per i disabili;
  • conferma dell'attività di trasporto per i disabili (chiamata, destinazioni prestabilite).

 

Attivazione di progettualità sperimentali:

  • "Io non dipendo" (prevenzione dipendenze con particolare riguardo alla nuove dipendenze);
  • attivazione Ufficio piano tempi e spazi città;
  • progetto PIPPI che riscuote interesse a livello nazionale.

 

Rafforzamento interventi sulla prima infanzia:

  • incremento orario di apertura degli asili nido (fino alle ore 18:30);
  • utilizzo buoni servizio per l'accesso ai nidi privati accreditati sulla piattaforma regionale;
  • apertura di due centri ludici prima infanzia nella città di Bari.

 

Grande attenzione agli anziani ed alle non autosufficienze:

  • rafforzamento degli interventi domiciliari per gli anziani non autosufficienti (ADI e SAD) grazie all'utilizzo pieno delle risorse PAC;
  • riordino del servizio affido anziani (con il nuovo regolamento);
  • mantenimento dei servizi diurni in favore degli anziani.

Grazie alla proficua collaborazione con la ASL BA, viene prestata la massima attenzione agli aspetti dell' integrazione socio sanitaria dei servizi.

 

Contrasto alla violenza di genere:

  • prosieguo delle attività del Centro antiviolenza
  • pagamento delle rette per le donne costrette ad allontanarsi dal proprio nucleo familiare e recarsi presso le Case rifugio

 

Sostegno ai minori e alle famiglie baresi:

  • interventi di carattere domiciliare (Home Maker)
  • prosieguo attività dei centri diurni (ormai presenti su tutto il territorio comunale)
  • prosieguo dei centri famiglie
  • interventi previsti per le famiglie numerose