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Pubblicato l'avviso per l’affidamento a soggetti del terzo settore della gestione del progetto di co-housing per gli anziani con bisogni socio-sanitari

Servizi alla Persona Comunicati stampa

Pubblicato l'avviso per l’affidamento a soggetti del terzo settore della gestione del progetto di co-housing per gli anziani con bisogni socio-sanitari

L’assessora al Welfare Francesca Bottalico rende noto che è stato pubblicato, a questo link, l’avviso finalizzato all'individuazione di un soggetto partner per la co-progettazione e l'esecuzione del progetto denominato “Co-housing per la terza età - vulnerabili”.

Il servizio, volto a promuovere l’aggregazione sociale degli anziani fragili e a stimolarne l’autonomia al fine di contrastare forme di isolamento ed emarginazione, prevede un modello di convivenza autogestita che consentirà ai beneficiari di diminuire i costi dell’abitare condividendo compiti e impegni quotidiani (ad esempio cucinare, svolgere commissioni, gestire la lavanderia, accompagnamento servizi, orientamento, oss di comunità).

In quest’ottica la sperimentazione del co-housing mira a contrastare da un lato le condizioni di marginalità e disagio socio-economico, dall’altro la solitudine e la deprivazione degli affetti che spesso vi si accompagnano, attraverso pratiche di auto-mutuo-aiuto.

La misura è rivolta ad anziani (anche con leggere difficoltà cognitive quali vuoti di memoria, attenzione, ragionamento, linguaggio) residenti nel territorio comunale di età pari o superiore a 65 anni che desiderino intraprendere un percorso di coabitazione e che siano autosufficienti o parzialmente autosufficienti, privi di patologie invalidanti e con patologie che non richiedano assistenza medico-infermieristica.

Per ogni persona accolta verrà redatto un progetto personalizzato condiviso tra l’equipe di riferimento multidisciplinare e il beneficiario, al fine di delineare gli obiettivi dell’inserimento, le azioni per raggiungerli, i tempi presumibili per la realizzazione del progetto, l’eventuale compartecipazione mensile alle spese relative ai beni di prima necessità in base alla capacità reddituale di ogni ospite.

L’indagine esplorativa è quindi finalizzata a sostenere interventi progettuali del terzo settore volti a realizzare attività di deistituzionalizzazione e uscita da strutture socio-sanitarie in favore di cittadini over 65, in un’ottica di integrazione tra offerta privata e offerta pubblica di servizi che garantiscano il diritto a un invecchiamento attivo in un percorso di promozione del benessere.

Il co-housing potrà avere luogo in alloggi nella disponibilità dell’ente affidatario o reperiti dallo stesso sul mercato immobiliare. L’unità abitativa dovrà avere una capienza minima di 6 posti letto per ospitare gli utenti in stanze possibilmente singole con condivisione di spazi comuni (cucina, mensa, lavanderia, servizi igienici, ecc.).

“I progetti avviati in questi anni sull'abitare sociale e il co-housing per la popolazione anziana hanno registrato coinvolgimento e soddisfazione da parte dei beneficiari, tanto che quelle che erano partite come sperimentazioni sono diventate azioni strutturali, sostenibili in un’ottica di invecchiamento attivo, contrasto alle solitudini, condivisione sociale e solidale - commenta Francesca Bottalico -. Il programma che avviamo con questo avviso sosterrà percorsi di coabitazione solidale tra anziani soli segnalati dai nostri servizi o che ne facciano richiesta, costruendo intorno al diritto alla casa una rete di servizi e processi sociali di supporto alla costruzione di reti informali, azioni di accompagnamento socio-sanitario, e anche misure economiche di supporto a un eventuale percorso di indipendenza abitativa in base alla richiesta del singolo. Una progettualità, analoga a quella avviata qualche settimana fa nei condomini sociali a Bari vecchia, che ci consentirà di attivare servizi di quartiere e vicinato capaci di offrire opportunità di relazioni e comunità alle persone sole o in condizione di disagio socio-economico. Tra le attività previste l'operatore socio-sanitario di condominio, lo sportello di orientamento, i laboratori manuale e di socializzazione, i pranzi di vicinato. Il nostro obiettivo è quello di continuare a lavorare per  favorire esperienze  di comunità e relazione innovativi”.

La realizzazione dell’esperienza di co-housing prevede:

attivazione di uno sportello per la raccolta di adesioni al progetto, segnalazioni, analisi delle reali esigenze ed elaborazione dei profili di compatibilità con il progetto;
abbinamento tra i potenziali beneficiari di concerto con l’equipe multiprofessionale;
attività di comunicazione e promozione del servizio attraverso iniziative di sensibilizzazione alla cultura del co-housing;
azioni di intermediazione per l’individuazione di alloggi da condividere e supporto nella fase di stipula di contratti di locazione o comodato;
sottoscrizione del Patto Individuale di Convivenza (PIC) e del Regolamento di convivenza, al fine di costruire relazioni positive e di solidarietà tra i coabitanti;
supporto per attività di segretariato sociale;
realizzazione di soluzioni alloggiative di tipo familiare e di co-housing sociale;
azioni di accompagnamento sociale, attività di concierge sociale (piccole commissioni, accompagnamento, ecc), monitoraggio dei bisogni del gruppo, accompagnamento ai servizi del territorio anche a carattere socio-sanitario e sanitario, in raccordo con il servizio sociale professionale;
pulizia e sanificazione almeno settimanale degli ambienti, con coinvolgimento e responsabilizzazione degli ospiti per la pulizia quotidiana degli spazi comuni e individuali;
azioni di accompagnamento fisico con mezzi di trasporto idonei;
supporto all’autonomia e all’autogestione in forme differenziate secondo percorsi personalizzati.

All’avviso sono ammessi a partecipare soggetti privati senza finalità di lucro o soggetti del Terzo Settore (secondo quanto previsto dall’art. 1, comma V, L. 328/2000, dall’art. 2 del DPCM 30 marzo 2001 e dal D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117), che abbiano nel proprio statuto e/o atto costitutivo finalità coerenti con l’oggetto della procedura e che possiedano i requisiti individuati dall’avviso.

L’amministrazione si riserva la possibilità di sospendere, modificare o annullare il procedimento e di non dar seguito al successivo affidamento del servizio nonché di procedere all’affidamento del servizio anche in presenza di un’unica offerta valida.

Il progetto sarà affidato per un periodo di 12 mesi, a decorrere dalla stipula del contratto: al soggetto vincitore andrà un importo complessivo di 86mila euro per la gestione del progetto, una somma maggiore, oltre a 120mila euro a copertura dei costi reali sostenuti per i beneficiari del servizio (minimo sei persone): ad esempio, nel corso del progetto potranno essere erogati contributi per l’alloggio (canoni di locazione, oneri condominiali, utenze e oneri fiscali, ecc.) e ulteriori misure di sostegno all’autonomia (farmaci, beni alimentari, buoni spesa), da erogarsi, per mezzo dell’ETS partner, ai beneficiari individuati dal SSP secondo le indicazioni previste dal PAI - Piano di assistenza individuale.

L’istanza dovrà essere inviata all’indirizzo di posta certificata della ripartizione Servizi alla Persona (serviziallapersona.comunebari@pec.rupar.puglia.it), con oggetto: "AVVISO DI ISTRUTTORIA PUBBLICA FINALIZZATA ALL’ INDIVIDUAZIONE DI UN SOGGETTO DEL TERZO SETTORE QUALE PARTNER DEL COMUNE DI BARI NELLA CO-PROGETTAZIONE E SUCCESSIVA ESECUZIONE DEL PROGETTO “CO-HOUSING PER LA TERZA ETA’ - VULNERABILI” – CIG B049314920 - CUP J99G24000010001".

La domanda e i relativi allegati dovranno pervenire entro le ore 12 del 9 marzo prossimo.