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Il sindaco chiede incontro con il governo sulla direttiva Bolkestein su rinnovo concessioni mercatali

Commercio, Impresa e Demanio marittimo

Il sindaco chiede incontro con il governo sulla direttiva Bolkestein su rinnovo concessioni mercatali

Il sindaco di Bari Antonio Decaro, anche in qualità di presidente Anci ha chiesto ufficialmente al Governo un confronto urgente sulle ultime disposizioni in merito all’applicazione della direttiva europea Bolkestein che prevede entro la metà del 2017, il rinnovo di circa 200 mila concessioni per l'esercizio di attività commerciali su aree pubbliche. Le disposizioni inoltre fissano criteri di adeguamento per gli enti locali e le attività commerciali che equiparano il commercio su aree pubbliche - che offre un servizio alla cittadinanza sulle piazze dei vari comuni italiani con tempi e modalità definiti (nel caso dei mercati settimanali si parla di poche ore) - ad altre realtà imprenditoriali che insistono sul suolo pubblico per decenni, sottraendo questo bene in modo esclusivo all’utilizzo pubblico.


“È necessario che i comuni possano far sentire la propria voce in nome del lavoro e del futuro di migliaia di operatori mercatali che ogni giorno aprono la propria attività in tutta Italia. – spiega Decaro – Occorre fare innanzitutto chiarezza sui criteri con cui gli enti locali saranno chiamati a gestire le procedure di gara e tutti gli altri adempimenti previsti dalla norma in modo da poter dare risposte certe agli operatori. Questo è possibile soltanto se si deciderà di far slittare la scadenza di luglio 2017, termine entro il quale non tutti i Comuni riusciranno a procedere con le nuove concessioni da assegnare tramite gara e a produrre la mole di verifiche e incombenze burocratiche necessarie all’indizione delle gare stesse. Parliamo dei tantissimi mercati rionali, che oltre ad avere un valore economico, per chi ci lavora e per i consumatori, per prezzi e qualità dei prodotti, sono anche un presidio sociale sui territori che animano. – Solo a Bari ci sono 15 mercati giornalieri e 10 mercati settimanali che garantiscono centinaia di posti di lavoro a donne e uomini che, se incentivati e sostenuti, potrebbero investire sulla propria attività anche coinvolgendo le generazioni future”.
 

“Già da diverse settimane con le associazioni di categoria stiamo incontrando gli operatori mercatali – spiega l’assessora allo Sviluppo economico del Comune di Bari Carla Palone – per discutere dei nuovi dispositivi normativi e condividere con loro un percorso di adeguamento che non si trasformi in una mannaia per le attività commerciali. Ad oggi gli uffici comunali bandiscono semestralmente l’assegnazione di circa 1200 postazioni nei mercati settimanali e l’occupazione di 1000 stalli nei mercati giornalieri, numeri che, se moltiplicati per almeno due persone che lavorano per ogni attività, si tradurrebbero in migliaia di posti di lavoro che la città di Bari e l’area metropolitana sicuramente non può permettersi di perdere. Inoltre si corre seriamente il rischio di bloccare l’attività degli uffici comunali che dovrebbero vedersi costretti a ritirare le attuali concessioni in attesa delle nuove gare”.