Contenuto Web Giovedì 12 dicembre giornata di approfondimento promossa dalla ripartizione Ragioneria Generale: 'Il nodo smistamento ordini e la tecnologia blockchain per le PA' Economia, Tasse e Tributi Giovedì 12 dicembre giornata di approfondimento promossa dalla ripartizione Ragioneria Generale: 'Il nodo smistamento ordini e la tecnologia blockchain per le PA' Giovedì 12 dicembre, dalle ore 9.30 alle 13,30, nella sala Ianni, al Comando di Polizia Municipale (via Paolo Aquilino), la direzione della ripartizione Ragioneria Generale ha organizzato un incontro dal titolo “L’ultima evoluzione del ciclo ordine-pagamento, il Nodo Smistamento Ordini (NSO) e il supporto offerto dalla tecnologia blockchain allo sviluppo dei processi delle PP.AA., il progetto fideiussioni”. All’incontro sono invitate a partecipare le direzioni e gli uffici finanziari, tecnici (Lavori Pubblici, Informatizzazione, CED, Transizione Digitale), amministrativi (Stazioni Appaltanti, Centrali di Committenza, ecc.) del Comune di Bari e delle altre Pubbliche Amministrazioni. interessate alle novità introdotte dall’entrata in vigore delle recenti evoluzioni normativo-tecnologiche. L'incontro é aperto anche al settore privato, al mondo corporate che ha manifestato grande disponibilità a cavalcare l'onda dell'ICT. ll Nodo Smistamento Ordini è una rivoluzione nelle procedure di public procurement: per spiegare in modo semplice i compiti relativi al NSO si può pensare a un postino virtuale che smista e consegna al giusto destinatario i documenti che dopo attente verifiche risultano corretti e completi in ogni dettaglio. Questo strumento entrerà in vigore dal 1 febbraio 2020 per le aziende del Servizio Sanitario Nazionale e i loro fornitori. NSO è un altro passo avanti nel percorso di dematerializzazione e velocizzazione dei processi pubblici. La ripartizione Ragioneria Generale presenterà questa tecnologia e gli scenari operativi che coinvolgeranno le direzioni amministrative, tecniche e finanziarie delle pubbliche amministrazioni, insieme all’Azienda SIA S.p.A., partner di diversi progetti innovativi dell’ente, come ad esempio la gestione delle polizze fideiussorie attraverso tecnologia blockchain; una soluzione digitale e innovativa, pensata per rendere più sicuri, trasparenti ed efficienti i processi della pubblica amministrazione. Proprio di blockchain e dei vantaggi di una soluzione digitale di sistema, si parlerà nella seconda parte della mattinata. La blockchain si sta infatti affermando come una delle più interessanti novità nell’ambito dei sistemi distribuiti e si discute sulle sue possibili applicazioni nell’ambito del digital government della pubblica amministrazione. È gradita la conferma della partecipazione all’indirizzo e-mail rip.ragioneria@comune.bari.it .Per limiti logistici verranno accolte le prime 180 richieste. Allegati Programma invito 06 dicembre 2019 |
Contenuto Web Domani alle 10 a palazzo di città la conferenza cittadina sul bilancio di previsione 2020/2022 Economia, Tasse e Tributi Domani alle 10 a palazzo di città la conferenza cittadina sul bilancio di previsione 2020/2022 Domani, sabato 29 febbraio, alle ore 10, a Palazzo di Città, l’assessore al Bilancio e Programmazione economica Alessandro D’Adamo interverrà alla conferenza cittadina sul bilancio di previsione 2020/2022. L’incontro è aperto alla cittadinanza. 28 febbraio 2020 |
Contenuto Web IUC - Speciale IMU TASI TARI IUC - Speciale IMU TASI TARI Download Banner /web/economia-tasse-e-tributi/i.u.c.-imposta-unica-comunale |
Contenuto Web Baratto amministrativo: proroga della scadenza al 31 ottobre Economia, Tasse e Tributi Baratto amministrativo: proroga della scadenza al 31 ottobre In vista della scadenza dei termini utili per la partecipazione al bando del baratto amministrativo, prevista per questa sera alle ore 24.00, l'amministrazione comunale ha deciso di prorogare i termini per favorire la partecipazione di altri cittadini. "Ad oggi sono arrivate più di 10 domande da parte di cittadini che hanno richiesto di sperimentare la formula del baratto amministrativo - dichiara l'assessora al Bilancio Dora Savino - e in virtù del fatto che tutte le domande sono pervenute a ridosso della scadenza del bando, abbiamo deciso di prorogare il termine di partecipazione, con delibera di giunta, fino al 31 ottobre 2016. Questo perché crediamo che, trattandosi di una nuova forma di assistenza alla contribuzione dei cittadini, del tutto inedita, sia necessario più tempo per far circolare le informazioni, comprendere la misura e assistere i cittadini che decidono di partecipare e compilare la richiesta. Siamo contenti di questo primo risultato e contiamo che nei prossimi giorni altri cittadini possano decidere di aderire al baratto amministrativo per sanare la propria posizione di morosità". 17 ottobre 2016 |
Contenuto Web Baratto amministrativo: proroga della scadenza al 31 ottobre Economia, Tasse e Tributi Baratto amministrativo: proroga della scadenza al 31 ottobre In vista della scadenza dei termini utili per la partecipazione al bando del baratto amministrativo, prevista per questa sera alle ore 24.00, l'amministrazione comunale ha deciso di prorogare i termini per favorire la partecipazione di altri cittadini. "Ad oggi sono arrivate più di 10 domande da parte di cittadini che hanno richiesto di sperimentare la formula del baratto amministrativo - dichiara l'assessora al Bilancio Dora Savino - e in virtù del fatto che tutte le domande sono pervenute a ridosso della scadenza del bando, abbiamo deciso di prorogare il termine di partecipazione, con delibera di giunta, fino al 31 ottobre 2016. Questo perché crediamo che, trattandosi di una nuova forma di assistenza alla contribuzione dei cittadini, del tutto inedita, sia necessario più tempo per far circolare le informazioni, comprendere la misura e assistere i cittadini che decidono di partecipare e compilare la richiesta. Siamo contenti di questo primo risultato e contiamo che nei prossimi giorni altri cittadini possano decidere di aderire al baratto amministrativo per sanare la propria posizione di morosità". 20 ottobre 2016 |
Contenuto Web Presentato questa mattina in Consiglio comunale il rendiconto di gestione 2017 Economia, Tasse e Tributi , Comunicati stampa Presentato questa mattina in Consiglio comunale il rendiconto di gestione 2017 Questa mattina in Consiglio comunale l’assessore al Bilancio Alessandro D’Adamo ha presentato in aula il rendiconto di gestione sul bilancio dell’ente comunale relativo all’anno 2017. Nella sua relazione l’assessore ha puntato l’accento sul positivo cambio di passo avviato all’indomani dell’avvio dell’armonizzazione contabile. L’aumento del saldo finale di cassa e il miglioramento del risultato di amministrazione complessivo sono avvalorati da due indicatori fondamentali della sostenibilità finanziaria di un ente, ovvero la consistenza finale dei residui attivi e passivi. Infatti la consistenza complessiva dei residui attivi finali 2017 (crediti nei confronti dei contribuenti) non subisce incrementi rispetto al 2016 ma segna addirittura una riduzione di circa 3 milioni di euro (si passa dai 411 milioni del 2016 ai 408 milioni del 2017), a dimostrazione di una rivitalizzata capacità dei dirigenti comunali, quotidianamente sensibilizzati dalla direzione della Ragioneria, di gestire con maggiore responsabilità l’intero ciclo di vita dei rispettivi crediti. Anche la consistenza dei residui passivi finali 2017 (debiti dell’ente ancora da pagare) non subisce incrementi riducendosi di oltre 13 milioni di euro rispetto al 2016 (si passa dai 157 milioni del 2016 ai 143 milioni del 2017), in coerenza con l’indicatore annuale dei pagamenti che posiziona il Comune di Bari tra quelli più virtuosi nella completa definizione delle transazioni commerciali. Dalla lotta all’evasione nel 2017 sono state recuperate somme dai contribuenti per un importo pari a circa 8 milioni di euro, dei quali circa 6 milioni a titolo di imposta e 2 milioni a titolo di sanzioni e interessi, parte dei quali già incassati nel corso dello stesso esercizio in misura pari al 12%. Un altro dato messo in evidenza riguarda le spese in conto capitale, ovvero quelle finalizzate alla manutenzione e realizzazione di infrastrutture pubbliche cittadine, che subiscono, invece, un incremento di oltre il 52% rispetto al 2016, a dimostrazione della comprovata virtuosa inclinazione dell’ente alla conservazione e valorizzazione del patrimonio pubblico. Peraltro, non è assolutamente da sottovalutare il positivo impatto nei confronti dell’economia insediata barese, in ragione della importante immissione di flussi finanziari sul territorio senza che sia stato necessario ricorrere all'indebitamento, fatta eccezione per tre finanziamenti, per un totale di circa 3 milioni di euro, ottenuti a tasso zero dal Credito Sportivo per la realizzazione di interventi nel settore dello sport cittadino. Lo stesso trend positivo sarà mantenuto nella programmazione per il 2018. In allegato la relazione completa illustrata dall’assessore, su cui la discussione in aula è ancora in corso. Allegati Relazione rendiconto di gestione 2017 14 giugno 2018 |
Contenuto Web Approvato oggi in Consiglio Comunale il rendiconto di gestione 2018 Economia, Tasse e Tributi , Comunicati stampa Approvato oggi in Consiglio Comunale il rendiconto di gestione 2018 Questa mattina il Consiglio comunale ha approvato il rendiconto di gestione del bilancio 2018. A sottoporre all’aula i dettagli del documento è stato l’assessore al ramo Alessandro D’Adamo. “Il rendiconto di gestione rappresenta la sintesi, espressa in valori economico-finanziari degli interventi realizzati nel corso del 2018 dall’amministrazione comunale - commenta l’assessore D’Adamo - in questi anni tanti sono i risultati ottenuti grazie alla collaborazione e agli sforzi degli uffici della ripartizione che hanno condotto un lavoro egregio. Ci siamo concentrati da una lato sull’eliminazione degli sprechi e sull’efficientamento della macchina amministrativa e delle ripartizioni, dall’altro sulla riscossione dei tributi dovuti. Il tutto con l’obiettivo di assicurare i servizi ai cittadini e migliorarli dove possibile. Il Comune di Bari può vantare un bilancio solido, con una rinnovata capacità di spesa dovuta e un tasso di indebitamento che si riduce di anno in anno. Siamo, infine, contenti di aver rispettato tutti quei parametri che ci permetteranno di assumere nuovo personale, di cui l’ente ha grande bisogno”. Di seguiti i punti più importanti della relazione dell'assessore. La disponibilità di cassa complessivamente a disposizione dell’Ente al termine dell’esercizio si attesta nella misura di oltre 198 milioni con un incremento del 12% circa rispetto al 2017 (177 milioni), del 23% circa rispetto al 2016 (161 milioni) e del 26% circa rispetto al 2015 (157 milioni), e costituisce una componente essenziale del risultato di amministrazione al 31 dicembre, ne comprova l’effettiva disponibilità e indica il livello di solidità liquida a disposizione del Comune di Bari. Il risultato di amministrazione complessivo 2018, prima della sua scomposizione nella parte accantonata/vincolata/destinata, risulta pari a € 360 milioni e registra un incremento (+7%) rispetto all’analogo risultato rilevato al termine del 2017, tanto da consentire l’integrale recupero della rata annuale di disavanzo da riaccertamento straordinario accertato con l’avvio dell’Armonizzazione contabile, il prudente incremento delle dotazioni destinate alla copertura dei rischi futuri, nonché l’avvio o la prosecuzione di numerosi LL.PP. e servizi finanziati con entrate a destinazione vincolata, senza necessità di ricorrere a nuovo indebitamento. L’aumento del saldo finale di cassa e il miglioramento del risultato di amministrazione complessivo sono ulteriormente avvalorati da un altro indicatore fondamentale della sostenibilità finanziaria di un ente ovvero la consistenza finale dei residui attivi e, in particolare, di quelli correnti derivanti da entrate tributarie. Infatti la consistenza complessiva dei residui attivi finali 2018 si riduce rispetto al 2017, a dimostrazione di una rivitalizzata capacità dei dirigenti comunali, quotidianamente sensibilizzati dalla direzione di Ragioneria, di gestire con maggiore responsabilità l’intero ciclo di vita dei rispettivi crediti. Dalla lotta all’evasione nel 2018 sono stati accertati crediti per un importo pari a circa 6 milioni, parte dei quali già incassati nel corso nel corso dello stesso esercizio in misura pari al 34%. Per i residui attivi afferenti il Titolo I ovvero relativi a crediti di natura tributaria, la consistenza finale registra una significativa riduzione rispetto a quelli finali 2017. Si passa, infatti, da residui attivi finali al 31/12/2017 di € 164 milioni a residui attivi finali al 31/12/2018 di € 156 Milioni. Ciò significa che la fisiologica formazione di crediti tributari di competenza dell’esercizio 2018 risulta completamente assorbita da maggior volume di riscossione registrata nel corso del 2018 dei residui attivi 2017 e precedenti. Anche quelli afferenti al Titolo III, relativi a crediti di natura extratributaria (Proventi da servizi, da canoni, da sanzioni al codice della strada, ecc.), si riducono rispetto al 2017 passando dai 102 milioni al termine del 2017 ai 97 milioni al termine del 2018. Con riferimento alle spese d’investimento (OO.PP.), al termine dell’esercizio finanziario 2018 gli impegni registrati al Titolo II - spese in conto capitale - ammontano a 41 milioni di euro che, sommati a quelli relativi ad investimenti già avviati entro il 2018 ma reimputati in base al cronoprogramma di spesa agli esercizi successivi pari a 57 milioni, forniscono la misura complessiva dei cantieri aperti al 31/12/2018 in tutta la città, pari a circa 98 milioni. Nonostante la crescita del valore degli investimenti, continua a ridursi il debito di finanziamento dell’ente. La scelta di evitare il ricorso all’assunzione di nuovi prestiti a titolo oneroso partita con la programmazione 2016/2017, proseguita con quella 2017/2019, confermata con quella 2018/2020 e reiterata con la programmazione 2019/2021, consente di assestare lo stock di debito al 31 dicembre 2018 a 86 milioni (-7% rispetto al 2017). In proiezione, al termine del 2021 lo stock si ridurrà ulteriormente per assestarsi a 69 milioni di euro circa, liberando risorse da destinare a una maggiore quantità e qualità di servizi da erogare alle famiglie. Rispetto alle 12 città italiane con maggiore densità demografica, il Comune di Bari, dopo quello di Bologna, è quello che detiene l’indebitamento più basso con una quota pro capite di soli € 266 circa e una incidenza pro capite per abitante degli interessi passivi di circa 12 euro, mostrando la massima inclinazione al rigoroso rispetto del principio di equità intergenerazionale. Anche al termine del 2018, l’ente ha rispettato il cosiddetto saldo di Finanza pubblica ovvero il risultato da raggiungere ai fini del concorso agli obiettivi di finanza pubblica fissati con la legge di Bilancio 2018, in coerenza con la programmazione 2018 approvata dal Consiglio comunale. Via libera, quindi, alle assunzioni di nuovo personale in sostituzione dei numerosi dipendenti cessati nel corso degli ultimi anni. 21 giugno 2019 |
Contenuto Web Approvato in Consiglio comunale il nuovo Regolamento delle Entrate tributarie Economia, Tasse e Tributi , Comunicati stampa Approvato in Consiglio comunale il nuovo Regolamento delle Entrate tributarie Questo pomeriggio il Consiglio comunale ha approvato il nuovo Regolamento generale delle Entrate tributarie che recepisce in un unico testo una serie di aggiornamenti normativi e modifiche introdotte nel corso degli anni. Dopo la disamina dei Municipi che hanno espresso pareri favorevoli, il nuovo documento approdato oggi in Consiglio prevede tra le principali novità: l’ampliamento dell’istituto del ravvedimento operoso, con l’intento di dotarsi di una disciplina applicabile a tutti i tributi comunali e ampliare la possibilità di adempimento spontaneo da parte dei contribuenti, considerato che precedentemente risultava disciplinato esclusivamente il ravvedimento operoso dell’IMU; in materia di rateizzazioni, al fine di agevolare il riconoscimento del beneficio economico in favore dei contributi, anche in ragione della crisi economica legata alla pandemia e ai rincari energetici, si elimina la prestazione di idonea garanzia ove l’importo oggetto di rateizzazione fosse superiore a 25.000 euro. Per le medesime ragioni, si prevede di innalzare la soglia del valore ISEE al di sopra della quale non è possibile consentire la rateizzazione da 20.000 a 30.000 euro. A questi due aspetti si aggiunge la riorganizzazione del processo ispettivo utile al miglioramento dell’attività accertativa e quindi di lotta all’evasione, intervenendo sotto due distinti profili. Da un lato, si prevede la possibilità di distaccare alcune unità lavorative in organico al Comando di Polizia locale, presso la ripartizione Tributi andando a costituire un vero e proprio Servizio ispettivo tributi locali, onde consentire una più immediata ed efficace azione di contrasto all’evasione, e dall’altro si istituisce un nucleo di agenti accertatori la cui attività potrà garantire un più efficace controllo del territorio ai fini tributari. Infine, nel nuovo regolamento si inserisce la percentuale massima al 2% di aumento del tasso di interesse legale, precedentemente prevista in misura pari al 2,5%, oltre alla necessaria limitazione dell’operatività dell’istituto dell’accertamento con adesione alla sola ipotesi in cui si sia in presenza di materia concordabile. “Il nuovo regolamento è frutto di una serie di adempimenti normativi doverosi e dell’esigenza dell’amministrazione comunale di dotarsi di un unico strumento che disciplinasse la materia tributaria e che offrisse un orientamento più netto ai contribuenti - spiega l’assessore al Bilancio Alessandro D’Adamo -. Abbiamo cercato da un lato di andare incontro ai cittadini che vivono o hanno vissuto un momento di difficoltà ampliando la platea di accesso alle rateizzazioni e favorendo così il ravvedimento operoso e l’emersione spontanea dei morosi, dall’altro abbiamo voluto rafforzare gli strumenti per la lotta all’evasione fiscale con l’idea che maggiori entrate dovute equivalgono a una pressione fiscale più equa e a maggiori servizi per i cittadini”. 17 aprile 2023 |
Contenuto Web Presentato in Consiglio comunale il bilancio di previsione 2017/2019 Economia, Tasse e Tributi , Comunicati stampa Presentato in Consiglio comunale il bilancio di previsione 2017/2019 D'Adamo: "Aumento del budget per i servizi a tasse invariate" Questa mattina in Consiglio comunale l’assessore al Bilancio Alessandro D’Adamo ha presentato il Bilancio di previsione 2017-2019 del Comune di Bari. Per l’annualità 2017 si evidenzia che le spese correnti ammontano a 381 milioni di euro per il 2017 e 219 milioni sono le spese in conto capitale. Di questi fondi, la voce di costo più importante resta quella dedicata ai servizi del Welfare, con circa 62 milioni di euro previsti per il 2017. Anche nel 2017 l’amministrazione comunale ha avviato un’oculata analisi e razionalizzazione delle spese correnti ed in particolare quelle di funzionamento che rispetto alle previsioni definitive 2016 sono state ulteriormente ridotte di oltre 3.000.000,00 di euro. Le riduzione effettuate, non incidendo sui capitoli di spesa dedicati alla diretta erogazione di servizi alla collettività, ha consentito di mantenere inalterata la quantità e qualità dei servizi rispetto all’esercizio precedente (2016). Nel 2017, inoltre, circa 13,6 milioni di euro saranno stanziati per la programmazione di interventi e progetti che intendono favorire l'inclusione lavorativa di soggetti svantaggiati e l'incremento dell'occupazione giovanile attraverso il potenziamento dei servizi attivati presso Porta Futuro grazie ai finanziamenti previsti dal PON metro. Questi fondi saranno destinati, tra l’altro, alla riqualificazione dell’immobile che ospiterà il nuovo job center e l’incubatore per le start up all’interno della ex Manifattura dei tabacchi. Parallelamente saranno avviati e coordinati progetti di inclusione attiva previsti dalla misura RED, promossa dalla Regione Puglia, e dalla SIA, prevista dal PON inclusione. Rispetto allo scorso anno sono stati confermati gli stanziamenti destinati ai 5 Municipi, 25mila euro per le attività sportive e 50mila euro per gli eventi culturali. Confermato anche il contributo di 50mila euro per la promozione delle discipline legate al mare rivolta ai bambini della città di Bari e di 40mila euro per i contributi alle attività commerciali per l'installazione di sistemi di videosorveglianza. Per quanto riguarda le opere pubbliche aumentano i fondi destinati agli investimenti, che salgono a 158 milioni per il 2017, come già presentato durante l’approvazione del Piano Triennale delle Opere pubbliche. Infine, rispetto al bilancio iniziale del 2016 delle previsioni di spesa corrente riferite alle seguenti missioni di bilancio abbiamo i seguenti aumenti di budget: Istruzione e diritto allo studio + 0,54% Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e ambiente +1,83% Trasporti e diritto alla mobilità + 2,73% Diritti sociali, politiche socielai e famiglia +7,15% Sviluppo economico e compettitività +4,02% Politiche per il lavoro e la formazione professionale +24,90% Per quanto riguarda invece le imposte e i tributi, si conferma lo schema di manovra tributario presentato durante le conferenze cittadine. Come noto a tutti, il servizio di igiene urbana per il 2017 del Comune di Bari sarà caratterizzato da un’importate novità, ovvero l’avvio del servizio di raccolta differenziata “porta a porta” nell’ambito del nuovo piano per lo sviluppo della raccolta differenziata con lo scopo di raggiungere e superare il 65% di rifiuto differenziato raccolto e di puntare ai nuovi target di riciclo e recupero. L'obiettivo è quello di raggiungere percentuali di raccolta che permettano di migliorare l'ambiente e non incorrere nelle sanzioni dell'ecotassa, nonché di ridurre i costi per il conferimento in discarica. Aumenteranno contestualmente i controlli e migliorerà gradualmente il servizio di spazzamento, al fine di combattere in maniera più incisiva il fenomeno dell’abbandono selvaggio dei rifiuti ingombranti. Per l’anno 2017 i maggiori costi connessi al servizio di raccolta “porta a porta” per i quartieri interessati dall’avvio del progetto ammontano ad euro 2.102.775,40, oltre ad euro 497.654,04 per l’istituzione del servizio dedicato proprio al controllo del corretto conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini, per un totale di euro 2.600.429,44, comprensivi di Iva come dovuta per legge. Pur prevedendo maggiori costi iniziali, il servizio di raccolta differenziata porta a porta produrrà da subito benefici effettivi in tema di salvaguardia dell’ambiente, iniziando un percorso virtuoso che consentirà il miglioramento della qualità della vita e che offrirà alle future generazioni una città meno inquinata ed ecosostenibile, con contestuale potenziale riduzione nel tempo dei costi del servizio, in virtù del miglioramento della percentuale di rifiuto differenziato raccolto e conferito. Si evidenzia, a tal proposito, che l’Amministrazione comunale pur potendo disporre un incremento corrispondente delle Tariffe Tari, è riuscita ad incentivare l’iniziativa sopperendo, per l’anno 2017, all’incremento dei costi, come innanzi quantificati in euro 2.600.429,44, con la concessione di un’agevolazione sulle tariffe Tari di pari importo, Pertanto quest’anno, come già annunciato, l’importo della TARI per i cittadini non aumenterà, nonostante l’introduzione del servizio porta a porta. Restano altresì invariate rispetto al 2016 le aliquote e le tariffe dei seguenti tributi: Imposta Comunale sulla Pubblicità; Diritti sulle Pubbliche Affissioni; Tassa di Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (Tosap); Addizionale Comunale all’Irpef: restano confermate l’aliquota dello 0,8 % e l’esenzione per i redditi inferiori o uguali al limite di euro 15.000,00. 27 aprile 2017 |
Contenuto Web Il Consiglio comunale approva il rendiconto di gestione 2020 Economia, Tasse e Tributi , Comunicati stampa Il Consiglio comunale approva il rendiconto di gestione 2020 È stato approvato questo pomeriggio in Consiglio comunale il Rendiconto di gestione 2020: ad illustrare all’aula la delibera l’assessore al Bilancio e ai Tributi Alessandro D’Adamo che ha evidenziato il lavoro portato avanti dall’assessorato e dagli uffici durante lo scorso anno, fortemente segnato dall’impatto della pandemia e della conseguente emergenza sanitaria. Situazione che ha caratterizzato anche la gestione finanziaria 2020 del Comune di Bari in termini di minori entrate e maggiori spese, fronteggiate sia con un’oculata programmazione e politica tariffaria decisa per il 2020 con il Bilancio preventivo, sia attraverso la partecipazione dello Stato con specifiche misure di sostegno nei confronti dei cittadini e delle imprese ma anche degli Enti locali. Complessivamente, la perdita di gettito di entrate 2020 rispetto al 2019 è stata di circa 20 milioni di euro, mentre le maggiori spese Covid, al netto dei risparmi derivanti dal lungo periodo di inattività di alcuni servizi, si è mantenuta in termini tutto sommato assorbibili. Lo Stato, con i numerosi provvedimenti di finanza pubblica susseguitisi nel corso del 2020, ha erogato al Comune di Bari seguenti contributi: - 22 milioni di euro a titolo di Fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali; - 1 milione di euro a titolo di ristoro esenzioni IMU settore turismo e spettacolo; - 0,6 milioni di euro a titolo di ristoro esenzione Tosap attività commerciali; - 4 milioni di euro a titolo di solidarietà alimentare; - 1 milione di euro a titolo di centri estivi e contrasto alla povertà educativa e buoni viaggio. Il concorso dello Stato e la politica tributaria decisa dal Comune di Bari, ricca di interventi integrativi di sostengo, hanno consentito di assicurare il giusto supporto alla comunità amministrata insieme a un virtuoso equilibrio tra prelievi di entrate e servizi erogati. In estrema sintesi la gestione finanziaria 2020 presenta le seguenti risultanze finali: la disponibilità di cassa complessivamente a disposizione dell’ente al termine dell’esercizio si attesta nella misura di oltre 234 milioni, con un incremento del 7% circa rispetto al 2019 (219 milioni), e costituisce una componente essenziale del risultato di amministrazione al 31 dicembre, ne comprova l’effettiva disponibilità e indica il livello di solidità liquida a disposizione del Comune di Bari. In definitiva, nel quinquennio 2015/2020 la liquidità del Comune di Bari è aumentata di oltre 70 milioni di euro. Dalla lotta all’evasione 2020 sono stati accertati crediti per un importo pari a circa 14 milioni, comprensivi di sanzioni e interessi, parte dei quali già incassati nel corso nel corso dello stesso esercizio. Per i residui attivi afferenti il Titolo I, relativi a crediti di natura tributaria, la consistenza finale registra un incremento rispetto a quelli finali 2019. Con riferimento alle spese d’investimento (OO.PP.), al termine dell’esercizio finanziario 2020 gli impegni registrati al Titolo II, relativi alle spese in conto capitale, ammontano a 42 milioni che, sommati a quelli relativi a investimenti già avviati entro il 2020 ma reimputati in base al cronoprogramma di spesa agli esercizi successivi (pari a 59 milioni), forniscono la misura complessiva dei cantieri aperti fino al 31 dicembre 2020 in tutta la città, che quota circa 101 milioni. Nonostante ciò, continua a ridursi il debito di finanziamento dell’ente. Sul fronte dei pagamenti, durante l’esercizio finanziario 2020 risultano emessi ordinativi di pagamento per complessivi 394 milioni, dei quali 301 milioni circa per spese correnti (di funzionamento) e 44 milioni circa per spese in conto capitale (investimenti/OOPP). Per quelli afferenti le transazioni commerciali, rispetto al termini di 30 giorni previsto dal D.Lgs 231/2002, l’indicatore di tempestività dei pagamenti ITP (esplicativo dei giorni effettivi intercorrenti tra la data di scadenza della fattura o richiesta equivalente e la data di effettivo pagamento al fornitore), registra per l’anno 2020 un valore medio di – 16 giorni (quindi positivo). “Quello che abbiamo presentato oggi è un documento che sostanzialmente racconta un bilancio solido e un’attività degli uffici dell’assessorato sempre al passo con i nuovi adempimenti e con gli obiettivi che l’amministrazione fornisce di anno in anno - spiega l’assessore D’Adamo -. Il lavoro svolto in questi mesi, inoltre, è stato ancora più importante perché, di fronte alle difficoltà legate all’emergenza pandemica, ha evidenziato la tempestività degli interventi messi in campo dal Comune rispetto ai nuovi scenari che si andavano delineando e la solidità del bilancio che ha retto l’onda d’urto delle minori entrate legate agli sgravi che abbiamo concesso alle attività in difficoltà. Siamo soddisfatti del lavoro svolto, anche rispetto agli investimenti in opere che non abbiamo mai bloccato e questo ha significato certezza dei livelli occupazionali per tante imprese e una buona performance nei pagamenti alle stesse. Sapere di poter contare su un ente pubblico affidabile e tempestivo nei pagamenti ha permesso a tante aziende di sopravvivere durante quest’anno di emergenza”. 13 luglio 2021 |
Contenuto Web In discussione in Consiglio comunale il Bilancio di previsione 2024/26 Economia, Tasse e Tributi , Comunicati stampa In discussione in Consiglio comunale il Bilancio di previsione 2024/26 È in discussione questo pomeriggio in Consiglio comunale il Bilancio di previsione 2024-26, illustrato in aula dall’assessore al ramo Alessandro D’Adamo. “La programmazione di bilancio è stata costruita con l’intento di conciliare il livello di pressione fiscale locale con le esigenze del civico bilancio - commenta Alessandro D’Adamo - perseguendo l’ottica di un’equilibrata determinazione del carico tributario per i cittadini e le imprese, soprattutto per il primo anno di programmazione, cioè quello in corso, nel quale permangono le criticità determinate dalla guerra in Ucraina, tanto da prevedere ragionevoli ulteriori ripercussioni negative sull’intero tessuto sociale, in particolare sull’economia insediata a causa del rincaro dei costi energetici e il conseguente aumento dei prezzi degli appalti di forniture, servizi e lavori. La legge di bilancio 2024, pur contenendo spunti positivi per le amministrazioni territoriali, non ripropone ristori in favore dei Comuni, come nell’ultimo triennio. Anzi, nel testo di legge definitivamente approvato, sono previsti per il quinquennio 2024/28 tagli a carico dei Comuni pari a 200 milioni di euro annui, da ripartirsi in proporzione della spesa corrente desumibile dall’ultimo rendiconto approvato (2022). Pertanto, nell’auspicio che le richieste di aiuto dell’Anci possano trovare accoglimento nei successivi provvedimenti di finanza pubblica, le previsioni di entrata e di spesa 2024/26 inserite nello schema di bilancio, rispecchiano le dotazioni programmate nei precedenti documenti con i dovuti adattamenti necessari per contemperare da un lato i minori interventi di ristoro statale, dall’altro i maggiori costi connessi con il rincaro energetico e gli effetti dell’inflazione. Con la programmazione contenuta nel Bilancio di previsione, nonostante le tensioni sull’economia generale e l’aumento generalizzato dei costi, questa amministrazione riuscirà ad assicurare il consueto livello di servizi erogati alla collettività senza incidere sul complesso delle aliquote tributarie e della tariffe dei servizi che rimangono sostanzialmente invariate rispetto al passato. Nelle more dell’aggiornamento biennale del PEF, l’obiettivo del Comune è quello di mantenere invariata la TARI anche per il 2024, a fronte di un miglioramento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti”. PREVISIONI DI ENTRATA Per quanto riguarda l’IMU, sono confermate le aliquote e detrazioni approvate per il 2020 senza alcun incremento. In base al gettito registrato nel 2022, ultimo esercizio chiuso, e quello registrato alla data odierna, le previsioni per il triennio 2024/26 sono mantenute nella stessa misura dell’anno 2023, pari a circa 91 milioni di euro. Per quanto riguarda la TARI, la politica tariffaria 2024 conferma quella utilizzata per il 2023, anche se, entro il prossimo 30 aprile, potrebbero essere discusse nuove tariffe costruite sulla base dell’aggiornamento biennale del piano economico-finanziario del servizio di gestione dei rifiuti validato da AGER. La stima di gettito per il 2024 è al momento determinata nella misura di 70 milioni di euro. Le previsioni per addizionale comunale all’Irpef risultano determinate in relazione alle aliquote stabilite con deliberazione consiliare n. 42 del 31.07.2012 e confermate anche per il 2024. Il gettito atteso è coerente con l’andamento in crescita del tributo e le previsioni 2024/26 sono adeguate ai valori in crescita registrati nel corrente anno in misura pari a circa 32 milioni di euro. Per quanto attiene l’imposta di pubblicità, i diritti sulle pubbliche affissioni e la tassa per l’occupazione di suolo pubblico, confluite a partire dal 1° gennaio 2021 nel Canone Unico Patrimoniale (ai sensi e per gli effetti dell’art. 1 comma 816 e ss. della Legge n. 160/2019), con deliberazione di giunta 1045/2023 risultano determinare le tariffe 2024 secondo gli indirizzi dell’amministrazione finalizzati al contenimento del prelievo, seppur nei limiti della nuova disciplina che prescrive agli enti di assicurare invarianza di gettito rispetto ai precedenti prelievi. La previsione delle annualità 2024, 2025 e 2026 è sostanzialmente confermativa di quella 2023 e quota circa 4,5 milioni di euro. Per quanto attiene l’imposta di soggiorno, a seguito dell’istituzione e regolamentazione a partire dal 1 ottobre 2023, la previsione di gettito risulta stimata nella misura annua di 2 milioni di euro sulla scorta delle tariffe deliberate nel corso del 2023 con deliberazione di giunta 640/2023 ed è integralmente destinata a finanziare interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali. La lotta all’evasione fiscale costituirà un contributo importante per il bilancio 2024/26. I buoni risultati conseguiti nel corso dell’esercizio 2023 consentono di stimare prudenzialmente un gettito atteso di circa 15 milioni di euro che potrà essere proficuamente utilizzato nei rigorosi limiti delle entrate effettivamente riscosse. Per quanto riguarda il Fondo di Solidarietà Comunale, per effetto delle disposizioni contenute nella legge di bilancio 2023 e nella legge di bilancio per il 2024, il Comune di Bari potrà contare su un leggero incremento di tale entrata rispetto alla definitiva assegnazione del 2023. Complessivamente il Fondo di Solidarietà Comunale 2024 risulta stimato in circa 50,5 milioni di euro, dei quali circa 3,1 milioni di euro per lo sviluppo e ampliamento dei servizi sociali, 2 milioni per il potenziamento degli asili nido e 250mila euro per il potenziamento del trasporto scolastico. L’effettiva dotazione a disposizione del Comune di Bari risentirà della definitiva determinazione del concorso degli enti locali agli obiettivi di finanza pubblica introdotto con la legge di bilancio 2024. PREVISIONI DI SPESA Indebitamento Con la programmazione 2024/26 non è previsto il ricorso all’accensione di nuovi prestiti a titolo oneroso per il finanziamento dei numerosi interventi presenti nel Programma Triennale delle opere pubbliche. Per cui, al finanziamento dei principali lavori pubblici sul territorio cittadino, si è previsto di ricorrere unicamente ai numerosi trasferimenti da parte di altre pubbliche amministrazioni e a quelli dell’ente, costituite prevalentemente dai proventi delle concessioni edilizie, dai ricavi di alienazione e dalla devoluzione di mutui già concessi in esercizi precedenti e non interamente utilizzati. La spesa prevista per il rimborso delle quote di capitale dei prestiti in ammortamento è pari a 2.998.847,55 euro per il 2024, a 3.095.324,63 euro per il 2025 e a 3.195.907,43 euro per il 2026, con una incidenza dell’importo annuale degli interessi passivi rispetto alle entrate relative ai primi tre titoli delle entrate di circa il 0,55%, più bassa rispetto al limite fissato dall’art.204 del TUEL nelle misura massima del 10%. Programma triennale lavori pubblici La Programmazione triennale dei lavori pubblici 2024/26 contiene un’equa distribuzione di interventi sul territorio cittadino, salvaguardando le esigenze di tutti i Municipi. Il programma 2024/26 riporta la seguente stima dei costi per il triennio: · anno 2024: 402.180.959,96 euro · anno 2025: 607.883.908,01 euro · anno 2026: 93.932.191,05 euro la cui piena attuazione è correlata per buona parte all’ottenimento e utilizzo di finanziamenti da parte di enti terzi (UE, Stato, Regione) e in misura residuale all’utilizzo di disponibilità comunali (concessioni edilizie, mutui assunti in anni precedenti e non interamente utilizzati, ricavi di alienazione, ecc.). Focus PNRR e PNC (Piano nazionale investimenti complementari) Il PNRR rappresenta un’occasione unica per realizzare nuove opere pubbliche a sostegno della ripartenza. I tempi ristretti di attuazione (completamento entro il primo semestre 2026) impongono un dispiego di risorse umane e materiali senza precedenti. L’amministrazione ha saputo cogliere questa opportunità grazie al lavoro fatto in questi anni in materia di pianificazione strategica e programmazione, che ha permesso di avere un parco progetti sempre aggiornato e coerente con la visione delineata nel programma di mandato del sindaco. In particolare, la partecipazione a molteplici bandi e procedure negoziate attivate dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dai ministeri competenti ha consentito di beneficiare di numerosi finanziamenti per la rigenerazione urbana, la mobilità sostenibile, l’economia circolare, l’edilizia scolastica e l’edilizia residenziale pubblica, in coerenza con il programma del mandato del sindaco e gli obietti strategici delineati nel Documento Unico di Programmazione. Programmazione triennale del fabbisogno del personale In materia di politica di personale e assunzionale, il triennio 2024/26 è improntato sull’obiettivo di assicurare il completo reintegro del personale in quiescenza, assicurando un turn over al 100 per cento. La programmazione in termini finanziari del fabbisogno di personale 2024/26 risulta predisposta in coerenza con il rispetto dell’equilibrio pluriennale di bilancio, dei riflessi sulle capacità assunzionali derivanti dai maggiori oneri per rinnovi contrattuali maturati e maturandi e dei vincoli di spesa pro-tempore vigenti, in modo da assicurare sia le esigenze di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi, sia una dotazione di personale in grado di assicurare un efficace servizio nell’ambito dei complessi adempimenti, ivi compresi quelli collegati alle importanti progettualità PNRR. La programmazione finanziaria, che trova evidenza nella Nota di Aggiornamento al DUP 2024/26, costituisce il presupposto necessario per la successiva predisposizione e approvazione del Piano triennale dei fabbisogni di personale nell’ambito della sezione Organizzazione e Capitale umano del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO). Numerosi i concorsi pubblici già avviati e molti altri quelli in corso di definizione dall’assessorato al Personale, che offriranno numerose offerte di impiego e un sicuro potenziamento della tecnostruttura comunale chiamata a importanti sfide per il miglioramento e potenziamento dei servizi erogati alla collettività. Le previsioni di spesa per il personale dipendente programmate per il triennio 2024/26 alle quali dovrà ispirarsi il Piano Triennale del fabbisogno del personale sono le seguenti: · Previsioni anno 2024: 85.677.197,87 euro · Previsioni anno 2025: 84.144.112,94 euro · Previsioni anno 2026: 83.242.008,58 euro. Decentramento amministrativo - Municipi In materia di decentramento amministrativo, le decisioni di spesa assunte per il triennio 2024/26 salvaguardano tutte le dotazioni a disposizione dei cinque Municipi nelle specifiche funzioni decentrante (Istruzione, Sport, Cultura, Welfare, ecc.), senza alcune riduzione rispetto alle precedenti annualità. Inoltre, per favorire piccoli ma importanti interventi sui rispettivi territori, risulta confermata l’assegnazione annua per ciascun Municipio pari a € 95.000 da destinare ad azioni per l’arredo urbano. SPESE CORRENTI Le spese correnti previste nel Bilancio di previsione 2024/26 ammontano a: · previsioni Competenza 2024: 583.468.837,00 euro · previsioni Competenza 2025: 543.686.409,49 euro · previsioni Competenza 2026: 518.611.764,85 euro. Di seguito, invece, il riparto delle spese correnti 2024/26 per missioni di bilancio, ovvero le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dall’amministrazione: · previsioni Competenza 2024: 583.468.837,00 euro · previsioni Competenza 2025: 543.686.409,49 euro · previsioni Competenza 2026: 518.611.764,85 euro. SPESE IN CONTO CAPITALE (INVESTIMENTI) La sfida PNRR è dimostrata dai numeri programmati nel Titolo 2 della spesa, ovvero le decisioni di spesa da sostenere per la realizzazione e la manutenzione di investimenti nel triennio 2024/26, alcuni dei quali strategici per la città e idonei a rafforzare la spiccata vocazione turistica di Bari che va delineandosi: · previsioni Competenza 2024: 679.428.031,38 euro · previsioni Competenza 2025: 625.571.656,48 euro · previsioni Competenza 2026: 108.773.680,61 euro. 28 febbraio 2024 |
Contenuto Web Approvate dal Consiglio comunale le delibere relative alle imposte e tariffe del Comune di Bari Economia, Tasse e Tributi , Comunicati stampa Approvate dal Consiglio comunale le delibere relative alle imposte e tariffe del Comune di Bari Questo pomeriggio l’assessore al Bilancio e ai Tributi del Comune di Bari, Alessandro D’Adamo, ha sottoposto all’attenzione e all’approvazione del Consiglio comunale le delibere relative alle tariffe comunali 2020 con le relative agevolazioni previste per l’annualità in corso.Nello specifico si tratta del Regolamento Tari 2020 e delle agevolazioni previste in materia di Tosap. Per quanto riguarda la Tari, due sono stati i provvedimenti approvati: la delibera per stabilire le tariffe e le agevolazioni Tari nell’ambito dei provvedimenti legati al Covid-19 e le modifiche al regolamento della stessa imposta con l’introduzione di nuovi parametri e agevolazioni. Viste le difficoltà determinate dall’emergenza sanitaria ancora in corso e viste le proroghe sancite per le Pubbliche amministrazioni rispetto all’approvazione di alcuni strumenti normativi, le tariffe relative alla Tari che solitamente si riferiscono all’approvazione del Piano economico finanziario del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti (PEF), prodotto annualmente dall’Amiu e approvato dal Comune di Bari, resteranno invariate rispetto all’annualità 2019. Pertanto l’amministrazione comunale procederà entro il 31 dicembre 2020 alla determinazione e approvazione del piano economico finanziario del servizio rifiuti (PEF) per il 2020: l’eventuale conguaglio tra i costi risultanti dal PEF per il 2020 e i costi determinati per l’anno 2019 potrà essere ripartito in tre anni, a decorrere dal 2021. L’assessore ha provveduto ad elencare le agevolazioni introdotte rispetto al versamento della Tari per il 2020: esclusivamente per l’annualità in corso, alle attività economiche danneggiate dall’emergenza Covid-19, in possesso dei codici Ateco indicati, sarà applicata una riduzione pari al 25% (3/12) della Tari, sia sulla quota fissa che su quella variabile, quantificata in complessivi euro 3.300.000, la cui copertura sarà assicurata dal Civico Bilancio attraverso i fondi da individuarsi nell’ambito degli stanziamenti del Governo per il Comune di Bari a titolo di ristoro per le minori entrate determinate dal periodo di lockdown. Sono previste agevolazioni sulla Tari anche per le strutture sportive presenti sul territorio cittadino. In particolare è prevista un’agevolazione del 50% per gli impianti sportivi di proprietà comunale dati in concessione a soggetti privati con esclusione dello Stadio San Nicola, per cui è prevista, limitatamente alla superficie degli spalti, un’agevolazione del 30% per il periodo di appartenenza della squadra di calcio al campionato di serie B e del 50% per il periodo di appartenenza della squadra di calcio al campionato di serie C ovvero di una serie inferiore. Le riduzioni sopra indicate non si applicano per il periodo di appartenenza della squadra di calcio al campionato di serie A. Ancora, nel regolamento Tari si prevede la modifica di categoria per gli studi professionali che vengono equiparati così a banche e istituti di credito,ricevendo per questo un’agevolazione sull’importo da versare. Per le utenze domestiche, invece, fatte salve le tariffe invariate rispetto allo scorso anno per il calcolo dell’importo da versare, è stata proposta una modifica al regolamento nella parte in cui prevede l’agevolazione sulla parte variabile della Tari per i residenti dei quartieri che superano una data percentuale di raccolta differenziata, passando dalla soglia del 50% a quella del 65% in linea con le percentuali previste dall’ecotassa. Per quanto riguarda invece la Tosap, in continuità con quanto approvato dalla giunta comunale, il Consiglio ha votato per introdurre, per la sola annualità 2020 e per l’occupazione di suolo pubblico correlata alle sole attività imprenditoriali e commerciali interessate dai provvedimenti di sospensione nel periodo di lockdown, un’agevolazione tributaria da determinarsi nella misura di 2/12 dell’importo annualmente dovuto a titolo di Tosap per le occupazioni aventi natura permanente e, per le occupazioni aventi natura temporanea, in ragione dell’effettiva puntuale occupazione giornaliera realizzatasi nel periodo di lockdown. È stato stabilito, pertanto, di prevedere una forma di ristoro compensativo della Tosap dovuta per il periodo di sospensione delle attività commerciali e imprenditoriali che ha interessato tutta la prima fase emergenziale, e in particolare i mesi di marzo e aprile 2020, utilizzando quale copertura finanziaria le risorse stesse trasferite dal Governo agli Enti locali a titolo di ristoro per le minori entrate comunali venutesi a determinare a seguito del medesimo periodo emergenziale sanitario da Covid-19. Con riferimento alle occupazioni di carattere permanente, è prevista una riduzione di 2/12 , dell’obbligazione tributaria commisurata alla tariffa annuale, nello specifico valida per i mesi di marzo e aprile 2020, proporzionata ai 2 mesi di lockdown. Con riguardo alle occupazioni temporanee, invero, l’obbligazione tributaria viene rideterminata in funzione dei giorni di effettiva occupazione, al netto del periodo di inattività determinato dal lockdown. Il rimborso per coloro che hanno già versato avverrà a seguito di istanza da presentare alla società concessionaria, Soget S.p.a., cui è affidata l’istruttoria. “Voglio ringraziare il Consiglio comunale per aver approvato questi importanti provvedimenti che ci danno la possibilità di andare incontro alle esigenze dei nostri concittadini, operatori commerciali e non, che hanno vissuto in questi mesi momenti di difficoltà dovuti dalla gravissima emergenza sanitaria che abbiamo vissuto - spiega l’assessore D’Adamo -. In questi mesi, insieme agli uffici comunali, abbiamo lavorato per cercare tutte le soluzioni possibili per non gravare sugli operatori economici della comunità, intervenendo con agevolazioni e sgravi che potessero sostenere la ripartenza e la conseguente ripresa dei consumi. Continueremo nei prossimi mesi a lavorare in questo senso, cercando di semplificare il più possibile le procedure per cittadini e operatori economici che dovranno accedere alle agevolazioni approvate oggi”. 04 agosto 2020 |
Contenuto Web Il consiglio comunale approva il nuovo regolamento delle tariffe Tari 2021: agevolazioni per attività economiche, alberghi e utenze domestiche Economia, Tasse e Tributi , Comunicati stampa Il consiglio comunale approva il nuovo regolamento delle tariffe Tari 2021: agevolazioni per attività economiche, alberghi e utenze domestiche Nella seduta di ieri il Consiglio comunale ha approvato sia l'aggiornamento del regolamento istitutivo della tassa sui rifiuti (TARI), resosi necessario per via delle modifiche introdotte dal D.lgs 116/2020, sia la determinazione delle Tariffe 2021 destinate a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti cittadini come risultanti dal PEF 2021 validato da Ager Puglia. Con i medesimi provvedimenti sono stati introdotti nuovi parametri e agevolazioni in favore di tutti quei soggetti che hanno subito in modo particolare gli effetti delle restrizioni da Covid 19. Anche per quest’anno, viste le difficoltà determinate dall’emergenza sanitaria ancora in corso, la scelta dell’amministrazione comunale è stata quella di ridurre il più possibile il peso tributario sulla cittadinanza e sugli operatori economici che solo in queste settimane stanno ripartendo, cercando di mantenere le tariffe relative alla Tari, definite in relazione all’approvazione del Piano economico finanziario del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti (PEF), sostanzialmente invariate rispetto all’annualità 2020. Questo nonostante gli effetti connessi all’entrata in vigore del nuovo metodo tariffario costruito dall’Arera (Delibera n.443/2019). Infatti, per l’annualità in corso (2021), si è provveduto a confermare una riduzione tariffaria in favore delle attività economiche che, a causa della situazione emergenziale determinata dalla pandemia, sono state costrette a sospendere la loro attività o a esercitarla in forma ridotta anche a seguito dei provvedimenti nazionali e regionali che ne hanno disposto la sospensione parziale o totale. Si è scelto quindi di attuare una riduzione pari al 25% della tariffa complessiva dovuta per il 2021, sia sulla quota fissa sia su quella variabile, per le attività economiche con i codici Ateco inseriti nei decreti ministeriali che ne hanno imposto la chiusura e/o restrizione. Inoltre, con un emendamento a firma del sindaco, esclusivamente per l’annualità 2021 risulta introdotta analoga riduzione anche per gli alberghi e strutture simili (Codice Ateco 55.10.00). Per quanto riguarda invece le utenze domestiche, per ridurre gli effetti delle nuove norme nazionali in materia di determinazione sulle tariffe Tari ed evitare impatti negativi sui nuclei familiari, si è ritenuto di emendare la delibera in discussione anche nella parte riguardante le agevolazioni in favore delle utenze domestiche, introducendo, sempre per l'anno 2021, ulteriori riduzioni, rispetto a quelle già vigenti, nelle seguenti misure: • riduzione del 5% della tariffa fissa e della tariffa variabile per i nuclei familiari con 2 componenti; • riduzione del 5% della tariffa fissa e della tariffa variabile per i nuclei familiari con 3 componenti; • riduzione del 12% della tariffa fissa e della tariffa variabile per i nuclei familiari con 4 componenti; • riduzione del 12% della tariffa fissa e della tariffa variabile per i nuclei familiari con 5 componenti; • riduzione del 15% della tariffa fissa e della tariffa variabile per i nuclei familiari con 6 o più componenti. “Ieri in consiglio comunale abbiamo approvato un atto molto importante che va incontro alle esigenze dei nostri concittadini, operatori commerciali e non, che hanno vissuto in questi mesi momenti di difficoltà dovuti dalla gravissima emergenza sanitaria e che prova a restituire un po’ di fiducia nel futuro per tutte quelle attività che stanno pian piano ripartendo - spiega l’assessore Alessandro D’Adamo -. In questi mesi, insieme agli uffici comunali, abbiamo lavorato per cercare tutte le soluzioni possibili per non gravare sui cittadini, intervenendo con agevolazioni e sgravi che potessero sostenere la ripartenza e la conseguente ripresa dei consumi, anche investendo risorse del civico bilancio. Continueremo nei prossimi mesi a lavorare in questo senso, cercando di semplificare il più possibile le procedure per cittadini e operatori economici”. 30 giugno 2021 |
Contenuto Web Pronta la delibera della manovra tributaria in approvazione per il Consiglio Comunale con le tariffe TARI Economia, Tasse e Tributi , Comunicati stampa Pronta la delibera della manovra tributaria in approvazione per il Consiglio Comunale con le tariffe TARI Sarà sottoposta all’approvazione del prossimo Consiglio comunale la manovra tributaria 2022/2024 che al suo interno riporta per l’annualità in corso le disposizioni relative alla TARI, la tassa sui rifiuti, calcolata dagli uffici comunali sulla base del costo del servizio indicato nel PEF redatto dall’AMIU e validato da AGER (determina n. 267 del 24 giugno scorso). I costi complessivi del PEF 2022, in controtendenza rispetto agli anni passati, risultano diminuiti con un importo complessivo di € 69,4 milioni circa, rispetto ai 69,7 milioni circa del 2021, ai 73 milioni del 2018 e ai 71 milioni del 2017. Questo risultato è stato possibile grazie ad un’oculata attività di gestione condotta in questi anni dall’amministrazione comunale nell’ambito del complesso circuito della raccolta e smaltimento dei rifiuti, nell’esclusivo interesse dei cittadini e delle aziende baresi fruitori del servizio e contribuenti TARI. Inoltre, viste l’esigenza di aumentare le percentuali di raccolta differenziata e la contestuale scelta di introdurre il servizio Porta a porta in alcuni quartieri della città, fattori che negli anni scorsi hanno determinato l’aumento del servizio e quindi l’ammontare del PEF, a partire dal 2017, e fino al 2021, l’amministrazione ha provveduto ad avviare una politica di mitigazione dell’incremento delle tariffe, sia attraverso il ricorso alla fiscalità generale (2017-2019), con risorse proprie dell’ente, sia attraverso il ricorso ai trasferimenti che il Governo ha messo a disposizione dei Comuni, nel 2020 e nel 2021, sotto forma di aiuti per fronteggiare la crisi dovuta all’emergenza sanitaria. Per il corrente anno, invece, a causa delle numerose ulteriori esigenze di finanza pubblica, da ultimo quella connessa agli effetti della guerra in Ucrania, lo Stato non ha potuto replicare gli interventi di sostegno garantiti nei due anni precedenti. Di conseguenza, l’assenza di trasferimenti statali specifici da un lato, gli effetti in termini di maggiori spese che tutti i Comuni hanno dovuto registrare a causa della guerra (che ha generato una crescita esponenziale dei costi per approvvigionamento di combustibile ed energia elettrica) dall’altro, hanno reso impossibile per la maggior parte dei Comuni italiani la possibilità di individuare sacche di fiscalità generale per calmierare le tariffe. Per quanto riguarda il Comune di Bari, inoltre, risulta terminato il periodo di start up del servizio porta a porta, il che significa che non vi sarà la possibilità di accedere alla fiscalità generale per finanziare gli eventuali incrementi di costo. Per questa ragione, seppur le tariffe del 2022 risultino nel complesso leggermente inferiori a quelle deliberate per il 2021, in ragione del minor costo PEF 2022, il saldo finale sarà percepito con un leggero aumento a carico dei contribuenti rispetto allo scorso anno, per via della mancata applicazione delle riduzioni covid sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche. Contemporaneamente gli uffici hanno lavorato ad un’intensa attività di contrasto all’evasione fiscale determinando così una crescita della platea dei contribuenti calcolata in un aumento di metri quadri pari a 300.000 mq in più, soggetti a tassazione per le utenze domestiche (da 11.500.000 mq del 2021 a 11.800.000 mq nel 2022) e 330.000 mq in più per le utenze non domestiche (da 4.400.000 mq del 2021 a 4.730.000 mq del 2022). Ciò ha consentito di spalmare il peso delle tariffe del 2022 con conseguente abbassamento, seppur leggero, del prelievo fiscale. Contestualmente gli uffici stanno proseguendo con questa attività attraverso il recapito di 12.000 nuovi inviti a dedurre per contribuenti che, ad oggi, non risultano iscritti nella banca dati Tari. Infine, è doveroso segnalare che, non essendo stata apportata alcune modifica al regolamento TARI vigente, tutte le riduzioni, esenzioni ed agevolazioni tariffarie (ad eccezione di quelle covid), sono state mantenute anche per il 2022, comprese quelle stabilite all’art. 27 relative a nuclei numerosi con sei o più di sei componenti con ISEE inferiore a 25mila euro, nuclei con persone over 80 con valori ISEE inferiore a 10.000 euro, nuclei con ISEEE inferiore a 5000 euro finanziate, come di consueto, con la fiscalità generale e rivolte in principale modo alle utenze domestiche. Restano confermate le agevolazioni legate alla produzione della raccolta differenziata nei quartieri dove la percentuale supera il 65%. Pertanto, secondo le simulazioni prodotte dagli uffici comunali le variazioni in percentuale sulle imposte per le UTENZE DOMESTICHE oscillano tra una forbice che va dall’1% (pari a 1,20 euro) per i nuclei composti da una sola persona, al 14% (63,51 euro) per i nuclei composti da sei persone per una abitazione tipo di 100 mq. Per i nuclei composti da due persone l’aumento corrisponde al 7% (20,35 euro), per tre persone al 9% (30.03 euro), per nuclei con 4 persone al 9% (34,76 euro) e per nuclei con 5 componenti l’aumento corrisponde ad una percentuale del l’8% (35,13). Per quanto riguarda invece le UTENZE NON DOMESTICHE, non essendo previste agevolazioni covid di cui hanno potuto usufruire nel biennio 2020/21, grazie anche alla battaglia condotta dall’Anci e accolta dal Governo centrale, la Tari risulterà più o meno uguale a quella definita per il 2019, con un’oscillazione che va dall’1% al 2%. 28 giugno 2022 |
Contenuto Web Approvato in Consiglio comunale il rendiconto di gestione 2016: il commento dell'assessore D'Adamo Economia, Tasse e Tributi , Comunicati stampa Approvato in Consiglio comunale il rendiconto di gestione 2016: il commento dell'assessore D'Adamo È stato approvato questa mattina in Consiglio comunale il rendiconto di gestione 2016 elaborato dalla direzione di Ragioneria che attesta i risultati conseguiti dall’amministrazione comunale nel corso dell’anno passato. A presentarne gli aspetti principali l’assessore al Bilancio Alessandro D’Adamo, che ha relazionato al Consiglio illustrando i dati contenuti nel documento contabile, dichiarando quanto segue: “Nel rendiconto di gestione 2016 si evidenzia una sostanziale continuità rispetto agli anni precedenti. Ho avuto modo di prendere atto delle principali criticità della complessa gestione finanziaria del Comune di Bari (in verità comuni alla stragrande maggioranza delle città italiane) ma anche delle misure intraprese per assicurare in tempi brevi il loro superamento, nonché dei numerosi indicatori di virtuosità che caratterizzano il nostro ente. Partendo da questi ultimi è evidente come il Comune di Bari sia riuscito, prima di tutto, a rispettare il saldo di finanza pubblica nonostante le rigide regole che caratterizzano questo strumento di contenimento della spesa, introdotto specificatamente per gli enti locali e le Regioni. Il risultato positivo, tutt’altro che scontato, oltre a fornire un contributo ai conti pubblici, ha scongiurato l’applicazione delle pesanti sanzioni previste in caso di mancato rispetto, che avrebbero condizionato non poco la programmazione e gestione del corrente esercizio finanziario 2017. Sono soddisfatto, inoltre, del fatto che il Comune di Bari, al termine dell’esercizio 2016, abbia ulteriormente ridotto il suo stock di indebitamento. Nei mesi scorsi un articolo apparso sul Sole 24 Ore pubblicava un’analisi sul livello di indebitamento dei Comuni italiani che vede Bari collocarsi al terzo posto nella classifica dei comuni virtuosi dopo Padova e Bologna. Analizzando i dati 2016, l’incidenza degli interessi passivi sul totale delle entrate correnti, rispetto al limite del 10% fissato dal legislatore, si è attestata all’1,27% circa con conseguente alleggerimento delle spese correnti che è stato possibile destinare direttamente o indirettamente all’erogazione di servizi alla collettività. Altro elemento di estremo interesse è rappresentato dalla spesa del personale. Quest’ultima, infatti, parametrata alla spesa sostenuta dagli altri Comuni di analoga grandezza, si attesta su un valore davvero contenuto, il che conferma che il personale del Comune è sottoposto a uno sforzo significativo per assicurare il corretto svolgimento delle numerose rispettive attività. Al termine dell’esercizio, inoltre, sono stati rispettati tutti i vincoli di finanza pubblica introdotti dal legislatore, tesi al contenimento di alcune tipologie di spesa. Tra queste, a parte la spesa del personale, risulta contenuta nei limiti di legge la spesa per consulenze, quella per formazione e indennità di missione, la spesa per autovetture, di rappresentanza e per l’organizzazione di manifestazioni. Per quanto riguarda il volume di pagamenti per spese d’investimento, nel 2016 è risultato pari a € 41 milioni e 368mila, a dimostrazione della virtuosa inclinazione alla conservazione e valorizzazione del patrimonio pubblico e di una consolidata capacità di programmazione degli interventi in termini di spesa d’investimento. Quest’ultimo aspetto in particolare giova anche all’economia insediata grazie all’immissione di flussi finanziari in ambito locale, un dato da enfatizzare anche alla luce del mancato ricorso da parte dell’ente alla contrazione di mutui. Infine, sebbene nel 2016 non vi siano stati incrementi tariffari e tributari per espressa previsione normativa, sono state molto consistenti le riduzioni, le esenzioni e le agevolazioni riconosciute ai contribuenti baresi più deboli, nonostante gli ultimi anni siano stati caratterizzati da un’importante riduzione di risorse operate a livello centrale che hanno compresso in maniera significativa le potenzialità di spesa di tutti i Comuni italiani. Pertanto, credo si possa essere soddisfatti del lavoro svolto, pur nella consapevolezza dei difficili obiettivi da conseguire nel futuro prossimo”. Di seguito si riportano i principali risultati della gestione finanziaria 2016. SITUAZIONE DI CASSA Il saldo di cassa al 31 dicembre 2016 risultante dalle scritture contabili è pari a € 161.316.896,07 con un incremento rispetto a quello registrato al termine del 2015. RISULTATO DELLA GESTIONE DI COMPETENZA Il risultato della gestione di competenza registra un saldo positivo di circa 63 milioni ed è naturalmente influenzato positivamente dal Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità definitivamente stanziato a Bilancio per € 23.068.732,99 che, non avendo comportato impegni di competenza, è confluito nella parte vincolata del risultato di amministrazione a copertura dell’effettiva esigibilità dei crediti dell’Ente. RISULTATO DELLA GESTIONE FINANZIARIA COMPLESSIVA Il risultato complessivo della gestione finanziaria, composto dal Fondo di Cassa al 31 dicembre, più l’ammontare dei residui attivi finali meno l’ammontare dei residui passivi finali, meno il Fondo Pluriennale Vincolato, ammonta a € 303.381.101,57, con un incremento rispetto al 2015 del 10,87%. Lo stesso è costituito da fondi accantonati, vincolati e destinati il cui totale è pari a € 320.233.420,70, per cui si registra un disavanzo finale di € 16.852.319,13 che rappresenta la quota residua di disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui da ripianare nel corso dei prossimi anni. Con particolare riferimento alla parte accantonata a Fondo Rischi, si evidenzia che ad ulteriore garanzia dei futuri equilibri, lo stesso risulta sensibilmente incrementato rispetto a quello determinato al termine del 2015, utilizzando sia le economie di spesa 2016 che le ulteriori disponibilità derivanti dall’operazione di riaccertamento ordinario. OBIETTIVI DI FINANZA PUBBLICA L’Ente ha rispettato gli obiettivi del saldo di finanza pubblica per l’anno 2016 stabiliti dall’art. 1, comma 709 e seguenti della legge 208/2015, conseguendo un equilibrio finale di poco più di € 50 milioni. ANALISI DELLE PRINCIPALI ENTRATE Le entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa sono risultate pari a € 247.723.841,08 con un incremento del 1,67% rispetto al 2015. In merito all’attività di lotta all’evasione, si evidenzia che, complessivamente, risultano accertati oltre € 10 milioni. I trasferimenti correnti dello Stato e da altri enti sono stati di € 53.129.096,12, in linea con l’anno precedente. Le entrate extratributarie accertate nel 2016 sono pari ad € 45.611.258,58 in incremento rispetto al 2015. ANALISI DELLE PRINCIPALI SPESE Le spese correnti, pari a € 311.922.658,03, subiscono un incremento rispetto al 2015 del 2,86% in linea con l’incremento registrato per le entrate correnti. La spesa del personale, comprensiva degli oneri accessori, è pari a € 82.334.834,43 e risulta abbondantemente contenuta nei limiti di legge determinati in misura pari alla media della analoga spesa sostenuta nel triennio 2011-2013. INDEBITAMENTO L’Ente ha rispettato il limite di indebitamento definito dall’art. 204 del TUOEL registrando, al termine dell’esercizio, un’incidenza degli interessi passivi sulle entrate correnti pari al 1,27%, rispetto alla misura massima pari al 10%. Il residuo debito al termine dell’esercizio è di € 95.780.348,68 con una riduzione rispetto al 2015 del 6,68%. Il debito di finanziamento medio per abitante è di € 292,58. DEBITI FUORI BILANCIO I debiti fuori bilancio complessivamente riconosciuti e finanziati nel corso del 2016 ammontano a € 3.401.131,93, in netta diminuzione rispetto al 2015 di circa il 70%. PARAMETRI DI DEFICITARIETÀ STRUTTURALE Dai dati risultanti dal rendiconto 2016, l’Ente risulta non aver rispettato soltanto uno dei dieci parametri stabiliti con Decreto del Ministero dell’Interno del 18/02/2013: quello relativo alla consistenza dei residui attivi. RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO Come anticipato in occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato 2015, il risultato economico presenta un risultato positivo di € 27.364.479,67 per via di un sostanziale incremento dei “Proventi da fondi perequativi”, “Altri ricavi e proventi diversi” e il decremento della componente negativa “Svalutazione Crediti” e “ Altri Accantonamenti”. Il risultato positivo 2016 viene portato a parziale copertura della perdita 2015, mentre la restante parte della medesima perdita è rinviata agli esercizi successivi al fine di assicurarne la copertura con i ricavi futuri. CONSISTENZA PATRIMONIALE Al termine dell’esercizio 2016 l’attivo dello stato patrimoniale presenta una consistenza di € 1.803.195.267,39. Nel passivo, complessivamente di pari importo, il patrimonio netto è pari a € 1.250.488.531,45. 09 giugno 2017 |
Contenuto Web Parte dal Teatro comunale Piccinni il primo appuntamento del ciclo di incontri promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per comunicare con cittadini, imprese e amministrazioni locali sui contenuti e le opportunità del Pnrr Economia, Tasse e Tributi , Comunicati stampa Parte dal Teatro comunale Piccinni il primo appuntamento del ciclo di incontri promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per comunicare con cittadini, imprese e amministrazioni locali sui contenuti e le opportunità del Pnrr È in corso nel nel teatro comunale “Niccolò Piccinni”,“Italiadomani - Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, il primo appuntamento del ciclo di incontri promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per comunicare con cittadini, imprese e amministrazioni locali sui contenuti e le opportunità del Pnrr. In allegato la slide show commentata dal sindaco di Bari e metropolitano Antonio Decaro nel suo intervento iniziale. Allegati ItaliaDomani slideshow 15 novembre 2021 |
Contenuto Web Approvata in consiglio comunale la delibera di riequilibrio di bilancio 2018/2020, previsti fondi per Teatro Petruzzelli, agevolazioni Amtab e nuove luci al quartiere Libertà Economia, Tasse e Tributi , Comunicati stampa Approvata in consiglio comunale la delibera di riequilibrio di bilancio 2018/2020, previsti fondi per Teatro Petruzzelli, agevolazioni Amtab e nuove luci al quartiere Libertà Si è svolta questo pomeriggio la discussione in consiglio comunale sul documento di riequilibrio/- assestamento del bilancio 2018/2021 illustrato dall’assessore al bilancio Alessandro D’Adamo. Nella relazione l’assessore ha spiegato all’aula: “Si è provveduto ad applicare per complessivi € 7.055.454,98 parte dell’avanzo di amministrazione accantonato, vincolato e destinato agli investimenti, accertato con il rendiconto di gestione 2017, al fine di assicurare la riprogrammazione di alcuni interventi di spesa sia corrente che in conto capitale. Nel complesso la manovra di riequilibrio 2018 ammonta a complessivo € 17.426.107,01 ed ha interessato sia la parte corrente che quella in conto capitale del Bilancio. Le maggiori spese correnti finanziate con entrate a specifica destinazione sono pari a circa € 12.540.000. Tra le spese correnti finanziate con maggiori entrate correnti e con risparmi conseguiti nel corso dell’anno quelle più importanti sono sicuramente i contributi al teatro Petruzzelli per la nuova stagione culturale che vedrà il teatro cittadino per eccellenza tornare alle produzioni in casa e il contributo all’Amtab di un milione di euro utile a finanziare le agevolazioni disposte dall’azienda di trasporto per gli over 65, sono oltre 21.000 i beneficiari che in questi anni ha trovato grande giovamento e utilità in questa misura. Nella riprogrammazione delle spese in conto capitale invece, si evidenzia la somma di € 600.000,00 per il progetto voluto dall’amministrazione comunale di sostituzione dell’intera pubblica illuminazione del quartiere Libertà. Si tratta di un intervento che prevede la sostituzione di oltre 700 luci con apparecchi al alta tecnologia led che serviranno ad illuminare il quartiere in maniera completamente diversa e speriamo incidano anche sulla percezione di sicurezza che avvertono i residenti". 26 luglio 2018 |
Contenuto Web La giunta comunale approva le tariffe relative all’imposta comunale sulla pubblicità (ICP) e ai diritti sulle pubbliche affissioni per l’anno 2020 Economia, Tasse e Tributi , Comunicati stampa La giunta comunale approva le tariffe relative all’imposta comunale sulla pubblicità (ICP) e ai diritti sulle pubbliche affissioni per l’anno 2020 D’Adamo: “Prevista riduzione del 20% rispetto al regolamento del 2019” Questa mattina la giunta comunale, su proposta dell’assessore alle Risorse finanziarie Alessandro D’Adamo, ha approvato la delibera con cui si sospende per l’anno 2020 l’entrata in vigore dell’aumento previsto sull’imposta comunale sulla pubblicità (ICP). In applicazione alla legge n. 145/2018, infatti, i Comuni avevano facoltà di introdurre una maggiorazione tariffaria sino ad un massimo del 50% sulle tariffe dell’imposta predeterminate dalla legge. Nella fattispecie il Comune di Bari, nel 2019, aveva previsto l’applicazione di tale maggiorazione tariffaria, nel limite del 20% della tariffa base, al fine di mantenere inalterato il gettito d’imposta rispetto agli anni precedenti. Ad oggi, però, la situazione di grave crisi sanitaria ed economica determinatasi negli ultimi mesi a causa della pandemia da Covid-19 e l’incidenza della stessa sul settore della cartellonistica pubblicitaria, ha indotto l’amministrazione comunale a mettere in campo una serie di provvedimenti a sostegno del settore imprenditoriale, commerciale e produttivo nonché di tutti i soggetti passivi dell’imposta di pubblicità per effetto dell’esposizione di insegne ovvero di altri mezzi pubblicitari tesi a reclamizzare le proprie attività, tra cui il differimento di tre mesi dei termini di versamento delle rate ICP individuati dal Regolamento. A questo si aggiunge la delibera approvata in seduta odierna che mantiene inalterate le tariffe dell’imposta e, quindi, di fatto prevede una scontistica del 20%, per l’anno 2020 sull’importo dovuto secondo l’ultimo regolamento sulle tariffe approvato nel 2019. “In queste settimane abbiamo continuato ad ascoltare i titolari delle attività economiche e le associazioni di categoria che ci hanno documentato una situazione di crisi economica fortemente impattante sul territorio cittadino - spiega Alessandro D’Adamo -. Le loro previsioni e la nostra intenzione di mettere in campo sin da subito tutte le azioni possibili volte a sostenere i settori produttivi e commerciali della città ci hanno convinti ad adottare questo ulteriore provvedimento per andare incontro alle esigenze tanto delle imprese concessionarie degli impianti, che stanno vivendo una drastica riduzione della domanda di pubblicità, quanto dei titolari delle attività che hanno bisogno di promuovere il proprio business, fino ai piccoli esercenti commerciali che pagheranno meno i diritti d’imposta sulla propria insegna. In questo modo intendiamo continuare a dare un sostegno concreto alle attività ma speriamo anche di offrire un impulso simbolico alla ripresa di alcune attività che sono fondamentali per l’economia della città”. 23 luglio 2020 |
Contenuto Web Approvate le tariffe del canone unico patrimoniale Economia, Tasse e Tributi , Comunicati stampa Approvate le tariffe del canone unico patrimoniale La ripartizione Tributi rende noto che, con delibera di giunta dello scorso 8 marzo, sono state approvate le tariffe del canone unico patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria. Il nuovo canone unico, approvato dal Consiglio comunale lo scorso 1 febbraio, ha sostituito la tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Tosap), il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (Cosap), l'imposta comunale sulla pubblicità (ICP) e i diritti sulle pubbliche affissioni (DPA), il canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari (Cimp). Il regolamento, la delibera tariffaria e altre informazioni utili per i cittadini sono disponibili sul sito del Comune di Bari a questo link. Si ricorda che per le occupazioni di suolo pubblico il primo termine di versamento è fissato al 31 marzo, mentre per le esposizioni pubblicitarie, limitatamente all'anno 2021, il primo termine di versamento è differito al 30 giugno. 11 marzo 2021 |
Contenuto Web Emergenza Coronavirus - la giunta approva atto di indrizzo per differimento termini di pagamento tributi locali e sospensione sanzioni Economia, Tasse e Tributi , Comunicati stampa Emergenza Coronavirus - la giunta approva atto di indrizzo per differimento termini di pagamento tributi locali e sospensione sanzioni La Giunta Comunale ha adottato nella seduta di ieri un atto di indirizzo politico che autorizza l’assessore alle Risorse Finanziarie, Alessandro D’Adamo, a proporre al Consiglio Comunale, in ragione della grave emergenza sanitaria in atto e della grave situazione economico-finanziaria che si sta delineando in conseguenza della sospensione delle attività commerciali, il differimento delle scadenze di natura tributaria secondo le seguenti modalità: - Imposta sulla Pubblicità 2020: differimento di tre mesi per ciascuna delle rate trimestrali di cui all’art. 4 comma 11 del Regolamento comunale vigente in materia; - TOSAP - Tassa di occupazione Spazi e Aree Pubbliche 2020: differimento di due mesi delle rate trimestrali successive alla prima, di cui all’art. 25 comma 5 del Regolamento Comunale vigente in materia; - Rateizzazioni tributarie concesse dalla Ripartizione Tributi: differimento di quattro mesi delle rate mensili scadenti nei mesi di febbraio, marzo, aprile e maggio 2020, con conseguente slittamento di quattro mesi dei piani di rateizzazione in corso. Si comunica altresì che, nelle more dell’adozione della delibera da parte del Consiglio Comunale entro il termine di approvazione del Bilancio di Previsione 2020-2022, la giunta comunale ha altresì disposto, sempre con lo stesso provvedimento odierno, la sospensione dell’applicazione di sanzioni e interessi per omesso e/o tardivo versamento per gli stessi tributi citati, per i quali si sta disponendo il differimento dei termini di scadenza. "Stiamo cercando in tutti i modi di alleviare il più possibile le condizioni di difficoltà che stanno vivendo i cittadini e le stesse attività imprenditoriali, commerciali ed artigiane – spiega l’assessore D’Adamo - Tali attività stanno subendo una forzata sospensione del loro lavoro, con mancati introiti che in alcuni casi si tramuteranno anche in perdite consistenti nell’ambito del proprio fatturato annuo, con conseguenze immaginabili. In attesa quindi di un provvedimento del Governo che deleghi alle Giunte Comunali la possibilità di assumere una decisione in materia di sospensione dei termini di pagamento dei tributi locali, abbiamo voluto come Giunta fornire un chiaro indirizzo in tal senso e avviare la procedura di sospensione per quanto rimesso alle competenze dell'Amministrazione Comunale. Abbiamo deciso, quindi, di rimettere al Consiglio Comunale, competente in materia, ogni decisione definitiva al riguardo, avviando con l'urgenza del caso, la procedura amministrativa richiesta al fine di addivenire all'indirizzo fornito. Il tutto nelle more dell'adozione di un provvedimento del Governo, da più parti auspicato, che renda possibile il concretizzarsi delle misure. In attesa quindi del prossimo decreto di Aprile e delle misure correttive al primo decreto CURA ITALIA, l'assessorato e la Ripartizione Tributi hanno provveduto immediatamente a trasmettere ai Municipi la proposta di delibera consiliare, per recepire i pareri di competenza, così da essere il più possibile tempestivi nel sottoporre la proposta all'attenzione del Consiglio Comunale. Nelle more che ciò avvenga, abbiamo altresì disposto la "non applicazione" delle sanzioni nei casi di mancato e/o ritardato pagamento dei tributi in oggetto alle scadenze previste, tanto almeno sino alla decisione consiliare in merito. In questo momento sappiamo che ogni giorno che guadagniamo su questo fronte costituisce una mano tesa alle imprese, ai commercianti ed agli artigiani, tutti oggi orfani di indicazioni certe sulla ripresa e sul loro lavoro, circostanza questa cagionevole di forti tensioni ”. 01 aprile 2020 |
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