Contenuto Web “Passepartout”: l’UE finanzia il progetto per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico cui partecipano Poliba, Uniba e Comune di Bari Politiche Europee , Comunicati stampa “Passepartout”: l’UE finanzia il progetto per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico cui partecipano Poliba, Uniba e Comune di Bari Nell’ambito del programma di ricerca Information and Communication Technologies - Horizon 2020, l’Unione Europea ha finanziato con oltre 8,5 milioni di euro “Passepartout”, iniziativa “innovation action”. Al progetto, che rientra tra i programmi di H2020 in cui sono coinvolti 18 partner di 10 nazioni, partecipa anche il Comune di Bari, assieme al Politecnico (dipartimenti di Ingegneria elettrica e dell’Informazione e di Meccanica, Matematica e Management) e all’Università degli Studi “Aldo Moro” (dipartimento interateneo Uniba e Poliba di Fisica), e al Cork Institute of Technology irlandese (coordinatore di progetto), la Technical University di Vienna, la Technical University di Monaco e ad aziende internazionali come la Ecospray Technologies, azienda italiana leader nei sistemi di depurazione, idraulica navale e biocombustibili, e la Nanoplus (Germania), leader nella realizzazione di laser a semiconduttori. Passepartout nasce per realizzare il primo sistema tridimensionale per il monitoraggio di inquinanti e il controllo della qualità dell’aria e dei processi industriali in grado di operare su un’area urbana: sarà costituito da un network IOT di sensori di gas ottici, innovativi e ad alte prestazioni, montati su stazioni fisse, su veicoli circolanti e su droni. Il network fornirà informazioni in tempo reale sulla concentrazione di gas inquinanti, quali ossidi di azoto (NOx), anidride solforosa (SO2), ammoniaca (NH3), metano (CH4), monossido di carbonio (CO), anidride carbonica (CO2) e particolato atmosferico all’interno delle aree urbane. Il progetto, inoltre, consentirà ai cittadini di conoscere le aree urbane a maggior livello di inquinamento e i percorsi alternativi da percorrere attraverso l’uso di una app dedicata. Parte delle attività di sperimentazione e validazione si terranno proprio nella città di Bari con il supporto dell’amministrazione comunale. Ai partner baresi di Passepartout sono stati riconosciuti circa 1 milione 300mila euro: 605mila euro al Politecnico, 620 mila euro all’Università Aldo Moro e 50mila euro al Comune di Bari. “L’inquinamento atmosferico, costituito da gas tossici e particolato, è una delle principali cause di mortalità prematura - afferma Vincenzo Spagnolo, docente di Fisica del Poliba -. Si stimano oltre 4 milioni di morti all’anno a causa di ictus, malattie cardiache, cancro ai polmoni e problemi respiratori cronici”. “Il 97% delle città dei Paesi a basso e medio reddito, con più di 100.000 abitanti - aggiunge Pietro Patimisco, docente di Fisica dell’Università di Bari - non soddisfa le linee guida sulla qualità dell’aria dell’Organizzazione mondiale della sanità”. “Essere la prima città in cui verrà testato questo framework di sensori innovativi per il controllo della qualità dell’aria - sostiene il vicesindaco Eugenio Di Sciascio - è motivo di orgoglio per la città di Bari. Il progetto si inserisce perfettamente nel programma che punta a rendere Bari una città sempre più smart e senziente per migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini”. Per queste ragioni sono già previsti test di sensori del network nel Campus universitario barese e nelle vicinanze del porto di Bari, così come in Irlanda, presso l’osservatorio del Black Castle. 12 ottobre 2020 |
Contenuto Web Siglato oggi l'accordo tra la città di Bari e la città polacca di Lublin Politiche Europee , Comunicati stampa Siglato oggi l'accordo tra la città di Bari e la città polacca di Lublin È stato siglato oggi, nel padiglione Internazionalizzazione della Fiera del Levante, nell'ambito del business focus Polonia, organizzato da Regione Puglia e Puglia Sviluppo, l'accordo tra la città di Bari, rappresentata dal vicesindaco Eugenio Di Sciascio, e la città polacca di Lublin, rappresentata dal vicesindaco Beata Stepaniuk-Kuśmierzak. Nell’accordo entrambe le città hanno dichiarato la propria disponibilità a collaborare per favorire la conoscenza reciproca delle rispettive comunità e per la creazione di legami di fiducia e amicizia. Le città hanno dichiarato, inoltre, piena disponibilità a favorire lo scambio di esperienze nella gestione delle politiche urbane attraverso delegazioni ufficiali e gruppi di lavoro per rafforzare la cooperazione nei settori di interesse comune: istruzione, risorse umane, scambi culturali ed artistici. Entrambe le città incoraggeranno gli operatori economici locali a stabilire relazioni bilaterali e si impegneranno a promuovere politiche per il superamento di tutte le discriminazioni comprese quelle basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere. A seguito della sottoscrizione dell’accordo la delegazione polacca è stata ricevuta a Palazzo di Città dal sindaco Antonio Decaro. All’incontro hanno partecipato Leonardo D’Elia, presidente dell’associazione Apulia Onlus, Claudio D’Amato, vice presidente della stessa associazione, e Gaetano Dammacco, professore di Diritto e politica ecclesiastica dell’Università degli Studi di Bari e socio onorario di Apulia Onlus. È stata infatti l’associazione, in occasione dell’ottavo convegno internazionale Sicurezza, Legalità e Sviluppo tenutosi lo scorso novembre a Bari, a promuovere l’avvicinamento culturale tra Bari e Lublino. “L’accordo firmato oggi è il primo protocollo che la città di Lublin sigla con l’Italia - ha detto Gaetano Dammacco -. L’Università di Bari collabora da tempo con l’Università cattolica Giovanni Paolo II di Lublino sostenendo la formazione dei quadri e il progetto Erasmus. La Polonia è il quarto partner commerciale dell’Italia, trascinata dalla presenza importante della ex Fincantieri, la Leonardo, e Lublino è una città in grande espansione, anche infrastrutturale. La collaborazione proficua che si può avviare tra Bari e Lublino riguarda l’avvio di progetti europei in ambito culturale e la capacità di innovare l’attività burocratica amministrativa dei servizi dei Comuni”. “Qualche giorno fa, alla presenza del Presidente Sergio Mattarella e del Presidente della Repubblica Federale Tedesca - ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro - ho incontrato i sindaci italiani e tedeschi che hanno stretto un patto di gemellaggio da diversi anni. È stata l’occasione per ricordare che un’Europa più unita e più solidale non può che passare dalla collaborazione tra i diversi popoli, tra le diverse comunità. E le comunità sono rappresentate dai sindaci, dai Comuni. Per questo motivo, nel dopoguerra furono promossi gemellaggi tra tanti Comuni, innanzitutto per avviare rapporti di amicizia, poi relazioni culturali, legate agli scambi turistici, e di carattere commerciale. Oggi è quindi l’occasione per ricordare che i Paesi si sentono più vicini quando condividono relazioni che sono soprattutto di amicizia tra popoli. Il legame tra la città di Bari e la Polonia è antico, risale ai tempi della regina Bona Sforza che ha vissuto a Bari e vi è morta. Spero che l’accordo siglato oggi possa sfociare in un vero e proprio gemellaggio”. La vice sindaca Beata Stepaniuk-Kuśmierzak, infine, ha ringraziato per l’ospitalità il sindaco Decaro: “Bari e Lublino sono storicamente legate da una relazione di amicizia e spero che presto si arrivi a firmare un gemellaggio. La città di Lublino ha già iniziato la collaborazione con l’Università di Bari ed è pronta ad avviare una collaborazione culturale e commerciale. Siamo prontissimi a rilanciare una futura cooperazione in vista del grande obiettivo di aprire il collegamento aereo tra Bari e Lublin”. 06 ottobre 2020 |
Contenuto Web Summit dei sindaci europei sui rifugiati alla presenza di papa Francesco: il discorso del sindaco Decaro Politiche Europee , Comunicati stampa Summit dei sindaci europei sui rifugiati alla presenza di papa Francesco: il discorso del sindaco Decaro Oggi il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, è intervenuto al summit dei sindaci europei “Europa: i rifugiati sono nostri fratelli”, organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze, presso la Casina Pio IV, in Vaticano. All’incontro ha partecipato Papa Francesco. Di seguito il discorso integrale: “Rivolgo al Santo Padre il deferente saluto e il ringraziamento mio e dell’associazione nazionale dei comuni italiani, per la costante attenzione che ha sempre dimostrato nei confronti del ruolo dei sindaci. Ringrazio l’Accademia Pontificia e Monsignor Sanchez Sorondo per l’impegno e la passione profuse per organizzare, in questa prestigiosa sede, incontri su temi che riguardano il nostro agire quotidiano nel governo delle nostre comunità. Quest’anno ho l’onore e la responsabilità di rappresentare, oltre che la città di Bari, di cui sono sindaco, anche i sindaci dei comuni italiani in qualità di presidente dell’Anci. I numeri del fenomeno migratorio, a livello internazionale ed europeo, che abbiamo ascoltato in questi due giorni sono impressionanti ed è innegabile il ruolo centrale svolto dall’Italia che, geograficamente, è l’approdo privilegiato delle principali rotte dei flussi che attraversano il mediterraneo. Ovviamente l’impatto di questo fenomeno in tali dimensioni e proporzioni sulle comunità locali che amministriamo è inevitabile anche se non ingestibile. Li abbiamo definiti flussi migratori inarrestabili ma a me piace pensare invece che sia il diritto alla vita per se stessi e per i propri figli che si manifesta in milioni di gambe umane che si mettono in marcia verso un luogo dove sia assicurato quel diritto. Così le parole pronunciate dal Santo Padre, lo scorso aprile durante il suo viaggio nell’isola di Lesbo, richiamano in modo ancor più forte la nostra responsabilità morale di amministratori e rappresentanti istituzionali: “i migranti sono un dono e non possono essere considerati un peso”. Papa Francesco ha visto nelle lunghe file di persone in marcia verso la speranza, “la testimonianza di come il nostro Dio clemente e misericordioso sa trasformare il male e l'ingiustizia di chi soffre in un bene per tutti”. “Perché - continua - ognuno di loro può essere un ponte che unisce popoli lontani, che rende possibile l’incontro tra culture e religioni diverse, una via per riscoprire la nostra comune umanità”. Di questo straordinario incontro è testimone, da oltre mille anni, la città da cui vengo e che ho l’onore di guidare: Bari. La mia è una città di mare, di approdi e partenze. Per secoli è stata attraversata da popoli e culture differenti e ha scelto come santo patrono un santo dalla pelle scura. Da quello stesso mare 24 anni fa, nell’estate del 1991, arrivò la prima grande ondata migratoria sulle coste italiane. Non era un barcone. Era una nave. Era la Vlora. Erano ventimila. Ventimila uomini, donne e bambini albanesi in fuga dal paese più povero d’Europa, all’epoca, alla ricerca di una vita migliore, alla ricerca della dignità perduta. Ventimila. Ciononostante, la città non fece barricate, non costruì muri, non scese in piazza a protestare. I baresi, semplicemente, aprirono le porte ai loro fratelli in difficoltà. Le porte del cuore, e qualche volta, anche le porte di casa. Forse perché l’ospitalità l’abbiamo nel sangue, noi baresi. O forse perché non vogliamo deludere il nostro Santo patrono, San Nicola, il santo che unisce Oriente e Occidente, il santo straniero, simbolo dell’ecumenismo religioso e paradigma dell’incontro tra popoli. L’accoglienza oggi, però, non può più essere mera vocazione ma deve farsi istituzione e integrazione. Negli ultimi 15 anni i Comuni italiani hanno svolto il loro ruolo secondo i principi di responsabilità e di sostenibilità. Su questi due pilastri che si realizza il sistema di accoglienza decentrato e diffuso in oltre 600 comuni italiani coinvolti e che prende il nome di SPRAR. Ma è chiaro che con l’acuirsi delle crisi e con flussi in continua crescita, i governi nazionali, a partire da quello italiano, hanno messo in campo procedimenti emergenziali che se, da un lato, hanno salvato migliaia di vite umane, dall’altro hanno bypassato il coinvolgimento delle comunità determinando disservizi sui territori che i sindaci continuano ancora oggi a gestire con fatica. Una pressione ingiustificata e non accompagnata, su comunità, a volte di piccolissimi numeri, che ha alimentato sentimenti di paura e di xenofobia. Io, invece sono qui a testimoniare l’orgoglio nei confronti dell’Italia, che dal quel lontano 1991 non ha voltato la testa dall’altra parte. L’Italia c’è stata e c’è ancora, c’è con i suoi volontari, c’è con i centri di prima accoglienza, c’è con gli uomini della guardia costiera che salvano decine di vite in mare ogni giorno, c’è soprattutto nei tanti gesti quotidiani di solidarietà che compiono i cittadini nei confronti di chi arriva nel nostro Paese. L’Italia c’è ed è pronta a fare la sua parte ma non può essere più da sola. Perché per noi i 24.000 minori non accompagnati arrivati nel nostro Paese, prima che un numero, sono bambini e ragazzi che hanno diritto ad un futuro e su questo concordo pienamente con Anne Hidalgo quando sostiene che “l'accoglienza di tutti i bambini nelle nostre scuole è una delle condizioni essenziali per la convivenza e la coesione”. Su questo punto non possiamo che riconoscerci tutti, sarà impopolare ma è nostro dovere ricordare il messaggio che Papa Bergoglio ci ha lasciato per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato: “Ognuno è prezioso, le persone sono più importanti delle cose e il valore di ogni istituzione si misura sul modo in cui tratta la vita e la dignità dell’essere umano, soprattutto in condizioni di vulnerabilità, come nel caso dei minori migranti”. Per questo, la rete dell’accoglienza deve essere diffusa, equa e, soprattutto, accompagnata da chi la propria comunità e il proprio territorio li vive ogni giorno. Su questa necessità, l’Anci ha avviato con il Governo italiano un’interlocuzione proficua per costruire una “rete di Comuni” che faccia sentire la propria voce a livello nazionale ed europeo sull’accoglienza sostenibile, sull’importanza di avviare azioni di integrazione che trasformino l’emergenza in inclusione sociale. Abbiamo davanti a noi un percorso lungo e delicato, che necessita di regole certe ma anche di uno sforzo collettivo che richiede il coinvolgimento di tutti, a partire dai cittadini. L’ANCI ha inoltre chiesto di potenziare le commissioni territoriali di ascolto, organo deputato al riconoscimento dello status di rifugiati politici che hanno in attesa centinaia di persone “sospese” che troppe volte finiscono per trasformarsi in soggetti invisibili. Ancora una volta porto all’attenzione di tutti voi il caso della mia città: Bari è sede di CIE, di Centri di accoglienza dei richiedenti asilo e di commissione d’ascolto. Questa presenza così massiccia determina un presenza di migranti quotidiana e oltre misura che spesso le istituzioni fanno fatica ad intercettare e a conoscere. Questo mette in difficoltà lo stesso Comune impossibilitato così a prestare loro un servizio, seppur minimo. Bari, come tutte le grandi città nate e cresciute a ridosso del mare Mediterraneo, da sempre fa i conti con la vitalità di un mare che porta con sé gli echi di altri Paesi e di altre storie. Ha vissuto e vive le contraddizioni e i limiti legati all’accoglienza di popoli in transito. Eppure, nonostante in tutto il mondo serpeggi la paura del fanatismo religioso, Bari non ha mai rinunciato ai principi dell’accoglienza, ai valori della solidarietà e all’arte del dialogo. Ma non possiamo essere più da soli, non possiamo essere gli unici a svolgere il ruolo di sentinelle del Mediterraneo che da culla di civiltà e culture si è trasformato in un cimitero liquido. Chiudo con un messaggio di speranza perché credo che se “le persone sono più importanti delle cose” ed è questo il tempo di dare valore alle persone. Allora, come scrissero i padri fondatori dell’Unione Europea a Ventotene nel 1941, “La via da percorrere non è facile, né sicura. Ma deve essere percorsa, e lo sarà!”. 10 dicembre 2016 |
Contenuto Web Bari tra le otto citt europee che ospiteranno la settimana europea dello sport <p>Su proposta degli assessori ai Fondi comunitari e allo Sport, Paola Romano e Pietro Petruzzelli, ieri pomeriggio la giunta comunale ha preso atto dell'approvazione del progetto denominato "<strong>Share &amp; Shake</strong>" nell'ambito del programma europeo <strong>"Erasmus Plus sport - Settimana europea dello Sport 2016</strong>" di cui il Comune di Bari è <strong>ente capofila</strong>. La città di Bari, infatti, ha partecipato a un avviso per la presentazione di progetti nell'ambito della Settimana europea dello Sport 2016, rivolta a tutti i cittadini europei indipendentemente dall'età o livello di preparazione atletica e finalizzata alla promozione dello sport e dell'attività fisica in tutta Europa. Il programma, quindi, finanzia partenariati di collaborazione ed eventi sportivi senza scopo di lucro, oltre a sostenere le azioni che mirano a rafforzare la definizione delle politiche sportive.<br>"Share &amp; Shake" coinvolgerà cinque Stati membri dell'Unione Europea: l'iniziativa prenderà il via a settembre e proseguirà nei mesi successivi, nel corso dei quali le scuole pilota dedicheranno parte del loro tempo al programma con un divertente allenamento di gruppo. Beneficiari saranno le istituzioni scolastiche, le associazioni attive in campo sportivo e comunitario e la città di Bari nel suo complesso.<br>Obiettivo del progetto, che unisce momenti di attività fisica all'insegna del divertimento e approfondimenti didattici, è <strong>incoraggiare i bambini a riflettere sui differenti stili di vita in relazione all'attività fisica, alla gestione dello stress e al benessere generale</strong>.<br>In qualità di capofila, il Comune di Bari, che ha stabilito una partnership con l'associazione Union pro Europe (IT), Regional Directorate of Primary and Secondary Education of Crete (GR), Szkola Podstawowa Krakow (PL), Out fo the Box International (BE) e Municipality of Mirandela (PT), è dunque chiamato a porre in essere una serie di attività finalizzate a:</p><br /><ul><br /> <li><span>promuovere il riconoscimento dell'apprendimento non formale e informale (peer education)</span></li><br /> <li><span>combattere il razzismo, la xenofobia, l'omofobia e la connessa intolleranza nello sport</span></li><br /> <li><span>sostenere progetti e reti transnazionali nel campo dell'attività fisica a vantaggio della salute</span></li><br /> <li><span>sostenere iniziative innovative relative all'attività fisica nelle scuole (metodologia ALCIS) nel quadro del programma di apprendimento permanente</span></li><br /> <li><span>sostenere le reti transnazionali attraverso partenariati strategici e consolidati</span></li><br /> <li><span>garantire pari opportunità.</span></li><br /></ul><br /><p>&nbsp;</p><br /><p>Il costo complessivo del progetto ammonta a <strong>165.040 euro</strong>, di cui 12.258 euro di cofinanziamento a carico del Comune di Bari, a valere interamente sul costo del personale comunale impegnato nelle attività di coordinamento e gestione amministrativa.<br>"Il progetto Share &amp; Shake - commenta l'assessore <strong>Pietro Petruzzelli</strong> - si integra molto bene con il lavoro che stiamo portando avanti in tema di promozione dello sport, legato in particolare al benessere e a uno stile di vita più sano di bambini e ragazzi, e di promozione della pratica sportiva all'aperto. Grazie a questo finanziamento potremo lavorare con le giovani generazioni nelle scuole e con le associazioni impegnate quotidianamente su queste tematiche, dando vita a diverse iniziative che certamente coinvolgeranno anche molti cittadini baresi. In quella settimana molti spazi della città saranno occupati da manifestazioni ed eventi sportivi e anche lo specchio d'acqua tra il molo San Nicola e piazza Diaz sarà teatro della giornata conclusiva dei corsi di vela, canoa e canottaggio organizzati nell'ambito del progetto Rotta verso Bari".<br>"Da quando ci siamo insediati - prosegue <strong>Paola Romano</strong> - abbiamo iniziato un'intensa attività di progettazione e candidatura ai bandi per i fondi diretti dell'Unione Europea. Siamo felici di iniziare a vedere i frutti del nostro lavoro, che in questo caso consentiranno a Bari di essere <strong>una delle otto sedi prescelte per ospitare la Settimana europea dello sport</strong>. Nei giorni tra il 10 e 17 settembre i bambini baresi si confronteranno con tanti bambini provenienti da altri Paesi, che saremo felici di accogliere nella nostra città. Inoltre da settembre inizieranno una serie di iniziative formative ed innovative all'interno delle scuole basate sul metodo Alcis, individuato dalla UE come uno dei più completo e innovativi per la pratica sportiva nelle scuole".</p> |
Contenuto Web Al via le consultazioni per la redazione del piano operativo del PON Metro Politiche Europee , Comunicati stampa Al via le consultazioni per la redazione del piano operativo del PON Metro La prossima settimana 4 workshop di approfondimento all'Urban Center Su proposta del sindaco Antonio Decaro, lo scorso 1 ottobre la giunta comunale ha approvato il Dossier strategico del Comune di Bari relativo al Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane 2014-2020” - PON Metro, nel quale si delinea la strategia di sviluppo urbano sostenibile della Città di Bari, in linea con gli indirizzi del Programma approvato a Bruxelles e condivisi con l’Agenzia per la Coesione Territoriale in qualità di Autorità di gestione (AdG). Il Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane 2014-2020”, adottato dalla Commissione Europea il 14 luglio 2015, conta su una dotazione finanziaria pari a oltre 892 milioni di euro, di cui 588 milioni di risorse comunitarie: 446 a valere sul Fondo di sviluppo regionale (FESR) e 142 sul Fondo sociale europeo (FSE), cui si aggiungono 304 milioni di cofinanziamento nazionale. Il Programma supporta le priorità dell’Agenda Urbana Europea e Nazionale e interessa 14 città in Italia in qualità di Autorità urbane: Torino, Genova, Milano, Bologna, Venezia, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Catania, Messina e Palermo. L’Autorità di gestione del PON Metro ha affidato alla città di Bari, con la recente sottoscrizione dell’atto di delega, la gestione di circa 90 milioni di euro di risorse finanziarie, di cui 86 milioni immediatamente disponibili e i restanti come “riserva di premialità” al raggiungimento degli obiettivi (target) di spesa fissati al 2018. Il Dossier strategico approvato in giunta declina la strategia urbana di Bari su 4 azioni integrate e una quinta azione trasversale di assistenza tecnica all’organismo intermedio: 1. Mobilità Sostenibile 2. Agenda Digitale e Bari urban service Hub (BUSH) 3. Riattivazione urbana e Innovazione sociale 4. Welfare mix integrato e Agenzia della Casa A valle della sottoscrizione dell’atto di delega, l’amministrazione comunale di Bari intende avviare un confronto con il partenariato economico-sociali e gli stakeholders territoriali per la redazione congiunta del Piano operativo che segnerà i contenuti tecnici e i modelli di attuazione del PON Metro relativamente allo sviluppo delle azioni integrate. Per questo, presso l’Urban Center di Bari, il sindaco e gli assessori illustreranno i contenuti della strategia di sviluppo urbano attivando un confronto partecipativo sulle priorità dell’agenda urbana. Si parlerà di politiche abitative, misure di contrasto alla povertà, mobilità sostenibile, inclusione attiva, rigenerazione urbana e agenda digitale. In una cornice, qual è l’Urban Center, che rappresenta il luogo di condivisione tra la programmazione urbana e le istanze di operatori e cittadini. Di seguito il calendario dei workshop tematici: 21 novembre 09.00-13.00 Il piano urbano della mobilità sostenibile (P.UM.S.) e il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) della Città di Bari 23 novembre 10.00-13.00 La strategia di attivazione lavorativa e di innovazione sociale 16.00-19.00 La rigenerazione urbana e il rilancio economico e sociale delle aree degradate 24 novembre 10.00-13.00 Le politiche abitative e il paradigma dell’housing first 16.00-19.00 La strategia in materia di welfare e di contrasto alle povertà 28 novembre 09.30-13.30 Stati Generali dell’Innovazione: Agenda Digitale e Smart City 18 novembre 2016 |
Contenuto Web Bari e Patrasso insieme contro la povert oggi l info day Neb soc un esperienza di inclusione <p>Contrasto alla povertà e alla discriminazione sociale attraverso un programma sperimentale di cooperazione tra Bari e Patrasso, in Grecia. Si tratta del progetto NEB.SOC. - Neighborhood Social Planning and Development, finanziato dal Programma ETCP Grecia Italia 2007-2013 - Asse III- Misura 3.3, realizzato con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita dei territori coinvolti, ovvero Bari e Patrasso. Un progetto che ha raccolto, altresì, utili risultati per enti pubblici per attuare le migliori strategie di contrasto alla povertà, investendo al meglio, nella prossima programmazione, i fondi strutturali dell'Agenda Europa 2020.</p><br /><p>Questi i temi dell'Info Day sul progetto "NEB. SOC: un'esperienza d'inclusione sociale", svoltosi questa mattina a Bari, nella Sala consiliare della Città Metropolitana, alla presenza di amministratori comunali e regionali pugliesi, tecnici ed esperti coinvolti nel progetto. Una giornata di lavoro per raccontare l'esperienza di NEB. SOC. e, nel corso di una tavola rotonda, provare a definire gli strumenti più idonei da mettere in atto, come governo regionale e comunale, per il contrasto alle povertà. Nonché mettere a punto interventi integrati tra amministrazioni locali e nazionali, utilizzando i Fondi strutturali, in linea con la strategia Europa 2020.<br>"Con il progetto NEB.SOC abbiamo provato a dare risposte alle fasce più deboli della popolazione in stato di povertà attraverso azioni di carattere innovativo nell'ambito del mercato del lavoro - dichiara l'assessore alle Politiche attive del lavoro Paola Romano -. Più di 80 over 55 disoccupati con meno di 3000 euro di reddito ISEE hanno svolto un tirocinio formativo presso un'impresa retribuiti dal Comune, arricchendo così il proprio curriculum e spezzando la catena del'esclusione sociale e lavorativa. Abbiamo scelto di partire dai cittadini baresi più deboli, ma al tempo stesso abbiamo voluto inserire l'azione in un contesto europeo promuovendo tra Italia e Grecia azioni comuni che possano valorizzare i servizi e lo scambio e lo studio di buone pratiche".<br>Il progetto NEB.SOC, promosso e realizzato da Comune di Bari, Istituto di ricerca Sociale ed Economica della Puglia (IPRES Puglia), Comune di Patrasso e Agenzia di Sviluppo Sociale di Patrasso (Kodip), ha consentito di attuare, attraverso azioni sperimentali, percorsi d'inclusione sociale e lavorativa in favore delle persone residenti nel capoluogo pugliese e nel comune greco a rischio di esclusione sociale. Obiettivo: creare una rete di carattere transfrontaliero anche attraverso l'Information Technology, al fine di promuovere azioni comuni che possano valorizzare i servizi d'integrazione sociale, lavorativa, nonché lo scambio di buone pratiche tra l'Italia e la Grecia. Tra i partner, insieme al Comune di Bari, l'Istituto di ricerca Sociale ed Economica (IPRES), il Comune di Patrasso e l'Agenzia di Sviluppo Sociale di Patrasso (Kodip).<br>A fornire nel dettaglio le informazioni di NEB.SOC. i referenti dei partner di progetto: la dirigente della ripartizione Politiche giovanili del Comune barese, Luciana Cazzolla, per l'Ipres Gianfranco Gadaleta, Vasileios Papaioannou del Comune di Patrasso e Amalia Traka dell'agenzia greca Kodip<br>In totale 24 mesi di progetto che si concluderà entro la fine dell'anno 2015, con un importo complessivo di 1 milione e 300 mila euro circa, di cui 384 mila (tutti fondi del Programma Interreg. Italia Grecia 2007-2013) affidati al Comune di Bari. L'amministrazione barese, infatti, ha attuato un'azione pilota riguardante l'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati a rischio di esclusione sociale, dedicato ad oltre 80 cittadini che concluderanno il proprio percorso di tirocinio a fine novembre 2015.<br>"Un ringraziamento particolare per la riuscita di questa azione progettuale - commenta l'assessora al Welfare Francesca Bottalico - va ai servizi socio-educativi, agli uffici amministrativi e a ogni singolo cittadino coinvolto per aver accettato, insieme all'amministrazione centrale, di sperimentare un approccio differente di welfare che promuovesse l'emancipazione e l'autonomia piuttosto che forme tradizionali di assistenza e mero sostegno economico. Certo, è necessario continuare a lavorare in questa direzione e immaginare azioni che favoriscano l'accesso al mondo del lavoro anche a chi è in condizioni di oggettiva difficoltà, ad esempio quei cittadini, e ce ne sono tanti, che non hanno concluso la scuola dell'obbligo e dunque non possiedono titoli di studio adeguati. Solo così facendo saremo in grado di offrire opportunità reali a tutti".<br>Il Comune di Bari, oltre ai sei workshop organizzati sulle tematiche sociali (tre in Italia e tre in Grecia), ha, altresì, sviluppato un portale, www.nebsoc.eu, con applicazioni GIS (sistema informatico geografico) per consentire d'identificare le disparità sociali all'interno delle aree pilota considerate, offrendo soluzioni specifiche e di e-learning. L'IPRES, come ente di ricerca e partner di progetto, ha sviluppato una raccolta delle buone prassi a livello comunitario sull'inclusione lavorativa. Materiale utile a mettere in atto una programmazione sempre più adatta ai bisogni diversificati delle persone e dei territori di appartenenza.<br>Una giornata di lavori fitta d'interventi, dunque, alla presenza, tra gli altri, dell'assessore della Regione Puglia alla Formazione, Sebastiano Leo, dell'assessore regionale al Welfare, Salvatore Negro , del presidente dell'Ipres, Vito Sandro Leccese, e del vice presidente di Kodip, Eleni Birli. Nel corso della tavola rotonda sono intervenuti il funzionario responsabile per il Comune di Bari delle azioni per l'inclusione lavorativa, Franco Lacarra, il componente del Gruppo di lavoro PON METRO di Bari, Luigi Ranieri, il docente universitario e coordinatore del corso in Economia e Commercio, Vito Peragine, e la dirigente regionale del Servizio Politiche per il Lavoro, Francesca Abbrescia.<br>Sul tema "Cooperazione territoriale Europea: il Programma Grecia Italia 2014-2020" l'approfondimento affidato al dirigente del Settore Mediterraneo della Regione Puglia, Bernardo Notarangelo. Alla tavola rotonda, moderata dall'assessora Paola Romano, sul ruolo delle Amministrazioni Locali e sugli strumenti a loro disposizione per contrastare la povertà, hanno preso parte, tra gli altri, l'assessora al Welfare Francesca Bottalico, Franco Lacarra, Luigi Ranieri, Vito Peragine, e la dirigente regionale del Servizio Politiche per il Lavoro Francesca Abbrescia.</p> |
Contenuto Web L assessora Romano e il cons Morgese alla presentazione del 6 Congresso contro la pena di morte <p>E' stato presentato oggi a Palazzo di Città, alla presenza dell'assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano e del consigliere del sindaco per il supporto alla promozione delle relazioni internazionali ed europee Giuseppe Morgese, il VI Congresso Mondiale Contro la Pena di Morte, evento promosso dall'associazione "Ensemble contre la peine de mort", in collaborazione con la "World Coalition Against the Death Penalty" (di cui fanno parte 138 organizzazioni tra cui le italiane Nessuno tocchi Caino e la Comunità di Sant'Egidio), sponsorizzato dai Ministeri degli Affari Esteri di Norvegia, Francia e Australia e cofinanziato da quelli di Italia, Spagna, Lussemburgo e Principato di Monaco, nonché dall'Organizzazione Internazionale della Francofonia. i lavori partiranno a Oslo, in Norvegia, il 21 giugno prossimo.</p><br /><p>Alla presentazione hanno partecipato il presidente nazionale dell'Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA) Michele Vaira e il coordinatore del VI Congresso e membro del Consiglio direttivo dell'organizzazione "Nessuno tocchi Caino" Antonio Stango.</p><br /><p>Il Congresso, che vedrà la partecipazione di circa 1.500 persone provenienti da oltre ottanta Paesi, si propone non solo di abolire la pena di morte nei Paesi che attualmente la prevedono e la praticano (a tal fine coinvolgendo anche la società civile) ma anche di trasformare i Paesi abolizionisti di fatto in abolizionisti di diritto.</p><br /><p>"L'amministrazione aderisce con grande convinzione alle finalità del congresso - ha spiegato l'assessora Romano - perché riteniamo che sia importante per tutti gli enti locali dare un messaggio forte e chiaro circa il valore del rispetto della persona. Qualsiasi essere umano può commettere crimini, anche i più efferati, però deve essere punito secondo la legge penale. Questa convinzione ci spinge a chiedere con forza l'inviolabilità dell'essere umano in tutte le nazioni, e considerarla come diritto fondamentale dell'individuo. Partecipando alla Coalizione mondiale contro la Pena di morte insieme a sindaci di grandi città italiane, l'amministrazione compie una scelta politica decisa, in pratica 'mette la faccia' su una questione essenziale per la dignità dell'individuo".</p><br /><p>"Il nodo cruciale del quale si discuterà a Oslo - ha affermato il consigliere Morgese - è non solo la formazione di nazioni abolizioniste di diritto oltre che di fatto, ma soprattutto assicurare la trasformazione dei sistemi penali nazionali introducendo in questi ultimi le norme che escludano a priori l'istituto giuridico della pena di morte".</p><br /><p>"L'Associazione Giovani Avvocati - ha spiegato Vaira - lotta per la tutela dei diritti dell'uomo sin dalla sua costituzione, avvenuta circa 50 anni fa. Fortunatamente, nel nostro ordinamento giuridico la pena di morte non è contemplata, però riteniamo che, se i Paesi più democratici non fanno sentire la propria voce, sarà davvero difficile per le nazioni meno evolute creare una nuova cultura della vita umana, attraverso magari una presa di posizione dell'opinione pubblica che eviti queste barbarie. Per parte nostra, ci siamo prefissi l'obbligo di tutelare la vita umana non solo nelle aule di tribunale, ma di spingerci oltre, compiendo un'operazione culturale partendo per esempio dall'educazione nelle scuole, spiegando ai più giovani i valori in difesa dei quali i nostri avi hanno sacrificato la vita. In tal senso, la considerazione da fare è che nel nostro Paese, culla del diritto, è giunto il momento di ripensare il senso dell'esecuzione penale, e interpretarla non solo nell'aspetto sanzionatorio, ma anche nella funzione rieducativa del condannato".</p><br /><p>"Siamo di fronte ad una campagna planetaria - ha dichiarato Antonio Stango - contro la pena di morte e in favore dei diritti dell'individuo. All'Italia va riconosciuto un ruolo di primo piano in questa rivoluzione culturale, che parte da lontano grazie agli scritti di Cesare Beccaria e del Codice Zanardelli e che arriva fino al 2007 con il primo voto positivo, all'assemblea generale dell'ONU, di una risoluzione in favore della moratoria sulla pena di morte: fu un grandissimo segnale politico, che convinse alcuni Paesi retenzionisti a rivedere i propri codici penali in senso positivo. Allo stato attuale, aumentano sempre di più gli Stati che al loro interno vedono crescere associazioni di avvocati specializzati nella difesa di soggetti condannati alla pena capitale. In Italia sono Venezia, Reggio Emilia, Matera, e a breve Torino, le città che hanno già aderito alla Coalizione, attendiamo l'adesione formale di Bari".</p> |
Contenuto Web Piattaforma M.U.S.I.C.A. 2 “Smart City & Big Data”: online la manifestazione di interesse per la selezione del direttore dell’esecuzione contratto per la raccolta, gestione e analisi dei dati del Comune di Bari Innovazione Tecnologica , Politiche Europee , Comunicati stampa , PON Metro Piattaforma M.U.S.I.C.A. 2 “Smart City & Big Data”: online la manifestazione di interesse per la selezione del direttore dell’esecuzione contratto per la raccolta, gestione e analisi dei dati del Comune di Bari La ripartizione Innovazione tecnologica rende noto che è stato pubblicato sul sito istituzionale, a questo link, l’avviso esplorativo di manifestazione di interesse per l’affidamento dell’incarico di Direttore dell’esecuzione contratto (D.E.C.) per la realizzazione della piattaforma “Smart City & Big Data” per la raccolta, gestione, pubblicazione e analisi dei dati del Comune di Bari, nell’ambito del progetto M.U.S.I.C.A. 2 - Asse 1 Agenda Digitale Metropolitana, Azione 1.1.1. cod. locale BA1.1.1.b. Possono partecipare alla manifestazione di interesse tutti gli operatori economici in possesso dei requisiti indicati nell’avviso, in particolare: • per tutte le tipologie di società e per i consorzi, l’iscrizione nel registro delle imprese tenuto dalla Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura per attività coerenti con quelle oggetto della presente procedura di gara. • per il professionista a cui sarà affidato incarico in oggetto: o possesso di laurea quinquennale o magistrale in una disciplina tecnica o scientifica, relativa abilitazione professionale, ove applicabile, prevista per l’esercizio dell’attività di D.E.C.; o possesso delle conoscenze in almeno uno dei seguenti ambiti/tecnologie: Big Data, IoT, Business & geo Analytics, tecniche e metodi di statistica, Machine Learning, Data Mining e Data Visualization, Linked Open Data, Web 2.0, DBMS/NoSQL, principali Architetture tecnologiche e UML; o avere svolto incarichi della durata complessiva, non necessariamente consecutiva, di almeno 3 anni in ambito Smart City, preferibilmente per la Pubblica Amministrazione, con capacità di modellazione ed analisi dei dati in almeno una delle seguenti attività di Progettazione e Sviluppo, Innovazione e Ricerca, consulenza professionale e supporto specialistico, Project Management, Data Scientist, Verifiche di fattibilità tecnico-economica; o aver ricoperto negli ultimi tre anni almeno un incarico professionale svolto per conto di enti pubblici attinenti le attività di D.E.C. o RUP o supporto al D.E.C. per l’esecuzione di appalti di forniture per la realizzazione di piattaforme digitali e sviluppo di software in generale. Le domande dovranno essere trasmesse, secondo le modalità indicate nell’avviso, esclusivamente a mezzo PEC, all’indirizzo innovazione.comunebari@pec.rupar.puglia.it entro e non oltre le ore 14 del 16 dicembre 2021. 02 dicembre 2021 |
Contenuto Web Pubblicata la prima gara per progetto finanziato con fondi PNRR Edilizia e Territorio , Politiche Europee , Comunicati stampa Pubblicata la prima gara per progetto finanziato con fondi PNRR È in pubblicazione, a questo link, la prima gara pubblica utile alla realizzazione di un opera finanziata con i fondi del PNRR. Si tratta dell’accordo quadro per reclutare servizi di ingegneria ed architettura relativi alla progettazione definitiva, esecutiva, di coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione, direzione dei lavori, contabilità e coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori nonché di quelle correlate alle azioni espropriative relative all’intervento del parco urbano “Bari costa sud” finanziato con 75 milioni di euro. L’intervento denominato “Bari Costasud, Parco Costiero della cultura, del turismo, dell’ambiente” riguarda il progetto di un grande parco che prevede la riqualificazione delle aree collocate a sud-est dell’abitato di Bari, una vasta zona in parte degradata e poco fruibile, ma che presenta caratteri peculiari del paesaggio costiero quali componenti naturalistiche e orticultura costiera. Obiettivo del progetto è la realizzazione di un parco lineare costiero lungo 6 km che connetta il lungomare monumentale novecentesco e le spiagge urbane con i quartieri collocati a est e a sud del nucleo urbano centrale, diventando di fatto il parco più rilevante in termini di dimensioni e funzioni dell’area metropolitana di Bari. Nella strategia diversificata di rigenerazione della linea costiera comunale, lunga più di 40 km, questo tratto coniugherà una ingente dotazione ecologica, valorizzando gli elementi preesistenti, alla presenza di funzioni urbane legate alla balneazione e al tempo libero. Il Parco Costa Sud è parte di un più ampio progetto di rigenerazione urbana: il piano particolareggiato "PUE Bari Costa Sud ". Tale strumento, oggi in corso di elaborazione, è l'esito di un concorso aperto che si è svolto nel corso del 2019, vinto dallo studio “Privileggio Secchi Architettura Urbanistica” che è oggi incaricato dell'estensione del PUE. Elemento fondante del progetto per l'intero settore "Costa Sud" è l'attivazione di un vasto paesaggio come struttura portante per la rigenerazione urbana di una delle poche aree della costa barese ove ancora è possibile costruire un legame forte tra l'entroterra agricolo e il fronte marino. “Con questo atto cominciamo una lunga corsa contro il tempo, con l'obiettivo di cambiare il destino della nostra città - spiega Decaro -. Questo è il primo bando che viene pubblicato per realizzare un'opera finanziata con I fondi PNRR su cui abbiamo investito tempo e lavoro. Siamo convinti che il progetto di Costa Sud possa rappresentare la sfida per il futuro di Bari. Stiamo parlando di un intervento molto complesso, con un importo consistente da attuarsi in un territorio ampio e diversificato che coinvolge tre quartieri. Sono personalmente molto soddisfatto di avviare questa grande partita dei fondi PNRR con il progetto di Costa Sud che questa città attende da sempre". L’intervento, per dimensioni e caratteristiche è stato suddiviso in sei lotti progettuali e territoriali: LOTTO N. 1 Parco Costiero “Pane e Pomodoro” LOTTO N.2 Parco Costiero “Torre Quetta” LOTTO N. 3 Parco Costiero “Torre Carnosa” LOTTO N. 4 Parco “Valenzano” LOTTO N. 5 Parco “Reticolare” LOTTO N. 6 Parco “Bellavista” Ciascun concorrente può presentare offerta per tutti i lotti previsti nel presente accordo quadro. Nel caso in cui un concorrente risulti primo in graduatoria per più lotti, al medesimo potrà essere aggiudicato solo 1 lotto, che sarà individuato sulla base della scelta effettuata dal concorrente stesso, tra quelli di cui sia risultato primo in graduatoria. L‘Accordo Quadro potrà avere ad oggetto nessuna, una, più o tutte le prestazioni individuate per ciascun lotto. L’importo massimo stimato per la conclusione dei sei accordi quadro ammonta complessivamente ad € 4.864.978,19. Le offerte e la relativa domanda per l’ammissione alla gara dovrà pervenire entro il termine perentorio delle ore 12:00 del 20.04.2022. Il presente accordo quadro ha la durata complessiva di n. 4 anni, decorrenti dalla data di sottoscrizione di ciascun Accordo Quadro, relativo a ciascun lotto d’intervento. Oggetto dell’Accordo Quadro è l’esecuzione di servizi di ingegneria e architettura, per ciascuno dei lotti messi a gara dall’amministrazione comunale, come di seguito riportati: A) Affidamento di “progetto definitivo” B) Affidamento di “progetto esecutivo” C) Affidamento di “coordinamento della sicurezza in fase di progettazione D) Affidamento di attività connesse alle procedure espropriative ai fini della realizzazione degli interventi in progetto, per l’espletamento dei procedimenti in conformità alle previsioni del DPR N. 327/2001, della L.R. 3/2005, della L. 241/90 E) Affidamento di “direzione dei lavori” F) Affidamento di “coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione” 08 marzo 2022 |
Contenuto Web Rigenerazioni creative: domenica il sindaco e il presidente Schingaro all’incontro di presentazione del progetto di riqualificazione dell’area in via Costa a San Girolamo Edilizia e Territorio , Politiche Europee , Municipio 3 , Comunicati stampa Rigenerazioni creative: domenica il sindaco e il presidente Schingaro all’incontro di presentazione del progetto di riqualificazione dell’area in via Costa a San Girolamo Domenica 19 dicembre, a partire dalle ore 11, a San Girolamo, si terrà l’incontro pubblico di presentazione dell’intervento di riqualificazione dell’area in via Costa presentato dall’associazione culturale La pietra scartata e da Archistart network e finanziato nell’ambito della misura Rigenerazioni creative, promossa dal Comune di Bari a valere su fondi del POC Metro 2014/2020. L’area in questione è uno spazio a lungo abbandonato, di circa 850 mq, ubicato tra l’I.C. Eleonora Duse e il giardino Triggiani. Il progetto di Archistart, denominato “Quattro x Quattro”, prevede la realizzazione di elementi di arredo, in parte autocostruiti, che attrezzeranno lo spazio pubblico, mentre il progetto de La pietra scartata, “Parco museo, rimboschimento e percorso ginnico”, prevede una serie di attività di animazione territoriale, tra cui la creazione di sculture realizzate con plastica raccolta lungo il litorale di Bari con il coinvolgimento di persone ex detenute; lo spazio, inoltre, verrà attrezzato con una zona barbecue, con attrezzature ginniche e accoglierà la piantumazione di numerose specie arboree ed arbustive. Nel corso dell’evento in programma sarà inaugurato il presepe realizzato ad esito dei laboratori creativi condotti dagli operatori de La pietra scartata con cittadini ed ex detenuti a partire dai rifiuti raccolti sul litorale di San Girolamo-Fesca: per l’occasione, nell’auditorium della scuola Duse prospiciente l’area, si terranno un reading di poesie inedite di Enza Taccogna e un momento musicale affidato all’esibizione della giovane arpista Letizia Zaccaro, mentre il parroco don Pasquale Zecchini benedirà il presepe. A seguire, intorno alle ore 12, gli esperti di Archistart illustreranno gli interventi di trasformazione che a breve interesseranno l’area e il programma di laboratori previsti che, nello spirito di “Rigenerazioni creative”, saranno condotti dai responsabili e dai tecnici delle due associazioni vincitrici del bando con il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini. Alla presentazione interverranno il sindaco di Bari Antonio Decaro, l’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano, il presidente del Municipio III Nicola Schingaro, il dirigente scolastico Gerardo Marchitelli e i rappresentanti delle associazioni coinvolte. Nel dettaglio, i progetti che interesseranno l’area di via Costa, a San Girolamo, nel territorio del Municipio III: · “Parco museo, rimboschimento e percorso ginnico” ad opera di ex detenuti In fase iniziale si prevede la pulizia dell’area per l’esecuzione degli interventi progettuali: in primo luogo saranno eliminate erbacce, arbusti e rifiuti di ogni genere, quindi il terreno verrà arato, tracciato e lavorato per la messa a dimora degli alberi, forniti gratuitamente dall’Arif Puglia. A seguire saranno predisposte delle aree di stoccaggio per la plastica, che sarà raccolta sul litorale del quartiere e selezionata per essere poi manipolata attraverso laboratori creativi di trasformazione del materiale recuperato. Nell’ambito dell’allestimento dell’area, si procederà ancora con piccoli scavi di fondazione per le attrezzature ginniche, che saranno montate in loco: si tratta di attrezzature in legno che saranno corredate da cartelli esplicativi per un corretto utilizzo. Il percorso ginnico si svilupperà lungo il perimetro dell’area. Gli interventi di rigenerazione saranno affidati ad ex detenuti e a persone senza dimora sotto la guida di esperti, artisti e volontari individuati dal soggetto proponente. Ad esito degli interventi è prevista l’inaugurazione di un museo delle sculture in plastica realizzate nel corso dei laboratori manipolativi. · “Quattro per Quattro” L’accesso all’area sarà libero e sarà eseguito un accesso pedonale con un vialetto in lastre di calcestruzzo che conduce a una piazza centrale quadrata (lato circa 9 metri), realizzata in pavimentazione drenante a secco per mantenere la permeabilità della superficie all’acqua piovana e fornire al contempo un supporto adeguato alle attrezzature previste. La pavimentazione della piazza sarà colorata di rosso nel corso di un laboratorio attivato con la cittadinanza e con i giovani professionisti della community ArchiStart. Sulla piazza saranno collocati 9 moduli di arredo (150x150 cm, altezza 75 cm) composti da un vaso porta albero compreso all’interno di un modulo che alloggia una seduta, un tavolo mensola e una porzione di raccordo diagonale che possa fungere da schienale e chaise lounge. Questo elemento, realizzato in materiale metallico e poggiato su ruote industriali, sarà completato e rifinito in loco durante un laboratorio di autocostruzione. La scelta arborea è ricaduta su alberi sempreverdi come l’arancio selvatico, che cresce bene in vaso e che può raggiungere anche un’altezza di 2,50 mt. Questa configurazione è stata progettata per comporre assetti diversi per la fruizione dello spazio in occasione di laboratori di gaming con la cittadinanza: i singoli elementi si potranno accostare così da fungere da sedute e tavoli per un uso differenziato dell’area. Il percorso pedonale prosegue oltre la piazza per raggiungere l’area barbecue, che prevede due moduli realizzati in muratura e un piano superiore che ospita l’area fuochi, realizzata in struttura metallica. Nella parte posteriore dell’area si prevede la realizzazione di orti didattici che ospiteranno essenze autoctone e un giardino degli odori. Questo spazio sarà caratterizzato da un vialetto di percorrenza che distribuisce le vasche di verde, perimetrate da materiali ligneo e riempite con il riuso di terreno vegetale proveniente della realizzazione del sottofondo per la piazza. Rigenerazioni Creative è un’iniziativa del Comune di Bari finanziata attraverso il Programma Operativo Complementare Città Metropolitane 2014-2020 (azione I.3.1 - Progetto POC_BA_I.3.1.e - CUP 92I19000010001), finalizzata al coinvolgimento dei cittadini in percorsi di rigenerazione di aree pubbliche urbane in linea con i principi di inclusività e partecipazione. In particolare la linea di intervento A supporta la rifunzionalizzazione di aree pubbliche attualmente in stato di abbandono, da recuperare e rivitalizzare attraverso interventi di giardinaggio condiviso, arte pubblica, animazione e da affidare tramite un accordo di collaborazione ai sensi del “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani”. Allegati Rigenerazioni creative via Costa San Girolamo locandina 17 dicembre 2021 |
Contenuto Web Workshop su Pon Metro all'Urban center - presentato oggi PUMS Comune di Bari Politiche Europee , Comunicati stampa , PON Metro Workshop su Pon Metro all'Urban center - presentato oggi PUMS Comune di Bari Si è tenuto questa mattina all’Urban Center il primo dei quattro workshop tematici per la redazione del Piano operativo del PON Metro, utili per individuare insieme ai rappresentanti del partenariato economico-sociale e agli stakeholders territoriali i contenuti tecnici e i modelli di attuazione relativi allo sviluppo delle quattro azioni integrate indicate nel dossier strategico (Mobilità Sostenibile, Agenda Digitale e Bari urban service Hub (BUSH), Riattivazione urbana e Innovazione sociale, Welfare mix integrato e Agenzia della Casa). L’incontro di questa mattina, al quale hanno partecipato un centinaio di persone, è stato dedicato all’analisi del Piano urbano della mobilità sostenibile (P.U.M.S.) e del Piano di azione per l’energia sostenibile (P.A.E.S.) della Città di Bari. Ad illustrare i contenuti della strategia di sviluppo urbano sui temi della mobilità e della sostenibilità l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli, che ha presentato gli obiettivi e lo stato di attuazione del PAES, e il sindaco e assessore alla mobilità Antonio Decaro, che ha spiegato per sommi capi il PUMS illustrando lo stato dell’arte di alcuni dei nuovi interventi previsti. “Questi incontri servono all’amministrazione per condividere progetti, fondi e soprattutto per raccogliere proposte che possono arrivare da tanti soggetti, a vario titolo coinvolti nello sviluppo del territorio - ha dichiarato il sindaco Decaro -. Nella programmazione del Pon metro sul fronte della mobilità sono previsti i fondi per l’acquisto dei 53 nuovi autobus, circa 14 milioni di euro, e altri fondi da destinare allo sviluppo della mobilità urbana nell’ambito di un processo di integrazione con il piano della mobilità di area vasta. Questo è importante affinché le azioni che metteremo in campo a livello cittadino siano coerenti con quelle del trasporto extraurbano. Il prossimo passo sarà lavorare a un “piano di bacino” che dovrà tenere insieme i due livelli di trasporto, urbano ed extraurbano, sia su gomma sia su ferro. Penso al tema dei tanti pendolari che arrivano a Bari tutti i giorni: se le linee delle Ferrovie sud-est fossero migliorate e potenziate, potremmo pensare di creare un parcheggio per gli autobus extraurbani ed evitare l’ingresso in città. A questo dovrebbe aggiungersi un potenziamento della frequenza dei treni da Mungivacca verso Bari, soprattutto nelle ore di punta. Tanti altri spunti possono essere condivisi sull’implementazione del nuovo servizio di car sharing, di bike sharing che abbiamo completamente rivoluzionato, fino all’intero capitolo che riguarda la city logistcs, con la razionalizzazione delle piazzole dedicate al carico e scarico. Le azioni programmate nell’ambito della progettualità del Pon Metro sono inoltre inserite e coordinate con gli interventi che stiamo definendo con i fondi del Patto della città metropolitana, perché non esiste sviluppo del capoluogo senza la crescita dei 40 comuni dell’area metropolitana che con Bari dialogano su prospettive servizi e risorse. Nei prossimi giorni mi auguro che tutti i soggetti istituzionali e i cittadini, che prenderanno a parte ai workshop organizzati per la pianificazione degli interventi a valere sui fondi del Pon Metro, possano far pervenire all’amministrazione proposte e integrazioni per raggiungere gli obiettivi fissati dall’agenda urbana nazionale”. 21 novembre 2016 |
Contenuto Web Approvazione progetto preliminare per il completamento del Villaggio per accoglienza delle famiglie dei bambini malati oncologici Casa e Patrimonio , Politiche Europee , Comunicati stampa Approvazione progetto preliminare per il completamento del Villaggio per accoglienza delle famiglie dei bambini malati oncologici La giunta comunale ha approvato la progettazione preliminare dei lavori di completamento del villaggio per l'accoglienza delle famiglie dei bambini malati oncologici - Agebeo & Amici di Vincenzo ONLUS e la relativa candidatura all’avviso pubblico POR Puglia 2014- 2020 – OT IX – Azione 9.14 c) “Dal Bene confiscato al Bene riutilizzato: strategie di comunità per uno sviluppo responsabile e sostenibile” per la selezione di interventi finalizzati a promuovere il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità. Il villaggio si compone di 10 alloggi, di cui 8 con funzione residenziale e 2 con funzione assistenziale, da destinare ai familiari dei piccoli pazienti oncologici e oncoematologici, sottoposti a cure riabilitative e/o di lunga degenza presso le strutture sanitarie della città di Bari. Un progetto che nasce nel solco di una solida collaborazione sviluppata negli anni tra il Comune di Bari e l’associazione di volontariato Agebeo & Amici Di Vincenzo Onlus, fondata a Bari, nel 1990, da un gruppo di genitori che hanno vissuto con i propri figli la dolorosa esperienza della lotta contro la leucemia e il tumore infantile. L’associazione, dal 2003, è diventata progressivamente un punto di riferimento per l’accoglienza dei familiari dei piccoli pazienti oncologici a Bari, garantendo ospitalità dal 2007 in un appartamento confiscato del Comune di Bari. In seguito la stessa associazione si è fatta promotrice del progetto del villaggio, da realizzare a proprie spese, su un terreno confiscato concesso dal Comune nel 2016 per la durata di 19 anni. Nel tempo intercorso tra la concessione del terreno e oggi, l’Agebeo, grazie al sostegno dei fondi privati e in particolare dell'associazione “Trenta ore per la vita”, è riuscita a realizzare una buona parte dell’intervento, per un totale di 470.641,16 euro, sospendendo i lavori nel 2018. A fronte della valenza sociale e dell’importante ricaduta socio-assistenziale che la struttura avrebbe sulla comunità, l’amministrazione comunale ha deciso di voler portare a termine i lavori, candidando il progetto di completamento all’avviso pubblico regionale per la selezione di interventi finalizzati a promuovere il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità (POR Puglia 2014-2020, Azione 9.14, sub-Azione 9.14.c) per un importo di 1 milione di euro. Il progetto di completamento, redatto dai tecnici della ripartizione Infrastrutture, Viabilità e Opere Pubbliche del Comune di Bari, prevede interventi in continuità con l’idea progettuale originaria e mira a portare a termine la realizzazione delle 10 unità abitative, sviluppate al solo piano terra ed estese su una superficie lorda di circa 46,50 mq ciascuna, in grado di ospitare massimo 4 persone, dotate di una camera da letto singola, una zona soggiorno/pranzo/cucina e un locale da bagno, per un importo complessivo pari a euro 1.710.000. Delle dieci unità abitative 8 sono a vocazione residenziale e 2 destinate a servizi (reception/ufficio e riabilitazione). In caso di esito positivo della candidatura e di relativo finanziamento regionale per 1 milione di euro, il Comune si impegna a sostenere economicamente, con fondi del civico bilancio, i restanti euro 710.000 per la realizzazione dell’intero intervento. “Abbiamo valutato l’importanza dell’intervento e la ricaduta positiva che potrebbe avere sulle famiglie dei piccoli pazienti che già sono costrette a fare i conti con la malattia e con il dolore - spiega l’assessore Vito Lacoppola - e per questo, in sinergia con l’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata, l’assessore Galasso e gli uffici comunali, di concerto con l’associazione Agebeo & Amici di Vincenzo Onlus, abbiamo scelto di portare a termine questo lavoro. Si è presentata l’opportunità preziosa di partecipare all’avviso regionale e abbiamo colto subito l’occasione, potendo contare su un progetto di completamento già avviato dai tecnici della ripartizione IVOP. È importante per noi che tutte le persone che hanno creduto e sostenuto finora il progetto dell’associazione Agebeo, compresi i soci che hanno profuso impegno e pazienza, sappiano che il villaggio andrà avanti e la collaborazione tra il Comune e l’associazione, oggi, si rafforza. Su quel suolo confiscate alle mafie, nascerà presto un luogo di cura, amore e assistenza per i bambini malati e le loro famiglie. E per noi è motivo di orgoglio poter restituire alla fruizione sociale un luogo così simbolico”. 28 gennaio 2021 |
Contenuto Web Un giorno per la nostra citt domani ass Bottalico e FC Bari 1908 al Piccole orme al S Paolo <p>Torna "Un giorno per la nostra città", l'iniziativa ideata dalla Serie B ConTe.it in collaborazione con le società di calcio della serie cadetta e le amministrazioni comunali. L'iniziativa prevede che le 22 società dedichino un giorno al mese, da ottobre a marzo, alla propria comunità, impegnandosi a realizzare iniziative in favore dell'infanzia, la terza età e le donne, l'integrazione e il multiculturalismo, la diversa abilità e il decoro urbano.<br>Il primo appuntamento è in programma domani, mercoledì 21 ottobre, alle ore 10.30, presso il centro ludico per la prima infanzia "Piccole Orme", nel quartiere San Paolo, dove una rappresentativa della Fc Bari 1908, accompagnata dall'assessora al Welfare Francesca Bottalico, incontrerà i bambini e le loro famiglie per affrontare insieme il tema "I bambini, le giovani mamme, le giovani donne: il rispetto per il futuro e i valori da recuperare".<br>"Grazie al progetto ‘Un giorno per la nostra Città' - commenta Francesca Bottalico - riprendono gli incontri tra i calciatori della Fc Bari e i cittadini. Un'iniziativa particolarmente riuscita perché riesce ad accendere i riflettori su diversi temi sociali, ad avvicinare il mondo dello sport alla comunità e a far incontrare giocatori e cittadini particolarmente fragili. Quest'anno i temi scelti sono molto interessanti in quanto toccano diversi aspetti, dall'importanza del futuro all'educazione di una cittadinanza attiva e solidale. Quindi siamo lieti di riprendere questa collaborazione perché, pur essendo occasionali, questi appuntamenti riescono a lanciare messaggi chiari arrivando in maniera diretta ed efficace a tutti, sportivi e non".</p> |
Contenuto Web Proseguono le consultazioni per la redazione del PON Metro: stamattina il workshop sulle politiche abitative Casa e Patrimonio , Politiche Europee , Comunicati stampa , PON Metro Proseguono le consultazioni per la redazione del PON Metro: stamattina il workshop sulle politiche abitative Si è tenuto questa mattina all’Urban Center il workshop tematico dedicato alle Politiche abitative, al quale hanno partecipato, insieme al vicesindaco e assessore al Patrimonio ed ERP Vincenzo Brandi, anche Nicola Zambetti per il Sunia, Michele Laforgia per Confcooperative, i docenti del Politecnico Ruggeri e Foti e rappresentanti di associazioni di categoria e della società civile. È stata l’occasione per riflettere sul contesto generale della città di Bari e sulle politiche messe in atto dall’amministrazione comunale a contrasto dell’emergenza abitativa, con azioni che vanno dal contributo per finita locazione all’istituzione del fondo per morosità incolpevole, da una rinnovata attività di controllo sulle occupazioni abusive di alloggi ERP all’assegnazione di immobili sequestrati alle organizzazioni criminali in favore di nuclei familiari in condizione di emergenza abitativa. “Nell’ambito del PON Metro - ha dichiarato Vincenzo Brandi - abbiamo scelto di realizzare interventi multidimensionali e integrati per l’inclusione sociale con l’attivazione di un percorso strutturato che punti l’attenzione sulla comprensione dei bisogni complessivi dei cittadini - lavorativi, sociali, educativi e sanitari - e che definisca un piano condiviso tra servizi sociali e destinatari degli interventi. La finalità di questo approccio è il superamento progressivo delle cause che determinano la perdita dell’alloggio e l’esclusione, spesso molto rapida, dal contesto sociale. In questa direzione vanno, infatti, sia la nascita dell’Agenzia della Casa sia l’istituzione dell’Osservatorio sull’abitare che sarà realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio. Intendiamo, inoltre, avviare esperienze di autocostruzione per il recupero del patrimonio edilizio comunale e sperimentare azioni di co-housing. Sono tutti interventi che intendiamo realizzare attraverso un confronto costante con le associazioni di categoria e le istituzioni competenti. La partecipazione e l’attenzione di questa mattina sono la dimostrazione che si tratta di una tema sentito e purtroppo molto attuale”. In allegato la presentazione illustrata questa mattina dall’assessore Brandi nel corso dell’incontro pubblico all’Urban center. Allegati Presentazione PON Metro - Politiche abitative 24 novembre 2016 |
Contenuto Web Presentato il docu-film Cittadino del mondo-Naz di Blaise Essoua in sala gioved allo Showville <p>E' stato presentato oggi il docu-film "Cittadino del Mondo - Naz", prodotta da TaLands, alla presenza del regista Blaise Essoua, dell'assessora alle Politiche Giovanili Paola Romano, del Presidente del Municipio 2 Andrea Dammacco, della presidente della commissione consiliare pari opportunità Alessandra Anaclerio del professor Augusto Ponzio, che ha partecipato al progetto.<br>L'opera prima di Blaise Essoua,giovane regista camerunense che vive a Bari, finanziata al 40% dalle Fondazioni Migrantes e Nigrizia, tocca temi estremamente importanti e delicati quali l'identità e le diversità culturali, la solidarietà tra i popoli. Presenta Bari come un caleidoscopio di etnie e un laboratorio di multiculturalismo attraverso le storie positive di cittadini provenienti da cinque continenti che hanno deciso di vivere in città.<br>Cittadino del Mondo - Naz è diviso in due parti: nella prima ci sono cinque storie, come le cinque dita della mano, con una bambina-voce narrante, che disegna in una mappa Togo, Brasile, Cina, Russia, Australia. Segue il compleanno di un barese cittadino del mondo che invita la sua comitiva di amici che provengono tutti da paesi diversi, in un bar della città vecchia. Infine una danza multietnica, che per sonorità e per passi racchiude cinque danze diverse su un brano musicale originale, scritto per il film.<br>La seconda parte analizza la questione dei migranti con l'aiuto di alcuni rappresentanti della società civile e religiosa a partire dal monologo dello scrittore Erri De Luca che apre il documentario, con le riflessioni di don Gianni de Robertis responsabile della Fondazione Migrantes, Padre Ottavio Raimondo, missionario comboniano, del professori Augusto Ponzio e Gaetano Dammacco, e di Nichi Vendola, già presidente della Regione Puglia. <br>L'assessora Paola Romano ha dichiarato che il tema del docu film è quanto mai attuale "A Bari non alziamo barriere, la nostra città ha nella sua genetica l'accoglienza e fa delle differenze un valore aggiunto. Vorrei sottolineare che le cose che ci uniscono sono sempre molte di più di quelle che ci dividono. Il concetto di cittadinanza deve andare oltre quello della semplice territorialità, del luogo in cui si è nati o del luogo nel quale si risiede. Solo attraverso l'accoglienza, intesa come pieno riconoscimento di tutti i diritti a uomini, donne e bambini, potremo garantire uno sviluppo del territorio, non solo dal punto di vista economico. L'idea di fondo di questo progetto è veramente importante perché , sottolinea l'assessora "mostra come si può stare bene insieme. Bari è un'isola felice che fa della differenza una ricchezza, e riteniamo che questo progetto debba essere portato nelle nostre scuole."<br>Come la consigliera Anaclerio, il presidente Dammacco ha ricordato che basta poco per farsi affascinare da questo progetto a cui il Municipio 2 ha concesso il patrocinio.<br>"L'interesse dimostrato dall'amministrazione nei confronti di questo evento - ha sottolineato Blaise Essoua- dimostra che Bari diventerà presto, se non lo è già, una città cosmopolita, è questo l'obiettivo che si propone la docufiction sul cittadino del mondo. La parola "Naz", inserita nel titolo che potrebbe rimandare al nazismo, in realtà in lingua 'urdu' significa orgoglio e sicurezza, che è quello sentiamo quando sappiamo di essere amati incondizionatamente. Con questo lavoro vogliamo semplicemente spingere la gente a riflettere sulla società multiculturale di oggi e farsi delle domande sulla società di domani. Perché se nel 2016 le statistiche di Migrantes ci dicono che per ogni immigrato che risiede nel Mezzogiorno d'Italia ci sono tre ragazzi pugliesi che vanno all'estero per motivi di lavoro, questo significa che quando parliamo di immigrazione parliamo anche di noi stessi: questo racconto diventa uno specchio nel quale ciascuno di noi può ritrovarsi nelle storie presenti nel film. Vogliamo che i ragazzi che guarderanno questa docu-fiction si pongano delle domande, riflettano su che tipo di società vogliono e si chiedano già oggi in che tipo di società viviamo".<br> <br>La prima cinematografica di "Cittadino del Mondo - Naz", si terrà in anteprima giovedì 17 marzo alle 19,30 presso il multisala ShowVille.<br>Per il grande pubblico il film sarà proiettato nelle serata del 18-19-20 marzo al Cinema Esedra di Bari.</p> |
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