Gemellaggi e accordi

Sin dalle sue antiche origini, la città di Bari si è sempre distinta per la sua speciale vocazione all’apertura, all’accoglienza e al confronto. Infatti, già durante la dominazione bizantina, era una città plurietnica e multireligiosa, in cui convivevano pacificamente genti d’Oriente e Occidente.

Da allora, la città di Bari non ha mai mutato la matrice della propria identità storica, come dimostra anche il contenuto dell’odierno Statuto dell’Ente. In particolare, il relativo articolo 1 – significativamente rubricato “Bari comunità aperta” – descrive la città come un “luogo tradizionale di incontri e di scambi”, caratterizzato dalla “vocazione di legare civiltà, religioni e culture diverse, in particolare quelle del Levante e quelle Europee”.

Per questo motivo, Bari ha continuato ad aprirsi al mondo – ispirandosi ai valori della libertà, della democrazia e della pace – attraverso la stipula di numerosi gemellaggi.

Questi ultimi, infatti, rappresentano il principale strumento istituzionale per il confronto fra comunità, associando i cittadini e i loro rappresentanti eletti nel cammino di costruzione di una comune prospettiva politica che vinca i pregiudizi, crei legami tra persone di lingue e costumi diversi, favorisca lo scambio di idee, l’individuazione di soluzioni a problemi comuni e la scoperta del patrimonio culturale dell’altro.