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Questa mattina la cerimonia di intitolazione di due palchi del Teatro comunale Niccolò Piccinni a Mariolina Defano e Rachele Viggiano

Cultura e Turismo Comunicati stampa

Questa mattina la cerimonia di intitolazione di due palchi del Teatro comunale Niccolò Piccinni a Mariolina Defano e Rachele Viggiano

In occasione della giornata internazionale della donna, questa mattina, nel Teatro comunale Niccolò Piccinni, si è svolta la cerimonia di intitolazione di due palchi del primo ordine a due attrici baresi che, in tempi e modi diversi, hanno lasciato un segno nella storia della città, e non solo: Mariolina Defano e Rachele Viggiano.

All’evento hanno partecipato l’assessora alle Culture Ines Pierucci e l’assessore al Patrimonio Vito Lacoppola.

“Oggi si celebra la Giornata internazionale delle donne - ha esordito Ines Pierucci - ma, come avrebbero detto Mariolina e Rachele, l’8 marzo va celebrato tutti i giorni con le donne che, a teatro e fuori dal teatro, testimoniano la passione, l’abnegazione e la determinazione necessarie per affermarsi nelle professioni e nel mondo della scena. Nel teatro comunale, oggi, rendiamo omaggio a due artiste che, al fianco dei loro colleghi, sono state un esempio di professionalità e grande talento e che speriamo possano ispirare le bambine di oggi e di domani ad esprimere, con l’arte, la propria personalità e visione del mondo, attraverso una scelta libera e consapevole”.

“Sono felicissimo di essere qui, oggi, con Ines Pierucci, al fianco del marito di Rachele Viggiano e del fratello di Mariolina Defano - ha proseguito Vito Lacoppola -, per ricordare due donne che hanno lasciato il segno nella storia culturale della nostra città. E di farlo in una giornata speciale, assieme ai familiari, alle attrici e agli attori che con queste due donne hanno condiviso la vita e la passione per il teatro”.

“Vi ringrazio per questa iniziativa, che celebra due donne accomunate dall’amore per la scena - ha detto il marito di Rachele Viggiano, Teo Signorile -. Sono grato per la scelta dell’amministrazione comunale che in questo modo ha voluto ricordare due storie diverse, quella di un’attrice che ha lavorato prevalentemente sul territorio barese e pugliese e di un’altra, mia moglie, che ha lavorato in Italia con compagnie di giro, fondando un laboratorio teatrale tra i migliori d’Italia, riconosciuto dal Ministero della Cultura”.

“Quando sento parlare di Mariolina Defano mi emoziono - ha spiegato Nicola Pignataro -. È grazie alla sua forza e alla sua caparbietà se abbiamo avuto la possibilità di riscattare il dialetto barese che in precedenza era considerato una lingua bassa, di cui vergognarsi. Proprio in questo teatro ne abbiamo avuto la conferma dall’allora direttore della biglietteria, Peppino Montoliveto, che, in occasione della messa in scena di “Faiele”, uno spettacolo sull’omosessualità, ci disse che molti spettatori erano venuti per la prima volta al Piccinni per vedere in scena Mariolina (e me): alla biglietteria, infatti, avevano chiesto una cabina, anziché un palco”.

“Voglio ricordare le mie due amiche - ha concluso Tiziana Schiavarelli, intervenuta alla cerimonia insieme a Dante Marmone -. Con Rachele, che ho conosciuto moltissimi anni fa, non ho mai lavorato ma eravamo legate da un bellissimo rapporto umano: ho sempre amato la sua voce profonda, la sua bravura e la sua grande bellezza. Con Mariolina, invece, ho lavorato in teatro e anche in tv, e ci siamo divertite moltissimo. Mariolina è un’attrice straordinaria, duttile, che può fare qualsiasi ruolo, e mi scuserete se ne parlo al presente perché per me resta la grande attrice che è. Per questo sono felice che il Comune abbia voluto intitolare a queste due figure dello spettacolo barese e italiano due palchi nel teatro più importante della città”.

 

La scelta di intitolare due palchi del Piccinni a due donne che attraverso l’arte della scena hanno espresso il proprio talento e la propria sensibilità risponde alla volontà di conservarne la memoria e testimoniare l’affetto di un’intera comunità.

Mariolina Defano (1940-2020) è forse l’icona più conosciuta del teatro vernacolare barese, un’artista sensibile e versatile che nel corso della sua lunga carriera ha saputo dare corpo e voce alla baresità in tutte le sue sfumature e contraddizioni, conquistando l’affetto di tutta la città. Il suo talento e la sua professionalità, inoltre, l’hanno proiettata nel panorama della cinematografia nazionale: ha lavorato, tra gli altri, con Liliana Cavani, Carlo Vanzina, Leonardo Pieraccioni, Sergio Rubini e Giovanni Albanese.
Rachele Viggiano (1967-2021), scomparsa prematuramente, è stata pedagoga, attrice, autrice e regista: dopo aver fondato nel 1997 la Scuola Teatrale di Bari, è stata impegnata in produzioni del circuito nazionale al fianco di registi come Carlo Croccolo e di attrici di fama come Maria Rosaria Omaggio. Particolarmente attiva sui palcoscenici teatrali pugliesi, ha diretto il laboratorio delle arti sceniche della compagnia Tiberio Fiorilli, recitando, tra gli altri, con Dante Marmone e Pinuccio Sinisi.