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Presentato nel pomeriggio il nuovo programma di Bari Social Book per la promozione della lettura

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Presentato nel pomeriggio il nuovo programma di Bari Social Book per la promozione della lettura

In occasione dell’evento “LeggiAmo - l’amore per i libri, la cultura e la comunità”, questo pomeriggio l’assessora al Welfare Francesca Bottalico ha illustrato il nuovo programma di Bari Social Book finanziato dal Centro per il Libro e la Lettura (Cepell) e dal Comune di Bari con il bando “Città che Legge”, con l’obiettivo di ampliare gli spazi cittadini dedicati alla lettura e realizzare una pluralità di azioni volte a promuovere la lettura nei luoghi sociali di incontro, accoglienza e cura della città.

Il progetto, promosso dall’assessorato al Welfare e gestito dalle cooperative Progetto Città e Aliante e dall’associazione IDEE - Felicità Contagiosa, nasce in continuità con l’esperienza quadriennale della rete cittadina Bari Social Book, promossa dallo stesso assessorato, e mira ad offrire alle/ai cittadini/e adulti e minori un accesso democratico al libro guardando alla lettura come processo esperienziale di relazione e dialogo per la crescita e la coesione sociale nonché volano per lo sviluppo complessivo della comunità e del territorio.

L’intento è anche quello di consolidare, implementare e dare continuità alle azioni di cura e attenzione rivolte alle fasce deboli della popolazione valorizzando le buone pratiche di promozione della lettura realizzate da Bari Social Book attraverso il protagonismo e la partecipazione attiva alla vita cittadina delle categorie più vulnerabili.

“In un momento storico in cui purtroppo si assiste frequentemente alla chiusura di librerie e al ridimensionamento di biblioteche, mi riferisco a un fenomeno che ha interessato oltre 2.300 librerie negli ultimi 5 anni, qui a Bari continuiamo a investire, in modo innovativo, specialmente sulla funzione sociale del libro e sugli spazi sociali dedicati alla lettura - ha dichiarato Francesca Bottalico -. In tre anni abbiamo creato 14 Spazi sociali per leggere e coinvolto 10.000 persone: in questa direzione, e con la stessa passione, prosegue la nostra esperienza, riconosciuta come buona pratica a livello nazionale, che ora si consolida con l’allestimento di cinque nuovi spazi, uno in ogni Municipio, l’acquisto di centinaia di libri e attività di animazione affidate a cittadine e cittadini volontari che hanno seguito un percorso di formazione grazie alla disponibilità di alcuni bibliotecari e realtà del privato sociale. Ogni mese, quindi, verranno organizzati dei momenti di promozione alla lettura per piccoli e adulti ed eventi che favoriscano la creazione di una comunità unita dal desiderio di leggere e condividere.

Il modello della Biblioteca popolare diffusa su tutto il territorio che intendiamo costruire mette al centro le relazioni e la partecipazione delle persone alla vita della nostra comunità. Saranno i cittadini i veri protagonisti di questo processo, insieme agli autori, scrittori e narratori che parteciperanno al Festival del libro sociale e di comunità. Una scommessa ambiziosa per la nascita di un welfare culturale capace di prendersi cura e accompagnare la crescita e l’emancipazione delle persone e dei luoghi più periferici, sulla scia dell’esperienza costruita in questi anni grazie al lavoro della Biblioteca comunale dei Ragazzi e delle Ragazze”.

La prima azione del progetto sarà la creazione della Biblioteca popolare diffusa: 5 spazi sociali per leggere in luoghi di cura e socialità, accoglienza e welfare culturale, presenti in ciascuno dei cinque Municipi, fruibili liberamente da bambini e bambine, ragazze e ragazzi, adulti, cittadine/i residenti e migranti. Ognuno di questi sarà caratterizzato da un tema e verrà ospitato a Madonnella negli spazi de “La casa del popolo” in via Celentano (legalità); a Poggiofranco presso la sede di “Ortodomingo” in via Lucarelli (natura, ecologia e sviluppo sostenibile); a San Girolamo nella comunità “Chiccolino” su lungomare IX Maggio (città e diritti); a Carbonara presso “Opera San Nicola” in via Manzoni 32 (cura e affettività); a Palese nei locali del “Lascito Garofalo” in via Indipendenza (pari opportunità e differenze di genere).

Tali spazi si aggiungono a Bari Social Boat, la barca a vela sequestrata alle mafie, a bordo della quale è stata allestita una biblioteca a tema mare, viaggi e accoglienza. L’imbarcazione, riqualificata grazie all’accordo tra il Ministero della Giustizia, la fondazione Megamark e l’associazione Marcobaleno, è stata poi poi potenziata dall’assessorato al Welfare con attrezzature, libri e animatori. Proprio oggi pomeriggio sono stati estratti i nomi dei primi equipaggi, composti da sei persone, che potranno veleggiare durante le prime 10 uscite.

Ciascun presidio avrà una dotazione libraria di nuova acquisizione, grazie a un budget complessivo pari a 30mila euro, ed un’altra di 2mila libri usati donati da cittadini e cittadine. Sarà, inoltre, provvisto di scaffalature, postazioni per la lettura e attrezzature informatiche per l’attivazione di servizi di reference, prestito librario e accesso a contenuti multimediali.

Per la gestione e l’organizzazione di attività di promozione della lettura negli spazi, sono stati formati, nel corso di 50 ore complessive, 30 cittadini volontari: sono già state programmate 50 attività di animazione e promozione della lettura.

Un’ulteriore azione realizzata nell’ambito di Bari Social Book sarà il Festival del libro sociale e di comunità, l’evento diffuso sul territorio cittadino e finalizzato alla promozione della lettura come volano di costruzione di comunità educanti collegate agli spazi sociali per leggere della Biblioteca popolare diffusa.

Il Festival del libro sociale e di comunità, che quest’anno sarà dedicato a “Ciascun lettore, ciascuna lettrice”, si propone di coinvolgere gli interessati usando trame di libri, immagini, voci, musiche e parole: sarà articolato in tre step di attività e indagherà differenti aspetti del lettore/lettrice, viaggiatore/trice, traduttore/trice e scrittore/trice. Durante il Festival, inoltre, interverranno autori tra cui Nadia Terranova, Lucia Scuderi e Franco Latorre.

Il progetto, infine, prevede la definizione e sottoscrizione del Patto locale per la lettura della Città di Bari così come previsto dal Cepell in tutti i Comuni d’Italia che hanno ricevuto il riconoscimento di “Città che Legge”. Il Patto locale per la lettura è uno strumento di governance delle politiche di promozione del libro e della lettura proposto a istituzioni pubbliche e soggetti privati, che individuano nella lettura una risorsa strategica su cui investire e un valore sociale da sostenere attraverso un’azione coordinata e congiunta tra i diversi protagonisti presenti sul territorio.