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Concluso il festival di Teatro di strada e circo contemporaneo realizzato nell’ambito del progetto “Circo & periferia on the road” finanziato dall’assessorato al Welfare nel Municipio III

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Concluso il festival di Teatro di strada e circo contemporaneo realizzato nell’ambito del progetto “Circo & periferia on the road” finanziato dall’assessorato al Welfare nel Municipio III

Si è tenuto ieri l’ultimo appuntamento del festival “Circo & Periferia On The Road”, il progetto dell’associazione di promozione sociale “Un clown per amico” vincitore del bando dell’assessorato al Welfare per interventi finalizzati alla prevenzione e contrasto al disagio, alla devianza minorile e alle povertà educative in favore dei minori residenti nel Municipio III.

Il progetto, dopo la battuta d’arresto determinata dall’emergenza sanitaria, è ripartito lo scorso 31 luglio cambiando pelle senza rinunciare però a tutta l’energia del circo contemporaneo. Da allora una carovana di artisti nazionali e internazionali ha trasformato i cortili del territorio del Municipio III in teatri a cielo aperto, ripristinando le categorie di spazio e corpo, fondendole nella cerimonia dello spettacolo dal vivo dove il linguaggio universale dell’acrobazia e del teatro fisico dà vita a comunità temporanee che amano raccontare e ascoltare storie.

Cinque gli appuntamenti del festival: tre dal 31 luglio al 2 agosto presso il cortile della scuola di Ciclismo Franco Ballerini con gli spettacoli “YessLand” di Giulio Lanzafame “Cuore Matto” di Selvaggia Mezzapesa, “Superfantasfiction” della Compagnia La Farandula e “Istinto” della compagnia italo-sudamericana Byk Cirque. L’11 settembre è stata la volta di “Mr. Big” Circus Cabaret di Christian Lisco presso il “Giardino condiviso” della scuola Marconi, mentre ieri sera, in chiusura, è andato in scena “Live Gravity”, di e con Michele Diana, esilarante spettacolo di giocoleria, equilibrismo e clown organizzato in collaborazione con il Centro servizi per le famiglie San Girolamo-Fesca-San Cataldo-Marconi.

“Inizialmente il progetto, avviato lo scorso gennaio, prevedeva lo svolgimento di laboratori di discipline circensi e di arti teatrali e figurative a supporto della genitorialità e in favore di minori e famiglie - commenta Miche Diana di Un clown per amico - ma, a causa dell’emergenza sanitaria, è stato rimodulato, in quanto il distanziamento fisico rischia di portare a un distanziamento sociale e culturale, riducendo così le occasioni di accesso a manifestazioni di interesse collettivo a danno delle fasce più fragili della popolazione. Per questo abbiamo rivisto il progetto iniziale puntando sull’organizzazione di cinque grandi momenti di socializzazione, tutti realizzati nel rispetto delle disposizioni normative di contrasto alla diffusione del Covid-19”.

“Siamo soddisfatti della riuscita di questa rassegna - sottolinea l’assessora al Welfare Francesca Bottalico - che ha avuto il merito di coniugare la magia e la potenza educativa dell’arte circense con nuove modalità di inclusione sociale. Parliamo di un progetto che si è rivelato efficace in particolare per gli adolescenti vulnerabili, anche alla luce della continua trasformazione sociale in atto determinata dal perdurare dell’emergenza sanitaria. Non a caso c’è stato un forte riscontro da parte del pubblico, nonostante le misure restrittive di contenimento del virus: tutti gli eventi sono stati sold out e hanno raccolto grande entusiasmo sia degli spettatori più piccoli che dei più grandi, insieme alla soddisfazione dei  partner pubblici e privati che l’hanno sostenuto”.