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Approvato in giunta lo schema di protocollo di intesa tra l'Agenzia del Demanio e il Comune di Bari per l'attuazione del "Piano Città di Bari"

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Approvato in giunta lo schema di protocollo di intesa tra l'Agenzia del Demanio e il Comune di Bari per l'attuazione del "Piano Città di Bari"

Questa mattina la giunta comunale ha approvato lo schema di protocollo di intesa tra Comune di Bari e Agenzia del Demanio per l’attuazione del «Piano Città di Bari».

Il Comune di Bari, a seguito di rapporti avviati con l’Agenzia del Demanio, intende avviare un rapporto di collaborazione istituzionale che consenta all’Agenzia di dare rapida attuazione agli interventi di razionalizzazione, riqualificazione e riuso del patrimonio immobiliare pubblico presente nel territorio cittadino, in coerenza con i piani di sviluppo della stessa agenzia ministeriale e gli strumenti urbanistici della città.

Il “Piano Città di Bari” promosso dall’Agenzia del Demanio riguarda attualmente il seguente patrimonio pubblico presente a Bari:

  • ex Caserma Tenente Magrone: l’intervento di rifunzionalizzazione del compendio permetterà di rafforzare le infrastrutture del Politecnico di Bari potenziando i laboratori di ricerca e fornendo adeguati spazi di aggregazione, di soddisfare i fabbisogni logistici delle Amministrazioni dello Stato, di allocare residenze e alloggi universitari, il tutto all’interno di un grande parco fruibile alla cittadinanza.
  • ex Ospedale Militare Bonomo: il recupero e la rifunzionalizzazione del compendio garantirà sia il soddisfacimento dei fabbisogni logistici delle Amministrazioni dello Stato che l’allocazione, ove ciò risulti compatibile con i programmi e gli interventi di rigenerazione già concordemente avviati sul compendio, su impulso dell’Agenzia del Demanio, di residenze e alloggi universitari e servizi funzionali all’attuazione del diritto allo studio universitario all’interno di un’ampia area verde fruibile alla cittadinanza, fermi gli approfondimenti urbanistici di cui sopra.
  • ex Caserme Milano e Capozzi: l’opera complessa di riqualificazione urbana e di rigenerazione di un’area in disuso garantirà la realizzazione del Parco della Giustizia di Bari riunendo in un unico sito le sedi dell’amministrazione giudiziaria e restituendo a Bari e ai suoi abitanti un luogo per molti anni inutilizzato, un grande parco, servizi e spazi aperti attrezzati. In tale contesto potrà essere perseguita ogni iniziativa indirizzata alla creazione di apposite sinergie finalizzate all’implementazione delle condizioni necessarie per la locazione gratuita al Comune di Bari del parco urbano, con annessi edifici e spazi pubblici per verde e servizi accessori, nonché a valutare contestualmente la possibilità di procedere al trasferimento in proprietà secondo le modalità che saranno ritenute più idonee nel rispetto delle vigenti previsioni normative. In tale ambito potrà essere anche concepita la realizzazione del “Parco della Memoria”. 
  • Palazzo di Giustizia piazza Enrico De Nicola: l'immobile sarà destinato al soddisfacimento dei fabbisogni logistici delle Amministrazioni dello Stato nell’ambito di una più ampia operazione di rigenerazione urbana e sociale del quartiere Libertà.
  • Cittadella della Cultura e capannoni adiacenti: il compendio, già sede della Biblioteca Nazionale "Sagarriga Visconti Volpi" e dell’Archivio di Stato a seguito dell’acquisizione da parte dello Stato, sarà interessato da un ulteriore intervento di recupero dei corpi di fabbrica adiacenti da destinare ad ampliamento degli archivi al fine di ottenere la completa fruizione del bene.
  • Palazzo Sonnino: il compendio, a seguito dell’acquisizione da parte del Comune di Bari, sarà destinato alla creazione del «Polo di formazione artistica e musicale DE NITTIS – I.C.O.».
  • ex Teatro Margherita - ex Mercato del Pesce:  gli immobili, completato il trasferimento mediante “federalismo culturale”, unitamente allo Spazio Murat, permetteranno la costituzione del «Polo delle Arti contemporanee» mettendo a disposizione della città spazi polifunzionali per le arti contemporanee che promuovano la cultura come leva di sviluppo e crescita sociale del territorio, in grado di coinvolgere la comunità.
  • ex Manifattura Tabacchi: il recupero e la rifunzionalizzazione del compendio, nell’ambito di un più generale obiettivo di riqualificazione del quartiere Libertà, permetterà di riallocare la sede del C.N.R., alcune funzioni del Comune di Bari, un presidio delle forze dell’ordine.
  • Area ex Fibronit: Il sito dell’ex stabilimento industriale, bonificato dall’amianto, diventerà il parco multifunzionale “della Rinascita”. Verranno realizzati spazi per bambini, aree concerti, aree per i cani, spazi per lo sport, orti sociali, funzioni culturali museali e/o commemorative, aree di “forestazione urbana” saranno interessate principalmente da alberature autoctone del paesaggio pugliese

Il protocollo prevede la costituzione di un tavolo tecnico operativo che valuterà l’ampliamento del portafoglio immobiliare di riferimento con immobili, anche di rilevante interesse storico-artistico, ricadenti nel territorio di riferimento e appartenenti allo Stato, al Comune di Bari e/o ad altri eventuali soggetti pubblici, fatta salva ogni valutazione tecnico-amministrativa dell’Agenzia circa l’opportunità di inserimento di tali ulteriori immobili nel protocollo di intesa.

È, pertanto, garantita la facoltà delle parti firmatarie di estendere l’ambito del protocollo anche per beni di successiva individuazione, tra quelli localizzati sul territorio di riferimento.

Per il perseguimento dei suddetti obiettivi, le parti si impegnano a coordinare gli adempimenti di rispettiva competenza, in modo da garantire la massima efficacia nell’attuazione e finalizzazione dei singoli processi di valorizzazione avviati; a garantire il collegamento con gli altri soggetti interessati, a partire dalle Amministrazioni statali, e da qualunque altro soggetto pubblico o privato coinvolto nel progetto; a fornire, ciascuna per le rispettive competenze, idoneo supporto specialistico nelle analisi di fattibilità tecnica, urbanistica ed economico-finanziaria delle singole operazioni, mettendo a disposizione tutte le informazioni e la documentazione tecnico-amministrativa pre-esistente. 

Il Comune di Bari si impegna  inoltre a: individuare ulteriori ed eventuali immobili di proprietà da candidare nel portafoglio immobiliare di riferimento, da sottoporre alla preventiva valutazione dell’Agenzia, ai fini del loro inserimento nel progetto; a verificare la compatibilità dello status urbanistico degli immobili rispetto all’iter di valorizzazione, provvedendo - ove necessario - all’attivazione delle istruttorie amministrative di competenza per il conseguimento della conformità urbanistica da sottoporre all’esame definitivo da parte degli organi collegiali comunali; a facilitare l’espletamento delle azioni amministrative necessarie, per il raggiungimento degli obiettivi di valorizzazione del patrimonio pubblico anche mettendo a disposizione le competenze e le prerogative ad esso espressamente attribuite dalla legge; ad attivare, ove necessario per il conseguimento degli obiettivi, la struttura per la progettazione dell’Agenzia del Demanio per l’affidamento delle attività tecnico-specialistiche di supporto alla pianificazione e alla progettazione per la realizzazione delle finalità individuate dal protocollo, nonché per la definizione dei progetti contenuti all’interno del Piano Città.

“Sin dall’inizio del nostro mandato - spiega il sindaco Decaro - è stata nostra intenzione promuovere nuovi usi dello spazio pubblico nell’ambito di processi di trasformazione e rigenerazione urbana che interessassero tutti i quartieri della città. Il “Piano Città” rappresenta per noi una opportunità per condividere con l’Agenzia del Demanio una pianificazione complessiva sulla città che contestualmente prevede progetti di riuso e valorizzazione di alcuni immobili e siti che ad oggi rappresentano dei veri e propri vuoti urbanistici che vogliamo riempire di funzioni così che possano diventare patrimonio della città. Nell’ambito di questo accordo l’impegno è quello di lavorare insieme per il raggiungimento degli obiettivi razionalizzando e ottimizzando tutti quei passaggi burocratici che troppo spesso hanno bloccato lo sviluppo di progetti sulla città”.