Indietro

“We Are Everywhere”: stamattina l’assessora Pierucci e la presidente della commissione Pari opportunità Russo Frattasi alla presentazione del murale dedicato alla storia del movimento LGBTQIA+

Comunicati stampa

“We Are Everywhere”: stamattina l’assessora Pierucci e la presidente della commissione Pari opportunità Russo Frattasi alla presentazione del murale dedicato alla storia del movimento LGBTQIA+

È stato presentato questa mattina, presso il 3° binario ovest della stazione centrale di Bari, il murale dedicato alla memoria dei personaggi e dei valori che hanno cambiato la storia dei diritti delle persone LGBTQIA+, un’opera lunga 150 metri realizzata per celebrare i 50 anni dei moti di Stonewall che potrà essere apprezzata da tutti i passeggeri dei treni in ingresso in città.

L’idea è stata promossa e sostenuta dal Tavolo LGBTQIA+ del Comune di Bari, curata da Pigment Workroom e realizzata dall’artista Mario Nardulli insieme ai volontari del Tavolo comunale e agli alunni e le alunne della 5° B del Liceo Artistico Audiovisivo - Multimediale “Rosa Luxemburg” di Acquaviva delle Fonti. L’opera, che ha visto il supporto scientifico del Festival delle Donne e dei saperi di Genere e del Centro Interdipartimentale di Studi sulle Culture di Genere (CISCuG) dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, nella figura di Giorgio Borrelli, e la supervisione della coordinatrice del Ciscug, Francesca Romana R. Luciani, ha ottenuto il supporto di Grandi Stazioni ed RFI, che hanno messo a disposizione gli spazi dove l’opera è stata realizzata.

All’evento, assieme all’artista e presidente di Pigment Workroom Mario Nardulli, sono intervenute l’assessora alle Culture Ines Pierucci e la consigliera comunale Silvia Russo Frattasi, presidente della commissione consiliare Pari opportunità, e una rappresentanza degli studenti e delle realtà coinvolte.

L’idea è stata quella di riportare le immagini delle manifestazioni, le persone coinvolte politicamente e socialmente nelle lotte per i diritti LGBTQIA+ a livello locale, nazionale e internazionale e reinterpretarle in forma artistica.

Attraverso un racconto per immagini, che parte dalla riproduzione della Progress Pride Flag, la bandiera che ai tradizionali colori arcobaleno della comunità LGBTQIA+ aggiunge un triangolo composto da una striscia nera (per commemorare le persone morte di AIDS), una marrone (colore simbolo delle comunità afro-discendenti) e tre strisce azzurro-rosa-bianco (che riprendono la bandiera dell’orgoglio transgender). La scelta della Progress Pride Flag vuole rimarcare la prospettiva “intersezionale” del progetto: la comunità LGBTQIA+ non si batte solo per vedere riconosciuti i propri diritti, ma per una società in cui sia superato ogni tipo di discriminazione e garantito un accesso equo al benessere e alla cura delle persone.

All’estremo opposto del muro, su uno striscione mantenuto da giovani studenti nella manifestazione di New York del Gay Liberation Front negli anni ‘70, viene svelato il titolo dell’opera: “We Are Everywhere”.

“150 metri di parete all’interno della stazione ferroviaria di Bari per restituire dignità a chi viene sottratto ogni giorno dai propri diritti civili - ha dichiarato Ines Pierucci -. La città di Bari non si è mai distratta da questi temi a tutti i livelli, culturali, civili e sociali, e soprattutto lo ha fatto con Pigment Workroom e Mario Nardulli, che voglio ringraziare anche per aver collaborato con le generazioni delle studentesse e degli studenti della “Rosa Luxemburg” di Acquaviva e l’università in un lavoro corale, su impulso del Tavolo LGBTQIA+, che ogni giorno è concentrato su questi temi e sui diritti di tutte e tutti. Infine desidero ringraziare Grandi Stazioni ed RFI per il supporto alla crescita della nostra città che non ci fanno mai mancare. L’ho trovata da subito un’idea forte che restituisce consapevolezza anche ai turisti, in qualità di cittadini temporanei, che arrivando qui in stazione trovano un murales fortemente simbolico ed evocativo”.

“Questo murale sarà bellissimo anche per il luogo che è stato scelto - ha proseguito Silvia Russo Frattasi -. Quest’opera ricorda un avvenimento veramente grave che ha segnato probabilmente un punto di svolta nella lotta dei diritti LGBTQIA+ ma allo stesso tempo è bellissimo, potente. Chiunque passerà da Bari in treno potrà ammirare questo splendido murale. Un lavoro che ha al suo interno significati differenti ma che è dedicato chiaramente alla lotta per i diritti. Siamo veramente felici di aver aggiunto quest’altro piccolo tassello alla costruzione di una città più consapevole”.

“Negli ultimi anni ho avuto l’occasione di realizzare diverse opere di arte pubblica che potessero esprimere la voce di specifiche comunità - ha spiegato Mario Nardulli -. L’invito del Tavolo LGBTQIA+ a elaborare un processo artistico per festeggiare i 50 anni dai moti di Stonewall nella mia città è stato dunque motivo di grande felicità e responsabilità, data anche la location che ci è stata offerta da RFI e Grandi Stazioni. Come in tutte le attività di Pigment Workroom, il murales è la parte finale di un lungo lavoro di studio e di incontri con tutte le associazioni del tavolo, con il CISCUG dell’Università di Bari e con il Liceo Artistico R. Luxembourg, per poi trasformarsi, in circa un mese di cantiere, alla vista di tutti e i passeggeri in transito. Spero che la storia e la rilevanza delle immagini scelte riesca ad allargarsi al di fuori del gruppo di lavoro e comunicare che le storie di lotta ed emancipazione sono motivo di festa e crescita di tutte e tutti. Ringrazio tutte le persone che hanno reso possibile questo progetto, in particolar modo Nino Sisto, Donato Lamanuzzi e Valentina Morelli, e chi mi sostiene nei processi artistici, Giorgio Borrelli, Biagio Lieti e la mia associazione. Grazie a Marika D’Ernest per la consulenza grafica e concettuale, per avermi guidato in quelli che sono i suoi temi e battaglie. Questo lavoro l’ho sentito mio grazie a Gilda, Martina e Angela, che mi hanno mostrato come non perdere la grazia impegnandosi per il bene comune”.

“Tenendo conto del linguaggio universale che l’arte rappresenta - è il commento della segreteria del Tavolo LGBTQIA+ del Comune di Bari - riteniamo che il murale realizzato su un muro della stazione centrale riuscirà a trasmettere un messaggio figurativo che potrà raggiungere un’ampia e variegata platea di soggetti e ispirare sentimenti di fratellanza e sorellanza, uguaglianza, solidarietà, amicizia e fiducia nei confronti della comunità LGBTQI, risultando tale dipinto coinvolgente, di agevole accessibilità, di ampia visibilità e chiarezza nonché di facile impatto ma, soprattutto, non effimero bensì stabile e duraturo.

Da oggi grazie anche alla divulgazione dei media, tuttə coloro che transiteranno davanti al murale, in quanto viaggiatorə o perchè spintə dal desiderio di osservarlo, riceveranno il nostro messaggio.

Messaggio che porta in sé l’augurio e la speranza che tuttə si uniscano a noi e condividano le nostre legittime aspettative per la conquista dei i diritti civili che spettano all’umanità intera, ed il raggiungimento delle pari opportunità, senza distinzioni basate sul sesso, sul genere e sull’orientamenti sessuale”.

“È stata un’opportunità bellissima poter contribuire alla realizzazione di quest’opera a partire dal titolo del progetto - ha concluso la referente Pari opportunità del Liceo “Rosa Luxemburg” Marianna Giove -. È un titolo che sicuramente ci ha ispirato e valorizzato il ruolo della scuola. È anche questo il senso del Pcto, cioè dei percorsi per le competenze trasversali, che puntano proprio alla collaborazione fra scuola ed enti del territorio. Alla lotta contro i pregiudizi e, soprattutto, alla questione di genere siamo molto sensibili noi studenti. Vedere i volti, le mani e le braccia alzate su questo murales manifesta perfettamente tutta l’autenticità di questo movimento che nasce dal basso, poiché le cose che nascono dal basso sono naturali che irrompono dal cemento come un fiore che vince tutto e tutti”.