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Domani al Museo Civico l’inaugurazione della mostra "Contra spem spero. Storie dall'Ucraina", le riflessioni e speranze di 11 artisti ucraini

Cultura e Turismo Comunicati stampa

Domani al Museo Civico l’inaugurazione della mostra "Contra spem spero. Storie dall'Ucraina", le riflessioni e speranze di 11 artisti ucraini

 Domani al Museo Civico l’inaugurazione della mostra "Contra spem spero. Storie dall‘Ucraina", le riflessioni e speranze di 11 artisti ucraini

Domani, venerdì 9 febbraio, alle ore 18, al Museo Civico, si terrà il vernissage della mostra fotografica Contra Spem Spero. Storie dall'Ucraina, che raccoglie riflessioni e speranze di 11 artisti ucraini durante il periodo della guerra. All’inaugurazione interverranno l’assessora alle Culture del Comune di Bari Ines Pierucci, il console onorario di Germania a Bari, Vincenzo Vito Chionna, il console onorario del Belgio a Bari, Felice Panaro, e il presidente dell'associazione culturale ucraina “Girasole”, Maryna Kotova.
La mostra arriva a Bari dopo le tappe di Roma, Milano, Genova e Palermo: gli artisti Lyubov Durakova, Nazar Furyk, Kateryna Aleksieienko, Alena Grom, Gera Artemova, Mykhailo Palinchak, Elena Subach, Pavlo Dorohoi, Serhiy Korovainyi, Dmytro Tolkachov e Volodymyr Petrov condividono i loro progetti documentaristici e artistici sulla vita durante il periodo della guerra regalando allo spettatore uno sguardo autentico ma mai senza speranza.
Fino al 10 marzo nello spazio dedicato alle mostre temporanee del Museo Civico di Bari attendono lo spettatore storie visive che vanno da quella della documentarista ucraina che si è arruolata nelle Forze Armate, a quella della gente di Kyiv che si confronta in uno spazio vitale profondamente segnato dalla guerra con una nuova “normalità”, fino al diario visivo personale dei rifugiati ucraini in Polonia.

Il titolo della mostra fa riferimento a un testo della poetessa classica ucraina Lesia Ukrainka, scritto nel 1890, un monologo dell'autrice che proclama lo spirito di speranza e di opposizione a tutti i problemi anche nelle circostanze più difficili.
La mostra è divisa in tre parti - la lotta, la speranza e l’indomani - che parlano ognuna della nuova realtà e dell’adattamento alla vita durante la guerra, della lotta per l’esistenza del Paese, delle esperienze traumatiche e della speranza che li spinge a continuare a vivere.

“La guerra in Ucraina infuria da nove anni e sono passati ormai due anni da quando la Russia ha lanciato un’invasione su larga scala - afferma la curatrice Kateryna Radchenko - È difficile esprimere a parole il complicato mix di sentimenti provati dagli ucraini. Ritengo che le storie visive possano raccontare con maggiore precisione cosa significhi vivere in tempo di guerra e mantenere ancora la speranza nei nostri cuori”.

“La fotografia è il mezzo più potente che ancora oggi ci permette di conoscere i nostri sentimenti in quanto rappresenta la metafora dello specchio. - dichiara l’assessora alle Culture del Comune di Bari Ines Pierucci -. La fotografia è la finestra sulla storia nella sua dimensione materiale e, se correttamente interrogata, può essere uno strumento fondamentale per il tempo nel quale viviamo, utile a leggere il presente. Lo sguardo della mostra Contra Spem Spero ha la grande capacità di attraversare la storia attraverso i tanti colori del bianco e nero. Nelle opere esposte al Museo Civico di Bari l'uomo è al centro e con la sua forza prevale sulla verità storica.”

“Sono lieto che la mostra Contra Spem Spero faccia tappa a Bari, una città non solo di grande importanza economica e culturale, ma anche un importante centro per la Chiesa ortodossa ucraina - sottolinea l’ambasciatore tedesco Hans-Dieter Lucas - La guerra russa contro l’Ucraina continua ancora imperterrita, ma la speranza dei nostri vicini europei di vivere in pace e sicurezza è ancora viva. È nostra responsabilità sostenere l’Ucraina nella sua lotta per la libertà e l’indipendenza finché sarà necessario. La nostra piena solidarietà va al popolo ucraino. Non dimentichiamoci di loro!”.

 “Fin dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, l’impegno dell’Unione europea a fianco del popolo ucraino e degli artisti ucraini è stato fermo e costante - afferma il capo della rappresentanza in Italia della Commissione europea Antonio Parenti - .Il potere evocativo di queste immagini rafforza ancora di più la volontà di sostenere la resistenza ucraina per ripristinare la pace in Europa e avviare la ripresa postbellica nel Paese”.

“Il Belgio detiene attualmente la presidenza del Consiglio dell'Unione europea. Il 1° febbraio i capi dei governi dell'UE a 27 hanno confermato il loro sostegno all'Ucraina impegnandosi a stanziare un bilancio supplementare di 50 miliardi di euro. Questa decisione dimostra l'unità europea nel sostenere l'Ucraina fino a quando sarà necessario. Nel frattempo, abbiamo anche aperto la porta al percorso dell'Ucraina affinché diventi un membro a pieno titolo dell'UE. Durante la presidenza belga continueremo a lavorare su ulteriori misure, sperando di poter raggiungere la pace. Slava Ukraini!” sono le parole dell’ambasciatore belga Pierre-Emmanuel De Bauw.

“La guerra ha colpito ancora una volta l'Europa. L’aggressione russa è inaccettabile e illegale. Dobbiamo sostenere instancabilmente l'Ucraina nella sua lotta per la libertà. L'Unione europea si è schierata all'unanimità per la libertà e la giustizia durante questa guerra, uniti possiamo fare grandi cose. Siamo più forti insieme!” è l’esortazione dell’ambasciatore svedese Jan Björklund.

 “La fotografia è una fissazione materiale delle immagini terribili della guerra che la Russia ha iniziato contro l'Ucraina, la guerra che non sceglie determinati obiettivi, ma distrugge tutto ciò che può essere distrutto: vite umane, cultura e storia del Paese - commenta l’ambasciatore ucraino Yaroslav Melnyk - Attraverso la resistenza instancabile e l'incredibile eroismo, superando con dignità le prove della guerra, gli ucraini si stanno muovendo verso un nuovo livello di autocoscienza, autoidentificazione, statualità, soggettività mondiale. Ringraziamo tutti coloro che oggi, insieme al popolo ucraino, si stanno impegnando per fermare l'aggressione russa nel centro dell'Europa”.

“La guerra in suolo europeo, frutto di un'aggressione russa contro l'Ucraina, ha cambiato la nostra prospettiva sui conflitti bellici. Avevamo una visione distante dalle catastrofi di una guerra che non ci coinvolgeva direttamente. Ora, colpiti dagli orrori della guerra su un popolo fratello nel cuore dell'Europa, fissare lo sguardo su un atto di barbarie ingiustificato e sulla resistenza eroica del popolo ucraino ci rende solidali nel dolore e nella lotta. La fotografia cruda e diretta, fissa il desiderio di vita, di pace e di libertà di un popolo ingiustamente attaccato” conclude l’ambasciatore spagnolo Miguel Fernández-Palacios.

La mostra è a cura di Kateryna Radchenko dell’Odesa Photo Days Festival (Odesa, Ucraina), organizzata dall’ambasciata della Repubblica Federale di Germania in Italia con il supporto della rappresentanza della Commissione europea in Italia, in collaborazione con l’ufficio del Parlamento europeo in Italia, l’ambasciata del Belgio in Italia (presidenza del Consiglio dell’Unione europea) l’ambasciata di Spagna in Italia, l’ambasciata di Svezia in Italia e l’ambasciata d’Ucraina in Italia. La mostra ha il patrocinio del Comune di Bari.

 

Odesa Photo Days è un festival internazionale di fotografia contemporanea e una piattaforma educativa con sede in Ucraina. L'ottava edizione del festival avrebbe dovuto svolgersi a Odesa dal 19 al 22 maggio 2022, ma è stata annullata a causa della guerra su larga scala iniziata dalla Russia contro l'Ucraina. Da allora il team del festival sta lavorando per diffondere la situazione in Ucraina e sostenere i fotografi documentaristi e gli artisti fotografi ucraini colpiti dalla guerra. Nel corso del primo anno gli sforzi congiunti dell'Odesa.
Photo Days Festival e dei suoi partner internazionali hanno dato vita a più di 30 pubblicazioni su carta stampata e online, 24 mostre e più di 15 conferenze e presentazioni online.

Kateryna Radchenko è curatrice, ricercatrice di fotografia e docente. La sua ricerca si concentra sulla manipolazione, la propaganda e la fotografia vernacolare. Curatrice e fondatrice del Festival internazionale di fotografia contemporanea Odesa Photo Days. Dal 2009 è responsabile della ONG "Art Travel". Ha studiato fotografia durante il programma di borse di studio a Villa Arson (Nizza, Francia), durante il programma Gaude Polonia (Varsavia; curatore - Adam Mazur) e al Museum of Photography (San Diego, USA). Ha studiato curatela presso l'organizzazione Intercult (Stoccolma, Svezia) e durante il progetto Curator's Platform presso il PinchukArtCentre (Kyiv, Ucraina).

http://thephotodays.org/en/
Facebook @odesaphotodays
Instagram @odesaphotodays

 

Contra Spem Spero. Storie dall’Ucraina
A cura di Kateryna Radchenko
9 febbraio - 10 marzo 2024
Orario: lunedì-venerdì, h 9.30 - 13.30, 16.30 - 19.30
Sabato-domenica, h 9.30 - 13.30.

 Domani al Museo Civico l’inaugurazione della mostra "Contra spem spero. Storie dall‘Ucraina", le riflessioni e speranze di 11 artisti ucraini