Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. Corsi di guida sicura per monopattini elettrici: domani l'evento in piazza Libertà promosso da Ac Bari-BAT Comunicati stampa Corsi di guida sicura per monopattini elettrici: domani l'evento in piazza Libertà promosso da Ac Bari-BAT L’uso del monopattino è sempre più diffuso e la guida in sicurezza è ormai priorità. Per questo l’Ac Bari - Bat, in collaborazione con l’Aci Vallelunga, ha deciso di organizzare una giornata di corsi di guida sicura dei monopattini elettrici, riservata alle scuole. Domani, mercoledì 27 ottobre, a partire dalle ore 9, ottanta ragazzi dell’istituto tecnico Marconi si alterneranno in piazza Libertà per partecipare al corso sull’uso corretto dei monopattini. Nel corso dell’iniziativa gli istruttori di Aci Vallelunga saranno impegnati con i ragazzi prima in una sessione teorica su caratteristiche e controlli del monopattino, rischi alla guida, posizione corretta di guida, equilibrio e frenata, curve e cambi di direzione e nozioni sul Codice della strada, e poi in una sessione pratica, per consentire loro di sperimentare, in particolare, la posizione di guida, lo slalom lento e dinamico, la frenata e la conduzione in curva. L’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli interverrà all’evento alle ore 10. 26 ottobre 2021 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. L'intervento del sindaco Antonio Decaro alla cerimonia inaugurale della 84^ Fiera del Levante Comunicati stampa L'intervento del sindaco Antonio Decaro alla cerimonia inaugurale della 84^ Fiera del Levante Signor Presidente, autorità civili, militari e religiose, benvenuti alla 84ma edizione della Fiera del Levante. A questo tempo così strano anche la nostra cara vecchia Fiera del Levante si è dovuta adeguare e, per la prima volta, quello che per tutti è sempre stato l’appuntamento che ha segnato la ripresa delle attività economiche e politiche, dopo la pausa estiva, oggi assume un significato diverso. Forse ancor più importante. Pensate, sono state annullate le Olimpiadi, gli Europei di calcio, la festa di Halloween, il Carnevale di Rio, la maratona di New York. La Fiera del Levante no. La Fiera del Levante resiste. Mette la mascherina, rispetta le prescrizioni e riapre. Riapriamo la Fiera del Levante perché è molto più di una campionaria. La Fiera del Levante è il simbolo della nostra caparbietà, della nostra tenacia, del nostro coraggio. E il coraggio non può chiudere, nemmeno oggi. Anzi, soprattutto oggi. Riapriamo la Fiera perché in questa città, in questa regione abbiamo già dimostrato che possiamo adattarci, ma non possiamo arrenderci. Presidente, Bari non vuole arrendersi, la Puglia non vuole arrendersi, il Sud non vuole arrendersi! Ed eccoci qui, in questa specie di inaugurazione a distanza. A distanza, come siamo stati in questi mesi durante le riunioni istituzionali, nelle conferenze stampa, nelle dirette social per cercare di spiegare ai cittadini cosa stava succedendo. A distanza, come ci hanno detto che dobbiamo stare per non contagiarci e per cercare di fermare questo virus, senza poterci abbracciare né stringerci la mano. A distanza, come tutte quelle bambine e bambini che hanno dovuto scoprire cosa significhi vedere per settimane i propri compagni e i propri insegnanti al di là di uno schermo. E dietro quello schermo hanno imparato l’italiano e la matematica, hanno sostenuto le interrogazioni. A distanza hanno dovuto imparare a vivere una vita nuova. E noi insieme a loro. A volte sorridendo, a volte lamentandoci, ma dimostrando la forza e lo spirito di un grande Paese, unito e solidale. Un Paese capace di fare sacrifici, di soffrire, ma anche in grado di rialzarsi con coraggio. “Sembrava la fine, ma siamo ancora qua, con il cuore che batte più forte”. È un verso di una canzone di Vasco Rossi che le maestre della scuola elementare “Gabelli” di Bari hanno voluto scrivere su un cartellone per accogliere i bambini il primo giorno di scuola. Il primo giorno di scuola VERA, dopo otto mesi di distanza da quelle aule. Leggendo quella frase, così semplice e diretta ma così piena di significato, mi sono passate davanti agli occhi centinaia di immagini vissute negli ultimi mesi: bambini, adulti, famiglie separate da un pianerottolo o da migliaia di chilometri, saracinesche abbassate, strade deserte, notti e giorni silenziosi, squarciati soltanto dal suono angosciante delle sirene delle ambulanze. Le immagini di un Paese che ha avuto paura di dover scrivere la parola fine. Un Paese che invece è ancora qua. “Con il cuore che batte più forte”, come direbbe Vasco Rossi. E come dicono gli insegnanti, le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi delle nostre scuole. A loro va il nostro saluto, il nostro incoraggiamento e il nostro affetto. Noi insieme a loro siamo ancora qua, con il cuore che batte più forte e con il coraggio di chi sta provando a rialzarsi. Consapevoli di dover affrontare mesi complicati, ma consapevoli anche di poterlo fare bene, se sapremo agire uniti, con responsabilità, determinazione e serietà, come è già avvenuto nella scorsa primavera. La serietà. Sembra una parola d’altri tempi. E invece è una parola bellissima, una parola attualissima. Secondo il dizionario, per serietà si intende “la consapevolezza della propria dignità, che si traduce in compostezza di atteggiamenti, nel senso di responsabilità e del dovere”. Una parola straordinariamente efficace, soprattutto se a pronunciarla sono le persone serie. Qualche giorno fa, il primo ministro britannico ha detto che in Inghilterra ci sono stati più contagi che in Italia perché gli inglesi amano la libertà più degli italiani. Il presidente Mattarella gli ha risposto che noi italiani amiamo la libertà, ma anche la serietà. Una risposta che sovverte decenni di preconcetti che ci hanno dipinto come un popolo di improvvisatori e di ciarlatani. Grazie, presidente Mattarella, la serietà e il rispetto con cui Lei rappresenta il nostro Paese ci rende ogni giorno orgogliosi di essere italiani! Grazie, presidente Mattarella, perché Lei è una persona seria e siamo fieri di essere rappresentati da Lei. Con rispetto, caro primo ministro Johnson, l’Italia è un paese serio, l’ha dimostrato e lo sta dimostrando ancora. Proviamo a dimostrarlo anche noi sindaci, nel nostro piccolo, cercando sempre di interpretare con la massima serietà il ruolo che i cittadini ci hanno consegnato. Lo abbiamo fatto in questi mesi difficili, con il cuore e con la testa, con passione e con coraggio. Qualcuno starà pensando ai video che mi riprendono mentre allontano da un parco i ragazzi stesi su un prato o in spiaggia a prendere il sole. Qualcun altro ripenserà alle parole del sindaco di Lucera nel dialetto del suo paese o a quello di Modica che minaccia i suoi concittadini. È vero, forse qualche volta siamo stati sopra le righe. Ma credetemi, credeteci, tutto quello che abbiamo fatto è stato per salvaguardare la salute dei nostri concittadini. Ognuno di noi, con i suoi mezzi, ha provato in tutti i modi a proteggere la propria comunità, a convincerla di essere di fronte a un pericolo grande e sconosciuto e ad affrontarlo nel modo più corretto. E ognuno di noi, insieme ai presidenti di Regione e al Governo, ci prova ancora, ogni giorno, con grande fatica. Proviamo insieme a rappresentare un riferimento, una guida, una protezione per i cittadini in difficoltà. I sindaci sono stati gli unici che, forse per la prima volta nella storia della Repubblica, hanno ceduto un potere che era nella loro competenza e disponibilità. Erano le prime settimane di marzo e con una lettera dell’Associazione nazionale dei Comuni al presidente Conte abbiamo rimesso nelle mani del Governo il potere di autorità sanitaria locale, sospendendo qualsiasi ordinanza in tema di contrasto al virus. Avremmo potuto non farlo. Avremmo potuto anzi rivendicare con più forza quel potere. Un potere che dà visibilità e prestigio, soprattutto in un periodo di crisi sociale e sanitaria come quello. Ma mi hanno insegnato che la guida di una comunità, dalla più piccola alla più grande, non è una gara a chi viene inquadrato di più dalle tivù, non è una rincorsa al tweet più efficace, o al post che totalizza più like. Dovevamo salvare il Paese, non metterci in posa per un poster da campagna elettorale. E per salvare il Paese in quel momento avevamo un solo modo: fare ciascuno un passo indietro, per fare un passo avanti tutti insieme. Perché noi amiamo la libertà ma amiamo anche la serietà. La serietà è capire che il tuo avversario, in quel momento, non è il politico che sta dall’altra parte. L’avversario è una pandemia devastante. La serietà è capire che non batti una pandemia con uno stratagemma comunicativo ma con una azione uniforme su tutto il territorio nazionale. Perché il virus non conosce confini amministrativi e non saremmo certamente riusciti a contrastarlo con 8.000 ordinanze diverse da Comune a Comune. Siamo sempre stati in prima linea quando il Paese ha avuto bisogno di noi, ci siamo preoccupati della salute dei nostri concittadini, ci siamo adoperati affinché tutti avessero un piatto caldo da mettere in tavola per i propri figli, siamo stati pronti a gestire e semplificare le vite di chi era costretto in casa dalla quarantena o dalla malattia. Abbiamo organizzato una squadra incredibile di volontari, il cuore pulsante della nostra comunità. A Bari erano 700 e a tutti loro voglio mandare un abbraccio simbolico. Avete insegnato a tutti noi cosa vuol dire mettere da parte lamentele e polemiche. Ora dopo ora, giorno dopo giorno, vi siete spaccati la schiena in un lavoro incessante, per organizzare le risorse, riempire pacchi, smistarli, girare per la città, consegnare provviste a tutti, nelle condizioni più difficili. E poi ascoltare le persone disperate, parlare con loro, consolarle, ridare loro la dignità, che è importante quanto il pane, a volte più del pane. E tutto questo, sempre, con il sorriso sulle labbra. Il sorriso fiero di chi sa che sta facendo il bene della propria comunità. La città di Bari vi sarà grata per sempre! Così come i sindaci non si sono tirati indietro quando il presidente del Consiglio ci ha chiamati per la gestione dei fondi per le famiglie in difficoltà. Nel giro di qualche giorno abbiamo organizzato uffici e procedure, mettendo in campo una macchina degli aiuti efficiente e tempestiva. Nessuno meglio di noi poteva conoscere dove la paura e le difficoltà avrebbero più colpito e lì siamo intervenuti, tendendo la mano a chi aveva bisogno. Noi sindaci abbiamo pianto i nostri morti e consolato le famiglie che a distanza hanno dovuto dire addio ai loro congiunti, abbiamo collaborato con Regioni e Governo sulle azioni da intraprendere nei mesi di lockdown e, nel frattempo, abbiamo lavorato per programmare la ripresa. È stato difficile e doloroso, perché abbiamo dovuto cambiare completamente il nostro punto di vista. Perché dopo aver lavorato per anni, con fatica, per favorire la socialità, per avvicinare i cittadini gli uni agli altri, per creare punti di aggregazione - piazze, giardini, parchi - che stimolassero il nostro senso di comunità, improvvisamente, da un giorno all’altro, ci siamo ritrovati a considerare ogni gruppo di persone, ogni incontro, ogni occasione di vita sociale come un potenziale pericolo per la salute. È stata una vera e propria rivoluzione culturale in negativo. E avrebbe potuto paralizzarci. Invece ci siamo adattati e siamo andati avanti. Con serietà, appunto. Abbiamo aiutato i nostri commercianti a rialzare le saracinesche e i ristoratori a gestire le loro attività, dando loro più spazio e più fiducia. Servivano 7 procedimenti amministrativi per mettere i tavolini all’esterno ora basta una semplice autodichiarazione. Abbiamo cambiato il paradigma delle nostre politiche urbane di mobilità ribaltando il concetto di movimento. In pochi mesi abbiamo riorganizzato il sistema del trasporto pubblico urbano e progettato spazi e modi per spostarci in sicurezza. Qui a Bari abbiamo varato il programma Bari Open Space, 30 interventi per restituire ai cittadini la libertà di muoversi, di vivere, di tornare a riconquistare il proprio spazio nel rispetto delle prescrizioni che le autorità sanitarie ci hanno imposto. Abbiamo spostato le automobili per lasciare spazio alle biciclette, abbiamo convinto le grandi aziende del settore della mobilità elettrica a venire ad investire a Bari con il servizio di monopattino sharing: è vero dobbiamo fare i conti con la furbizia e l’idiozia di qualcuno, certamente. Ma noi non ci arrendiamo perché mai più un cittadino dovrà dire: “Queste cose a Bari non si possono fare”. A Bari non solo si possono fare, ma si devono fare. Questa è la nostra idea di governo e di serietà, perché non abbiamo niente da invidiare a qualsiasi altra città d’Italia e se ci sarà da faticare di più o da sanzionare i comportamenti sbagliati noi lo faremo, perché la fatica non ci ha mai fermato e le regole non ci hanno mai spaventato. Insomma, nel momento in cui tutti si aspettavano che avremmo abbassato la testa e saremmo tornati indietro, noi la testa l’abbiamo alzata e siamo andati avanti. E continueremo ad andare avanti nei prossimi mesi, con serietà e determinazione, con la fiducia nelle autorità sanitarie e lo spirito collaborativo di sempre nei confronti di tutte le istituzioni. “Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno”. Questa frase di Enrico Berlinguer è stata per me una guida in questi mesi, e spero sia d’ispirazione per tutti noi che d’ora in avanti saremo impegnati in una sfida ancora più complicata della precedente: proporre al Paese un modello di convivenza con il virus che tuteli la salute pubblica attraverso la definizione di nuovi modelli di vita, pubblici e privati, elaborando protocolli e procedure che siano chiare, tempestive ed efficaci. Ce l’abbiamo fatta quando tutto intorno era buio e spento, ce la faremo anche oggi che abbiamo riacceso le luci del nostro Paese. Per questo nelle scorse settimane tutti i sindaci italiani hanno lavorato ad una proposta per l’utilizzo di quelle risorse che, grazie a Lei Signor Presidente del Consiglio, alla sua tenacia in sede europea, siamo riusciti a far destinare al nostro Paese. La abbiamo elaborata perché siamo consapevoli che il rilancio economico e sociale non può che passare dal sistema di competenze e funzioni strategiche presenti nelle città, perché qui, nelle città ci sono le istituzioni di prossimità. Ma pur essendo l’Italia dei campanili, quella fiera delle sue tantissime, diversissime comunità, oggi più che mai rifiutiamo la logica, delle divisioni e dell’egoismo. Perché c’è un passato, nemmeno troppo remoto, fatto di macerie fisiche e morali, di guerre atroci, di persecuzioni, di conflitti etnici e genocidi. E nessun negazionista potrà cancellarlo dalle rughe dei nostri padri, dai racconti dei nostri nonni. Per questo siamo e ci dichiariamo ostinatamente cittadini europei. Fieri cittadini di un’Europa di libertà, democrazia, pace e progresso. Questo è il nostro dovere, dimostrare di essere l’Italia europeista, moderna, che guida la ripresa, l’Italia che con serietà indica la strada da intraprendere, come abbiamo fatto qualche mese fa nella gestione dell’emergenza sanitaria. E oggi tutto il mondo ce lo riconosce, dall’Organizzazione mondiale della Sanità, ad Angela Merkel, proprio qualche giorno fa. Per questo abbiamo portato all’attenzione del governo la nostra proposta. Si chiama Città - Italia. Sono 10 punti programmatici scritti in modo molto semplice per arrivare dritti allo scopo. Cioè trasformare le ingenti risorse che l’Europa ci mette a disposizione, in servizi utili a migliorare la vita dei cittadini di tutte le città italiane, dai Comuni più piccoli alle grandi metropoli, dalle periferie ai distretti industriali; dalle piccole imprese agricole delle aree interne alle scuole delle zone meno sviluppate. Detta così potrebbe apparire una cosa scontata. Non lo è affatto. Oggi, al di là di ogni retorica, siamo davvero di fronte ad un bivio. Se sbaglieremo a cogliere l’enorme opportunità dei fondi del Recovery Plan non potremo più tornare indietro. E nei cittadini resterà la convinzione che l’Europa sia davvero quella istituzione litigiosa, lenta e indifferente ai bisogni del popolo che alcuni artificiosamente provano a raccontare. Se invece sapremo sfruttare questa occasione per fare realmente gli interessi dei cittadini, per rilanciare l’economia, per migliorare la sanità, forse potremo invertire per sempre quella narrazione. La parola Europa potrà entrare nelle case degli italiani come sinonimo di cura, di protezione, di prosperità e di pace. E quella bandiera blu con le dodici stelle gialle, forse, la sentiremo un po’ più nostra. Noi sindaci abbiamo proposto i 10 punti per l’Italia Covid Free. 10 punti che, grazie all’interlocuzione con il Comitato Interministeriale per gli Affari Europei, abbiamo già ritrovato nelle linee guida che ci sono state presentate dal Governo. Tra questi, un ambizioso Piano nazionale per la mobilità sostenibile nelle aree urbane. Un servizio di trasporto pubblico efficiente e un sistema articolato di servizi a domanda di micro-mobilità, biciclette e altri mezzi non inquinanti. Poi un piano per la digitalizzazione capillare del Paese. Tutti, e dico tutti i Comuni del nostro Paese devono essere raggiunti dalla banda larga. Non è più tollerabile che nel 2020 ci siano bambini che non hanno potuto assistere ad una lezione del loro insegnante perché non hanno accesso a una connessione. Signor Presidente, un luogo in cui non arriva la scuola è un luogo in cui non arriva lo Stato. E questo pensiero non deve farci dormire la notte. E se il discorso vale per le famiglie, a maggior ragione vale per le aziende. Il primo sito internet italiano, quello del CNR, compie a dicembre 33 anni. Com’è possibile immaginare oggi che ci siano aziende senza una connessione veloce alla rete? Ci riempiamo la bocca della parola “competitività” ma come si fa a competere se i nostri migliori cervelli sono costretti a fare i conti con infrastrutture tecnologiche obsolete? Anche Lewis Hamilton avrebbe difficoltà a competere se guidasse una Duna. Noi sindaci chiediamo di occuparci di questo: di scuola, di sicurezza degli edifici scolastici, di un piano per l’edilizia abitativa come strumento di contrasto alle povertà e di sostegno alle famiglie. Chiediamo di diventare protagonisti della rinascita di questo Paese perché questo virus ha piegato le nostre città e noi sappiamo come renderle più sicure e più vivibili. Se qualcuno pensa che la sicurezza di una città si tuteli togliendo le coperte di dosso a un povero clochard per allontanarlo dalla vista dei cittadini, non ha capito niente. Questa ostentazione di cinismo e cattiveria non rende una città più sicura, ma solo più egoista. E le comunità, di egoismo muoiono. Noi abbiamo un’altra idea di sicurezza. Sicurezza è riaccendere le luci nelle strade e nei parchi, per farli vivere anche di notte, per farci andare le famiglie, farci giocare i bambini. Sicurezza è far riaprire i bar e i negozi. Sicurezza è smettere di chiamare certi quartieri “periferie” perché sono città anche loro, se cominciano a offrire servizi e opportunità di lavoro. Le grandi aree urbane sono un altro nodo chiave per il Paese. E noi siamo pronti a firmare un nuovo patto per lo sviluppo delle città metropolitane che individua opere e investimenti strategici su cui premere l’acceleratore per rimettere in moto il Paese e restituire fiducia ai cittadini. Su questo, permettetemi di farmi portavoce di una questione che sta molto a cuore alla città di Bari. Non al sindaco di Bari, vorrei sottolinearlo, ma alla città di Bari e al suo distretto giudiziario. Perché il nuovo polo della giustizia barese non è una questione che riguarda il destino dei singoli (magistrati; avvocati) ma è una questione che riguarda il futuro di una intera comunità metropolitana. Ieri abbiamo avuto finalmente una buona notizia, e di questo ringrazio il Ministro Bonafede, ma vorremmo procedere celermente sulla strada della concretezza e della semplificazione. Anche in questo caso, noi abbiamo fatto la nostra parte. Abbiamo individuato le aree, abbiamo trovato i fondi per finanziare lo studio di fattibilità, abbiamo cercato di coordinare tutti i soggetti coinvolti definendo un’unica soluzione, abbiamo dato un contributo a superare la fase delle tende e dell’emergenza. Ora non chiediamo corsie preferenziali, non chiediamo favori. Chiediamo ad alta voce che la questione del polo giudiziario di Bari sia considerata una urgenza improrogabile di questo Paese. Non può continuare cosi. Perché senza luoghi e modalità di lavoro che rispettino la dignità di giudici, avvocati, operatori della giustizia, non esiste futuro per una comunità. Non esiste futuro e non esiste giustizia. Da anni, qui a Bari, stiamo consumando, giorno dopo giorno, la fiducia dei cittadini nel diritto a una giustizia giusta. Queste sono alcune delle questioni da cui i sindaci e i Comuni vogliono ricominciare a fare sistema e a fare Paese, perché se è vero che in questa nuova fase, Fase 3 l’hanno chiamata, uno vale uno e ognuno di noi, con le sue scelte e i suoi comportamenti, è responsabile per se stesso e per gli altri, noi sappiamo bene che il nostro orizzonte, l’orizzonte delle istituzioni, deve essere invece sempre quello collettivo, quello della comunità, quello che si raggiunge se si lavora insieme, con responsabilità e serietà. È vero, noi sindaci siamo l’ultimo anello della catena istituzionale. Ma siamo anche il primo punto di riferimento per i cittadini. Quelli che ci salutano per strada, quelli che ci aspettano nel portone del Comune, quelli che ci scrivono sui social. Quelli che consegnano nelle nostre mani con fiducia le loro paure e le loro speranze. Ebbene, questa fiducia dei cittadini è un bene inestimabile che va custodito e protetto. E l’unico modo per farlo è dare risposte, prendere decisioni, attuare progetti, governare le nostre città. Quando non lo facciamo, quando promettiamo e non manteniamo, quando ci accontentiamo degli slogan, i cittadini se ne accorgono e la loro fiducia in noi crolla. I cittadini non scelgono gli spot elettorali, i presunti guru, le risposte più efficaci nei talk show. I cittadini scelgono gli amministratori che governano bene, che propongono politiche in grado di cambiare davvero in meglio la loro vita. Questo, a mio parere, è quello che è successo ancora una volta pochi giorni fa in Puglia con il voto per l’elezione del nuovo governo regionale. Permettetemi di mandare un saluto a Raffaele Fitto. Gli auguro una pronta guarigione e che possa affrontare serenamente questo periodo in un clima di rispetto e solidarietà. Al contempo faccio gli auguri di buon lavoro a Michele Emiliano e al nuovo Consiglio regionale. Buon lavoro Presidente! La città di Bari continuerà a collaborare insieme a te e alla tua nuova giunta e agli altri Comuni pugliesi. Tutti insieme. Perché siamo un’unica storia e un unico popolo. Di questa storia fanno parte tante donne e tanti uomini, tanti sono ancora qui con noi. Altri purtroppo non ci sono più. Ma io preferisco pensare che abbiano soltanto cambiato il punto di vista. Ora ci guardano dall’alto, per poterci guidare meglio. Questa storia è un patrimonio da custodire e da valorizzare. È una storia di tutti. E noi umilmente vogliamo metterla a servizio di tutto il Paese perché da questo appuntamento, qui, dalla Fiera del Levante di Bari, seppure con la mascherina, seppure col distanziamento, sì da qui, dal Sud possa partire un nuovo cammino di sviluppo, di salute e di speranza. Perché, prendendo in prestito uno slogan di questa ultima campagna elettorale io voglio dire con forza che la Puglia ce la fa. Che il Sud ce la fa. Che l’Italia ce la fa! L’Italia ce la fa se stiamo insieme, se lavoriamo con serietà e determinazione, se abbiamo fiducia nella scienza. L’Italia ce la fa se impariamo a riconoscere un sorriso dietro una mascherina, se impariamo a capire che rispettare le regole di questo strano presente, vuol dire salvare la vita al nostro futuro. L’Italia ce la fa se impariamo a capire che rinunciando a una stretta di mano oggi, potremo abbracciarci più forte domani! Buona Fiera del Levante a tutti e buon lavoro a noi! 02 ottobre 2020 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. Alla guida del monopattino in sicurezza - sabato e domenica in Via Argiro lezioni pratiche e teoriche con Bit Mobility Trasporti e viabilità , Comunicati stampa Alla guida del monopattino in sicurezza - sabato e domenica in Via Argiro lezioni pratiche e teoriche con Bit Mobility Promuovere un uso consapevole e sostenibile del monopattino elettrico e il rispetto delle basilari regole di comportamento in strada. Questo l'obiettivo dell'azienda BIT Mobility, tra le concessionarie del servizio di micromobilità elettrica in sharing nella città di Bari, che nelle giornate di domani, sabato 3 e domenica 4 settembre, e nelle giornate del 17 e 18 settembre, intende promuovere un'iniziativa dedicata interamente al tema della sicurezza. Una vera e propria scuola di formazione sul territorio, che unirà momenti teorici a prove pratiche a bordo di monopattini per assimilare e approfondire i comportamenti e le buone norme da osservare quando si circola in mezzo al traffico. Lo stand BIT Mobility farà tappa questo weekend in via Argiro, dalle 18 alle 22. Lo staff dell'azienda sarà a disposizione dei cittadini con consigli pratici, suggerimenti e tantissimo materiale informativo. Presso lo stand sarà possibile testare il proprio grado di competenza compilando un quiz dedicato alla guida in sicurezza. Inserendo la propria e-mail, sarà possibile rimanere aggiornati su tutte le attività promozionali e formative che verranno organizzate da BIT Mobility nella città di Bari. Dopo la compilazione gli utenti avranno la possibilità di mettere in pratica le nozioni apprese prendendo parte ad un test di guida sicura, salendo a bordo di BIT e affrontando il percorso creato ad hoc con cartelli stradali. Alla fine dello svolgimento del percorso verrà rilasciata la card “BIT City Life” una sorta di “patentino” simbolico che approva di aver superato sia la teoria che la pratica per l’utilizzo del monopattino. Sopra la stessa sarà riportato inoltre un codice di 30 minuti gratuiti che gli utenti potranno utilizzare attraverso il parco mezzi di BIT Mobility. 02 settembre 2022 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. Attivo il 4° operatore del servizio di monopattino sharing della città: sale a 1800 la flotta complessiva dei mezzi Trasporti e viabilità , Comunicati stampa Attivo il 4° operatore del servizio di monopattino sharing della città: sale a 1800 la flotta complessiva dei mezzi Si completa il servizio di mobilty sharing previsto dal primo avviso indetto dal Comune di Bari con la presenza del quarto operatore, che da qualche giorno è attivo con i nuovi monopattini in città. Si tratta di Dadoda, il servizio di noleggio di monopattini elettrici 100% italiani e realizzati a Bari. L’iniziativa, ideata e gestita da Cube Comunicazione, ha previsto una dotazione di 300 mezzi di ultima generazione, ideali per spostarsi da un punto all’altro del capoluogo pugliese, in modo facile e sicuro. Sostenibilità, risparmio e semplicità di utilizzo sono i punti di forza di Dadoda. Il sistema di noleggio si serve della formula innovativa download and go: per viaggiare con Dadoda basta scaricare l’APP e scegliere la formula preferita. L’applicazione permetterà di gestire il servizio in maniera semplice e veloce, anche attraverso una mappa per individuare il monopattino disponibile più vicino. “Siamo contenti che anche un’azienda barese abbia partecipato all’avviso scegliendo di investire su quella che a Bari era, fino a qualche mese fa, una vera scommessa - commenta il sindaco di Bari Antonio Decaro -. Ad oggi abbiamo completato la programmazione iniziale con l’intera flotta di mezzi su strada con circa 1800 monopattini elettrici, forniti e gestiti da grandi aziende nazionali e internazionali e da un’azienda barese che ha voluto partecipare. Questo servizio, che sicuramente ha ancora bisogno di tempo e di esperienza per tararsi sulla città, oggi rappresenta a tutti gli effetti un sistema di mobilità alternativa all’auto privata, che consente a tante persone in questo momento di spostarsi in città senza alcuna immissione di sostanze inquinanti nell’aria. In questo particolare momento, in cui purtroppo il trasporto pubblico, soprattutto negli orari di punta, può rappresentare ancora un agente di rischio, il monopattino è un’alternativa rapida, efficace ed economica per gli spostamenti cittadini”. Il servizio di monopattini a noleggio Dadoda parte con una tariffa di lancio scontata e conveniente come omaggio ai cittadini baresi: sblocco gratuito e 0,10 centesimi al minuto. Con l’avvio del progetto saranno poi sviluppate delle tariffe vantaggiose con la formula flat, ovvero prezzo unico giornaliero, settimanale o mensile. In programma a breve anche la possibilità di effettuare abbonamenti al servizio. Le aree di noleggio dei monopattini Dadoda si concentreranno in diversi punti della città. Nella fase di lancio le aree in cui trovare i monopattini arancioni sono localizzate nel centro di Bari, nei punti indicati sulla mappa interattiva, consultabile sul sito o sull’applicazione. Il servizio sarà attivo h24, con assistenza e manutenzione quotidiana. Per maggiori informazioni visita il sito www.dadoda.it. 04 gennaio 2021 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. Guida sicura sul monopattino: domani il primo evento di sensibilizzazione promosso da Bit Mobility e ACI Bari-Bat, il prossimo 7 agosto sarà la volta di Wind Trasporti e viabilità , Comunicati stampa Guida sicura sul monopattino: domani il primo evento di sensibilizzazione promosso da Bit Mobility e ACI Bari-Bat, il prossimo 7 agosto sarà la volta di Wind Domani, sabato 24 luglio, dalle ore 20.30, in corso Vittorio Emanuele, nei pressi del cavallo di Ceroli, si terrà “Guida sicura con BIT”, l’iniziativa promossa da BIT Mobility, una delle aziende che gestiscono il servizio cittadino di monopattini sharing, per sensibilizzare gli utenti sul corretto uso del mezzo. Nel corso dell’evento, organizzato in collaborazione con ACI Bari-Bat, presso il gazebo saranno fornite informazioni utili a una guida sicura e date dimostrazioni pratiche sulle regole da rispettare - sicurezza stradale, divieti e norme di circolazione - a bordo di un monopattino. I cittadini interessati potranno anche effettuare un test drive dimostrativo con la supervisione degli organizzatori. Si tratta di una modalità concreta di informare e formare i cittadini ma, allo stesso tempo, di premiare i più affezionati: l’azienda ha infatti deciso di regalare un casco brandizzato ai 30 cittadini che, nel corso dell’ultimo anno, abbiano percorso più chilometri in monopattino sul territorio comunale. Per l’occasione verranno anche consegnati dei gadget omaggio brandizzati per tutti. L’evento sarà replicato il 6 agosto e il 18 settembre prossimi. “La mobilità elettrica fa parte ormai della nostra vita quotidiana ma, dal punto di vista della regolamentazione per una guida del mezzo in totale sicurezza, rappresenta ancora una novità - afferma Michela Crivellente, cofondatrice di BIT Mobility -. La sicurezza non dipende dal monopattino ma dalle persone che lo usano: è per questo che nella filosofia BIT Generation abbiamo deciso di investire nell’attività di divulgazione ed educazione all’uso di questo mezzo che sta rivoluzionando il modo di spostarsi nelle città”. “L’Automobile club di Bari e Bat - dichiara Maria Grazia De Renzo, direttrice dell’Aci Bari-Bat - è presente in tutti gli eventi che riguardano la mobilità, dalla micromobilità, come ad esempio in questo caso per i monopattini elettrici, ai kart fino allo studio attraverso convegni delle problematiche legate alla mobilità. Senza dimenticare l’automobilismo sportivo”. “Come Automobile club di Bari - sottolinea Francesco Ranieri, presidente dell’Aci Bari-Bat - abbiamo deciso da subito di aderire all’evento di BIT Mobility perché il tema dell’uso corretto dei monopattini elettrici è al centro del dibattito quotidiano ed è necessario diffondere una maggiore conoscenza delle regole basilari per l’uso in sicurezza di questi mezzi”. Il prossimo 7 agosto, invece, in largo Giannella e in piazza del Ferrarese, dalle ore 17, sarà Wind, altro gestore del servizio di monopattino sharing nella città di Bari, a promuovere le regole basilari per muoversi in sicurezza sui monopattini, oltre alle nuove offerte dell’azienda. “Per Wind la sicurezza alla guida dei nostri monopattini viene prima di ogni altra cosa - commenta Saverio Galardi, country manager Wind -. Lavoriamo tutti i giorni alla manutenzione dei nostri veicoli per garantire un alto standard di sicurezza. Saremo con uno stand a Bari per incontrare e assistere la cittadinanza nei corsi di guida sicura affinché il monopattino sia un mezzo sempre più usato da tutti i baresi”. “È necessario che questi dispositivi di micromobilità elettrica, sempre più diffusi per facilità di utilizzo e versatilità, vengano usati in modo e sicuro, nel rispetto delle regole del codice della strada e con la dovuta consapevolezza da parte degli utenti - conclude l’assessore alla Mobilità Giuseppe Galasso -. Per questo, a nome dell’amministrazione comunale, ringrazio i gestori del servizio di monopattino sharing che hanno ritenuto di organizzare delle giornate di sensibilizzazione e di formazione rivolta a tutti i cittadini, specie i più giovani, perché possano sfruttare al meglio le opportunità legate a un sistema di mobilità sostenibile alternativo all’auto privata”. 23 luglio 2021 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. Wind Mobility lancia a Bari il servizio monopattini in sharing: da domani 500 mezzi in circolazione Trasporti e viabilità , Comunicati stampa Wind Mobility lancia a Bari il servizio monopattini in sharing: da domani 500 mezzi in circolazione Wind Mobility, società leader a livello europeo nel settore dei monopattini elettrici in sharing, apre domani il proprio servizio a Bari lanciando 500 monopattini gialli Wind 3.0. Per accedere al servizio sarà sufficiente scaricare l’applicazione di Wind sugli App store Android o iOS: una volta completata la registrazione e selezionato un metodo di pagamento, sarà possibile noleggiare il monopattino. Il sistema IOT presente su ogni monopattino ne impedirà l’utilizzo al di fuori dall’area operativa e limiterà parcheggio e velocità in certe aree della città. “Siamo molto contenti che un player internazionale come Wind abbia scelto di investire a Bari - commenta il sindaco Decaro -. La micromobilità elettrica rappresenta un’opportunità per la nostra città e per i cittadini che, attraverso l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi, sempre più scelgono di lasciare l’auto privata a casa o in un parcheggio di scambio. Sicuramente in questi mesi, con i primi mezzi per strada, ci sono state difficoltà e, come accade per tutte le novità, c’è voluto del tempo perché il servizio andasse a regime ma oggi i dati delle corse e la riduzione del numero degli atti vandalici sui mezzi ci lascia ben sperare che questo sistema di mobilità sostenibile individuale possa rappresentare una valida alternativa per chi deve spostarsi in città. L’investimento di Wind e le ulteriori proposte di altre aziende pervenute agli uffici sono la risposta ad una città che è pronta a mettersi alla pari del resto del Paese anche sul fronte della mobilità sostenibile. In questo momento dobbiamo ridurre al minimo gli spostamenti non essenziali ma confidiamo tutti che dai prossimi mesi, con l’arrivo del vaccino, si possa pian piano tornare alla normalità e sfruttare a pieno questa occasione”. “Siamo felici di portare finalmente Wind Mobility a Bari, una delle prime città italiane a credere nella micromobilitá elettrica e nella quale vogliamo investire molto - dichiara il country manager Italy Saverio Galardi -. Ci presentiamo alla cittadinanza con grande spirito di servizio sicuri che Wind Mobility sarà di grande aiuto per la mobilità cittadina, soprattutto durante l’emergenza covid. Lanceremo il nostro modello di punta, il WIND 3.0, un monopattino completamente sviluppato in-house che sorprenderà la città!”. “Non solo il monopattino ma anche il prezzo sarà rivoluzionario, con un’offerta di lancio a 0€ di sblocco e 0.15€ al minuto - prosegue il city manager Gianluca Piras -. Riguardo al servizio vogliamo raggiungere tutti i baresi e abbiamo puntato su un’area molto vasta che va dalla Fiera del Levante fino a via Alfredo Giovine lungo la costa, mentre a sud fino ai quartieri Poggiofranco e Carbonara. Raggiungeremo le principali università e ospedali, i punti nevralgici delle piste ciclabili oltreché tutti i punti centrali di maggiore afflusso”. Il monopattino Wind 3.0 garantisce una particolare stabilità e un’esperienza di guida sicura in quanto più stabile, pesante e più grande della maggior parte dei modelli presenti attualmente in strada. È dotato di funzionalità innovative per migliorare sia l’esperienza dell’utente sia l’efficienza del mezzo, ad esempio ha una batteria sostituibile, che garantisce ai clienti un uso più lungo e ai monopattini minori esigenze di ricarica. La batteria è sovralimentata e consente un utilizzo per 60 km tra una ricarica e l’altra, il doppio della media del settore. Il modello è inoltre dotato di freni a mano in stile bicicletta che consentono all’utente di fermarsi in modo più fluido e progressivo, due luci luminose per aumentare la visibilità e un doppio cavalletto a forma di U per garantire ai monopattini stabilità di parcheggio. Per ulteriori informazioni https://www.wind.co/ 18 dicembre 2020 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. Servizio di sharing elettrico su monopattini: oggi la riunione con i gestori per sperimentare riduzione di velocità in alcune aree Trasporti e viabilità , Comunicati stampa Servizio di sharing elettrico su monopattini: oggi la riunione con i gestori per sperimentare riduzione di velocità in alcune aree L'amministrazione comunale ha tenuto questa mattina un incontro con i gestori del servizio di monopattino sharing a Bari per chiedere loro una maggiore attenzione ad azioni che promuovano un uso consapevole dei monopattini su strada. Ad oggi, infatti, soprattutto in alcune zone della città, vista la presenza di numerosi esercizi commerciali che in questo periodo svolgono attività prevalentemente all'aperto e di una maggiore concentrazione di persone, risulta necessario avviare azioni che limitino l'utilizzo irregolare e irresponsabile dei mezzi in particolare in alcune ore della giornata. All'incontro hanno partecipato i responsabili delle quattro aziende appaltatrici che si sono subito mostrati favorevoli alla richiesta del Comune proponendo una riduzione automatica della velocità dei mezzi a 15km/h, in via sperimentale, dalle ore 19 alle ore 2 nella zona Umbertina, fatta eccezione per il lungomare di Crollalanza e corso Cavour. Gli stessi limiti di velocità saranno attivati sul lungomare di San Girolamo. Si ricorda che nella città vecchia e nelle aree pedonali (via Sparano) i monopattini già oggi non sono operativi. “Come tutte le novità, anche questo nuovo strumento di mobilità, sempre più diffuso per la facilità di utilizzo e versatilità, necessità di regolamentazioni in progress, tipo questa che abbiamo valutato di sperimentare nel quartiere Umbertino - spiega l’assessore alla Mobilità Giuseppe Galasso -. Il nostro obiettivo è far sì che i dispositivi di micromobilità elettrica diventino una pratica stabile su Bari e per far questo c’è bisogno che l’utilizzo sia consapevole e sicuro, scoraggiando usi impropri e condotte di guida che, specie in aree a forte densità di pedoni, potrebbero rivelarsi pericolose. Voglio ringraziare tutti i soggetti gestori per aver accolto subito la nostra richiesta ed essersi mostrati attenti e sensibili alla questione proponendo loro stessi delle limitazioni”. “Vogliamo che il servizio di monopattino sharing, che l'amministrazione ha fortemente voluto, continui ad essere un'opportunità per tanti e non un disservizio o un pericolo - commenta l'assessora allo Sviluppo economico Carla Palone -. Soprattutto con la ripresa delle attività economiche e l'utilizzo degli spazi aperti, non vogliamo creare disagi o situazioni di pericolo per residenti e operatori. Con i gestori del servizio di sharing abbiamo condiviso la preoccupazione sull'utilizzo improprio che alcuni fanno di questi mezzi e la scelta di avviare una sperimentazione, prevedendo una decelerazione dei monopattini nelle ore e nelle zone dove c’è una maggiore concentrazione di cittadini”. La sperimentazione avrà inizio la prossima settimana. 30 giugno 2021 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. Presentato il servizio di monopattini sharing offerto dalla Bit Mobility: da oggi 500 mezzi in circolazione in città Trasporti e viabilità , Comunicati stampa Presentato il servizio di monopattini sharing offerto dalla Bit Mobility: da oggi 500 mezzi in circolazione in città È stato presentato questa mattina, in corso Vittorio Emanuele, il servizio di monopattini sharing offerto dalla BIT Mobility, la seconda azienda ammessa alla manifestazione d’interesse pubblicata dal Comune di Bari, che metterà in circolazione sulle strade cittadine 500 dispositivi elettrici. Alla presentazione sono intervenuti il sindaco Antonio Decaro, l’assessore alla mobilità Giuseppe Galasso, l’AD e cofondatore di BIT Mobility Gianmaria Crivellente e il project manager di BIT Mobility Michele Francione. D’intesa con l’azienda, sono stati individuati circa 80 hub dove posizionare gli stalli di servizio, selezionati sulla base dei percorsi più trafficati dai baresi nei giorni feriali. Molti i servizi previsti per promuovere il rispetto delle regole di circolazione e il corretto parcheggio del mezzo: innanzitutto il sistema di geolocalizzazione del mezzo in condivisione, che permette un maggiore controllo contro gli episodi di furto e vandalismo; aree di parcheggio obbligatorio e possibili limitazioni di velocità gestite da remoto h24 nell’area operativa individuata; una flotta di monopattini di ultima generazione con doppio-freno, batterie intercambiabili e interfaccia vocale. Per noleggiarli sarà necessario scaricare l’applicazione mobile gratuita di BIT Mobility sul proprio cellulare Android e iOS. “Oggi presentiamo i 500 monopattini del servizio di sharing della Bit Mobility, che si sommano a quelli già in circolazione da lunedì - ha esordito Antonio Decaro -, perché la città non si lascerà fermare da qualche vigliacco che ha pensato di rovinare questa bella opportunità con la sua inciviltà. Per fortuna abbiamo scelto tanto tempo fa di andare avanti e di lavorare per questa città e per far sì che la reputazione di Bari sia sempre più legata a episodi positivi e grandi sfide e non alla stupidaggine di pochi. E le molte segnalazioni sui tentativi di danneggiamento del servizio sono la dimostrazione che la maggior parte dei cittadini ha perfettamente compreso la nostra scelta di far compiere un notevole passo in avanti alla nostra città. Questo servizio rappresenta un’autentica rivoluzione in grado di farci entrare nel futuro dalla porta principale, perché la mobilità sostenibile caratterizzerà soprattutto le grandi città, già a partire dai prossimi mesi, attraverso l’uso di biciclette, monopattini elettrici e altri sistemi di mobilità sostenibile allo studio, visto che non è più possibile continuare a scegliere il mezzo privato per effettuare spostamenti in città. Sappiamo bene che utilizzare l’automobile significa contribuire ad aumentare la congestione del traffico e, con essa, l’inquinamento acustico e atmosferico. Al contrario, il monopattino elettrico rappresenta una valida opportunità per i tanti cittadini che ancora oggi non vogliono utilizzare i mezzi del trasporto pubblico, almeno fino a quando non supereremo il blocco psicologico legato ai rischi da contagio. Ci si può spostare agevolmente in qualsiasi luogo della città utilizzando le piste ciclabili esistenti e quelli in via di realizzazione, a costi inferiori e senza alcun problema di parcheggio. E poi la compresenza di diverse aziende ci consente di innescare una sana concorrenza sul servizio e di mettere in circolazione oltre 1500 monopattini in sharing nella nostra città.”. “Con l’inaugurazione del secondo servizio di monopattini sharing la città di Bari diventa ancor più sostenibile nelle sue forme di mobilità - ha sottolineato Giuseppe Galasso -, e lo fa non solo incrementando gli itinerari ciclabili con le cosiddette piste leggere ma anche aumentando la flotta di monopattini disponibili sul territorio. L’invito che rivolgiamo a tutti è di testarli, di immaginare anche di rivisitare le proprie modalità di spostamento nel tragitto casa-lavoro o per il tempo libero, perché in questo modo riusciremo ad alleggerire il trasporto pubblico locale e a rispettare il distanziamento sociale”. “Anche i Comuni più grandi - ha dichiarato Gianmaria Crivellente -hanno compreso come il TPL debba essere rivisto all’interno di una situazione profondamente mutata e necessiti di un’integrazione maggiore con i mezzi di locomozione condivisi che permettano di effettuare brevi spostamenti, di evitare gli assembramenti e la congestione del traffico con una spesa in linea con quella del trasporto pubblico e comunque molto inferiore rispetto all’uso delle autovetture. Grazie all’esperienza maturata in altre grandi città come Milano e Torino, abbiamo creato un gruppo di esperti che supporta le amministrazioni locali per lo sviluppo e l’attuazione di piani di mobilità in grado di rispondere alle nuove esigenze”. Per incentivare i cittadini all’uso del monopattino elettrico la BIT Mobility ha previsto la gratuità dei primi 15 minuti di utilizzo attraverso l’inserimento del codice promo BARIBIT. Le formule di abbonamento sono 3 (mensile, orario e sblocchi): UNBITABLE Monthly, l’abbonamento mensile pensato per chi ogni giorno compie la tratta casa-lavoro in monopattino e vuole poter contare su un’unica tariffa di 24,99 euro al mese; una soluzione che consente di beneficiare di 2 sblocchi al giorno (andata + ritorno) e di 30 minuti giornalieri con minuti extra scontati al 50% (7,5 centesimi) come pure gli sblocchi (50 centesimi). Easy BIT, ideale per chi vuole concentrare l’uso in un’ora per fare tante commissioni: 5 euro per l’intero periodo e sblocchi illimitati. Infine i pacchetti UNBLOCK, che consentono sblocchi giornalieri e settimanali per chi vuole essere libero di usare il monopattino in qualsiasi momento risparmiando: al costo di 3,90 euro Daily offre sblocchi illimitati e 15 minuti gratuiti, mentre con 9,90 euro Weekly garantisce sblocchi illimitati e 110 minuti gratuiti. BIT Mobility L’azienda è nata nel 2019 a Bussolengo, in provincia di Verona, ed è attiva nel settore della sharing mobility, con l’obiettivo di ridurre la congestione del traffico e le emissioni di CO2 nelle piccole e grandi città italiane, offrendo una reale alternativa all’automobile che sia economica e rispettosa dell’ambiente. Presente a Milano, Torino, Verona, La Spezia Cattolica e Misano, BIT Mobility mette a disposizione dei centri urbani una flotta di moderni monopattini in modalità di sharing economy. Si tratta di mezzi alimentati da energia elettrica, facilmente reperibili, semplici da usare grazie all’app dedicata, ideati per diventare una soluzione green e comoda per la mobilità urbana. 08 luglio 2020 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. Monopattini sharing: stamattina la presentazione del servizio offerto dalla Helbiz Italia Edilizia e Territorio , Comunicati stampa Monopattini sharing: stamattina la presentazione del servizio offerto dalla Helbiz Italia È stato presentato questa mattina, nel park&ride in via Vittorio Veneto - lato mare, il nuovo servizio “Monopattini sharing” avviato dalla società americana Helbiz, la prima delle quattro aziende che hanno risposto alla manifestazione d’interesse del Comune di Bari È stato Matteo Tanzilli, head of public affairs di Helbiz Italia, a presentare i dettagli del servizio alla presenza del sindaco Antonio Decaro, dell’assessore alla Mobilità Giuseppe Galasso e dell’amministratore delegato di Telepass Gabriele Benedetto. A partire da oggi i primi 250 monopattini elettrici di ultima generazione (della flotta complessiva di 500) saranno dislocati per le strade della città in una zona che sia estende da Bari Vecchia alle porte di Carbonara, fino a Japigia e San Giorgio. Cittadini e turisti che vorranno noleggiare i mezzi dovranno scaricare l’applicazione mobile gratuita di Helbiz sul proprio cellulare Android e iOS, localizzare il mezzo più vicino e sbloccarlo mediante la scansione di un codice QR situato sul manubrio. La riconsegna si può effettuare in modalità free floating: una volta terminata la corsa, in pratica, l’utente può parcheggiare il monopattino sul posto, senza l’obbligo di riportarlo verso rastrelliere o altri punti predefiniti nel rispetto delle norme del Codice della strada. Alla fine della corsa il pagamento si interromperà a seguito dell’invio della foto del mezzo parcheggiato. La tariffa è la medesima di quella applicata in tutte le città d’Italia: 1 euro per lo sblocco iniziale e 15 centesimi al minuto per la corsa. A ciò si aggiunge la possibilità di usufruire di una tariffa flat - Helbiz Unlimited al costo di 29.99 euro al mese - che permette di effettuare un numero di corse giornaliere illimitato della durata di 30 minuti al massimo (a distanza di almeno 20 minuti l’una dall’altra) e di accedere al servizio anche da Telepass Pay con sblocco e 30 minuti gratis su ogni corsa. “Oggi finalmente parte il servizio di monopattino sharing con i primi monopattini elettrici - ha esordito Antonio Decaro - un modo per approcciare la mobilità sostenibile in un luogo simbolo, il park&ride, che rappresenta uno snodo fondamentale per la nostra idea di mobilità sostenibile. Il sistema di mobilità integrato della città di Bari parte da qui, dove per la prima volta abbiamo lanciato l’idea di lasciare l’automobile e prendere le navette per raggiungere il centro, e in un momento particolare, in cui in molti ancora preferiscono non utilizzare gli autobus, vogliamo rilanciare la stessa idea proponendo un'alternativa di mobilità individuale e sostenibile. Da oggi, quindi, tutti i cittadini potranno scegliere di usare questi dispositivi elettrici sfruttando gli itinerari ciclabili esistenti e quelli in via di realizzazione grazie anche al decreto di contrasto al Covid che ci permette di realizzare le piste ciclabili cosiddette light, senza infrastruttura e in poco tempo, come accaduto per corso Vittorio Emanuele e, a giorni, nella zona di San Cataldo. Credo che per la nostra città sia importante l’introduzione dei monopattini con i primi 250 mezzi della ditta Helbiz, cui se ne aggiungeranno altri fino a 1500, come richiesto dalla manifestazione d’interesse, introdotti dalle altre 3 aziende che attiveranno il servizio nelle prossime settimane. Grazie a questo tipo di interventi vogliamo continuare a lavorare sul decongestionamento da auto private del centro cittadino, con una progressiva diminuzione delle auto private, dell’inquinamento atmosferico e acustico a tutela della salute dei nostri figli. Come sempre rivolgo un appello a tutti i cittadini affinché non solo abbiano cura dei monopattini ma soprattutto li utilizzino nel rispetto delle norme di sicurezza stradale” “Oggi finalmente partono i primi monopattini elettrici in sharing - ha esordito Antonio Decaro - un modo per approcciare la mobilità sostenibile in un luogo simbolo della nostra idea di mobilità sostenibile, da cui avevamo lanciato anni fa l’idea di lasciare l’automobile e prendere le navette per raggiungere il centro, e in un momento particolare, in cui in molti ancora preferiscono non utilizzare gli autobus. Da oggi, quindi, tutti i cittadini potranno scegliere di usare questi dispositivi elettrici sfruttando gli itinerari ciclabili esistenti e quelli in via di realizzazione grazie anche al decreto di contrasto al Covid che ci permette di realizzare le piste ciclabili cosiddette light, senza infrastruttura e in poco tempo, come accaduto per corso Vittorio Emanuele e, a giorni, nella zona di San Cataldo. Credo che per la nostra città sia importante l’introduzione dei monopattini con i primi 250 mezzi della ditta Helbiz, cui se ne aggiungeranno altri fino a 1500, come richiesto dalla manifestazione d’interesse, introdotti dalle altre 3 aziende che attiveranno il servizio nelle prossime settimane. Grazie a questo tipo di interventi possiamo guardare con più fiducia al futuro, con una progressiva diminuzione della congestione stradale, dell’inquinamento atmosferico e acustico a tutela della salute dei nostri figli. Come sempre rivolgo un appello a tutti i cittadini affinché non solo abbiano cura dei monopattini ma soprattutto li utilizzino nel rispetto delle norme di sicurezza stradale”. “I monopattini elettrici possono circolare a una velocità massima di 25 km/h sulle piste ciclabili e su tutte le strade senza piste, dove il limite massimo è di 50 km/h - ha osservato Giuseppe Galasso -. Helbiz ha tarato prudenzialmente i propri mezzi a 20 km/h. All’interno delle aree pedonali la velocità massima consentita, invece, è di 6 km/h e i monopattini rilevano automaticamente l’area pedonale riducendo di conseguenza la velocità. Questo rappresenta una garanzia massima anche per la sicurezza dei pedoni”. Oltre alla consolidata esperienza maturata in Italia e nel resto del mondo, dove è presente in più di 25 città, Helbiz si avvarrà del supporto a livello locale di Confcommercio per poter garantire il miglior servizio in termini di capillarità e interconnessione. “Bari non è solo il primo Comune del Sud Italia ad aprirsi a un servizio di sharing a marchio Helbiz, ma un vero e proprio modello virtuoso di smart-city sul quale sperimentare le migliori pratiche a livello di mobilità sostenibile - ha commentato Matteo Tanzilli -. In una città pianeggiante caratterizzata da un clima mite per la quasi totalità dell’anno, la circolazione in monopattino rappresenta un’opportunità straordinaria per praticità, costi e sicurezza”. “Continuiamo a costruire, insieme a società innovative come Helbiz e a importanti amministrazioni pubbliche, la principale piattaforma di servizi per la mobilità - ha dichiarato Gabriele Benedetto -. Vogliamo incentivare le nuove forme di micromobilità in sharing, che possono rendere gli spostamenti nei grandi centri urbani più sostenibili e sicuri, per questo abbiamo deciso, attraverso Telepass Pay, di mettere a disposizione ai cittadini baresi lo sblocco dei monopattini e la prima mezz’ora di utilizzo. Scoprire una città così bella attraverso questi innovativi mezzi è un’esperienza da provare”. A questo link le foto della presentazione di stamattina Helbiz Helbiz è una società americana con sede a New York fondata nel 2017 dall’italiano Salvatore Palella con l’obiettivo di risolvere il problema dell’ultimo miglio attraverso una piattaforma innovativa per il noleggio di veicoli di trasporto. Connettività on-board, mezzi elettrici, trasporto condiviso e on-demand sono i driver che guidano lo sviluppo del brand, che è già presente in circa 10 Paesi nel mondo con 750mila utenti attivi in Italia e 800mila corse effettuate nel mondo. È proprio in questo scenario che va a inserirsi il rivoluzionario servizio per il noleggio di monopattini elettrici che offre agli utenti, e in particolare a coloro che abitano in contesti cittadini, un mezzo pratico ed economico per gli spostamenti a medio e corto raggio. Helbiz ha al suo attivo diverse importanti partnership strategiche. Telepass è partner ufficiale e sponsor di Helbiz dal 2018, grazie a questo accordo Helbiz ha integrato la sua piattaforma nell’applicazione mobile Telepass Pay per fornire le sue soluzioni di mobilità alla clientela Telepass. Da gennaio 2020 è attiva la partnership con Alipay, metodo di pagamento ufficiale del Gruppo Alibaba, che permette a Helbiz di accettare la soluzione di pagamento preferita in Asia aprendo le porte a 1,2 miliardi di potenziali utenti. Con Helbiz è possibile anche sviluppare attività di franchising e avviare in tutto il mondo la propria flotta di monopattini elettrici con facilità e senza oneri finanziari anticipati. Telepass Il Gruppo Telepass nasce nel 2017 al fine di creare un sistema integrato di servizi per la mobilità in ambito urbano ed extraurbano: un ecosistema di società nate per dare alle persone la possibilità di muoversi liberamente, senza ostacoli. I settori di competenza spaziano dalla gestione dei servizi in mobilità ai pagamenti elettronici e alle assicurazioni. Le società del Gruppo Telepass sono oggi impegnate nell’estendere e garantire l’accesso ai propri servizi anche in Europa, per trasformare davvero ogni spostamento in un’esperienza senza confini. Contatti per la stampa Helbiz: tel. 02 54123452 · Giorgio Cattaneo – tel. 335 7053742 email: giorgio.cattaneo@mypr.it · Roberto Grattagliano – tel. 338 9291793 email: roberto.grattagliano@mypr.it · Marcella Vezzoli - tel. 337 1313471 email marcella.vezzoli@mypr.it Contatti per la stampa Telepass: · Augusta Maranci - Tel. 340 56 57 044 email: ufficio.stampa@telepass.com In allegato la mappa cittadina interessata dal servizio e il prontuario predisposto dalla Polizia locale di Bari per l'utilizzo dei monopattini elettrici. Allegati mappa prontuario 06 luglio 2020 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. Giunta approva prosieguo sperimentazione progetto Muvt in bici per rimborsi chilometrici: in via di definizione il nuovo progetto sulla mobilità sostenibile “Bike to” Trasporti e viabilità , Comunicati stampa Giunta approva prosieguo sperimentazione progetto Muvt in bici per rimborsi chilometrici: in via di definizione il nuovo progetto sulla mobilità sostenibile “Bike to” Su proposta dell’assessore alla Mobilità Giuseppe Galasso, la giunta comunale ha approvato le linee guida per la prosecuzione del programma sperimentale di rimborso chilometrico “Muvt in bici” in favore dei cittadini baresi che utilizzano abitualmente le due ruote. Contestualmente si sta procedendo alla definizione e all’attivazione di un nuovo progetto di mobilità sostenibile denominato “bike to”. Il progetto “M.U.V.T. - Mobilità Urbana Vivibile e Tecnologica” finanziato dal ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, avviato dal Comune di Bari nel febbraio dello scorso anno, con l’obiettivo di incentivare gli spostamenti urbani in bicicletta attraverso un rimborso chilometrico (0,20 € a km per il tragitto casa-lavoro, e 0,04 € a km per altri tragitti all'interno del confine urbano per le biciclette tradizionali e 0,10 €/km e 0,02 €/km per biciclette elettriche o a pedalata assistita), ha riscontrato un notevole interesse da parte della cittadinanza, nonché di studenti e lavoratori fuori sede, con la partecipazione attiva di circa 1.000 utenti. Inoltre, durante il periodo di sperimentazione, è stato osservato come i meccanismi di incentivazione e gamification possano rappresentare un volano per il cambiamento delle abitudini di mobilità dei cittadini. A fronte di questo scenario e in linea con la sfida che il Comune di Bari si propone per i prossimi mesi, ossia assicurare la possibilità di viaggiare in modo sicuro, efficiente e compatibile con l’ambiente utilizzando tutti i mezzi di trasporto disponibili, privilegiando ovviamente il TPL e la mobilità sostenibile, la giunta ha deliberato la prosecuzione del Progetto “M.U.V.T.” fino al termine indicato dal Ministero, ovvero il 31 dicembre 2022 o, comunque, fino all’esaurimento della copertura finanziaria. Allo stesso tempo, il Comune sta lavorando alla definizione di “Bike to”, la nuova iniziativa nata sulla scia delle politiche di incentivi all’utilizzo di mezzi alternativi all’auto privata per gli spostamenti. Nello specifico, si sta valutando la possibilità di attivare un sistema di premialità legato al raggiungimento di determinate soglie chilometriche, che coinvolga anche gli operatori economici del territorio cittadino, con i quali il Comune di Bari stipulerà apposita convenzione per agevolare i cittadini beneficiari del rimborso negli acquisti presso le loro attività. “Stiamo lavorando ad una serie di provvedimenti per incentivare la mobilità sostenibile in città e, allo stesso tempo, sostenere il tessuto economico locale - spiega l’assessore Galasso -. In questi mesi di emergenza sanitaria i cittadini stanno tornando all’utilizzo del mezzo privato a causa della paura del contagio e della difficoltà di distanziamento sui mezzi di trasporto pubblico. In questo caso stiamo cercando di far sì che questa scelta possa essere indirizzata verso mezzi di mobilità sostenibile che non vadano a incidere sulle condizioni della qualità dell’aria e sul traffico cittadino. Per questo stiamo lavorando con gli uffici per ampliare il numero delle aziende del servizio di monopattino sharing e intendiamo proseguire con la politica degli incentivi nei confronti di chi si sposta abitualmente in bici. Proseguiremo con il modello già attivato con l’applicazione Pin bike fino all’esaurimento dei fondi e, nel frattempo, attiveremo le convenzioni con le attività economiche locali per far sì che il nuovo progetto possa rappresentare anche un’ulteriore occasione per l’economia locale e i suoi rappresentanti, provando così a raggiungere una sinergia nuova tra commercianti e ciclisti della città di Bari”. 16 ottobre 2020 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. "Commercio Prossimo": lunedì a Porta Futuro l’evento di presentazione e networking della nuova scena commerciale a Bari Commercio, Impresa e Demanio marittimo , Comunicati stampa "Commercio Prossimo": lunedì a Porta Futuro l’evento di presentazione e networking della nuova scena commerciale a Bari Qual è lo stato di salute del commercio di prossimità della città di Bari? Quali sono gli scenari e le tendenze in corso? Chi sono i nuovi protagonisti del commercio cittadino? Quali politiche pubbliche possono accompagnare i processi di trasformazione in atto? Nell'ambito di d_Bari 2022-2024, il programma per il sostegno all'economia urbana, si terrà lunedì 27 febbraio, negli spazi di Porta Futuro 2, “Commercio Prossimo”, l’evento di presentazione e networking della nuova scena commerciale barese. Commercio Prossimo vuole raccontare le politiche messe in campo dall’amministrazione comunale per supportare il tessuto del commercio cittadino, a partire dal processo e dai risultati del bando “Un negozio non è solo un negozio” che, dal luglio 2022, ha finanziato 94 proposte di sviluppo commerciale avanzate dai negozianti baresi. Il programma dell'evento è stato costruito con il contributo diretto dei partecipanti, attraverso una call pubblica alla quale hanno partecipato 88 operatori commerciali della città, con altrettanti interventi. Tutti gli interventi proposti sono stati suddivisi in sei stanze tematiche - “Commercio e attrattività della città”, “Commercio e Cultura”, “Commercio e Ambiente”, “Commercio e Comunità”, “Commercio e Benessere”, “Commercio e Inclusione” -, luoghi di presentazione e confronto sulle idee e i progetti che animeranno il commercio cittadino nel prossimo futuro. Ai lavori delle stanze tematiche parteciperanno gli assessori della giunta comunale in base alle rispettive competenze. “In uno scenario urbano ed economico in continua trasformazione, il Comune di Bari intende sostenere il protagonismo dei commercianti considerandoli alleati strategici per la crescita della città - sottolinea l’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone -. Crediamo che gli operatori commerciali siano a tutti gli effetti attori urbani in grado di promuovere cultura, sostenibilità, aggregazione e sicurezza in un dialogo costante con l’amministrazione comunale. È questo il senso di Commercio Prossimo, che già nella fase preparatoria ha registrato l’interesse e la partecipazione attiva di molti operatori disposti ad offrire il proprio contributo in termini di competenze e progettualità”. “L’appuntamento di lunedì prossimo - prosegue il vicesindaco Eugenio Di Sciascio - è stato immaginato come un’occasione di incontro e confronto tra commercianti, cittadini, imprese, operatori, categorie e istituzioni in un ambiente aperto, con l’obiettivo di consolidare quel clima di fiducia, scambio e collaborazione fondamentale per il progresso dell’intera città. Le trasformazioni in atto del tessuto commerciale urbano possono e devono essere accompagnate da politiche pubbliche capaci di intercettare e sostenere i cambiamenti con azioni di networking innovative”. COMMERCIO PROSSIMO La nuova scena commerciale a Bari 27 febbraio 2023 > Porta Futuro 14.30 >Welcome coffee 14:45 > Saluti e introduzione ai lavori · Antonio Decaro (sindaco di Bari) · Eugenio di Sciascio (vicesindaco) · Carla Palone (assessora allo Sviluppo economico) 15:00 > Il programma d_Bari 2022 - 2024 e il bando Un negozio non è solo un negozio. A che punto siamo? · Roberto Covolo (Comune di Bari, Economia urbana e sostegno alle iniziative imprenditoriali) 15:20 > Scenari e tendenze del commercio di prossimità a Bari · Letizia Carrera (docente di Sociologia urbana, Università degli Studi di Bari) 15:40 > Città e terziario. Innovazione, Economia e Socialità · Paolo Testa (Confcommercio - Imprese per l’Italia. Responsabile settore Urbanistica e Rigenerazione urbana) · Leo Volpicella (Confcommercio Bari Bat) · Raffaella Altamura (Confesercenti Bari) 16:00 > Apertura delle stanze tematiche · Stanza 1 Commercio e Attrattività della città Turismo, identità, tradizioni Gran Caffè Imbriani Welcome Tourist to Imbriani Caffè Norcineria Paoletti La Toscana a Tavola Puglia Ceramiche Un negozio di ceramiche a Bari Vecchia Tickety Boo Tickety Bike Libreria Moonbook Arte e cultura oltre i confini Escape Campus Escape by taxi Travel Cafè Experience Bari Virtual Tour 330 vini La cultura del vino come vantaggio competitivo Ristorante La Cecchina La scuola del borgo Osteria d’arte il Gallo e la Gallina L’importanza dell’utilizzo di prodotti a KM 0 · Stanza 2 Commercio e Ambiente Ecologia, riciclo, riuso, vintage, seconda mano Pescivolanti Vintage and more. Moda circolare, ulpycling e sostenibilità Bidonville Vintage Market Bari DM Family Store Aiutaci ad aiutare Cima Vestire pulito, sano e giusto MyPhoneRepair Tecnologia accessibile per tutti UPULP E-commerce e rimboschimento: digitale e pratiche ambientaliste Anteprima Armocromia, consulenza personalizzata e riciclo Verdurè MaterLab Unsolomondo La bottega: un’esperienza di giustizia sociale e solidarietà Frog cafè sas LAB-BAR: milkcofféhands A.S.D. Big Air Surf sharing · Stanza 3 Commercio e Comunità Spazi comuni, cittadinanza, scuole e associazioni I Giardini di Frida Vimini Tychè In cammino per una comunità sostenibile Tabaccheria del Centro Rilancio e rinnovamento del commercio di prossimità ABK Vivere sicurezza e privacy in modo consapevole LAN Laboratorio Architettura Naturali Lo Stabile. Colearning, coworking, coliving Copynet Il commercio che cambia. Nuovi scenari post-covid Caffè Portineria Portineria For Murat Teatro Kismet Kismet Community BOBO Studios Vetrina interattiva Prinz Zaum Da una libreria a un nuovo modo di pensare lo spazio Loft La bellezza salverà il mondo MISURA Italia Coworking e interior design program Hotel Imago Bari non ha il mare Urban La crescita di Urban Calabrese Elettronica L’evoluzione del retail marketing: la storia di un’impresa artigianale che lavora con la tecnologia Bariè Eventi & Altro A.P.S Progetto Bariè Eleganza Italiana srl Impresa didattica Fioreria Padre Pio Un fiore per grandi e piccini · Stanza 4 Commercio e Benessere Servizi alle persone, alle famiglie, agli animali Natural Kind Naturale è meglio Kosmetica Point / Luvè Bellezza consapevole: la nuova frontiera della cosmesi eco-dermacompatibile Barbus Formazione d’arte delle antiche barberie italiane Megamamma Una comunità che cresce BarProject Academy Bere responsabile Impact Shop Negozio aumentato DIBAG Professionali Un capello per la vita Samuel La bellezza nel pieno confort di una vetrina drink Terza Luna La casa delle erbe Bariflex Materassi Artigianali Un’attività artigianale a Bari dal 1926 Madre Natura Madre Natura. Family Concept Store By Pet Free Pet Centro Estetico Virginia Estetique Amarsi oltre ogni violenza · Stanza 5 Commercio e Cultura Eventi, arte, intrattenimento Portineria 21 La web radio di P21 AncheCinema AncheCinema Green Ticket Drive Atelier27 Book Swap Danza e spettacolo Non solo commercio Pub On-Off Stuta la Capa A pranzo dalla nonna Alfio Cangiani Radici Cacucci editore Cultura sotto la copertina New Record Un negozio di dischi a Bari Manu122 Fashion Bari Cinema Esedra Il cinema delle meraviglie Fashion Service Tradizione e innovazione Nicola Milella Style e fashion coaching Leccisi Collection Dialoghi, di persone e di luoghi Interno 12 L’evoluzione di uno store MISIA Arte Trasportare l’arte nel quotidiano Svoltastorie libreria per ragazzi/e Crescere insieme. Storie e spazi da condividere · Stanza 6 Commercio e Inclusione Welfare, educazione e inserimento socio-lavorativo Gola Bistrot Le mani in pasta Libreria Liberrima Blind Book Bari La bottega del caffè Silver Caffè Biancofarina Giorni felici di trasformazione e degustazioni I’m Droid Un monopattino non è solo un monopattino Just Training Just Training si racconta Pizzeria Cassano Pizza & Villaggio Piccoli Desideri ConsapevoLeggiamoci Lorusso Motors First Steps. Guida in sicurezza Ottica Allegrini Vediamoci un po’ tutti Centro Ottico DMG Con gli occhi del domani Centri Odontoiatrici Specialistici Un dentista per tutti Calamarè In cucina con noi Glamcode Italia Una poltrona dedicata Il nero sfina Co-marketing tra attività Free style parrucchieri Niki & A.I.STOM. Terrena srls Responsabilità sociale d’impresa nel commercio locale SAMOA S.R.L. BELUGA – Ristorazione diversificata. 24 febbraio 2023 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. Micromobilità elettrica, giunta approva la sperimentazione della circolazione di veicoli per la mobilità personale a propulsione elettrica e definisce planimetria delle aree interessate Trasporti e viabilità , Comunicati stampa Micromobilità elettrica, giunta approva la sperimentazione della circolazione di veicoli per la mobilità personale a propulsione elettrica e definisce planimetria delle aree interessate Su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso, la giunta comunale ha approvato la delibera con la quale il Comune aderisce alla sperimentazione, per la durata di dodici mesi, della circolazione di dispositivi di micromobilità elettrica in ambito urbano, limitatamente a specifiche infrastrutture stradali o parti di strada indicate nell’allegato 2 del decreto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti n. 229 del 4 giugno 2019. A tal fine è stata già elaborata una planimetria (disponibile in allegato) che individua, nel dettaglio, le strade e i tratti di strada interessati dalla sperimentazione, che prenderà ufficialmente avvio con l’installazione di tutta la segnaletica verticale, a seguito della pubblicazione di un’apposita ordinanza di prossima emissione. Nelle prossime settimane, pertanto, su tutte le strade individuate sarà installata specifica segnaletica stradale verticale e orizzontale, come previsto nell’allegato 3 del citato decreto ministeriale. Alla sperimentazione saranno ammessi i dispositivi di mobilità autobilanciati - hoverboard, segway e monowheel - e i dispositivi non autobilanciati quali il monopattino. Il provvedimento risponde alla necessità, espressa dal governo con riferimento agli enti locali, di sviluppare e promuovere forme di mobilità sostenibile al fine di aumentare la ripartizione modale dei trasporti in ambito urbano, creando i presupposti per favorire la diffusione della mobilità dolce, contrastando al contempo l’inquinamento atmosferico e il congestionamento urbano causato dal traffico. “Nel definire l’area relativa all’avvio della sperimentazione della microobilità elettrica sul territorio comunale - commenta Giuseppe Galasso - abbiamo cercato di estendere il più possibile le zone interessate, coinvolgendo gran parte del centro cittadino e alcune porzioni dei quartieri a ridosso del centro dove c’è una maggiore concentrazione di uffici e quindi, verosimilmente, una maggiore utenza di micromobilità che potrebbe trovare comodo spostarsi con mezzi elettrici. I quartieri Murat, Umbertino, Madonnella e Bari Vecchia saranno quindi interessati dalla sperimentazione nella loro interezza, mentre il Libertà per una parte significativa. Fanno eccezione solo alcuni assi stradali di scorrimento che non possono essere trasformati in zone 30 in quanto rappresentano importanti arterie di traffico: è il caso di corso Cavour, via Quintino Sella, via De Rossi e via Andrea da Bari e, in senso ortogonale, corso Vittorio Emanuele, il perimetro di piazza Garibaldi, via Crispi oltre a via Principe Amedeo, via Dante e via Piccinni, che mantengono il rango di strade con percorribilità a 50 km/h. Sarà escluso dalla sperimentazione anche tutto il lungomare nei suoi tratti con diverse denominazioni (Crolallanza, Imperatore Augusto, De Tullio, Vittorio Veneto). Nelle aree pedonali sarà possibile circolare con i mezzi elettrici, con l’eccezione di via Sparano, che si è scelto di non comprendere in considerazione della fortissima concentrazione di pedoni che quotidianamente la percorrono. Diversamente i mezzi elettrici potranno essere utilizzati su altre aree pubblichi pedonali quali via Argiro, piazza Cesare Battisti, piazza Umberto, piazza Garibaldi, piazza Massari, oltre che su tutte le piste ciclabili che permettono di raggiungere le zone 30 nel centro città, nel rispetto dei limiti imposti dal decreto ministeriale. All’interno dell’area complessiva di sperimentazione sono presenti ampie zone parcheggio e autosilo, nei quali si potrà lasciare l’auto per poi spostarsi comodamente con mezzi elettrici: penso ai park&ride di corso Vittorio Veneto, di fronte ai quali si articola una pista ciclabile che raggiunge il Castello Svevo e quindi il centro cittadino, o all’autosilo di via Crispi (anch'esso collegato con una ciclabile) o ancora a quelli di piazza Balenzano, piazza Cesare Battisti e al park&ride di Pane e Pomodoro, tutti allocati all’interno o in prossimità dell’area di sperimentazione. Si tratta di una sperimentazione ampia, che ci consentirà di valutare l’efficacia di questo nuovo sistema di mobilità e della segnaletica correlata, secondo quanto previsto dal decreto. Entro la fine dell’anno saranno montati tutti i cartelli segnaletici occorrenti che segnaleranno correttamente gli spazi aperti alla sperimentazione dei nuovi sistemi di micromobilità. A quanti fossero interessati all’acquisto dei dispositivi elettrici consigliamo comunque di prestare molta attenzione nella scelta della tipologia, optando per i modelli correttamente rispondenti alla normativa che prevedono la regolazione automatica della velocità ridotta - a 6 o 20 km/h a seconda che si tratti di aree pedonali o zone 30 - per non incorrere in possibili sanzioni. Ad oggi non è possibile ancora parlare di dispositivi di micromobilità omologati, bensì di conformità degli stessi a quanto previsto dal decreto ministeriale. È infine importante chiarire che fino all’inizio della sperimentazione l’uso su spazi pubblici di questi dispositivi non è ancora consentito e, conseguentemente, è sanzionabile. Ancora qualche settimana di pazienza e presto anche Bari sarà interessata da questa importante innovativa forma di mobilità urbana”. Allegati Micromobilità elettrica - Planimetria zonizzazione 20 novembre 2019 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. Monopattini a flusso libero in sharing - online l'avviso per individuare i soggetti interessati a svolgere l'attività Trasporti e viabilità , Comunicati stampa Monopattini a flusso libero in sharing - online l'avviso per individuare i soggetti interessati a svolgere l'attività È online da questa mattina a questo link, l’avviso pubblico finalizzato all’individuazione di soggetti interessati allo svolgimento dell’attività di sharing di monopattini sul territorio della città di Bari. In base all’avviso sarà autorizzata una flotta massima complessiva pari a 1.500 unità, con un numero massimo di cinque operatori (il numero totale dei veicoli potrà essere incrementato su richiesta dell’amministrazione comunale qualora pervenga un maggior numero di richieste da parte degli operatori interessati oppure all’esito del monitoraggio dei report data delle attività di sharing già autorizzate). I soggetti interessati potranno presentare proposte che prevedano una flotta composta da un minimo di 300 fino a un massimo di 500 monopattini, numero quest’ultimo che potrà essere incrementato laddove, all’esito della procedura, la flotta complessiva messa a disposizione dai soggetti ammessi non raggiunga le 1.500 unità. Il servizio dovrà essere disponibile sul territorio secondo lo schema a flusso libero, con distribuzione diffusa dei veicoli sul territorio e un utilizzo secondo la modalità “one way” (il dispositivo può essere lasciato in un punto diverso da quello di prelievo), secondo quanto previsto dal Codice della Strada e dal relativo regolamento di attuazione, nonché dalle ulteriori disposizioni vigenti. Alla luce dei risultati della fase sperimentale, resta confermato il divieto di circolazione dei monopattini su largo Urbano II e via Sparano. Nel caso in cui l’amministrazione comunale scegliesse di individuare apposite aree di sosta per i dispositivi in sharing, i soggetti gestori del servizio dovranno introdurre agevolazioni per gli utenti che, in fase di presa e consegna dei dispositivi, utilizzino tali aree. “Questo nuovo avviso, redatto alla luce della sperimentazione realizzata in questi due anni – commenta l’assessore alla Mobilità Giuseppe Galasso -, intende da un lato ampliare la copertura del servizio sul territorio, privilegiando le offerte che comprendano anche i quartieri più periferici, dall’altro incentivare le buone pratiche di utilizzo dei dispositivi, ad esempio individuando sistemi di premialità rivolti agli utenti che rispettino le regole. In questo modo proviamo a rafforzare un’esperienza molto positiva, testimoniata dai numeri relativi alla fruizione che vedono Bari tra le prime città italiane, apportando al contempo delle modifiche ritenute utili a sensibilizzare la collettività a un uso corretto dei dispositivi, rispettoso dei diritti dei pedoni e delle persone con difficoltà motorie, nonché degli spazi pubblici. Ad oggi, nei due anni di funzionalità del servizio, sono stati percorsi circa 2.300.000 chilometri, per oltre 100.000 utenti iscritti suddivisi sui tre differenti operatori attivi sul territorio cittadini. Sono oltre 1.100.000 i noleggi effettuati per un durata media di circa 10 minuti con una percorrenza media di circa 2 chilometri prevalentemente nella fascia oraria 13-21. Infine, in base ai dati forniti dagli operatori in questo biennio abbiamo evitato l’emissione in atmosfera di oltre 1.800.000 kg di CO2”. Di seguito, alcuni degli standard minimi richiesti ai soggetti interessati per lo svolgimento del servizio di monopattini in sharing: · l’attività dovrà essere garantita per 24 mesi ed assicurata continuativamente per tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24; · il numero di dispositivi elettrici effettivamente disponibili non dovrà mai essere inferiore al 90% della flotta dichiarata in sede di proposta; · l’attivazione di un servizio gratuito di prenotazione rapida da effettuarsi a ridosso del momento dell’utilizzo del monopattino; · la possibilità di utilizzare il mezzo senza alcun limite temporale e di percorrenza; · l’attivazione di un servizio di call-center, almeno in lingua italiana ed inglese, che consenta agli utenti la possibilità di contattare un operatore tutti i giorni lavorativi per un intervallo orario non inferiore ad 8 ore; · l’invio agli utenti di comunicazioni/messaggi informativi relativi a problemi di viabilità qualora l’amministrazione comunale lo richiedesse; · lo svolgimento di un’adeguata azione informativa circa le regole di utilizzo, fra le quali quelle relative alla sicurezza stradale, al rispetto dei pedoni e degli altri utenti della strada, alla velocità e alle modalità consentite di sosta; · la conformità dell’attività alle vigenti norme in materia di protezione dei dati personali vigenti; · la stipula da parte dei gestori di adeguata polizza assicurativa (massimali di copertura non inferiori a € 5.000.000 per la RCT, inclusa la copertura dei danni alle strutture e dei danni subiti dagli utilizzatori dei monopattini, e polizza con massimali di copertura almeno pari a € 5.000.000 per la responsabilità civile personale del conducente). Con cadenza bimestrale, gli operatori mettono a disposizione del Comune di Bari un report recante informazioni in merito all’andamento dell’attività circa i dati generali che a titolo esemplificativo e non esaustivo si elencano: - numero di abbonati iscritti - numero di abbonati attivi - numero di abbonati disdetti - numero di utilizzatori unici - numero dei veicoli disponibili e disponibilità , i dati degli spostamenti, i dati relativi l’incidentalità con riferimento alla tipologia di mezzi coinvolti, alla latitudine e longitudine e le conseguenze degli incidenti. La quantità di dati che comporranno il report è oggetto della proposta e sarà valutata e inclusa nell’atto di autorizzazione allo svolgimento dell’attività di sharing. Sarà valutata altresì la messa a disposizione del Comune di Bari di una dashboard di pubblicazione dei dati dell’attività, preferibilmente realizzata con web service, che esponga detti dati in tempo reale così da garantire all'Amministrazione da un lato la possibilità di verificare il funzionamento dell'attività e dall'altro di pianificare le strategie di mobilità sostenibile più adeguate. Le proposte, da redigersi secondo le modalità indicate nell’avviso, dovranno pervenire al Comune di Bari, entro le ore 14 del prossimo 30 luglio, esclusivamente a mezzo PEC, al seguente indirizzo: traffico.comunebari@pec.rupar.puglia.it Eventuali richieste di chiarimenti potranno essere inviate al responsabile del procedimento allo stesso indirizzo PEC. Le proposte pervenute entro il termine fissato saranno valutate da una Commissione tecnica appositamente costituita, previa verifica di ammissibilità formale tesa ad accertare la completezza e regolarità dell’istanza e dei relativi allegati. La valutazione avverrà secondo i criteri e le modalità di seguito indicati: a minuti gratuiti annui di sharing forniti per l’intera durata della autorizzazione, da prevedere a servizio dell’amministrazione per l’incentivazione di politiche di mobilità sostenibile b gestione di attività di sharing di monopattini in città con più di 100.000 abitanti, con una flotta minima di 300 monopattini c completezza e modalità di pubblicazione dei dati di cui all’art. 4.c d estensione territoriale della copertura dell’attività proposta e facilità di utilizzo del sistema: modalità di presa e rilascio, accessibilità dell’applicazione con particolare riferimento alle modalità di registrazione e identificazione dell’utente, ricerca dei dispositivi liberi, possibilità di prenotazione del dispositivo f incentivazione del corretto utilizzo del dispositivo: sistemi di premialità per gli utenti virtuosi che effettuano un corretto utilizzo dei mezzi e di disincentivazione dei comportamenti scorretti (sosta, rispetto del codice della strada, utilizzo con più utenti etc.) g modalità di gestione dell’attività: frequenza dei recuperi, modalità di ridistribuzione sul territorio dei mezzi e cadenza temporale della stessa, modalità di manutenzione e sostituzione dei mezzi inservibili. 30 giugno 2022 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. Presentato il nuovo servizio cittadino di bike sharing, da lunedì attive le prime postazioni con le bici Trasporti e viabilità , Comunicati stampa Presentato il nuovo servizio cittadino di bike sharing, da lunedì attive le prime postazioni con le bici Decaro: “Bari oggi è una città pronta ai nuovi servizi di mobilità” È stato presentato questa mattina, presso la postazione allestita in piazza Diaz, il nuovo bike sharing affidato dal Comune di Bari alla Vaimoo srl. I dettagli del funzionamento del nuovo servizio, che sarà attivo a partire da lunedì 30 gennaio, sono stati illustrati dal sindaco Antonio Decaro e dall’assessore alla Mobilità Giuseppe Galasso, alla presenza del CEO della società aggiudicataria Matteo Pertosa, accompagnato dal team di ingegneri del servizio. “Nel 2007 siamo stati la prima città capoluogo di Provincia a sperimentare il servizio di bike sharing, gestito però dall’azienda di trasporto pubblico urbano le cui carenze nella manutenzione ci hanno purtroppo portato alla sospensione del servizio, che pure aveva una forte componente di innovazione quindici anni fa - ha spiegato il sindaco Decaro -. Da allora è passato certamente del tempo e non ci siamo arresi, riproponendo oggi un servizio nuovo nelle modalità già sperimentate in altre città europee e affidato ad un soggetto privato, legato al sistema della pubblicità, che gestisce questo stesso servizio in molte altre realtà, come Copenaghen, Berlino, Stoccolma, Düsseldorf, Liverpool e Cambridge. In questi anni anche la città di Bari ha fatto notevoli passi avanti sul fronte della mobilità e dei servizi di condivisione dei mezzi di spostamento. Solo negli ultimi mesi abbiamo implementato il servizio del monopattino sharing, accolto la prima sperimentazione del car sharing e tra qualche giorno arriveranno anche gli scooter. Tutti servizi ormai utilizzati e molto apprezzati. Oramai la città è cresciuta e ha maturato una nuova sensibilità rispetto alla mobilità, all’ambiente e a queste nuove possibilità, che possono migliorare la qualità della vita di ciascuno di noi”. “Con l’attivazione della terza forma di sharing - ha proseguito Giuseppe Galasso - la città incrementa le proposte di mobilità sostenibile a disposizione dei cittadini. Siamo già posizionati come quinta città in Italia per utilizzo dei servizi di sharing, a dimostrazione della predisposizione del nostro territorio, sia dal punto di vista fisico che urbano, ad accogliere soluzioni di mobilità di questo tipo. Siamo contenti, inoltre, di poter contribuire, con queste sperimentazioni, anche sul fronte ambientale con la riduzione in città di Co2, convincendo cittadini, pendolari e turisti a non utilizzare l’automobile”. “Siamo orgogliosi del lancio del nostro servizio di bike sharing nella meravigliosa città di Bari - ha proseguito Matteo Pertosa -. Siamo particolarmente fieri che tutte le componenti del servizio, dalle bici utilizzate al software, siano prodotte e sviluppate in Italia e che a farlo siano stati ingegneri pugliesi di talento. Bari sarà, infatti, l’unica città italiana a vantare un servizio totalmente prodotto da propri conterranei. Un segnale importante e un contributo significativo all’economia locale. Sarebbe bello poterlo fare a livello territoriale più esteso, includendo tutti i Comuni dell’area metropolitana”. Per poter usufruire del bike sharing - operativo dal lunedì al venerdì, dalle ore 6.30 a mezzanotte, e nei weekend e nei giorni festivi, dalle ore 6.30 alle 2 del giorno dopo - è necessario scaricare sul proprio smartphone la app “VAIMOO Bike Sharing” e creare un account. Sono diverse le modalità disponibili: Apple ID (solo per gli utenti iOS) Google ID (solo per gli utenti Android) Social network: Facebook Mail: al fine di verificare l’identità e incrementare la sicurezza dei dati inseriti, sarà inviata una mail all’indirizzo indicato dall’utente a conferma della creazione dell’account. Dopo aver effettuato l’accesso alla app, si potrà visualizzare la mappa con le postazioni più vicine di Vaimoo: saranno indicate solo le stazioni di bike sharing collocate a una distanza raggiungibile a piedi in 5 minuti, in modo da garantire agli utenti la presenza effettiva della bicicletta. raggiunta la stazione più vicina, è necessario toccare l’icona della stazione sulla app per ricevere informazioni sulle bici disponibili, che saranno di tipo elettrico e tradizionale. Per noleggiare una bici bisogna selezionare il veicolo oppure scansionare il codice QR presente sulla bicicletta e cliccare sul pulsante “Inizia corsa” per poterla utilizzare. A quel punto si dovrà attendere che il lucchetto si sblocchi automaticamente e che la app confermi il corretto sblocco del mezzo: la mappa indicherà la durata del noleggio in corso. Gli utenti potranno terminare la corsa posizionando la bicicletta negli spazi di una delle stazioni cittadine contrassegnate da apposita segnaletica orizzontale e verticale, rintracciabili sulla mappa proposta dalla app. Successivamente sarà sufficiente cliccare su “termina corsa”: nel caso si utilizzi una bici elettrica, i led gialli del veicolo lampeggeranno per indicare che è possibile chiudere il lucchetto; se invece la bicicletta è tradizionale, si potrà chiudere il lucchetto dopo aver inviato il comando sulla app. Alla fine di queste operazioni sarà inviata una mail di conferma del termine noleggio con fattura allegata. I metodi di pagamento accettati dal servizio sono: Carta di credito o debito ApplePay (solo per gli utenti iOS) GooglePay (solo per gli utenti Android). Costi e modalità di pagamento Per poter usufruire del servizio di bike sharing è obbligatorio sottoscrivere, tramite app, uno dei seguenti “bikepass” disponibili (abbonamenti periodici che consentono lo sblocco delle biciclette): bikepass giornaliero: 1.80 € bikepass settimanale: 4.80 € bikepass mensile (durata 30 giorni): 8.80 € bikepass annuale: 24.50 €. Inoltre, per ogni corsa sarà applicata una tariffazione specifica: il costo del noleggio varia a seconda della tipologia del mezzo: bicicletta tradizionale: tariffa prima mezz’ora della giornata: 0,00 € tariffa seconda mezz’ora: 0,45 € tariffa terza mezz’ora: 0,45 € tariffa quarta mezz’ora: 0,45 € tariffa quinta mezz’ora: 0,45 € tariffa sesta mezz’ora: 0,45€ tariffa per ogni ora successiva alla sesta mezz’ora: 2,80 €. bicicletta elettrica: tariffa prima mezz’ora: 0,50 € tariffa seconda mezz’ora: 0,45 € tariffa terza mezz’ora: 0,45 € tariffa quarta mezz’ora: 0,90 € tariffa quinta mezz’ora: 0,90 € tariffa sesta mezz’ora: 1,40 € tariffa per ogni ora successiva alla sesta mezz’ora: 2,80 €. Si ricorda che le stazioni del bike sharing sono attualmente 50 e che, con l’entrata a regime del servizio, saranno complessivamente 120. Le biciclette previste per la dotazione delle prime stazioni sono 200 (100 tradizionali e altrettante elettriche), cui seguiranno ulteriori 130 mezzi entro il 29 settembre, per arrivare alla disponibilità di una flotta complessiva di 730 mezzi entro sette anni dall’avvio del servizio. In totale la dotazione di mezzi, in sette anni, conterà 525 bici tradizionali e 205 elettriche. Le prime cinquanta stazioni sono così dislocate sul territorio cittadino: I. via Pietro Sette II. piazza dei Papi III. palazzo di Giustizia IV. piazza Aldo Moro V. piazza Umberto VI. piazza Massari VII. corso Mazzini VIII. via Timavo IX. via Lucarelli X. corso Vittorio Emanuele II - Gironda XI. Politecnico di Bari, via Orabona XII. cimitero monumentale XIII. sede della Prefettura XIV. park & ride Vittorio Veneto XV. sede Regione Puglia XVI. via Pappacena XVII. Torre Quetta XVIII. via Camillo Rosalba XIX. Chiesa Russa XX. piazza Diaz XXI. corso Cavour - via Dante XXII. parco 2 Giugno - viale Einaudi XXIII. park & ride 2 Giugno XXIV. piazza Cesare Battisti XXV. piazza Garibaldi - corso Vittorio Emanuele II XXVI. via Argiro XXVII. teatro Petruzzelli XXVIII. spiaggia Pane e pomodoro XXIX. C.U.S. Bari XXX. Politecnico - ingresso via Amendola XXXI. Camera di commercio - corso Cavour XXXII. extramurale Capruzzi - viale Unità d’Italia, XXXIII. porto di Bari - varco Pizzoli XXXIV. via Sparano - via Piccinni XXXV. ingresso Monumentale della Fiera del Levante XXXVI. piazza Federico II di Svevia XXXVII. piazza Risorgimento - via Manzoni XXXVIII. ingresso Orientale della Fiera del Levante XXXIX. extramurale Capruzzi - viale Salandra XL. sede INPS in via Putignani XLI. corso Italia - stazione metropolitana Quintino Sella XLII. ospedale Policlinico XLIII. extramurale Capruzzi - largo Sorrentino XLIV. park&ride Pane e pomodoro XLV. stazione Bari Marconi XLVI. via Enrico Toti XLVII. caserma Picca in piazzetta Sant’Antonio XLVIII. ospedale Papa Giovanni XXIII - Campus X XLIX. piazza del Ferrarese L. mercato di via Ravanas. 27 gennaio 2023 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. Muvt sharing: approvato schema di avviso per il servizio in sharing di monopattini e segway elettrici Trasporti e viabilità , Comunicati stampa Muvt sharing: approvato schema di avviso per il servizio in sharing di monopattini e segway elettrici La giunta comunale, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità Giuseppe Galasso, ha approvato ieri le linee di indirizzo utili per individuare gli operatori interessati all’esercizio dei servizi di mobilità in sharing a “flusso libero” (free-floating), in regime di libera concorrenza, per monopattini e segway a trazione elettrica. Contemporaneamente, la giunta ha esteso i termini di validità della sperimentazione della micromobilità elettrica (avviata con delibera di giunta comunale il 20/09/2019) fino al 27 luglio 2022. Con questo nuovo atto di indirizzo, cui seguirà la pubblicazione di un avviso, il Comune di Bari si propone di assicurare a tutti i cittadini la possibilità di spostarsi in modo sicuro, efficiente e compatibile con l’ambiente, utilizzando tutti i modi di trasporto disponibili, preferendo il TPL e la mobilità sostenibile. Sul fronte della micromobilità elettrica, il Comune di Bari lo scorso anno ha avviato una prima sperimentazione individuando un piano di viabilità propedeutico alla circolazione di mezzi di mobilità individuale a trazione elettrica (monopattini / segway). Questa strategia si è oggi inserita in un progetto più ampio cui l’amministrazione sta lavorando già da tempo per la cosiddetta “Fase 2”, nella quale si sta assistendo a una profonda modifica degli stili di vita dei cittadini e dell’organizzazione della città, in relazione alle misure di distanziamento e alle precauzioni necessarie per il contenimento della diffusione del Covid-19. Nello specifico, per quanto riguarda gli aspetti legati alla mobilità, alla luce delle misure stabilite a livello nazionale in tema di distanziamento sociale e utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, si rende necessario ripensare la mobilità ridefinendo l’uso delle strade e degli spazi pubblici, aumentando gli spostamenti di superficie non inquinanti (a piedi, in bici, mobilità leggera) e promuovendo l’uso di biciclette e dispositivi di micromobilità. Per questo il Comune ha deciso di individuare, al massimo, cinque soggetti interessati a svolgere in via sperimentale, servizi di mobilità in sharing a flusso libero con monopattini e/o segway a propulsione prevalentemente elettrica ammessi all’uso sperimentale sul territorio cittadino. L’avviso pubblico resterà aperto sino al raggiungimento della soglia del limite massimo di 1.500 dispositivi elettrici complessivi sul territorio comunale. I soggetti interessati potranno presentare proposte che prevedono una flotta composta da un minimo di 150 dispositivi fino 500, che dovranno essere messi in esercizio entro 45 giorni dall’accettazione della manifestazione di interesse da parte dell’amministrazione comunale. Tale numero potrà essere incrementato su richiesta dell’amministrazione ove pervenga un maggior numero di richieste da parte degli operatori interessati ovvero all’esito del monitoraggio dei report data delle attività di sharing già autorizzate. Le manifestazioni di interesse pervenute saranno valutate da una commissione, appositamente costituita, che verificherà i requisiti al fine dell’ammissibilità della manifestazione stessa autorizzando ogni operatore, nei limiti sopra indicati, in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande, fino al raggiungimento del valore massimo di 1.500 dispositivi complessivamente assegnabili. La flotta dei dispositivi per la micromobilità elettrica deve essere composta da mezzi completamente elettrici. Sono autorizzabili flotte anche disomogenee di dispositivi composte esclusivamente dalle seguenti tipologie: segway e monopattino di cui al D.M. 229/2019 del 04/06/2019. “L’emergenza sanitaria che ha investito il mondo negli ultimi mesi ci ha costretto a ripensare modalità e tempi delle nostre vite, non solo in relazione agli aspetti strettamente connessi con la nostra salute, ma anche nella gestione di pratiche e azioni quotidiane che oggi sono fortemente condizionate dalle nuove regole indicate per salvaguardare la nostra vita - spiega il sindaco Decaro -. Insieme alle dinamiche individuali occorre ripensare anche quegli aspetti della vita di ogni giorno che riguardano azioni collettive che in qualche modo possono influenzare l’assetto e l’organizzazione di una città. Per questo, nei mesi di lockdown, insieme agli uffici comunali, abbiamo lavorato a un nuovo piano di mobilità e gestione dello spazio pubblico che incoraggi e favorisca stili di vita per lo più all’aria aperta e garantisca il distanziamento sociale. L’emergenza quindi ci ha messo nelle condizioni di accelerare il futuro introducendo a Bari sistemi di mobilità collettivi, come lo sharing, declinati però in chiave individuale e sostenibile. Introduciamo quindi un sistema di sharing elettrico attraverso l’utilizzo di monopattini e segway e realizziamo infrastrutture ciclabili che mettano tutti nelle condizioni di spostarsi in bicicletta. Abbiamo cercato di lavorare su un avviso pubblico aperto alla concorrenza delle proposte, in modo da garantire agli utenti prezzi accessibili, e sulla gestione privata del servizio, in modo tale da avere una manutenzione sempre efficiente. Già da qualche mese abbiamo avviato la trasformazione della città rendendola a misura di questi nuovi mezzi di trasporto, con la creazione di zone 30 in gran parte del centro cittadino. Su questa scia proseguiremo anche in altre aree della città, in modo da creare una vera e propria rete cittadina per la mobilità dolce”. I DISPOSITIVI I dispositivi devono essere elettrici e omologati e risultare idonei alla circolazione su strada nel rispetto del Codice della Strada. Il sistema di bloccaggio/sbloccaggio dei dispositivi elettrici deve essere attivabile da remoto tramite applicazione per smartphone e concepito in maniera tale che i dispositivi possano essere parcheggiati senza essere legati a un supporto. Il sistema di gestione dei mezzi in sharing deve essere completamente automatizzato per l’utente, che deve poter visualizzare dispositivi disponibili, prenotarli, sbloccarli a inizio utilizzo e bloccarli al termine, pagare, segnalare guasti, malfunzionamenti o comportamentiscorretti da parte di altri utenti, il tutto tramite un’apposita applicazione per smartphone oltre a garantire l’informazione all’utenza in merito alle aree e percorsi nei quali è consentita la circolazione dei mezzi e in merito all’ubicazione delle aree nelle quali è consentita la sosta dei dispositivi; l’impossibilità di apertura e chiusura del noleggio e, conseguentemente, di effettuare la sosta dei dispositivi nelle aree interdette. Il sistema di pagamento elettronico deve essere sicuro e identificabile. Il numero di dispositivi elettrici effettivamente disponibili all’utenza non dovrà mai essere inferiore al 90% della flotta dichiarata in sede di manifestazione di interesse, nonché autorizzata dall’amministrazione e il servizio dovrà essere disponibile sul territorio secondo lo schema a flusso libero, con distribuzione libera sul territorio dei veicoli ed utilizzo secondo la modalità “one way” (ovvero la possibilità di rilasciare il dispositivo elettrico in un punto diverso da quello di prelievo). La manifestazione di interesse dovrà chiaramente individuare l’estensione dell’area o delle aree nelle quali sarà operativo il servizio di sharing e dovrà prevedere una tariffazione unica all’interno delle stesse. L’utente dovrà poter utilizzare il mezzo senza alcun limite temporale e di percorrenza e dovrà essere comunque garantita la possibilità di contattare un operatore tutti i giorni lavorativi per un intervallo orario non inferiore a 8ore. I veicoli devono essere riconoscibili mediante il logo della società esercente il servizio e almeno un logo fornito dal Comune di Bari. Gli operatori di servizi in sharing dovranno attivare obbligatoriamente un’adeguata azione di informazione nei confronti degli utilizzatori circa le regole di utilizzo, fra le quali quelle relative alla sicurezza stradale, al rispetto dei pedoni e degli altri utenti della strada,alla velocità e alle modalità consentite di sosta. I gestori del servizio, con cadenza annuale e secondo criteri concordati con l’amministrazione, devono effettuare un’indagine di customer satisfaction il cui risultato deve essere comunicato secondo le modalità definite dall’amministrazione. Gli operatori di servizi di mobilità in sharing dovranno garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi ed acconsentire a controlli periodici a campione da parte del Comune di Bari anche tramite soggetti terzi e secondo le modalità dallo stesso definite. In relazione all’esito di tali controlli e previa comunicazione scritta del Comune, i gestori del servizio devono versare un contributo annuo minimo di 3 euro per ogni dispositivo autorizzato, in considerazione delle attività connesse da espletarsi a cura dell’amministrazione. La sosta dei mezzi in sharing deve rispettare le norme del codice della strada nonché dei regolamenti di attuazione, delle ordinanze viabili e quanto indicato nella deliberazione della giunta comunale e sarà consentita solo nelle aree destinate a parcheggio di cicli/motocicli. L’amministrazione, al fine di favorire l’utilizzo e la diffusione dei sistemi di micromobilità elettrica, si riserva eventualmente di individuare apposite aree da destinare in via esclusiva alla sosta dei dispositivi di micro mobilità elettrica sul suolo pubblico, anche al di fuori della carreggiata stradale, delimitate fisicamente o attraverso sistemi di georeferenziazione. I gestori autorizzati al servizio introdurranno agevolazioni per gli utilizzatori che, in fase di presa e consegna dei dispositivi, utilizzino tali aree, ove costituite. L’amministrazione comunale si riserva di contribuire a promuovere gli spostamenti in sharing autorizzati che abbiano carattere continuativo mediante misure di incentivazione verso city users da erogarsi anche attraverso gli operatori. 19 maggio 2020 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. Collegamento tra le spiagge pubbliche di Pane e pomodoro e Torre Quetta: approvato il progetto definitivo del secondo stralcio Edilizia e Territorio , Comunicati stampa Collegamento tra le spiagge pubbliche di Pane e pomodoro e Torre Quetta: approvato il progetto definitivo del secondo stralcio Questo pomeriggio la giunta comunale ha approvato il progetto definitivo relativo al secondo stralcio (così come individuato all’interno degli elaborati di inquadramento urbanistico) del più ampio programma di rigenerazione urbana della costa a sud, concentrato sul collegamento tra le spiagge pubbliche di Pane e pomodoro e Torre Quetta. In fase di affidamento della progettazione definitiva, gli interventi ricompresi nello studio di fattibilità sono stati divisi in due stralci funzionali di intervento. Il progetto definitivo approvato in data odierna riguarda il lotto 3 - parcheggi e viabilità e il lotto 5 - completamento di Torre Quetta. “Ogni passo avanti è importante per arrivare all’obiettivo finale - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso -. Questa delibera è un altro tassello utile al completamento di un intervento per cui saranno aggiudicate presto le ultime fasi di progettazione e l’esecuzione dei lavori. Stiamo anticipando nei fatti quella che sarà la grande opera di riqualificazione della costa sud con un progetto funzionale che restituisce lo spazio pubblico sulla costa ai cittadini. Interveniamo sulla viabilità riducendo le carreggiate per le automobili e ampliamo lo spazio a servizio della mobilità sostenibile, della socializzazione e dello sport. I veri protagonisti di questo progetto sono proprio i cittadini che in questi anni con le loro pratiche quotidiane ci hanno suggerito la rifunzionalizzazione di un’area che ha fino ad oggi è stata utilizzata spontaneamente assecondando una vocazione naturale che piano piano sta diventando realtà”. Di seguito i dettagli progettuali delle singole sezioni interessate: La viabilità Il progetto prevede una sostanziale ridefinizione della viabilità di corso Trieste, via Giovanni di Cagno Abbrescia e via Caduti del 28 Luglio 1943 e degli accessi al parcheggio di scambio. La prima variazione riguarda la dimensione della viabilità di corso Trieste. La strada sarà ridotta a una carreggiata a due corsie (una per senso di marcia) utilizzando come limite la banchina centrale esistente. L’altra carreggiata a due corsie sarà destinata all’incremento degli stalli del parcheggio Park&Ride di Pane e pomodoro. La banchina esistente su corso Trieste verrà modificata in tre punti ove sono previste le aree di sosta per i bus cittadini che, grazie allo spazio ricavato per la salita e discesa dei passeggeri, non creeranno interferenze con il traffico veicolare stradale, in progetto ridotto a una sola corsia per senso di marcia. Anche la viabilità di via Di Cagno Abbrescia subirà una riduzione della carreggiata a ridosso del canale sulla Lama Valenzano poiché saranno previste due corsie (una per senso di marcia) mentre il restante spazio sarà destinato al passaggio sulla Lama del percorso ciclabile e pedonale ricompreso nel primo stralcio. Per quanto concerne via Caduti del 28 Luglio 1943, si prevede una riduzione della viabilità carrabile a una carreggiata a due corsie (una per senso di marcia) con l’inserimento di parcheggi in parallelo e a 45 gradi su entrambi i lati della carreggiata. Lo spazio residuo, individuabile nell’area che oggi è occupata dalla banchina centrale sino all’ingresso degli edifici e alla chiesa di San Sabino, sarà destinata alla viabilità pedonale con aree pavimentate e a verde. In particolare, di fronte all’ingresso della chiesa di San Sabino, è stata prevista un’area da destinare a sagrato per migliorare la sicurezza degli utenti della chiesa e fornire un luogo di aggregazione esterno. Le rotatorie Per migliorare l’intera viabilità in ingresso e uscita dalla città saranno realizzate due rotatorie: una in corrispondenza dell’incrocio tra corso Trieste, via di Cagno Abbrescia e via Anastasio Ballestrero all’altezza dell’attuale impianto semaforico a ridosso del canale della Lama Valenzano; l’altra in corrispondenza di corso Trieste e via Caduti del 28 Luglio 1943. La rotonda tra corso Trieste, via Di Cagno Abbrescia e via Anastasio Ballestrero andrà ad occupare l’area che oggi vede la presenza dell’impianto semaforico e delle isole di traffico a ridosso del ponte sulla lama Valenzano. Inoltre su corso Trieste, in prossimità della rotonda, nell’area prima occupata dalla carreggiata di due corsie in ingresso alla città di Bari, sarà realizzato il nuovo ingresso al Park&Ride di Pane e pomodoro con i nuovi stalli di sosta. Un’altra rotatoria è stata prevista all’incrocio tra Corso Trieste, via dei Caduti del 28 Luglio 1943 e l’uscita dal parcheggio del Park&Ride di Pane e pomodoro. Per la realizzazione di questa seconda rotonda saranno riconfigurati i marciapiedi esistenti e la viabilità in modo da garantire i flessi e gli angoli di deviazione. Riqualificazione dell’area a parcheggio Il progetto definitivo prevede la riconfigurazione e de-impermeabilizzazione dell’attuale area di parcheggio del Park&Ride di Pane e pomodoro. Il perimetro dell’area destinata a parcheggio sarà modificata a seguito della realizzazione della nuova viabilità ciclabile e pedonale e degli spazi per lo sport e il fitness a ridosso della duna esistente, interventi tutti ricompresi nel primo stralcio. Questa riduzione di area sarà compensata dalle superfici una volta destinate a viabilità in ingresso alla città su corso Trieste che verranno destinate a stalli di sosta e corsia di manovra. La ridefinizione dell’area di sosta non produrrà una variazione sostanziale in termini di numero di posti auto, considerate l’importanza e l’affluenza che tale parcheggio di scambio registra quotidianamente. Il ridisegno del parcheggio prevede l’accesso su corso Trieste, in prossimità della rotatoria con via Di Cagno e via Ballestrero, con una viabilità a senso unico di marcia e posti a 45 gradi separati dalla viabilità carrabile tramite la banchina esistente, che vedrà la piantumazione di vegetazione arborea in modo da creare una barriera e un effetto di viale alberato. Nel nucleo centrale saranno allocate due aree di interscambio: una per il bike sharing e monopattino sharing e l’altra per la predisposizione all’eventuale installazione di una struttura di bike garage. Sul perimetro nord dell’area sono previsti degli attraversamenti nella barriera verde a siepe (la cui realizzazione è ricompresa in altro intervento) che collegheranno il parcheggio alle aree destinate a sport e fitness consentendo inoltre l’accesso al mare. In prossimità di tali accessi al mare sarà concentrato il maggior numero di posti destinati alle persone con disabilità, mentre in prossimità della viabilità carrabile è prevista la predisposizione per gli stalli da destinare alla ricarica dei veicoli elettrici. Per quanto riguarda la sosta degli autobus, le aree destinate a tale scopo sono state tutte portate fuori dal parcheggio lungo la viabilità carrabile creando a tal fine tre anse che consentano le operazioni di salita e discesa dei passeggeri in sicurezza e senza creare interferenze con il traffico esistente. Tutta l’area del parcheggio, stalli e corsie di manovra, sarà realizzata in masselli autobloccanti a garanzia di una superficie completamente filtrante. Torre Quetta - Area di nidificazione del fratino Oltre al parcheggio Park&Ride, alla realizzazione delle rotonde e agli interventi di viabilità ad essi connesse, il progetto definitivo prevede il completamento delle aree situate all’inizio e alla fine di Torre Quetta in modo da riconnetterle alle aree già sistemate nel 2002. Il progetto dell’area a ridosso della Lama Valenzano prevede una sistemazione tale per cui il fratino, che negli ultimi anni proprio a Torre Quetta ha scelto di nidificare, non corra alcun rischio e possa continuare a ritenere l’area sicura per deporre le sue uova. Per questo il progetto definitivo qui non prevede alcun intervento invasivo, a eccezione della realizzazione di una staccionata in legno che delimiti l’area inibendone l’accesso con la contestuale installazione di adeguata segnaletica. Torre Quetta - Riqualificazione area a verde Il progetto definitivo prevede il completamento dell’area in cui, dopo la realizzazione della spiaggia pubblica di Torre Quetta, l’amministrazione proseguì il solo percorso ciclabile e pedonale per un tratto dimensionalmente non significativo fino a una piccola rotatoria pedonale con un muro di recinzione in pietra a segnare fisicamente il termine del parco urbano. Tale ambito di intervento sarà dunque completato attraverso la realizzazione di un percorso pedonale e della sistemazione a verde in continuità fisica e dimensionale con quanto previsto nelle restanti aree del parco urbano di Torre Quetta. Il progetto prevede infatti la realizzazione di un’area verde tra il percorso pedonale e la nuova area pavimentata, le cui geometrie sono riprese dall’intervento esistente. L’intervento si configura cioè come completamento di una zona già parzialmente antropizzata e a uso di parco pubblico. Nell’area finale sarà installata una struttura prefabbricata amovibile destinata a chiosco bar per incrementare il ruolo di luogo aggregativo nel rispetto dell’ambiente circostante. L’importo dei lavori di questo secondo stralcio è pari a 5.290.740,23 euro che si sommano ai 6.620.000 del primo stralcio, per un totale di circa 12 milioni di euro, già interamente finanziati con la nuova programmazione PON Metro React EU. Nelle more della definizione progettuale l’amministrazione sta nominando la commissione di gara che individuerà l’aggiudicatario della procedura pubblica relativa all’accordo quadro di progettazione e lavori. L’accordo quadro avrà una durata di due anni a partire dalla sottoscrizione dell’accordo stesso e sarà aggiudicato secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. 05 ottobre 2023 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. Estesa a Carbonara, Santa Fara e Marconi l’area coperta dal servizio di monopattini in sharing di BIT Mobility Edilizia e Territorio , Polizia Municipale e Protezione Civile , Trasporti e viabilità , Comunicati stampa Estesa a Carbonara, Santa Fara e Marconi l’area coperta dal servizio di monopattini in sharing di BIT Mobility Per consentire agli utenti di spostarsi con il monopattino su un’area più vasta della città, in modo da creare condizioni ottimali per un maggior utilizzo di questa forma di micromobilità alternativa al trasporto pubblico locale, recentemente interessato da ulteriori restringimenti delle capacità di trasporto dei mezzi, la BIT Mobility, una delle due società che attualmente offrono la possibilità di utilizzare monopattini in sharing in città, ha stabilito di estendere le zone coperte dal servizio. A partire da oggi, quindi, sarà possibile circolare anche a Carbonara, Santa Fara e Marconi. In particolare, con l’estensione del servizio di sharing, si intende consentire agli utenti di muoversi da o verso quartieri più lontani dal centro cittadino. Più dettagliatamente, per quanto riguarda Carbonara si tratta di una sperimentazione avviata a seguito delle richieste pervenute dai residenti del quartiere: pertanto la BIT Mobility monitorerà nei prossimi mesi l’andamento del traffico verificandone l'effettivo utilizzo, il gradimento e la sostenibilità, per poi valutare se confermare o meno il servizio o eventualmente estenderlo in altre aree del Municipio IV. “Abbiamo accolto favorevolmente la volontà di BIT Mobility di ampliare le aree in cui è possibile circolare con il servizio di monopattini in sharing - sottolinea l’assessore alla Mobilità Giuseppe Galasso -. Questo è un momento particolarmente difficile per tutti in cui è fondamentale evitare assembramenti e accalcarsi sui mezzi del trasporto pubblico. La decisione di questo operatore di sharing, quindi, ci è sembrata in linea con tutto ciò che consegue rispetto all’indicazione della Puglia tra le regioni in zona arancione. Ci auguriamo che l'estensione del servizio possa consentire un maggior utilizzo di questo mezzo che appare ideale per spostamenti su tratti brevi, molto pratico e soprattutto più sicuro dal punto di vista sanitario, in quanto riduce le occasioni di contatto e di mancato rispetto della distanza tra persone”. A Bari sono 500 i monopattini elettrici BIT Mobility disponibili, posizionati in 80 hub servizio individuati dall’azienda sulla base dei percorsi più trafficati e nelle posizioni di maggior interesse per il pubblico, rilevate e modificate costantemente attraverso l’analisi dei dati di utilizzo proprio per andare incontro alle esigenze dell'utenza. Si ricorda che per noleggiarli è necessario scaricare l’applicazione mobile gratuita dell’operatore prescelto sul proprio cellulare Android e iOS. 12 novembre 2020 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. Muvt sharing: pubblicato l'avviso per il servizio di sharing di monopattini e segway elettrici In primo piano , Trasporti e viabilità , Comunicati stampa Muvt sharing: pubblicato l'avviso per il servizio di sharing di monopattini e segway elettrici È in pubblicazione a questo link l’avviso pubblico per individuare operatori interessati allo svolgimento del servizio di mobilità in sharing a flusso libero con monopattini e/o segway a propulsione prevalentemente elettrica. Tramite l’avviso si individueranno al massimo cinque soggetti interessati a svolgere in via sperimentale il servizio di sharing fino al 27 luglio 2022 (termine della sperimentazione). L’avviso pubblico resterà aperto sino al raggiungimento della soglia del limite massimo di 1.500 dispositivi elettrici complessivi sul territorio comunale. I soggetti interessati potranno presentare proposte che prevedono una flotta composta da un minimo di 150 dispositivi fino 500, che dovranno essere messi in esercizio entro 45 giorni dall’accettazione della manifestazione di interesse da parte dell’amministrazione comunale. Tale numero potrà essere incrementato su richiesta dell’amministrazione dove pervenga un maggior numero di richieste da parte degli operatori interessati ovvero all’esito del monitoraggio dei report data delle attività di sharing già autorizzate. Le manifestazioni di interesse pervenute saranno valutate da una commissione, appositamente costituita, che verificherà i requisiti al fine dell’ammissibilità della manifestazione stessa autorizzando ogni operatore, in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande, fino al raggiungimento del valore massimo di 1.500 dispositivi complessivamente assegnabili. La flotta dei dispositivi per la micromobilità elettrica deve essere composta da mezzi completamente elettrici. Sono autorizzabili flotte anche disomogenee di dispositivi composte esclusivamente dalle seguenti tipologie: segway e monopattino di cui al D.M. 229/2019 del 4/6/2019. La manifestazione di interesse dovrà pervenire al Comune di Bari esclusivamente a mezzo PEC al seguente indirizzo: traffico.comunebari@pec.rupar.puglia.it. Allo stesso indirizzo potranno essere inviate comunicazioni e richieste di chiarimento. 22 maggio 2020 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. Bike sharing città di Bari: approvata la progettazione definitiva del nuovo servizio Edilizia e Territorio , Trasporti e viabilità , Comunicati stampa Bike sharing città di Bari: approvata la progettazione definitiva del nuovo servizio È stato firmato dal responsabile della misura del servizio di bike sharing di prossima realizzazione, il verbale che sancisce l’avvio delle attività di progettazione esecutiva che vedrà l’azienda appaltatrice - Sitael spa - impegnata nella realizzazione e nell’implementazione del servizio di bike sharing, operato a marchio Vaimoo sul territorio cittadino. Nelle prossime settimane, quindi, espletato l’iter procedurale per le necessarie autorizzazioni sovracomunali, utili alla predisposizione delle postazioni dedicate, si potrà procedere alla stipula del contratto e alla definizione dei termini specifici del servizio che sarà successivamente presentato e messo a disposizione dei cittadini. Si tratta di un servizio in concessione articolato su 42 postazioni diffuse sul territorio comunale, con la disponibilità di 230 biciclette muscolari e 80 elettriche. Saranno coinvolti 35 impianti pubblicitari cittadini che l’azienda gestirà a valere sul servizio. Il noleggio dei mezzi potrà avere le stesse tariffe individuate dai gestori del servizio di monopattino sharing (1€ lo sblocco + 15 centesimi al minuto), con la previsione di avviare campagne di abbonamenti per determinate categorie di utenti. “Dopo un lungo iter burocratico, finalmente il progetto del nuovo bike sharing della città di Bari sembra prendere forma - spiega l’assessore alla Mobilità Giuseppe Galasso -. La formula innovativa del servizio in concessione con il coinvolgimento del sistema pubblicitario è sicuramente una soluzione innovativa, già sperimentata in tante città europee ma che ha richiesto più tempo nel percorso amministrativo e autorizzativo. Nelle prossime settimane, infatti, la progettazione della Sitael dovrà essere sottoposta al parere degli enti competenti con la previsione di avviare il servizio nei primi mesi del nuovo anno. Come amministrazione stiamo collaborando con l’azienda per aumentare il numero delle biciclette elettriche all’interno del parco mezzi, così da servire un target più ampio per cui la bici rappresenterebbe davvero un’alternativa valida al veicolo privato”. “Dopo essere stati scelti dalle principali capitali europee della ciclabilità, come Copenaghen, Rotterdam e Stoccolma, siamo orgogliosi di riportare nella città di Bari un servizio di trasporto essenziale come quello del bike sharing - dichiara Matteo Pertosa, ceo di Sitael e di Vaimoo -. La mobilità dell'ultimo miglio è un elemento chiave per la crescita delle città e la micromobilità elettrica, l'e-bike sharing in particolare, offre l'opportunità di un trasporto inclusivo, utilizzabile da tutti i cittadini, collegando l'intera area metropolitana e le aree periferiche. Inoltre, tutte le bici e il sistema di gestione saranno realizzati in Puglia, un segnale importante per l'economia del nostro territorio”. VAIMOO VAIMOO è la soluzione completa di e-bike sharing connessa, che consente ai player del settore dei trasporti di raggiungere un'esperienza di mobilità sostenibile, efficiente, sicura e piacevole. Già adottato dalle capitali del ciclismo di Copenaghen, Rotterdam, Stoccolma (a partire dal 2022) e in UK, il suo sistema di e-bike sharing innovativo e flessibile comprende flotte di e-bike, rastrelliere, una piattaforma di gestione integrabile con veicoli di terze parti e un’app coinvolgente per consentire all’utente un’esperienza di viaggio multimodale. www.vaimoo.com 12 novembre 2021 |
Web Content Article This result comes from the Italian version of this content. Via Caldarola: proseguono i lavori sulle corsie centrali, Galasso: "Il nostro obiettivo è renderla più sicura e funzionale e salvaguardare il patrimonio arboreo" Edilizia e Territorio , Municipio 1 , Comunicati stampa Via Caldarola: proseguono i lavori sulle corsie centrali, Galasso: "Il nostro obiettivo è renderla più sicura e funzionale e salvaguardare il patrimonio arboreo" Proseguono i lavori di riqualificazione di via Caldarola, a Japigia, nel tratto compreso tra il canale Valenzano e il Polivalente, che determineranno la riduzione da otto a quattro corsie con la posa di nuovo asfalto su 14mila metri quadrati di strada. Pertanto la nuova via Caldarola avrà al centro due corsie - una per ogni senso di marcia - senza alcun tipo di confluenza o accessi e sarà affiancata da due complanari monodirezionali, una per senso di marcia, con spazi destinati al parcheggio sul lato destro prossimo alle ampie aree verdi laterali, intervallati ogni duecento metri da attraversamenti pedonali con bulbout. Attualmente gli interventi insistono sulle corsie centrali dove è in corso di realizzazione un allargamento dell’area riservata ai due spartitraffico centrali, la cui superficie passerà da 1.700 metri quadri a oltre 4mila, in modo da consentire ad autovetture, ciclomotori e biciclette di transitare in sicurezza e alle radici dei 160 alberi di pino presenti di svilupparsi senza causare disagi alla circolazione con il sollevamento dell’asfalto. Contestualmente, per evitare la formazione di ristagni in caso di piogge, saranno apportate delle modifiche alla rete di captazione delle acque attraverso la sostituzione dei pozzetti di raccolta con altri angolari, con geometria e dispositivi anti-ago in grado di intercettare al meglio l’acqua anche in presenza di grossi quantitativi di aghi di pino. Nei prossimi mesi, invece, nell’ambito dei lavori previsti dal PIRP di Japigia, sarà realizzata una pista ciclabile bidirezionale, della lunghezza di circa 800 metri, sul versante sinistro della strada (percorsa dal centro in direzione tangenziale), che si collegherà a quella esistente sull’altra porzione di via Caldarola per terminare al Polivalente, in modo tale che il comprensorio scolastico possa essere raggiunto agevolmente in bici o in monopattino dagli studenti su un itinerario confortevole immerso nel verde. “Questo è un cantiere molto complesso che non riguarda solo la trasformazione dell’asse stradale con il rifacimento di marciapiedi, asfalto o della segnaletica stradale - commenta l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso - ma anche la predisposizione del nuovo impianto di illuminazione con una serie di interventi propedeutici all’installazione che avverrà in un secondo momento attraverso un altro appalto. In questo modo non dovremo più rompere asfalto e marciapiedi ma solo montare un impianto più efficiente, con più pali, meno dispendioso e decisamente più efficace in quanto più basso rispetto a quello attuale. Questa operazione garantirà una distribuzione più omogenea della luce bianca a led ed eviterà quei coni d’ombra causati dalle chiome degli alberi, attualmente al di sotto rispetto ai pali dell’illuminazione. Il nostro obiettivo è quello di rendere l’asse di scorrimento di via Caldarola più bello, confortevole per i pedoni, funzionale e più sicuro rispetto al transito di mezzi a motore, di bici e monopattini, sempre più diffusi in città”. Il cantiere, dell’importo complessivo di circa 1 milione e 500mila euro, sarà eseguito nell’ambito degli appalti in essere per la manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi del Municipio I 26 agosto 2021 |
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