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Regione Puglia
Eventi
Fortino Sant’Antonio - Bicentenario di Francesco Saverio Abbrescia
Dal
10 July 2013
al
11 July 2013
Giovedì
11 luglio, alle
ore 18:00, presso la sala interna del
Fortino Sant'Antonio, l'
Ass. "Il Murattiano", insieme all'
Accademia della Lingua Barese "Alfredo Giovine", celebrerà il
Bicentenario della nascita di Francesco Saverio Abbrescia, con la lettura di alcune poesie del primo poeta dialettale barese a cui la città di Bari ha dedicato una strada nel cuore del quartiere Madonnella, per onorarlo ed immortalarlo nel nostri ricordi.
"Nato il 12 luglio 1813, Francesco Saverio Abbrescia studiò lettere e filosofia nel Real Liceo delle Puglie, vestì l'abito talare a 17 anni, a 30 fu elevato a Canonico della Real Basilica di S.Nicola, a 32 venne chiamato a insegnare lettere nel Real Liceo. Tenne cattedra privata di letteratura italiana, Amico del il Marchese di Montrone, Giordano Bianchi, suo protettore, fu oratore sacro, scrittore brillante, ‘pastore arcade', socio della Regia Società Economica di Terra di Bari, membro dell'Accademia Pontoniana e di quella Romana di Religione. Abbrescia morì nel 1852, a soli 39 anni, dopo aver subito un duro interrogatorio, a causa delle sue idee liberali, per aver cospirato e preso pare alla famosa Dieta di Bari, che influì sulla sua cagionevole e malferma salute. Ma interessa rimarcare che Abbrescia, per primo, ha scritto e pubblicato in barese, cimentandosi a trasporre graficamente la ‘musicalità' del nostro idioma. primo a poetare descrivendo l'animo barese, primo sostenitore della ‘baresità', nelle sue più colorite sfaccettature, ma anche implacabile satirico ed ironico ‘picconatore' del malcostume che vigeva nel nostro territorio. La sua produzione spazia dalla poesia satirica a quella ironica, da composizioni di carattere religioso, politoco a veri e propri "duetti" comici, amorosi, "a sckattigghie" ( a dispetto)." Nota di Felice Giovine
"Nato il 12 luglio 1813, Francesco Saverio Abbrescia studiò lettere e filosofia nel Real Liceo delle Puglie, vestì l'abito talare a 17 anni, a 30 fu elevato a Canonico della Real Basilica di S.Nicola, a 32 venne chiamato a insegnare lettere nel Real Liceo. Tenne cattedra privata di letteratura italiana, Amico del il Marchese di Montrone, Giordano Bianchi, suo protettore, fu oratore sacro, scrittore brillante, ‘pastore arcade', socio della Regia Società Economica di Terra di Bari, membro dell'Accademia Pontoniana e di quella Romana di Religione. Abbrescia morì nel 1852, a soli 39 anni, dopo aver subito un duro interrogatorio, a causa delle sue idee liberali, per aver cospirato e preso pare alla famosa Dieta di Bari, che influì sulla sua cagionevole e malferma salute. Ma interessa rimarcare che Abbrescia, per primo, ha scritto e pubblicato in barese, cimentandosi a trasporre graficamente la ‘musicalità' del nostro idioma. primo a poetare descrivendo l'animo barese, primo sostenitore della ‘baresità', nelle sue più colorite sfaccettature, ma anche implacabile satirico ed ironico ‘picconatore' del malcostume che vigeva nel nostro territorio. La sua produzione spazia dalla poesia satirica a quella ironica, da composizioni di carattere religioso, politoco a veri e propri "duetti" comici, amorosi, "a sckattigghie" ( a dispetto)." Nota di Felice Giovine
Ingresso libero.
Info:
http://murattiano.wordpress.com/