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Trasporto sociale a chiamata per persone con disabilità: da oggi anche per i minori di 14 anni grazie a una modifica del disciplinare del servizio

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Trasporto sociale a chiamata per persone con disabilità: da oggi anche per i minori di 14 anni grazie a una modifica del disciplinare del servizio

 Trasporto sociale a chiamata per persone con disabilità: da oggi anche per i minori di 14 anni grazie a una modifica del disciplinare del servizio

Su proposta dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico, nei giorni scorsi la giunta ha approvato la modifica del disciplinare che regola i servizi di trasporto sociale a chiamata verso sedi, prestabilite e non, con la possibilità di accedervi per tutti gli utenti con disabilità che abbiano fino a 64 anni di età. A differenza della precedente versione del disciplinare, l’attuale prevede che anche le persone con disabilità di età inferiore ai 14 anni possano accedere al servizio nell’ottica di una politica più inclusiva che pone una particolare attenzione ai minori.

La modifica accoglie la richiesta avanzata da numerose famiglie di minori con disabilità fisica e psichica che fino ad oggi non potevano utilizzare il trasporto sociale per raggiungere le strutture di cura e riabilitazione o i centri socio-culturali presenti sul territorio cittadino.

“La modifica al disciplinare approvata in giunta - commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico - elimina per la prima volta il limite minimo dei 14 anni per l’accesso al trasporto sociale, una scelta maturata dopo una serie di incontri con i familiari di bambini e preadolescenti, specialmente quelli che convivono con le difficoltà dell’autismo, che lamentano la difficoltà di offrire ai propri figli opportunità ed esperienze in contesti sociali qualificati.

Si tratta di un nuovo passo per una piena inclusione sociale dei più piccoli che si aggiunge alle iniziative già intraprese a sostegno delle famiglie e dei bambini con spettro autistico, a partire da S.E.M.I., il primo progetto cittadino rivolto a minori con disabilità che garantisce da un lato percorsi individualizzati con assistenza domiciliare specializzata e dall’altro azioni di supporto alla rete familiare e di cura di questi bambini.

Questo provvedimento, pertanto, ci consentirà di ampliare il numero dei beneficiari di un servizio di forte impatto sociale, che al momento interessa 392 persone, garantendo percorsi di cura e inclusione sociale allargati per un miglioramento complessivo del benessere degli utenti e delle loro famiglie”.

Si ricorda che il trasporto sociale “a chiamata verso sedi non prestabilite” prevede l’accompagnamento verso qualsiasi destinazione prescelta sul territorio cittadino, di tutti i cittadini con disabilità autorizzati dal Comune di Bari e inseriti in un apposito elenco trasmesso annualmente alla ditta aggiudicataria del servizio.

Il trasporto sociale “a chiamata verso sedi prestabilite”, invece, prevede l’accompagnamento per cittadini con disabilità, autorizzati dal Comune di Bari, presso posti di lavoro, Università degli Studi, centri socio culturali/educativi/ricreativi, centri di riabilitazione fisica e fisioterapica non rientranti nel trasporto socio-riabilitativo organizzato dalla ASL, per cui il Comune concorre nella misura del 60%, né in quello verso strutture sociali e socio-riabilitative finanziate dalla misura regionale “Buoni servizio in favore di disabili e anziani non autosufficienti”.

Gli interessati, in possesso dei requisiti previsti dal bando, disponibile a questo link, possono inviare domanda entro il prossimo 31 ottobre a: Servizi di trasporto sociale - Area non autosufficienza, all’ufficio protocollo della ripartizione Servizi alla persona, piazza Chiurlia, 27 - 2° piano, a mano, per raccomandata o via pec all’indirizzo serviziallapersona.comunebari@pec.rupar.puglia.it.

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