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Torre Quetta: la giunta approva le linee di indirizzo per il bando pubblico di concessione

Commercio, Impresa e Demanio marittimo Comunicati stampa

Torre Quetta: la giunta approva le linee di indirizzo per il bando pubblico di concessione

Su proposta dell’assessora allo Sviluppo economico e al Mare Carla Palone, la giunta comunale ha approvato la delibera che avvia l’iter di affidamento, con procedura pubblica, della nuova concessione demaniale marittima dell’area pubblica di Torre Quetta.

Si tratta di una concessione triennale che sarà rilasciata in favore di un unico soggetto individuato in considerazione del maggior rialzo sul canone di concessione, quantificato dall’amministrazione comunale in applicazione della vigente normativa.

La concessione oggetto del bando riguarderà le seguenti attività: gestione del parcheggio, con definizione del costo per la sosta determinato dall’amministrazione; del campo di beach volley; dei chioschi e gazebo riservati alla attività di vendita di alimenti e bevande.

Sono inclusi a carico del soggetto aggiudicatario gli oneri connessi alla pulizia, alla manutenzione (con esclusione della manutenzione degli impianti elettrici), alla custodia dell’intero compendio e dei bagni pubblici presenti, con esclusione della manutenzione dei pontili e della spiaggia in ciottoli, per cui l’amministrazione comunale nelle prossime settimane provvederà ad affidare i lavori. Nella concessione quest’anno è stato inserito anche il servizio per garantire la sicurezza della balneazione in conformità alle norme vigenti.

“Entro la prossima settimana gli uffici pubblicheranno il nuovo bando per affidare la concessione di Torre Quetta - spiega Carla Palone -. Si apre così una nuova stagione per quella che, a tutti gli effetti, rappresenta la spiaggia che ha segnato, negli anni, l’inizio di un nuovo rapporto dei baresi con il mare. L’obiettivo è quello di trasformare di nuovo quell’area pubblica in un luogo da vivere, di giorno e di sera. Noi non ci arrendiamo, e soprattutto Torre Quetta deve tornare ai suoi legittimi proprietari: i baresi”.