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Pubblicato il nuovo avviso per il baratto amministrativo

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Pubblicato il nuovo avviso per il baratto amministrativo

 

Su proposta dell’assessore al Bilancio, la giunta comunale ha approvato le aree di intervento  nell’ambito delle quali si perfezionerà il “baratto amministrativo”, in ossequio a quanto espressamente previsto dal “Regolamento Comunale sul Baratto Amministrativo” approvato qualche mese fa in consiglio.

Il nuovo bando è stato pubblicato, con la relativa modulistica,  al seguente link.

Con il concetto di “baratto amministrativo” si introduce la possibilità di applicare la disciplina del regolamento, in base alla quale, a fronte del riconoscimento di una riduzione, esenzione e/o pagamento del tributo annuale di competenza, il cittadino offre all’ente, e quindi alla comunità, una prestazione di pubblica utilità, integrando in via sussidiaria il servizio già svolto direttamente dall’ente. Tale possibilità è concessa a cittadini singoli o associati secondo forme stabili e giuridicamente riconosciute, titolari di una propria distinta posizione tributaria per un importo annuale non inferiore a € 80 (invece dei 300 previsti nella fase di precedente sperimentazione), limitatamente all’annualità di competenza in cui il baratto viene proposto.

Con questo provvedimento quindi si definiscono i termini del bando e la modulistica che permetterà ai cittadini di accedere al “baratto amministrativo” per attività afferenti la tipologia di tributo e/o entrata extratributaria individuato/a tal fine

 

Per le annualità 2018 e 2019, quindi, l’Amministrazione Comunale con questo bando intende individuare le seguenti aree di intervento:

a)     la pulizia, il decoro del verde pubblico e dei giardini nell’ambito del territorio comunale;

b)     cura e recupero dei beni comuni, ivi compresa la manutenzione delle aule e/o delle palestre degli edifici scolastici di competenza comunale (es. pitturazione, lavori di piccola manutenzione, ecc.).

 

A tal fine, a fronte delle attività da svolgere da parte dei soggetti/cittadini proponenti, sempre che sussistano i presupposti e requisiti previsti sono state stabilite le entrate comunali oggetto di “baratto amministrativo” per le annualità 2018 e 2019:

 

1)     i tributi comunali TARI, IMU, Imposta sulla Pubblicità e TOSAP,  in relazione agli interventi afferenti la pulizia, il decoro del verde pubblico e dei giardini nell’ambito del territorio comunale, cura e recupero dei beni comuni, ivi compresa la manutenzione delle aule e/o delle palestre degli edifici scolastici di competenza comunale nonché qualsiasi ulteriore intervento di cui all’art.4 dello stesso Regolamento;

2)     i corrispettivi rivenienti dai servizi di asili nido, refezione e trasporto scolastico in relazione ai soli interventi di manutenzione e pulizia degli edifici scolastici e degli edifici connessi (palestre scolastiche e altro);

3)     corrispettivi rivenienti dalla gestione lampade votive in relazione ad interventi di manutenzione e pulizia dei cimiteri urbani e delle aree verdi in essi comprese e/o collegate;

L’art. 12 del Regolamento Comunale sul Baratto Amministrativo stabilisce altresì che  Comune di Bari assicura la tutela della dignità di ogni cittadino durante l’esecuzione della prestazione oggetto del “Baratto Amministrativo”, avendo cura di far sì che l’attività stessa sia svolta dal cittadino in forma privata, non identificabile e/o suscettibile di possibile discriminazione alcuna.

 

"Con l'adozione del nuovo bando e con la rivisitazione della modulistica da parte del direttore della Ripartizione Tributi, - spiega l’assessore D’Adamo – saremo in grado di offrire ai cittadini baresi, che vivono un momento di difficoltà, un’opportunità concreta per mettersi in regola con la propria situazione contributiva in maniera alternativa al pagamento dell’imposta, e ciò anche per importi più esigui rispetto al passato. In questo modo si instaura una sorta di patto tra cittadini e amministrazione nella logica della sussidiarietà virtuosa che assicura ad entrambi i soggetti coinvolti il rispetto dei propri doveri con un risultato positivo per la collettività che viene risarcita, rispetto alla mancata entrata fiscale, con la cura di un bene pubblico di cui è fruitore. In questi mesi abbiamo lavorato ad alcune modifiche rispetto a questo provvedimento in modo da renderlo effettivamente uno strumento utile per i cittadini e al tempo stesso una risorsa per l’amministrazione. Abbiamo lavorato anche sulla tutela della privacy delle persone che sceglieranno di aderire a questa formula affinché questa misura non sia mai motivo di discriminazione e pregiudizi”.

 

“La nuova formula del baratto amministrativo che proporremo ai cittadini sarà aperto anche alle attività commerciali baresi– spiega l’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone-. In questi mesi ci siamo interrogati su quali strumenti potessero aiutare i commercianti baresi alle prese con le spese e gli impegni quotidiani e crediamo il baratto amministrativo possa rappresentare una opportunità importante per loro. Facendo squadra, potranno sostenere un progetto di “baratto” che garantirà loro di avere una sgravio sulle imposte e allo stesso tempo migliorare i luoghi e le condizioni in cui lavorano. I commercianti di una determinata zona, in quanto cittadini baresi, potranno proporre la "presa in cura” di nuovo verde cittadino nell'ambito della stessa zona in cambio di uno sconto sulla Tari o decidere di allestire una strada con le luminarie, nei periodi di festa come quello che ci accingiamo a vivere e vedersi ridurre l’imposta di occupazione di suolo pubblico e via discorrendo. Questo è un modo per sostenere il commercio di prossimità e allo stesso tempo stimolare le attività a fare squadra, creando tante piccole comunità commerciali che si mettono insieme per un obiettivo condiviso”

 

Tali attività, a sostegno dei cittadini, del commercio barese e del miglioramento della vivibilità della città stessa, saranno rese nel limite delle previsioni di bilancio, attualmente quantificate in € 20.000 annuali. L’ importo, però, potrà essere incrementato da parte dell'Amministrazione Comunale al fine di soddisfare nuove ed  ulteriori esigenze che dovessero essere rappresentate dai Cittadini stessi.

 

Altra novità, rispetto al precedente Baratto Amministrativo del 2016, è infatti rappresentata dalla circostanza che i Cittadini stessi possono questa volta direttamente proporre delle proposte di interventi e riqualificazione da sottoporre a baratto. Tali proposte saranno, in tali casi, valutate direttamente dai Municipi competenti per ambito territoriale nonchè dagli uffici competenti per materia. 

 

La riduzione o esenzione del tributo è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e con riferimento alle attività che annualmente l’amministrazione comunale individuerà in funzione delle linee di intervento determinate nell’ambito delle attività sussidiarie a quelle istituzionalmente rese sul territorio. Tali agevolazioni tributarie sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute.

I singoli cittadini proponenti, inoltre, devono essere residenti maggiorenni e avere una propria posizione tributaria.

Nel caso in cui l’importo totale delle richieste annuali fosse superiore all’importo complessivo del “baratto amministrativo” stanziato dal Comune, la graduatoria privilegerà prioritariamente le associazioni di cittadini e i cittadini appartenenti alle fasce sociali più deboli, assegnando per questi ultimi un punteggio secondo i seguenti indicatori resi noti in occasione della pubblicazione del relativo bando:

  • ·        valore ISEE
  • ·        stato di disoccupazione
  • ·        regime di cassa integrazione
  • ·        nuclei familiari (con 3 o più figli minori a carico)
  • ·        nuclei monogenitoriali (con minori a carico)
  • ·        nuclei familiari con persone a carico con problemi di disabilità (psichica e motoria)
  • ·        beneficiari di interventi di sostegno sociali (sussidi, benefici economici, ecc.)
  • ·        malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato una riduzione del reddito.