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Giardino Giacomo Princigalli: lunedì il sindaco Decaro alla cerimonia di intitolazione

Comunicati stampa

Giardino Giacomo Princigalli: lunedì il sindaco Decaro alla cerimonia di intitolazione

Si terrà lunedì 3 dicembre, alle ore 11, alla presenza dei familiari, del sindaco Antonio Decaro e dell’assessore alla Toponomastica, Angelo Tomasicchio, la cerimonia di intitolazione del giardino ubicato su via Ignazio Lojacono, nei pressi dello Showille,  a Giacomo Princigalli, membro della Costituente regionale ed esponente politico-della città di Bari.

L’area verde, ubicata nel territorio del II Municipio, è stata dedicata Giacomo Princigalli a seguito di una petizione promossa da un movimento d’opinione tra intellettuali, esponenti politici e cittadini comuni, che l’amministrazione comunale ha accolto per non dimenticare il suo impegno in favore del bene comune e per la tutela della cosa pubblica: di Giacomo Princigalli, infatti, vanno ricordati l’impegno per il territorio così come la coerenza, la determinazione e il suo essere sempre rispettoso nei confronti di tutti.

 

GIACOMO PRINCIGALLI (1930-2017)

 

Originario di Canosa di Puglia e membro della Costitutente regionale nella quale viene eletto con la lista del PSIUP, il 28 luglio 1972 passa al Pci, dopo lo scioglimento del PSIUP. Conclusa la legislatura costituente nel 1975, viene confermato alla carica di consigliere regionale fino al 1980. Nella sua carica di presidente del Consorzio Nazionale Olii, dal 1985 al 1991, dimostra di essere brillante e sempre molto attento alle esigenze di tutti. Nel Pci mantiene una posizione critica, soprattutto dopo la morte di Enrico Berlinguer. Dopo la fine del Pci non aderisce a Rifondazione Comunista ma resta nell’area di sinistra, militando da indipendente senza mai rinunciare all’impegno nei vari comitati di base e associazioni. La sua passione più grande è stata la politica attiva, a contatto con le nuove generazioni. Sempre vicino alle istanze del mondo operaio, la Bari mercantile era il suo mondo e quella artistica il suo luogo prediletto.

Nel suo impegno civile ha saputo esprimere l’intelligenza, la bonomia, la capacità di accoglienza e la voglia di dialogo tipici della nostra città.