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Case di Comunità per i più vulnerabili: online l’avviso per individuare i soggetti che co-progetteranno e gestiranno il servizio a contrasto della povertà e della grave marginalità

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Case di Comunità per i più vulnerabili: online l’avviso per individuare i soggetti che co-progetteranno e gestiranno il servizio a contrasto della povertà e della grave marginalità

L’assessora al Welfare Francesca Bottalico rende noto che è online da questa mattina, sul sito istituzionale del Comune di Bari, sezione Bandi e Concorsi / Altri Avvisi, a questo link, la procedura relativa all’“Accordo di collaborazione per la definizione e la gestione dei servizi di minima accoglienza a bassa soglia - Case di Comunità - Vulnerabili”.

L’avviso rientra nel percorso più ampio intrapreso dall’amministrazione con l’avvio dell’esperienza delle Case di Comunità, che ha permesso di acquisire all’interno di alloggi gestiti da enti del Terzo settore e del volontariato, in convenzione con il Comune, circa 250 posti di accoglienza in più, da destinare a singoli e nuclei familiari che versano in emergenza abitativa, con possibilità di permanere anche nelle ore diurne attraverso la sperimentazione di modelli di cohousing.

“In questi anni il nostro impegno è stato quello di contrastare le vecchie e nuove povertà costruendo un piano complessivo di interventi attraverso azioni di inclusione sociale e percorsi di autonomia sociale e abitativa rivolti a tutte le persone socialmente fragili e maggiormente esposte alla marginalizzazione - commenta Francesca Bottalico -. Questo nuovo avviso amplia l’offerta e la differenzia in base a bisogni crescenti e complessi, con particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili quali ad esempio uomini e donne senza dimora, anziani in povertà estrema, persone affette da patologie sanitarie, dipendenze, disagio psichico e nuclei familiari con persone disabili, che richiedono strutture con caratteristiche specifiche e coerenti al bisogno ma che non hanno i requisiti necessari stabiliti per accedere a strutture residenziali socio-sanitarie o per essere ospedalizzate. La procedura mira perciò a individuare soggetti del privato  sociale e del volontariato, laico e cattolico, che saranno accreditati dal Comune per co-progettare e offrire questo servizio in via sperimentale secondo un modello organizzativo che vede pubblico e privato collaborare per realizzare azioni sociali innovative in attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale. Le strutture saranno differenziate in base all’organizzazione e al numero dei posti, prevedendo la nascita delle prime Case e Condomini sociali e dei primi Social Hub di comunità. All’interno delle strutture abitative gli utenti, compatibilmente con le condizioni di ciascuno, saranno tenuti al rispetto di un regolamento condiviso e alla collaborazione per l’igiene e la cura degli spazi comuni, potranno disporre di stanze personali  e spazi comuni per il pranzo e il tempo libero. Inoltre nel team di gestione lavoreranno non solo operatori sociali ma anche operatori socio sanitari.

Questo avviso rappresenta un ulteriore, importante passo per innovare le politiche sociali: in pochissimi anni sono tantissimi i servizi e le strutture realizzati - dalle Case di Comunità, alla Casa delle bambine e dei bambini, dalla Casa delle Culture all’Emporio della salute -  che da essere sperimentali sono diventati strutturali e adesso vengono replicati in diverse città d’Italia. Queste esperienze sono per noi un motivo di particolare orgoglio, perché testimoniano pratiche, politiche e modelli sociali costruiti dal basso e co-progettati con le istituzioni e la rete territoriale attraverso l’ascolto dei bisogni, dei problemi ma anche dei desideri e delle speranze, secondo un approccio in cui la persona ritorna ad essere centrale in tutte le politiche”.

 

Ad esito dell’avviso saranno stilati due elenchi distinti, costituiti da enti disponibili a convenzionarsi con il Comune di Bari che possano offrire:

·        Elenco A - “Social Hub di comunità”: alloggi con una capienza massima di 60 posti letto per un servizio di accoglienza residenziale a bassa intensità assistenziale, parzialmente autogestita in favore soggetti vulnerabili. L’alloggio dovrà funzionare 24 ore al giorno per 7 giorni settimanali, prevedendo, in considerazione della forte vulnerabilità degli utenti e della loro difficoltà a inserirsi in percorsi lavorativi, la somministrazione dei pasti principali, valorizzando il coinvolgimento e la collaborazione degli utenti, ove possibile;

·        Elenco B - Case sociali” e/o “Condomini sociali”: unità abitative con una capienza minima di 6 posti letto o pluralità di unità abitative autonome per un servizio di accoglienza residenziale rivolto prioritariamente a nuclei familiari con presenza di soggetti vulnerabili, inseriti in progetti di piccole dimensioni al fine di condividere percorsi individualizzati volti a favorire l’acquisizione di strumenti per l’autonomia. L’alloggio dovrà funzionare 24 ore al giorno per 7 giorni settimanali, prevedendo, in considerazione della vulnerabilità degli utenti non in grado di inserirsi almeno temporaneamente in percorsi di inclusione lavorativa, la fornitura di generi alimentari per garantire la consumazione dei pasti principali e, comunque valorizzando, ove possibile, il coinvolgimento e la collaborazione degli utenti;

 

Gli immobili in questione dovranno essere situati in città o nel territorio della Città metropolitana di Bari, possedere impianti (elettrico, idrico, igienico sanitario, termico etc.) a norma, essere dotati di riscaldamento (centralizzato o autonomo), non richiedere opere di manutenzione straordinaria ostative all’immediato utilizzo, essere privi di barriere architettoniche e avere un numero di servizi igienici e docce, attrezzati anche per la non autosufficienza, adeguati al numero di persone che si intendono ospitare.

Inoltre, dovranno disporre di spazi comuni per la coabitazione (compresa la consumazione dei pasti), disporre di spazi adeguati per assicurare la socializzazione tra gli ospiti e di un locale cucina.,anche condiviso tra unità abitative, avere un locale/deposito per gli effetti personali degli utenti e prevedere un dispensario medico.

 

Gli enti interessati a partecipare alla procedura dovranno dichiarare a quale elenco intendono accreditarsi e presentare una proposta progettuale che descriva le modalità con cui intendono avviare il progetto e le risorse - strumentali e umane - che intendono utilizzare, allegando anche un piano dei costi e ricavi relativo all’intera durata del progetto. Le strutture indicate dovranno essere pronte a fornire l’accoglienza entro 30 giorni dalla data di approvazione dell’elenco dei partner convenzionati.

Terminata la fase della co-progettazione, verrà redatto un apposito accordo di collaborazione, da stipularsi in forma di convenzione, che avrà durata annuale eventualmente rinnovabile.

Non potranno partecipare all’avviso le Case di Comunità già convenzionate con il Comune di Bari.

 

L’ente gestore del servizio sperimentale “Case di Comunità - Vulnerabili” dovrà operare in rete con i servizi sociali del territorio e con tutti i servizi pubblici e privati attivi per il contrasto alla grave emarginazione adulta, e in particolare interfacciarsi con i servizi sanitari, considerato il particolare target di utenza vulnerabile.

A fronte delle prestazioni rese, l’amministrazione riconoscerà direttamente alla struttura accreditata un contributo giornaliero pari a 27,25 euro per ogni utente.

 

Sono destinatari dell’intervento:

·        anziani ultrasessantacinquenni autosufficienti o parzialmente autosufficienti, in povertà abitativa ovvero in condizione di marginalità estrema e privi di riferimenti familiari, che presentino patologie automedicali o non acute;

·        neo maggiorenni in povertà abitativa ovvero in condizione di marginalità estrema e privi di riferimenti familiari o per i quali si reputi opportuno l’allontanamento dal nucleo familiare (ad esempio ex minori stranieri non accompagnati, ex minori fuori famiglia);

·        singoli o nuclei familiari in povertà abitativa con componenti diversamente abili o con patologie psichiatriche o con dipendenze monitorate dai competenti servizi sanitari.

 

Le persone non residenti nel Comune di Bari, inserite nella struttura dal servizio di Pronto Intervento Sociale, potranno essere ospitate per il periodo strettamente necessario ad attivare i servizi sociali del Comune di residenza e/o la rete parentale per la presa in carico, e comunque per un periodo non superiore a due settimane.

 

Compatibilmente con la condizione di vulnerabilità degli ospiti delle strutture, il modello organizzativo del servizio dovrà coinvolgere gli utenti nella gestione quotidiana della Casa di Comunità, anche attraverso turnazioni delle attività comuni; gli utenti saranno tenuti a rispettare il patto di convivenza e il regolamento interno della casa impegnando l’ente gestore ad un costante monitoraggio.

 

Le domande di partecipazione dovranno essere inviate esclusivamente a mezzo pec all’indirizzo serviziallapersona.comunebari@pec.rupar.puglia.it  entro il 2 dicembre 2019.

Eventuali chiarimenti in ordine alla procedura potranno essere inoltrati al responsabile unico del procedimento allo stesso indirizzo di posta elettronica certificata.