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Al via le attività di "Kalimchè", la barca confiscata alla criminalità organizzata e destinata ad attività di inclusione per i minori a rischio devianza

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Al via le attività di "Kalimchè", la barca confiscata alla criminalità organizzata e destinata ad attività di inclusione per i minori a rischio devianza

Questa mattina, sul piazzale Marisabella nel porto di Bari, l’assessora al Welfare Francesca Bottalico ha partecipato al varo di “Kalimchè”, l’imbarcazione confiscata alla criminalità organizzata e concessa al Ministero della Giustizia per le attività di inclusione attiva di minori a rischio devianza. Grazie al lavoro dei tecnici della darsena Mar di Levante e alla collaborazione di otto minori sottoposti a misure penali o in carico ai servizi sociali, la barca è stata completamente restaurata per diventare una biblioteca itinerante arricchita con dispositivi tecnologici grazie al finanziamento dell’assessorato al Welfare.

Il progetto, ideato dall’associazione Marcobaleno e che vede come main sponsor la partecipazione di Fondazione Megamark, società Divella e panificio Fratelli Di Gesù, prevede una serie di iniziative itineranti con scrittori, illustratori ed educatori sociali durante la stagione estiva, realizzate nell’ambito del programma del progetto Bari Social Boat promosso dall’assessorato al Welfare. Nel periodo invernale, invece, le attività proseguiranno nella darsena Mar di Levante.

“Dare il via a questo progetto, certamente innovativo da tanti punti di vista ma anche molto significativo per le modalità con cui è stato pensato e progettato - ha commentato Francesca Bottalico - per noi tutti è motivo di orgoglio e di grande soddisfazione. Sono, infatti, diverse le istituzioni e le realtà coinvolte, a testimonianza del fatto che è possibile generare reti di legalità, frutto di un’intensa collaborazione tra pubblico e privato, in cui ciascuno di noi con responsabilità, impegno e professionalità ha offerto il proprio contributo per la creazione di pratiche socio-culturali volte all’inclusione e, allo stesso tempo, alla promozione culturale e alla diffusione della lettura. Questa sarà la prima biblioteca realizzata sull’acqua aperta a tutta la comunità, dove ragazzi, adulti e anziani potranno trasformarsi da semplici fruitori a protagonisti di un’esperienza entusiasmante. L’assessorato al Welfare ha investito circa 90mila euro per l’allestimento di questa imbarcazione e di tutti i presidi di lettura popolare, che abbiamo chiamato Spazi sociali per leggere, perché riteniamo fondamentale investire nelle relazioni, nella costruzione di legami e nella conoscenza, anche per contrastare fenomeni, sempre più frequenti, connessi alla paura, all’odio e alle discriminazioni”.