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Adozione aree a verde di proprietà comunale: la giunta approva il disciplinare tecnico per velocizzare procedure e agevolare le attività dei cittadini

Ambiente verde, energia e impianti Comunicati stampa

Adozione aree a verde di proprietà comunale: la giunta approva il disciplinare tecnico per velocizzare procedure e agevolare le attività dei cittadini

Sulla base dell’istruttoria condotta dalla Direzione generale, la giunta comunale ha approvato nei giorni scorsi il regolamento che disciplina le procedure di adozione delle aree a verde di proprietà comunale, al fine di avviare la massima semplificazione e promozione delle procedure in favore di cittadini, associazioni e soggetti interessati a prendersene cura.

Con questo atto il Comune di Bari intende consolidare e migliorare il processo di adozione di aree verdi pubbliche, con l'obiettivo di stimolare il senso civico e di appartenenza alla comunità per il miglioramento degli spazi, nella consapevolezza che appartengono alla collettività e che il loro mantenimento e la loro conservazione rappresentano attività di pubblico interesse.

Da diversi anni, ormai, l’amministrazione comunale ha riconosciuto l’importanza ecologica e ambientale delle aree verdi urbane in quanto attenuano gli effetti dell’inquinamento atmosferico e acustico, mitigano l’impatto termico conseguente all'eccessiva insolazione, riducono il fenomeno della impermeabilizzazione dei suoli, consentono la creazione di isole di biodiversità anche in ambito metropolitano e valorizzano il paesaggio, oltre a costituire un’occasione di incontro per la comunità e a favorire l’esercizio di attività sportive, culturali e ludico-ricreative.

Di conseguenza, è stato ritenuto indispensabile aggiornare le procedure per favorire la collaborazione tra amministrazione e cittadinanza nella presa in carico e cura delle aree verdi, nell’ambito del “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura e rigenerazione dei beni comuni urbani”, approvato dal Consiglio comunale, confermando ai Municipi la competenza ad istruire le pratiche finalizzate all’adozione di aree a verde pubblico appartenenti al patrimonio comunale in favore di soggetti privati o pubblici, nonché l’adozione del provvedimento finale subordinato al rilascio del parere favorevole dell’apposita commissione tecnica istituita.

L’adozione sarà perfezionata tramite una convenzione sottoscritta tra le parti, denominata “convenzione di adozione”.

“Abbiamo voluto modificare e aggiornare il regolamento vigente - commenta il sindaco Antonio Decaro - per snellire il più possibile le procedure previste per l’adozione delle aree verdi da parte dei cittadini interessati, che in questi ultimi anni hanno dimostrato grande sensibilità al tema, voglia e capacità di partecipare ai processi di trasformazione dell’ambiente urbano. È un modo per sostenere il nuovo protagonismo sociale testimoniato da tutte quelle esperienze positive nate dal basso per migliorare la qualità degli spazi comuni e della vita dei partecipanti e, più in generale, dei cittadini”.

Le aree adottabili sono quelle destinate dal P.R.G. vigente secondo questa classificazione: verde pubblico di tipo A (verde urbano) e di tipo B (verde di quartiere); aree a verde cedute come standard urbanistici nell’ambito di piani urbanistici attuativi; aree dismesse, aiuole, giardini e parchi urbani; aree attrezzate per attività sportive/ricreative; aree attrezzate per attività ludico/ricreative anche per animali; aree interne alle rotatorie stradali; punti verdi urbani; spartitraffico.

Gli elenchi delle aree a verde pubblico disponibili per l’adozione saranno consultabili presso i Municipi, sul portale istituzionale del Comune di Bari e presso l’URP.

Sarà, inoltre, disponibile per la consultazione l'elenco delle specie botaniche consigliate nei progetti di riqualificazione e/o valorizzazione delle aree in questione, fermo restando che il soggetto interessato potrà proporre l’utilizzo di ulteriori specie botaniche rispetto a quelle indicate.

Potranno fare richiesta di adozione delle aree cittadini singoli o costituiti in forma associata (associazioni, anche non riconosciute, circoli, comitati), organizzazioni di volontariato, istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, parrocchie, enti religiosi, soggetti giuridici ed operatori commerciali.

Le tipologie di intervento sulle aree verdi adottate possono comprendere la manutenzione ordinaria - tutela igienica, pulizia e conferimento dei rifiuti, sfalcio periodico dei prati e relativo conferimento dei rifiuti -, la lavorazione del terreno ed eventuali concimazioni, cura e sistemazione delle aiuole dei cespugli e delle siepi, annaffiatura e quant’altro necessario alla tutela, cura e manutenzione da definire in funzione delle caratteristiche e della tipologia dell’area verde, la riconversione e la manutenzione (una nuova progettazione dell’area con la collocazione di fiori, alberi, arbusti, e siepi e inserimento di nuovi arredi urbani) e la creazione di orti urbani destinati alla sola coltivazione di ortaggi, piccoli frutti, fiori ed erbe aromatiche ad uso del soggetto affidatario. Il tutto dovrà svolgersi nel rispetto della normativa vigente, previo accordo con l’amministrazione comunale.

È vietata qualsiasi attività a scopo di lucro nella conduzione dell’orto.

Le adozioni potranno realizzarsi prendendo in consegna l’area/lo spazio pubblico a titolo gratuito. Per tutta la durata della convenzione gli stessi adottanti potranno apporre, a propria cura e spese, cartelli informativi e di promozione dell’iniziativa indicanti il logo del Comune di Bari. L’esposizione dei cartelli informativi e di ringraziamento non sarà soggetta all’applicazione dell’imposta comunale sulla pubblicità. Ogni variazione, innovazione, eliminazione o addizione che non sia già contemplata nella richiesta di adozione dovrà essere presentata al Municipio territorialmente competente. Tutte le soluzioni tecniche proposte, sia in termini agronomici che strutturali, dovranno essere pienamente compatibili con le normative vigenti. L’area dovrà essere conservata nelle migliori condizioni di uso e con la massima diligenza. È vietata qualsiasi attività che contrasti con l’uso pubblico dell’area e che determini discriminazioni tra i cittadini che la frequentano.