PNRR e PNC

Pubblicato il 12 dicembre 2022
 PNRR e PNC

PNRR e PNC
Con il Regolamento UE 2020/2094, la Commissione Europea ha istituito i fondi Next Generation EU (NGEU) come nuovo strumento per la ripresa post pandemica e la crescita sostenibile degli Stati membri, che integra il Quadro Finanziario Pluriennale per il periodo 2021-2027.
La componente fondamentale di tali fondi, da 750 miliardi di euro, è il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (Recovery and Resilience Facility, RRF) che gestisce quasi il 90% della dotazione totale.
Per ottenere le risorse loro assegnate, ogni Stato membro è stato chiamato a predisporre il proprio Piano nazionale di ripresa e resilienza – PNRR - che definisce il programma di riforme e investimenti per il periodo 2021-2026 che sarà valutato dalla Commissione Europea e approvato dal Consiglio dell'UE.
Il PNRR italiano, trasmesso per la prima volta alla Commissione Europea il 15 gennaio 2021, ha l'obiettivo di rendere l'Italia un Paese più sostenibile e inclusivo, indirizzandolo verso un'economia più avanzata e dinamica e capace di far fronte alla ripresa post pandemica in maniera resiliente.
Il Piano si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo – digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale – e si articola in 16 Componenti, raggruppate in sei Missioni (aree tematiche principali, individuate in piena coerenza con i 6 pilastri del Next Generation EU):
1)    Missione 1: Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo;
2)    Missione 2: Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica;
3)    Missione 3: Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile;
4)    Missione 4: Ricerca;
5)    Missione 5: Inclusione e Coesione;
6)    Missione 6: Salute.
Il decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 1 luglio 2021, n. 101, recante “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano Nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”, è finalizzato ad integrare con risorse nazionali, il finanziamento degli interventi previsti nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (di seguito, “PNRR”), stanziando ulteriori 30.622,46 milioni di euro di risorse nazionali per gli anni dal 2021 al 2026, a valere sul Piano Nazionale per gli investimenti Complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza – PNC.
Il suddetto Piano consiste in un corposo programma di interventi che rappresentano il punto di convergenza tra le istanze locali e la strategia nazionale volto a potenziare il sistema delle grandi infrastrutture culturali del Paese, veri e propri servizi di rango primario in grado di svolgere funzioni di scala sovra locale e al tempo stesso di costituirsi come poli di attrattività per il miglioramento della competitività internazionale. Si tratta, in particolare, di progetti di recupero dei beni del patrimonio culturale, di restauro e/o recupero di aree rimaste marginali nonché di rilancio delle aree naturalistiche.
Il Piano si pone in rapporto di complementarità con il PNRR in particolare, con la Missione 1 (“Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo”) – Componente 3 (“Turismo e cultura 4.0”).
Gli obiettivi della Missione 1 sono promuovere e sostenere la transizione digitale, sia nel settore privato che nella Pubblica Amministrazione, sostenere l’innovazione del sistema produttivo, e investire in due settori chiave per l’Italia, turismo e cultura.
In particolare, per il rilancio della cultura e del turismo (componente 3), due settori chiave per l’Italia anche per il loro significato identitario, una prima linea di azione riguarda interventi di valorizzazione di siti storici e culturali, volti a migliorare la capacità attrattiva, la sicurezza e l’accessibilità dei luoghi. Gli interventi sono dedicati non solo ai cosiddetti “grandi attrattori”, ma anche alla tutela e alla valorizzazione dei siti minori.
Si aggiungono misure per una riqualificazione ambientalmente sostenibile delle strutture e dei servizi turistici, che fanno leva anche sulle nuove tecnologie, e per l’eliminazione delle barriere architettoniche, senso-percettive, culturali e cognitive nei musei, complessi monumentali, aree e parchi archeologici, archivi e biblioteche statali.
In merito alla governance del Piano, il D.M. 15 luglio 2021 del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha indicato il Ministero della Cultura quale amministrazione titolare dei relativi interventi.
Il progetto del Parco “Bari Costasud – Parco Costiero della cultura, del turismo, dell’ambiente” rientra tra gli investimenti previsti dal Piano per gli Investimenti Complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNC), nelle seguenti categorie:
⦁    MISSIONE 1 - Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo
⦁    COMPONENTE 3 – Turismo e Cultura 4.0

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