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Cedimento dell’asfalto in via Melo: perdita di una condotta fognaria la causa più probabile. Area transennata e verifiche in corso a cura di AQP

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Cedimento dell’asfalto in via Melo: perdita di una condotta fognaria la causa più probabile. Area transennata e verifiche in corso a cura di AQP

Nelle prime ore di questa mattina, al passaggio di un mezzo compattatore dell’Amiu, un tratto dell’asfalto di via Melo, all’altezza dell’incrocio con via Davanzati, ha ceduto aprendo un buco di circa un metro quadrato nella sede stradale.

Per liberare il mezzo pesante rimasto bloccato con una ruota è stato necessario l’intervento della Polizia locale, che ha successivamente provveduto al transennamento dell’area, mantenendo un presidio in attesa dell’intervento di una squadra di pronto intervento di AQP incaricata di verificare le condotte e reti sottostanti. Il cedimento, infatti, sarebbe dovuto allo sgrottamento del terreno sottostante il manto stradale, probabilmente a causa della perdita di una condotta fognaria che nel tempo avrebbe eroso il materiale di riempimento presente sotto la strada.

Un episodio analogo, seppur di minor entità, si è verificato questa mattina in via Brigata Regina ad angolo con via Lopez, senza però coinvolgere alcun mezzo. Anche in questo caso l’area è stata transennata in attesa della verifica da parte dei tecnici di AQP.

“Si tratta di due cedimenti dovuti entrambi, con molta probabilità, alla obsolescenza delle condotte fognarie esistenti, in alcuni tratti soggette a fenomeni di perdita - commenta l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso -. In entrambi i casi, infatti, i cedimenti della pavimentazione sembrerebbero ricadere in corrispondenza di condotte fognarie e per questa ragione si rende necessario l’intervento di accertamento delle cause da parte di AQP, cui spettano l’esecuzione di riparazioni delle condotte idriche e fognarie (nera e mista) e il successivo ripristino del manto stradale. Purtroppo la rete fognaria cittadina non solo è vecchia in molti dei quartieri storici della città, ed avrebbe certamente bisogno di rinnovamento con nuove tubazioni di maggiore tenuta ma, in molti casi, presenta anche dimensioni che con il passare degli anni, a seguito dell’estensione della città in altezza, con gli edifici pluripiano che hanno sostituito edifici bassi nei decenni scorsi, ha prodotto un aumento del carico fognario.

A questo si aggiunge che in alcuni casi sono presenti sversamenti abusivi di acque piovane in condotte di fognatura nera (non gestite dal Comune), con conseguente sovraccarico in occasione di forti precipitazioni piovose e acqua che fuoriesce dalle lesioni presenti nelle tubature fessurate più datate, generando quei fenomeni di dilavamento ed erosione che potrebbero essere la causa di quanto accaduto questa mattina.

Ci tengo a precisare che, a quanto è stato possibile verificare finora, non sembrerebbe esserci alcuna correlazione tra quanto accaduto e i lavori stradali eseguiti nel tempo ad opera del Comune. Si tratta, piuttosto, di fenomeni erosivi tipici delle realtà urbane in cui le strade sono densamente attraversate da reti idriche o fognarie, li dove l’azione erosiva sotterranea dell’acqua diventa impossibile da osservareì se non quando si verificano cedimenti sulla pavimentazione. Anche in questo caso, comunque, non risulta semplice individuare la presenza di una cavità sottostante, poiché il basolato in pietra presente sotto l’asfalto in molte zone del Murattiano, come ad esempio in via Melo, rende impossibile la visione dello strato sottostante del terreno favorendo anche una buona resistenza al transito dei mezzi che però viene meno improvvisamente quando lo sgrottamento si estende e contemporaneamente passa un mezzo pesante, come crediamo sia avvenuto stamattina.

Nelle prossime ore avremo in ogni caso un quadro più chiaro dai tecnici di AQP e potremo avere certezza delle cause dei cedimenti e provvedere alla risoluzione del problema.

Infine sento di tranquillizzare tutti circa la validità dei lavori stradali eseguiti dal Comune nel corso degli anni e la celerità e tempestività di controlli e risoluzione del problema da parte di AQP”.