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Chiusa la mostra World Press Photo al Teatro Margherita

Cultura e Turismo

Chiusa la mostra World Press Photo al Teatro Margherita

 Chiusa la mostra World Press Photo al Teatro Margherita

In seguito all'entrata in vigore dell'ultimo DPCM, dal 6 novembre chiude la mostra World Press Photo ospitata nel teatro Margherita. 

Al centro della sala del teatro Straight Voice la foto vincitrice del premio World Press Photo of the Year 2020 del giapponese Yasuyoshi Chiba (AFP), scattata il 19 giugno 2019 dopo il colpo di stato militare contro Omar al-Bashir. La fotografia ritrae un giovane, illuminato da telefoni cellulari, mentre recita poesie di protesta nel bel mezzo di un blackout a Khartoum, in Sudan.

Questa foto assieme ad altre 156 immagini è esposta per l’ottava edizione di World Press Photo Bari, organizzata da Cime, uno dei maggiori partner europei della Fondazione World Press Photo di Amsterdam, con il sostegno della Regione Puglia e del Comune di Bari.

Bari è tra le prime città al mondo, tra le 100 in 45 Paesi, ad ospitare il World Press Photo. 

Rigide le misure di sicurezza adottate, a partire dal distanziamento obbligatorio, che consentirà l'ingresso contemporaneo a un massimo di 100 persone, e dal nuovo allestimento, studiato appositamente per l'occasione. Lo spazio centrale di convivialità viene sostituito da pannelli autoportanti arricchiti da foto di dimensioni più grandi di quelle degli scorsi anni per consentire al pubblico una fruizione della mostra nel pieno rispetto del distanziamento sociale.

La pandemia di portata globale legata al Coronavirus non ha reso possibile la celebrazione ufficiale dei vincitori dell'edizione 2020 del concorso che si tiene ad Amsterdam in aprile, ma non ha impedito alla giuria l'assegnazione dei premi nelle diverse categorie in concorso e alla mostra di viaggiare per il mondo. La giuria internazionale aveva esaminato i lavori di 4.282 fotografi, provenienti da 125 Paesi per un totale di 73.996 immagini. Sono arrivati in finale 44 fotografi provenienti da 24 Paesi, tra cui sei italiani: Alessio Mamo, Daniele Volpe, Lorenzo Tugnoli, Luca Locatelli, Nicolò Filippo Rosso e Fabio Bucciarelli.

I visitatori, entrando nella sala espositiva del teatro Margherita, seguono un percorso guidato tra le immagini che raccontano il mondo: le guerre, la natura, lo sport, gli animali in via di estinzione, le donne, gli estremismi politici e la lotta della cultura LGBTQ, questo e tanto altro viene raccontato con la forza contemporanea del servizio fotografico. 

Durante il percorso si può ammirare dal vivo anche il premio World Press Photo Story of the Year 2020, assegnato al francese Romain Laurendeau per il reportage “Kho”, che racconta la condizione sociale di tanti ragazzi algerini che hanno ispirato le rivolte del 2019 in Algeria. “Kho”, che nell’arabo colloquiale parlato in Nord Africa significa “fratello”, racconta “la storia del profondo disagio della gioventù algerina che, sfidando le autorità, ha spinto il resto della popolazione a unirsi alla lotta, dando vita al più grande movimento di protesta dell’Algeria degli ultimi decenni”.

World Press Photo Bari rimette a fuoco una parte di noi che forse è stata temporaneamente oscurata dall’emergenza sanitaria.

La mostra sarà aperta dal lunedì al giovedì ore 10.30-13.30 e 15.30-20.30 e dal venerdì alla domenica dalle ore 10.00 alle 22.00.

Gli accessi saranno contingentati nel rispetto delle norme anti Covid-19. Per facilitare l’accesso e ridurre le attese si consiglia l’acquisto online dei biglietti (https://www.liveticket.it/evento.aspx?Id=295052#ancWizardNew).

Per accedere alla mostra sarà obbligatorio indossare la mascherina, sanificare le mani con una soluzione idroalcolica e misurare la temperatura corporea.

Informazioni sul sito WorldPressPhotoBari.

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