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Sala Consiliare

Le Sale del Palazzo

Sala Consiliare

 Sala Consiliare

Negli anni trenta il Commissario Straordinario Vincenzo Vella, con un atto deliberativo commissionò al pittore Mario Prayer, l' incarico di decorare il soffitto della Sala Consiliare.
L'artista effettuò la decorazione pittorica dividendo la volta in tre grandi scomparti con rosoni centrali di stucco.
Lungo la volta è visibile un grande fregio lunettato con ornamento e figurazioni simboliche alternate a pannelli in chiaro scuro.
Le figurazioni delle 18 lunette ciascuna recante i propri attributi e le proprie insegne, rappresentano le arti, le scienze, le industrie, il commercio e l'agricoltura così come di seguito indicato:

  • allegoria della carpenteria
  • allegoria della pittura e della scultura,
  • allegoria della cerealicoltura,
  • allegoria della fisica e matematica
  • allegoria della pesca
  • allegoria della navigazione
  • allegoria dell'edilizia
  • allegoria dell'olivicoltura
  • allegoria del commercio
  • allegoria della decorazione
  • allegoria della viticoltura
  • allegoria della giustizia
  • allegoria della musica
  • allegoria dell'atletica
  • allegoria della farmacia
  • allegoria della poesia
  • allegoria dell'architettura

La figura centrale, in direzione degli stalli della Giunta, reca l'effigie di una matrona in trono con la mano sinistra poggiata sullo scudo bianco rosso e la mano destra su un timone di nave a simboleggiare la città di Bari. L'artista, nel disegnare i profili di alcune figure, si ispirò all' immagine dell'onorevole Araldo di Crollalanza personalità di spicco dell'epoca.

Lo Stemma
L'origine dello stemma della città di Bari risale al tempo della dominazione saracena.
Il grande stemma del Comune, intagliato nel legno, che adorna la sala delle riunioni del Consiglio comunale fu realizzato nel 1877 dallo scultore barese Giuseppe Giannelli. Sormontato da una corona a cinque torri, reca uno scudo centrale diviso per metà nei colori bianco e rosso. Lo stemma è sostenuto da due rami laterali: a destra di alloro e a sinistra di quercia e legati insieme con un fiocco.
La scelta dei colori fu determinata dal desiderio di far conoscere quanto salda fosse la fede dei baresi in Gesù Cristo: il bianco simboleggia la purezza dello zelo religioso, il rosso il sangue pronto ad essere versato per difenderLo. Quel simbolismo candido e vermiglio ebbe inizio con il movimento delle crociate e fu proprio Bari uno dei porti dal quale partirono i primi Crociati.

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