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Questa mattina a Palazzo di Città la presentazione del docufilm “Se fosse possibile”, promosso dall’a.p.s. Promoter & Planner ad esito del bando regionale “Bellezza e legalità per una Puglia libera dalle mafie”

Educazione e Politiche giovanili Comunicati stampa

Questa mattina a Palazzo di Città la presentazione del docufilm “Se fosse possibile”, promosso dall’a.p.s. Promoter & Planner ad esito del bando regionale “Bellezza e legalità per una Puglia libera dalle mafie”

Si è tenuta questa mattina, nella sala consiliare di Palazzo di Città, la presentazione del docufilm “Se fosse possibile”, promosso dall’APS Promoter & Planner, vincitrice del bando regionale POR Puglia Fesr-FSE 2014-2020 “Bellezza e Legalità per una Puglia libera dalle mafie”, e patrocinato dal Comune di Bari. Il progetto filmico, a cura del regista Antonio Centomani, vede la partecipazione di professionisti del mondo del teatro e di giovani esordienti dell’hub Spazio13 che collaboreranno come attori, comparse speciali, aiuti regista, assistenti e video operatori.

Le riprese, interamente girate a Bari, cominceranno questa sera, dopo il percorso laboratoriale tenutosei nelle scorse settimane per lo studio della sceneggiatura e del messaggio sociale che si vuole diffondere, e si concluderanno l’11 dicembre. Il cortometraggio, che sarà iscritto a diversi festival internazionali, ha come obiettivo quello di coinvolgere il pubblico giovanile attraverso il racconto della storia di tre ragazzi che cercano di sconfiggere l’emarginazione derivata dal loro contesto sociale provando a realizzare i loro sogni, in primis quello della musica.

Alla presentazione sono intervenuti il presidente del consiglio comunale Michelangelo Cavone, la referente regionale dell’avviso pubblico “Bellezza e Legalità per una Puglia libera dalle mafie” Annatonia Margiotta, il presidente di Promoter & Planner e produttore del docufilm Francesco Nastro, il regista e sceneggiatore Antonio Centomani e la mediatrice dell’incontro Anna Capitano oltre al vicepresidente di Spazio 13 Antonio Coco, l’aiuto regista Francesco Delvecchio, le attrici Rossella Di Liddo e Aurora Dal Maso e la costumista e scenografa Teresa Pensa.

“Bari è la città scelta come sfondo di questa bellissima attività filmica - ha dichiarato Michelangelo Cavone - legata agli obiettivi di antimafia sociale, probabilmente la forma più sana di ribellione alla criminalità in ogni sua manifestazione che la comunità locale può mettere in atto. Mi fa piacere ricordare che nel 2007 è stato avviato proprio da questo Comune il primo ufficio per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata per il coordinamento di azioni costruttive di promozione della legalità che vedono come naturale prosecuzione attività lodevoli come quella che presentiamo oggi. Colgo l’occasione per salutare e ringraziare anche il presidente dell’associazione “A.Ge.B.E.O e amici di Vincenzo”, Michele Farina, qui presente, per i progetti sociali che ogni giorno caparbiamente realizza nella nostra comunità, da ultimo quello di un villaggio per l’ospitalità di bambini oncologici in un immobile confiscato alla mafia concesso dall’amministrazione comunale”.

“Sono felice di partecipare alla presentazione di un progetto molto importante - ha aggiunto Annantonia Margiotta - che è frutto di un investimento nell’ambito delle politiche di antimafia sociale e che vede il cortometraggio odierno tra i 160 progetti ammessi al finanziamento ad esito del bando regionale. Si tratta di un avviso che prevede attività di antimafia sociale rivolte ai giovani under 18, target individuato in quanto riteniamo che lavorare con le giovani generazioni su concetti come cittadinanza attiva e solidarietà rappresenti il punto di partenza per una società che guarda coraggiosamente al futuro”.

“La visione che ci ha ispirato nella stesura della sceneggiatura - ha aggiunto Antonio Centomani - è quella di regalare al pubblico che guarderà questo cortometraggio la possibilità di percepire qual è il bene più importante che abbiamo, ovvero il potere del cambiamento che è proprio delle giovani generazioni e il loro diritto di sognare liberamente, a prescindere dalle condizioni sociali di provenienza”.

“Ho voluto sostenere fin da subito questo progetto - ha concluso Francesco Nastro - che oltre ad avere una grande validità sociale ha anche il pregio di essere stato curato da bravissimi partner artistici. Il cortometraggio sarà anche sottotitolato in inglese, dato che contiamo di poterlo presentare in diversi festival filmografici internazionali”.