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Grave marginalità adulta, gli interventi del P.I.S. nel primo semestre del 2017

Servizi alla Persona Comunicati stampa

Grave marginalità adulta, gli interventi del P.I.S. nel primo semestre del 2017

Nel 2017 la città di Bari si è dotata per la prima volta di un programma di interventi di contrasto alla grave emarginazione adulta, sviluppato contestualmente su più livelli, che razionalizza l’offerta esistente e aumenta i servizi di accoglienza notturna e diurna. 
Si tratta di scelte importanti effettuate anche sul versante della riorganizzazione del sistema di accoglienza, attraverso regole chiare sui criteri di accesso e di fruizione delle strutture, con forme inedite di collaborazione che hanno coinvolto una buona parte delle organizzazioni del privato sociale impegnate su queste tematiche. 
Il servizio di Pronto Intervento Sociale, nell’ambito di questo piano, rappresenta una sorta di “termometro sociale” della città e garantisce interventi urgenti rivolti a ogni area di emergenza sociale (famiglia, minori, anziani, senza  dimora, immigrati, donne vittime di violenza, ecc.). 
Il P.I.S., attivo 24 ore su 24 con la collaborazione dei servizi socio-sanitari istituzionali, le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato, offre i seguenti servizi:

  • ricezione chiamata, valutazione della richiesta e rilevazione del bisogno reale;
  • pianificazione dell’intervento tramite counseling telefonico o azione diretta sul luogo della segnalazione, in ambito cittadino e nel minor tempo possibile;
  • facilitazione del processo di avvicinamento della persona ai servizi pubblici e informali del territorio;
  • attivazione di risorse in possesso dell’utente e/o ricerca di esse, sia nell’ambito della rete informale (parentale ed amicale) sia della rete formale di sostegno (istituzioni, servizi territoriali, ecc.) a disposizione dello stesso;
  • raccordo tra le risorse fornite dal territorio, sia pubbliche che private, in vista di un intervento integrato.

GLI INTERVENTI DEL P.I.S. DA GENNAIO A GIUGNO 2017

Nel primo semestre del 2017 il P.I.S. ha registrato oltre 1600 interventi, di cui l’80% su persone di sesso maschile. Tra questi, il 66% sono migranti e la fascia più colpita dal bisogno insiste tra i 25-50 anni. Tra i motivi più diffusi alla base della condizione di marginalità ci sono: le difficoltà economiche, la fragilità abitativa e l’immigrazione, elementi che, ad oggi, secondo i report del PIS, sono trend di domanda in aumento. 
“Avere una reportistica sempre aggiornata ci permette di approfondire i livelli e le cause di marginalità presenti in città, oltre che pianificare al meglio gli interventi - spiega l’assessora al Welfare Francesca Bottalico -. Oggisappiamo che occorre integrare la programmazione ordinaria e sviluppare azioni e interventi innovativi, realistici, adeguati al bisogno delle persone che vivono le condizioni di disagio più gravi, se si vuole ottenere risultati di crescita e inclusione dei soggetti coinvolti. Ad esempio, sappiamo che è necessario effettuare investimenti sulle politiche e i servizi che mettano al centro dell’intervento la casa per poi sviluppare percorsi individualizzati che favoriscano il rientro nel circuito della società attiva. Per questo abbiamo raddoppiato i servizi di accoglienza notturna e diurna, rafforzati dalla sperimentazione di forme innovative di cohousing attraverso l’autogestione nelle case di Comunità”.  

Infine, a una settimana dall’avvio delle attività dell’Unità di strada, il nuovo progetto finanziato dal Comune di Bari, sono stati resi noti i primi dati relativi agli interventi: 21 nei confronti di persone senza dimora e 35 per la prevenzione delle dipendenze.