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Al via un nuovo sportello d’ascolto per le famiglie dei bambini ospedalizzati curato da Agebeo e Amici di Vincenzo onlus e finanziato dall’assessorato al Welfare

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Al via un nuovo sportello d’ascolto per le famiglie dei bambini ospedalizzati curato da Agebeo e Amici di Vincenzo onlus e finanziato dall’assessorato al Welfare

L’assessora al Welfare Francesca Bottalico rende noto che, a partire da venerdì prossimo, 15 marzo, due venerdì al mese, dalle ore 10 alle 12, i familiari dei bambini ospedalizzati potranno contare su un sostegno qualificato grazie all’attivazione di uno sportello di ascolto dedicato, in viale Unità d’Italia 63.

Il servizio, gratuito per i cittadini, è curato dall’associazione Agebeo e amici di Vincenzo attraverso un finanziamento dell’assessorato al Welfare comunale.

Lo sportello, coordinato e gestito dalla dott.ssa Angela Quacquarelli, permetterà alle famiglie in difficoltà di ricevere, in forma del tutto anonima e privata, il supporto necessario per affrontare un momento traumatico come quello di una diagnosi medica. È importante, infatti, per le famiglie, realizzare e gestire ogni tipo di dinamica privata e familiare in un passaggio doloroso e delicato come quello della malattia dei propri bambini.

“Continua ad ampliarsi la rete di sostegno che come assessorato al Welfare stiamo costruendo in questi anni grazie alle competenze del mondo del terzo settore e del volontariato, laico e cattolico, per raggiungere tutte le persone in difficoltà - osserva Francesca Bottalico -. L’attivazione di questo servizio è pensata, in particolare, per i familiari dei bambini ricoverati in ospedale che, dopo una diagnosi, vengono proiettati, letteralmente, nel peggiore degli incubi e che spesso, per attraversare questo passaggio, hanno bisogno del confronto e del conforto non solo degli esperti ma anche di chi abbia già vissuto esperienze analoghe. Lo sportello dell’Agebeo, una delle realtà cittadine storicamente impegnate su questo fronte, è stato finanziato ad esito del bando comunale a contrasto delle povertà, e rappresenta un nuovo tassello delle politiche di quel welfare di prossimità che crediamo fortemente rappresenti la risposta per i molteplici bisogni rilevati sul nostro territorio”.