Il Consiglio comunale di Bari, nel corso dell’ultima seduta - come già deciso dalla Commissione Pari opportunità lo scorso mese di luglio - ha approvato un ordine del giorno che prevede l’adesione dell’ente municipale e degli organismi di governo alla promozione e all’utilizzo della Lingua italiana dei segni - LIS.

L’inclusione sociale delle persone con disabilità è uno degli obiettivi dell’Unione Europea, nonché un dovere prescritto nel nostro ordinamento dalla Costituzione Italiana. Infatti l’art. 3 della Carta costituzionale affida, alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana.

Un percorso promosso dalla Commissione Pari opportunità assieme alla referente del Comitato ANIMU Puglia – Ass. Interpreti LIS Daniela Pantaleo e dal delegato della Città metropolitana di Bari per le attività di supporto alle politiche di promozione dell'accessibilità urbana e tutela dei diritti delle persone con disabilità, Vito Spadavecchia.

Il Sindaco e la Giunta si impegnano a riconoscere la LIS e ad adoperarsi affinchè, nelle forme che si riterranno opportune, si adotti un progetto che garantisca la piena inclusione delle persone sorde attraverso la presenza, presso gli uffici comunali e i servizi dell'Amministrazione, di interpreti LIS professionali qualificati (art. 2 della Legge 14 gennaio 2013, n° 4 - Disposizioni in materia di professioni non organizzate) e di strumenti tecnologici a supporto della comunicazione.

L’obiettivo del progetto è prevedere l’attivazione di percorsi mirati all’eliminazione delle barriere per le persone non udenti, dando loro la possibilità di vivere la città a 360° attraverso l'uso di strumenti che consentano l’inclusione e l’accessibilità.