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“Una nuova storia”: dal 23 al 25 maggio la prima edizione del festival della letteratura della legalità e nonviolenza del Municipio II con il coinvolgimento di 800 studenti

Comunicati stampa

“Una nuova storia”: dal 23 al 25 maggio la prima edizione del festival della letteratura della legalità e nonviolenza del Municipio II con il coinvolgimento di 800 studenti

Al via la prima edizione di “Una nuova storia”, il festival della letteratura, della legalità e nonviolenza promosso dal centro di documentazione “Antonino Caponnetto” del Municipio II e organizzato dalla cooperativa sociale Il Nuovo Fantarca.

La manifestazione è stata presentata questa mattina, a Palazzo di Città, dal presidente del Municipio II Andrea Dammacco, dalla responsabile dell’organizzazione Rosa Ferro e dal consigliere municipale Nicola Damiani.

Tre giorni di presentazioni, incontri e workshop sui temi della legalità, della nonviolenza e della responsabilità sociale in programma da mercoledì 23 a venerdì 25 maggio. Le date non sono state scelte casualmente: il 23 maggio, infatti, ricorre l’anniversario dell’assassinio di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli uomini della loro scorta.

Questa iniziativa intende rappresentare un modo differente non solo per ricordare quel tragico evento ma soprattutto per tenere vive le voci dell’antimafia e le testimonianze contro il malaffare, la corruzione e la criminalità organizzata attraverso l’educazione civica e la cultura.

La prima edizione del festival coinvolgerà gli istituti scolastici del Municipio II e, in particolare, gli studenti delle seguenti scuole secondarie di 1° e 2° grado: Tommaso Fiore, Zingarelli, istituto Marco Polo, liceo Socrate, liceo artistico De Nittis, istituto Romanazzi. Protagonisti insieme a loro saranno 12 autori impegnati in un campo particolarmente complesso come la legalità e l’antimafia sociale. È prevista anche la partecipazione dei ragazzi che frequentano il Centro servizi per le famiglie di Carrassi, San Pasquale e Mungivacca e di un gruppo di minori sottoposti alla messa alla prova, impegnati in percorsi di educazione alla legalità.

“Questo festival vuole essere un momento di approfondimento rispetto ai temi trattati durante l’anno dal centro Caponnetto del nostro Municipio - ha dichiarato Andrea Dammacco -. Attraverso workshop e incontri sulla legalità non vogliamo solo ricordare ma favorire un impegno forte contro i comportamenti illeciti e la criminalità, a partire dalle piccole cose. Da amministratore pubblico spesso, purtroppo, devo fare i conti con una serie di costi derivanti da atti di vandalismo. Un prezzo che rischia di diventare sempre più alto se non interveniamo in tempo. Per questo abbiamo pensato a un festival che metta al centro la cultura, l’educazione e la formazione grazie agli interventi di autori impegnati su queste tematiche. La sottocultura delle mafie si contrasta soprattutto attraverso la creazione di momenti culturali, la diffusione della lettura e la promozione di percorsi strutturati in cui ognuno possa sentirsi parte integrante della comunità, che a sua volta può migliorare grazie al contributo e alla crescita di ogni persona. Concludo rivolgendo un pensiero affettuoso a Stefano Fumarulo, che si è occupato di antimafia sociale e di legalità fino a quando ci ha lasciati”.

“Da febbraio siamo alle prese con l’organizzazione di questa prima edizione che coinvolgerà circa 800 studenti del Municipio II - ha proseguito Rosa Ferro -. I ragazzi hanno ricevuto tempo fa i testi di cui discuteremo durante la rassegna, in modo da avere gli strumenti necessari per confrontarsi e raggiungere una nuova consapevolezza. Quasi tutti gli autori sono baresi, un scelta dettata dal fatto che conoscono bene il nostro territorio e chiamano le cose con il loro nome. Quindi, potranno spiegare ai ragazzi il perché di determinati fenomeni, partendo dalla necessità di effettuare acquisti consapevoli. L’augurio è che non si interrompa questo percorso di legalità voluto dal Municipio II e dal centro Caponnetto, che da quando è nato, nel 2009, concentra i propri sforzi sulla promozione della cultura a contrasto dell’illegalità cercando di fare da raccordo tra le varie esperienze e tentando di coordinarle”.

“Il festival sarà un’occasione rilevante per far sì che tutto ciò che il centro Caponnetto porta avanti durante l’anno possa essere presentato in maniera più incisiva alla città - ha concluso Nicola Damiani -. Ci auguriamo che questi momenti possano rappresentare un contributo speciale per il processo di responsabilizzazione dei ragazzi, per quanto riguarda le loro scelte di vita, e delle istituzioni, che devono investire di più in cultura e legalità”.

 

Di seguito il programma delle tre giornate:

 

Mercoledì 23 maggio

·        alle ore 10, presso la scuola media Tommaso Fiore, interverranno Gianni Bianco (giornalista caporedattore RAI 3 nazionale) e Giuseppe Gatti (magistrato) con il loro ultimo libro “Contro le Mafie diciamo Noi”. Un testo importante perché fa una prima e circostanziata ricostruzione delle esperienze di antimafia più significative in Italia degli ultimi anni, dimostrando che il fare comunità per determinate battaglie è una risposta concreta contro la criminalità. Parteciperanno all’incontro gli studenti della Tommaso Fiore e del liceo Socrate. Prevista anche la prima assemblea della costituenda Rete regionale della Legalità che per la prima volta coinvolgerà il mondo del volontariato, le parrocchie e il Terzo settore impegnati ogni giorno sul fronte della legalità ma, questa volta, provando a muoversi insieme e a creare insieme percorsi coordinati che diano più valore e forza alle singole esperienze.

·        alle ore 18, presso la biblioteca Futura di parco 2 Giugno, sarà presentato in anteprima il libro “Io valgo di più” sul tema del bullismo e cyber bullismo, a cura di Antonella Caprio (scrittrice), Carla Spagnuolo (giudice minorile presso il Tribunale di Bari) e Anna Maria Minunno (giornalista). Dialogherà con loro Licia Positò.

 

Giovedì 24 maggio

·        alle ore 10, presso l’auditorium del Municipio II, Leonardo Palmisano (sociologo e scrittore), Antonio Fortarezza (documentarista) ed Enrica Simonetti (giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno e scrittrice) incontreranno i ragazzi sui temi delle mafie, dello sfruttamento e del caporalato, a partire dai libri “Mafia Caporale” di Palmisano e “Morire come schiavi” di Enrica Simonetti. Parteciperanno all’incontro studenti del liceo Socrate, dell’istituto Romanazzi e del liceo artistico De Nittis.

·        alle ore 18.30, presso la libreria Quintiliano, Gabriella Falcicchio, docente di pedagogia interculturale presso l’Università di Bari ed esperta di educazione nonviolenta, presenta il suo ultimo libro “Profeti scomodi, cattivi maestri”, attraverso cui analizza i vari contesti in cui una persona nasce e cresce, mettendo in luce le tante contraddizioni che possono alimentare comportamenti e atteggiamenti violenti. Dialogherà con l’autriceFrancesca Palumbo.

 

Venerdì 25 maggio

·        alle ore 10, presso la scuola media Zingarelli, Roberta Balestrucci presenta l’ultimo suo lavoro “IMON - La madre terra”, graphic novel sui temi dell’immigrazione, dello sfruttamento e del sogno di una vita più dignitosa. La stessa autrice, alle ore 17, sarà presso il Centro servizi per le Famiglie di Carrassi, San Pasquale e Mungivacca.

·        alle ore 10, presso il liceo Socrate, si terrà l’incontro con Gianni Solino, autore dei libri “Ragazzi della terra di nessuno”, “La buona terra” e “Il cratere”, e Domenico Mortellaro, criminologo e scrittore, che interverranno soprattutto sul tema delle povertà sociali e del coinvolgimento dei minori nei clan criminali.

·        alle ore 20, si terrà la chiusura del festival presso la parrocchia San Marcello: in programma un reading di Leonardo Palmisano su Mafia Caporale.

 

Parallelamente agli incontri, saranno realizzati tre workshop presso le scuole Zingarelli, il liceo artistico De Nittis e l’istituto Romanazzi a cura di Francesco Mongelli su “Musiche contro le Mafie” e di Gabriella Falcicchio su “Pratiche di nonviolenza”. Inoltre, il 12, 19 e 26 maggio, in programma gli incontri tra il rapper barese Walino e i ragazzi della parrocchia San Marcello sulla possibilità di fare musica contro le dipendenze.