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“Geometrie esistenziali”: lunedì l'inaugurazione della mostra alla galleria Spaziogiovani

Educazione e Politiche giovanili Comunicati stampa

“Geometrie esistenziali”: lunedì l'inaugurazione della mostra alla galleria Spaziogiovani

Lunedì 13 maggio, alle ore 18, nella galleria Spaziogiovani, in via Venezia, 41 si terrà l’inaugurazione della mostra “Geometrie esistenziali” di Iginia Romeo con la partecipazione degli utenti e operatori del centro diurno socio-educativo e riabilitativo “ La Nostra Casa”. In mostra, infatti, sono esposti alcuni degli schizzi realizzati dai ragazzi della struttura che hanno seguito un percorso didattico artistico proposto dall’artista.

 “I ragazzi - scrive Iginia Romeo - hanno rappresentato la realtà e l’immaginazione lasciandosi guidare dalle proprie percezioni, trovando dentro se stessi la giusta geometria. Ho voluto trasmettere loro l’idea che il mondo dell’arte è sconfinato e che la capacità di immaginare è un dono presente in ognuno di noi, e possiamo adoperare questo linguaggio solo cercando dentro la nostra interiorità”.

La mostra sarà aperta al pubblico fino a giovedì 16 maggio, dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle ore 17 alle 19.30. L’ingresso è libero.

 

GEOMETRIE ESISTENZIALI

Attraversiamo oceani e continenti, visitiamo città lontane, ma davanti ai sentimenti indietreggiamo, ci chiudiamo all’interno del nostro cerchio. La nostra esistenza deve seguire un binario ben preciso, non abbiamo tempo, sguardi, emozioni e sentimenti da dedicare a “nessuno”, tendiamo a circoscrivere delle forme geometriche dove collocare le altrui esistenze. Innalziamo barriere, poniamo delle distanze tangibili tra noi e queste “forme”, cerchiamo la nostra identità e spesso, isolati da queste barriere che noi stessi abbiamo determinato, ci lasciamo prendere dalla solitudine. Pensiamo di poter controllare la nostra vita, vivendo le emozioni a tempo, ci illudiamo di bastare a noi stessi, ma tutte le nostre azioni sono legate ad un altro essere; condividere con gli altri le nostre conoscenze, facendole diventare esperienze di umanità, è l’unico mezzo reale che abbiamo per sopravvivere alla nostra fragilità.